Film > Basil l'Investigatopo
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Autore: alicew in wonderland    02/11/2018    0 recensioni
Lo “Sherlock Holmes dei topi” torna a investigare, assieme a vecchi e nuovi personaggi.
Il Dr. David Q. Dawson trova il coraggio di scrivere il resoconto dell’avventura più pericolosa vissuta insieme al suo associato e amico: Basil di Baker Street. Questa volta l’Investigatopo più famoso di Londra dovrà districarsi tra diversi casi e, contemporaneamente, scoprire chi sta attentando alla sua vita e a quelle dei suoi famigliari e amici fino ad arrivare a servire l’Impero britannico dei Topi nel periodo del primo conflitto mondiale.
Tra risvolti inaspettati, prende forma un racconto unico direttamente narrato da uno dei protagonisti.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Disney Fanfiction'
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Postfazione di Basil di Baker Street

Eccomi qui a scrivere, nel corso della mia vecchiaia, per onorare una promessa fatta più per rispettare le ultime volontà di un amico che non quelle dell’autore di un’opera.
È da poco finito il secondo conflitto mondiale. È curioso leggere, dopo tanti anni, il resoconto di quella parte della mia vita, conclusasi ufficialmente solo un mese fa con il secondo arresto dei coniugi Mouserton per rapimento di minori e favoreggiamento del nemico durante il primo conflitto mondiale. Entrambi verranno fucilati per aver tradito la patria. Confido che questa volta la polizia non darà loro modo di fuggire.
 
Non me la sento di commentare l’opera del mio illustre amico. La sua scomparsa nei bombardamenti del 1941 mi lascia ancora un vuoto dentro che riesco a colmare solo ricordandolo insieme a tutti coloro che lo hanno conosciuto e ammirato per il suo operato. Dirò solo quello che lui non ha potuto raccontare, ovvero come viviamo tutti noi oggi.
Comincerei con il dire che il mio quartogenito, nato il 15 Aprile 1926 (data in cui si conclude anche il memoriale del Dr. Dawson), si è rivelato essere una femmina, con grande dispiacere di Dawson, e che io e Olivia abbiamo convenuto nel chiamarla Amelia Oswald Rose Basil.
I tre gemelli hanno preso strade diverse. Braith è diventato apicoltore e lavora a cinque miglia da Eastbourne, nel Sussex, sotto la nuova residenza di Sherlock Holmes. Conchobhar è partito con mia sorella Bryna per l’America e, dopo la Laurea in Chimica, ha iniziato a esercitare la professione di investigatore privato, trovando alloggio sotto l’abitazione di Nero Wolfe. Infine, Enola, diplomatasi alla Academy of Choreographic Art, si esibisce nei migliori teatri del mondo con Fidget che le fa da agente, finché può ancora volare e non è troppo segnato dall’età.
Amelia è entrata alla London School of Medicine for Women, non abbiamo potuto chiamarla come il Dr. Dawson, ma ha scelto la medesima carriera, esattamente come la figlia di quest’ultimo, Olivia, nata nel Dicembre 1920, la quale, dopo la morte dei genitori, si era trasferita da me a Londra, in quanto alla sua nascita io venni nominato suo tutore.
Io e mia moglie Olivia, che ora porta degli occhiali del tutto identici a quelli di suo padre, siamo rimasti ufficialmente i soli abitanti del nostro appartamento a Baker Street con la nuova governante, Mrs. Nanny, e continuiamo a indagare. Come sono entrato in possesso dell’appartamento che è stato teatro di così tanti avvenimenti nella mia carriera? Mrs. Judson, poco prima di morire, ha reso me proprietario dell’appartamento grazie a una modifica al suo testamento.
Baxter, ormai vecchio, ha ceduto il suo posto al nuovo cane di casa, una femmina di Beagle di un anno e mezzo, ma usiamo ancora il nostro fido segugio per le sessioni di addestramento.
 
