Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Elly78456    01/11/2018    0 recensioni
Piccolo estratto di una long che penso pubblicherò tra anni (SE la pubblicherò).
È ispirata alla caccia infernale, un tema ricorrente nelle scritture medievali e di cui io mi sono innamorata studiando Boccaccio in terza liceo.
Spero che nonostante sia solo un estratto possa piacervi e non sembrarvi infondato e senza basi.
Genere: Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si svegliò intontita e spaventata.
Capì di essere in mezzo ad un bosco, gli abeti coprivano l'intero cielo e dato il buio e il freddo seppe che era notte.
Si alzò dolorante cercando di comprendere cosa fosse successo, poco prima era nelle sue grinfie poi qualcuno era entrato e lei aveva perso i sensi per poi svegliarsi per terra, tra il fango e le foglie.
Si accorse di indossare una vestaglia pulita, bianca e intera, senza ricami o abbellimenti.
Cominciò a camminare guardandosi continuamente intorno; era nel bel mezzo del nulla, da sola, stanca, affamata e terrorizzata.
Il bubolare di un gufo la spaventò facendola sobbalzare ma riuscì a scorgere i grandi occhi gialli del volatile che la fissavano nel buio.
<< Ora puoi scappare. >>
Si disse da sola con un sussurrò mentre si accarezzava un braccio per scaldarsi.
Camminò per quelle che sembrarono ore ma in realtà erano solo pochi minuti.
I rami secchi su cui camminava le ferivano i piedi scalzi impedendole di andare più veloce e allo stesso tempo rallentandola sempre di più.
Era spaventata; il coraggio che di solito le riempiva il cuore da tempo sembrava incastrato in fondo senza via di fuga.
<< Puoi farcela, ti prego non dormire. >>
Sussurrò ancora a se stessa prima che un suono inquietante le accarezzasse le orecchie.
Un corno, sembrava il suono di un corno tipico della caccia inglese.
Non appena il leggero eco dello strumento scomparve il silenzio tornò più assordante di prima, ora nemmeno i rapaci o gli animali notturni rendevano nota la loro presenza.
Il corno suonò un’altra volta questa volta evidentemente più vicino poi subito dopo ancora molto, troppo vicino.
La terra iniziò a tremare e il rumore di zoccoli divenne udibile poi in me che non si dica un cavallo dal manto scuro uscì dagli alberi puntando verso di lei.
Cominciò a correre più velocemente possibile scappando dagli incantesimi che per fortuna l’avevano mancata in quei secondi simili a ore.
L’animale riprese la sua corsa inseguendola ed la ragazza all’improvviso si sentì come in una bolla.
I rumori divennero ovattati; le orecchie fischiavano e l’unico rumore rimasto era il battito impazzito del suo cuore.
Un incantesimo colpì la pietra a fianco a lei che esplose e i frammenti le arrivarono addosso con tale forza che i più piccoli si conficcarono nella pelle provocandole dolore.
Priva di ulteriori forze inciampò nei suoi stessi piedi e cadde con le mani nella terra chiudendo gli occhi temendo che il suo aguzzino la raggiungesse ma non sentì niente così aprì gli occhi e si accorse che intorno a lei non c’era nessuno.
Sentì una lacrima scorrerle sulla guancia mentre spaventata e confusa non capiva cosa fosse successo.
Debolmente si rialzò e ricominciò a camminare tenendosi il braccio ferito dalla pietra esplosa poco prima.
Altro tempo incalcolabile passò e l’aria venne di nuovo scossa dal suono del corno.
La giovane donna vedendosi venire addosso di nuovo il cacciatore in groppa al suo destriero incespicando ricominciò a correre per salvarsi.
Questi riuscì a raggiungerla e le bloccò la strada, l’animale impennandosi la colpì e lei si ritrovò a terra.
Riaprì gli occhi in tempo per vedere l’uomo smontare da cavallo e mentre lui si avvicinava lei impaurita indietreggiava sulle braccia.
<< No… no ti prego… no. >>
<< Tornerai sempre da me. >>
L’uomo che sembrava giovane indossava una maschera e fu la prima cosa che lei notò quando lui le si inginocchiò davanti.
L’afferrò rapidamente per un polso e con l’altra mano le prese il collo stringendo solo ai lati.
<< Mi appartieni. >>
<< T-ti… prego. >>
Lui ghignò e si alzò.
<< Per favore… lasciami, ti prego. >>
<< Abbiamo tutta la notte. >>
Le puntò la bacchetta alla testa e lei di nuovo perse i sensi, questa volta più delicatamente di quella precedente.
Quando riprese conoscenza era nello stesso identico punto iniziale; questa volta si alzò subito chiedendosi se tutto ciò che era successo l’avesse sognato.
Immediatamente incominciò ad allontanarsi sentendo i tagli sulla pelle bruciare segno che molto probabilmente non se l’era immaginato.
Il corno suonò e poi di nuovo; l’uomo comparve e poi scomparve.
Quando suonò la terza volta di nuovo quel mostro le bloccò la strada e scese dal destriero che sbuffò.
<< No… no… basta… ti prego. >>
<< Lamentati di meno e scappa di più. È noioso. >>
La stordì per l’ennesima volta e per l’ennesima volta lei si ritrovò al punto di partenza.
Si incontrarono di nuovo e lei vedendolo cadde in ginocchio con le mani tra i capelli certa di essere in un incubo ad occhi aperti.
<< Basta! Smettila! Smettila! >>
<< Perché ti lamenti del tuo destino? >>
<< Non ce la faccio. >>
Questa volta il cacciatore sorrise dolcemente e mentre lei singhiozzava le accarezzò i capelli puntandole la bacchetta alla tempia.
Si ripeté fino all’alba, tutto perfettamente identico a parte i discorsi tra preda e cacciatore.
Hermione vide il sole sorgere e nello stesso momento in cui si fermò esausta e distrutta Draco l’abbracciò da dietro.
<< È stato divertente ma il gioco è finito. >>
La riccia non rispose nemmeno sapendo e pregando che il buio la circondasse di nuovo e per sempre.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Elly78456