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Autore: Atomic Pineapple    04/11/2018    0 recensioni
“Ohana significa famiglia” ripeté anche lui, trascinandomi su per le scale, “e la tua famiglia non ti abbandonerà mai, Ashe”.
Io ci credevo davvero a quelle parole. Credevo davvero a quella meravigliosa bugia che chiamavamo “famiglia”, ed è per questo che, nonostante l'inesorabile passare del tempo, non l'ho mai dimenticato.
Nota dell'autore: Oneshot ispirata dal nuovo Cinematic di Overwatch.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jesse Mccree, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ashes of memories

 

 

“Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato”

 

Non so quante volte debba averlo ripetuto quella sera. Dopo l'ennesimo bicchiere di Whisky, Bob era già pronto per spedirmi a nanna di peso. Non avevo voglia di dormire, anche se gli assi di picche in quel momento sembravano tre di fiori.

Con la stessa (poca) lucidità con cui lanciavo le carte sul tavolo, ricordo di aver iniziato un discorso che iniziava proprio così. Jesse mi guardava divertito, ma la sua non voleva essere un'espressione di scherno: sapeva cosa intendessi con quella imbarazzante citazione.

Ne avevamo già discusso, e lui sembrava concordare in pieno con me. O almeno, così credevo.

Allora mi ero convinta di aver trovato una famiglia vera: eravamo tanti fratelli e nessun padre padrone. In effetti nessuno di noi ne aveva una prima di entrare nella gang, o più precisamente, non c'era nessuno che si interessasse realmente a noi, per cui quel gruppo era diventata la cosa più importante del mondo per ognuno dei suoi membri.

 

“Cosa ridi, faccia di cazzo?”, chiedevo al ragazzo, ridendo come una scema, “guarda che sono seria!”.

“Lo è anche la tua mano che mi ha appena mostrato tutte le tue carte”.

Gettai sul tavolo tutte le carte che avevo, continuando a sorridere.

“Tanto avrei perso comunque: guarda qua che schifo!”.

Non ricordo molto di ciò che accadde successivamente, ma ho ancora vivida questa scena in cui, alla fine della partita, Jesse mi diede una mano a rialzarmi dal tavolo per accompagnarmi a letto.

“Ohana significa famiglia” ripeté anche lui, trascinandomi su per le scale, “e la tua famiglia non ti abbandonerà mai, Ashe”.

Io ci credevo davvero a quelle parole. Credevo davvero a quella meravigliosa bugia che chiamavamo “famiglia”, ed è per questo che, nonostante l'inesorabile passare del tempo, non l'ho mai dimenticato. Jesse me lo aveva promesso, mi aveva promesso di restare, ma invece è fuggito via alla prima occasione, mandando a quel paese ogni cosa.

 

Ohana significa famiglia, ma chi abbandona la famiglia non merita altro che la morte.

   
 
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