Con l’inizio della guerra, venni a conoscenza del motivo della corrispondenza non recapitata a Dawson per tempo; eravamo entrambi stati degli agenti segreti durante il primo conflitto mondiale e i membri di rango superiore non gradivano che parlassimo di questioni politiche tra di noi. Chiunque avrebbe potuto leggere le nostre lettere, visto che usavamo la posta normale e non quella segreta.
Mi torna alla mente uno degli ultimi incontri con il Dr. Dawson a Plymouth, nel 1936. Dopo l’ennesimo ritardo nella consegna della posta mi ero deciso a fargli visita personalmente. All’epoca non sapevo ancora che egli avesse scritto questo manoscritto.
Quell’incontro si concluse come segue.
«Vi auguro un buon rientro a Londra, Basil.» mi aveva detto sulla porta di casa Dawson, dopo che avevo trascorso tutta la giornata nella sua abitazione.
«Voi siete veramente sorprendente, Mr. Basil!» mi aveva sorriso la quindicenne Olivia Dawson.
«Miss. Dawson, così mi lusingate!» avevo sorriso a mia volta. «Spero di potermi fare vivo presto, ma con gli ultimi avvenimenti e tutto il resto…»
«Immagino.» aveva commentato Dawson, guardando il suo orologio da taschino. «Oh, Basil! È tardissimo, farete tardi per il treno!»
«Ora vado!» avevo esclamato sistemandomi la giacca. «Arrivederci Dawson. Miss. Dawson, è stato un privilegio potervi finalmente rivedere!» avevo detto congedandomi.
«Però, papà, non è niente male come persona.» aveva convenuto Olivia Dawson, chiudendo la porta.
A quelle parole mi ero fermato ed ero tornato indietro per ascoltare la risposta del Dr. Dawson.
«No, non lo è. Beh, è ora per me di tornare ad occuparmi dell’organizzazione del giro di visite.» aveva sentenziato.
Mi ero posizionato sul retro della casa e stavo osservando la scena dalla finestra.
«Ma io credevo che mi avresti insegnato qualcos’altro, oltre a cucire le ferite…» aveva borbottato dispiaciuta Olivia Dawson.
«Beh, tu domani torni in collegio e io al mio lavoro.»
Il Dottore si era interrotto appena aveva udito bussare alla porta.
«E adesso, chi sarà?» si era chiesto.
Quando Olivia Dawson aveva aperto, si era trovata davanti un ragazzo spaventato.
«Ѐ questa la casa del Dr. Dawson?»
«Sì è questa! Cose vi è capitato?» aveva chiesto la giovane.
«Giù al porto un ragazzo, mio amico, ha una gamba impigliata nelle reti e crediamo che possa essersi ferito gravemente con una cassa che gli è caduta addosso!»
«Calmatevi! Vi assicuro che siete venuto nel posto giusto!» aveva esclamato lei.
«Lasciate che vi presenti la mia assistente» aveva detto intervenendo il Dr. Dawson. «Con cui collaboro sempre in ambulatorio. Ho tralasciato nulla, futura Dottoressa Dawson?» aveva chiesto alla figlia.
«Grazie, papà!» aveva risposto lei a bassa voce.
«Ed ora aiutami a preparare la borsa!» le aveva ordinato, prima di volgersi verso il ragazzo. «Voi, intanto, ditemi come si è svolto l’incidente. Un mio caro amico mi ha insegnato che ogni dettaglio può essere importante, quindi siate preciso nell’esposizione dei fatti!»
Ovviamente, avevo perso il treno quel giorno. Ero rimasto ad ascoltare il discorso fino alla sua conclusione. Era incredibile che, invecchiando, il Dr. Dawson fosse diventato più meticoloso, più di quanto già non fosse, e che applicasse i miei metodi nella sua professione.
 
Arrivato a questo punto, dovrei congedami, ma, ora che ci penso, una cosa su questo manoscritto vorrei scriverla.
Io e Dawson siamo sempre stati inseparabili e ricordo sempre con riconoscenza di averlo avuto accanto in quell’avventura. Fu il caso più importante dei molti che riuscimmo a risolvere, anche perché mi permise di avere a sostenermi nei momenti peggiori il Maggiore David Q. Dawson, il grande Dottore di Baker Street.
 
Basil di Baker Street
4 Dicembre 1945
   
 
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