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Autore: Marchet    10/11/2018    0 recensioni
Dal testo:
Sono nato in un'epoca dove sono successe molte cose, il mondo ha iniziato a cambiare, e anche l'umanità ha iniziato a farlo. Anni fa nacque un bambino che brillava, letteralmente, e da lì a pochi anni l'80% della popolazione mondiale sviluppò un'unicità, un mutamento genetico che conferiva un... superpotere, e non scherzo. Ma non tutti avevano un unicità, un ramo di umani era ancora puro, e diciamo che non venivano considerati allo stesso livello degli altri. Mia madre era senza unicità, mio padre riusciva a cambiare la consistenza dell'acqua. Io invece...non venni considerato allo stesso livello degli altri, ero nato...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono nato in un'epoca dove sono successe molte cose, il mondo ha iniziato a cambiare, e anche l'umanità ha iniziato a farlo. Anni fa nacque un bambino che brillava, letteralmente, e da lì a pochi anni l'80% della popolazione mondiale sviluppò un'unicità, un mutamento genetico che conferiva un... superpotere, e non scherzo. C'era chi poteva diventare un gigante, chi usava la telecinesi, chi sprigionava fuoco dal corpo, chi ghiaccio, chi acido, chi aveva una superforza, chi era superveloce, e chi invece non aveva unicità, chi era rimasto un umano puro. Talmente tante varietà che nessuno possedeva un'unicità uguale a un altro, nessuna era uguale ma molte erano simili fra loro, chi poteva indurire le proprie cellule fino a farle diventare metallo, chi fino a farle diventare roccia. Con questi mutamenti la società si dovette adattare, i criminali divennero sempre più comuni e con loro nacque un nuovo lavoro, quello del supereroe. Tutti volevano diventare supereroi, era il lavoro immaginario che tutti avevamo sognato almeno una volta. Ma non tutti avevano un unicità, un ramo di umani era ancora puro, e diciamo che non venivano considerati allo stesso livello degli altri. Mia madre era senza unicità, mio padre riusciva a cambiare la consistenza dell'acqua. Io invece...non venni considerato allo stesso livello degli altri, appunto ero nato...con un'unicità estremamente potente e nessuno aveva un unicità simile. La scoprii quando avevo 3 anni, ero buttato sul divano e stavo guardando la TV, avevo in mano il mio biberon e stavo bevendo del latte caldo. La bottiglietta mi cadde di mano e si rovesciò sul pavimento. Corsi subito in cucina per prendere una spugna prima che mia madre mi scoprisse, iniziai a pulire e sentii dei passi dalle scale. Avevo paura che mia madre mi sgridasse e in quel momento il latte iniziò a muoversi, si sollevò e iniziò a tornare dentro il biberon, la spugna che era imbevuta di latte si asciugò e il liquido tornò nella bottiglia. Il pavimento e la spugna erano tornati completamente asciutti e la bottiglia era tornata piena. Mia madre arrivò e mi vide a terra, mi chiese cosa fosse successo e glielo spiegai. Il giorno dopo andammo dal dottore e mi fece dei test. Alla fine disse che avevo sprigionato la mia unicità e dopo alcuni giorni mandarono a mia madre i risultati. La mia unicità si chiama Liquid Control e consiste, appunto, nel controllare i liquidi...tutti i liquidi:acqua, cola, birra, vino, sudore, saliva e...anche il sangue. Non avevo ancora scoperto tutte queste cose allora ma non ci volle tanto per farmi odiare il mio potere. Un giorno ero all'asilo e stavo correndo con altri bambini, io e un altro ci scontrammo e sbattemmo la testa, iniziò ad uscirci sangue. Mi alzai e andai dal mio amico che stava piangendo, gli toccai la testa per rassicurarlo ma lui urlò di dolore, mi spaventai e usai la mia unicità senza volerlo, il suo sangue smise di uscire e il bambino cadde a terra. Capii subito che avevo fatto qualcosa e il sangue mi si gelò, iniziai ad agitarmi e a piangere, finché non svenni anche io. Mi risvegliai in un ospedale e mia madre mi spiegò cos'era successo, avevo bloccato per un secondo la circolazione mia e del mio amico ed eravamo svenuti. Alcuni giorni dopo dei signori si presentarono a casa mia, parlarono con mia madre e mio padre e spiegarono che volevano portarmi in Giappone, dove la ricerca delle unicità era più all'avanguardia e potevano controllare il mio potere. Dissero esattamente queste parole.

«Vostro figlio ha un'unicità davvero potente e difficile da controllare, potrebbe morire da un momento altro e potrebbe uccidere una persona senza volerlo se perdesse il controllo. Lo porteremo in un istituto e lo trasformeremo in un supereroe davvero forte, lo tratteremo come un figlio e gli insegneremo a controllare il suo potere. Durante le vacanze potrà tornare da voi, starà bene fidatevi». Alla fine i miei genitori acconsentirono e venni affidato a questo istituto. Dalla prima elementare sono stato in quel posto e quest'anno avrei partecipato a un concorso per entrare nella migliore scuola per eroi, la Yuei.


 
   
 
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