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Autore: Hil 89    12/11/2018    6 recensioni
Cinque situazioni in cui Magnus si innamora di Alec.
E' un'idea che mi è venuta cosi. Spero che possa piacere.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Lettore, 
Eccoci alla fine di questa storia... grazie per avermi accompagnato fino a qui! 


 
CINQUE VOLTE IN CUI MAGNUS BANE SI INNAMORA DI ALEXANDER LIGHTWOOD
 
 
 
CAP. 5
 
 
 
Magnus accarezzò con le dita smaltate di bordeaux la fede che ornava il suo anulare sinistro, un sorriso dolce spuntò rapido sul suo viso mentre osservava il gioiello d’argento: era semplice, troppo se si guardavano i suoi gusti, ma talmente giusto e perfetto perché rappresentava tutto quello di cui aveva sempre avuto bisogno.
Spostò il suo sguardo verde-dorato verso lo specchio e osservò la figura che ci vedeva riflessa.
“L’avresti mai detto, Bane? Che ti saresti trovato in questa situazione?” sorrise ancora mentre lisciava, da pieghe invisibili, la giacca che indossava.
Guardò il suo riflesso: la camicia bianca inamidata si vedeva appena, coperta dalla cravatta con nodo onassis ed un gilet bordeaux lucido, il pantalone e la giacca invece erano di un colore più scuro ed opaco.
I capelli erano pettinati con del glitter sulle punte, il trucco era leggero: un lieve strato di ombretto rosso scuro sulle palpebre e matita nera ad ornare gli occhi felini.
Un leggero bussare lo distolse dalla sua attenta analisi, “Avanti” disse guardando l’entrata attraverso lo specchio, sorrise nel vedere la figura di Catarina avvolta da un lungo abito blu che le lasciva scoperte la spalle.
“Sei meravigliosa, Catarina” la salutò voltandosi verso di lei.
La giovane sorrise, spostando una ciocca di capelli che le era caduta davanti agli occhi, “Anche tu non scherzi. Alec resterà senza fiato!” rispose avvicinandosi per lasciargli un bacio sulla guancia.
“Resta spesso a corto di fiato quando è con me!” Magnus ammiccò con un sorriso malizioso sul volto, Cat gli diede una pacca sul petto, “Cretino!” rise la ragazza, prima di passare il palmo sul tessuto della giacca dell’orientale.
“Sono cosi fiera di te, Mags” confessò Catarina guardandolo fissa negli occhi.
“Non commuoverti, altrimenti ti si scioglierà il trucco!” scherzò Magnus mentre le prendeva una mano tra le sue e ne baciava il dorso, “Comunque, grazie” continuò serio, “Faccio fatica a crederci anche io” concluse senza allontanare lo sguardo da quello dell’amica.
“Te lo meriti, Mags” Cat gli accarezzò una guancia, “Alec è la persona giusta”
“Lo so” rispose il giovane, lo sguardo fiero e sicuro, “Cat, mi sto per sposare!” disse con un tono di voce emozionato e felice.
“Lo so!” replicò lei mentre stringeva le sue mani con un sorriso immenso dipinto sul volto.
La porta si aprì nuovamente ed un Simon in abito elegante, ma con un paio di all star verdi ai piedi, apparve sulla soglia, “E’ ora ragazzi!” annunciò con un tono eccitato.
“Non l’avrei mai detto, Steve, ma in giacca e cravatta non stai poi cosi male!” disse Magnus lasciando la mani di Catarina per avvicinarsi al nuovo arrivato.
Simon sorrise, “Neanche oggi riuscirai a chiamarmi con il mio nome, vero?!”
“Dopo tutti questi anni, Stephen, ancora me lo chiedi?” rispose con un ghigno appoggiandogli una mano sulla spalla, “Rassegnati, Scott!”
Cat rise affiancandosi e prendendo sotto braccio Simon, “Accompagnami che con questi tacchi non riesco a fare più di cinque passi senza inciampare. Ancora non riesco a spiegarmi come Izzy riesca a correre con quei tacchi che si porta ai piedi!”
“Isabelle riuscirebbe a fare l’equilibrista con un tacco dodici ad occhi chiusi” intervenne Magnus camminando al loro fianco.
Catarina sorrise “Noi andiamo avanti” disse guardando “Ci vediamo in sala” concluse con gli occhi lucidi.
Magnus annuì solamente e le baciò una guancia, la mano di Simon gli strinse una spalla prima di sorridergli ed incamminarsi a fianco dell’amica verso la sala della cerimonia.
L’orientale li osservò voltare l’angolo prima di prendere un paio di respiri profondi, si morse appena il labbro e passò le mani sul tessuto liscio della giacca, accarezzò l’anello un’altra volta prima di muoversi a passi sicuri verso la sala.
La responsabile della cerimonia l’aspettava all’entrata della sala, addobbata con dei semplici gigli e delle delicate orchidee.
“Magnus” lo chiamò, “Sei perfetto” disse mentre gli sistemava la cravatta, il ragazzo sorrise compiaciuto, “Grazie Julie, hai fatto davvero un ottimo lavoro. Complimenti” rispose guardandosi intorno.
“E’ tutto pronto. Alec è arrivato un attimo fa” continuò la ragazza, si alzò sulle punte per arrivare meglio al suo orecchio, “E’ bellissimo”
Magnus la guardò negli occhi, “Lo è sempre” replicò strizzandole l’occhio.
Julie sorrise ancora, “Coraggio allora. Aspettano solo te” concluse prima di avvicinarsi alla porta per aprirla.
La sala era anch’essa decorata come l’entrata, gigli e orchidee si alternavano ai lati e sulle panche occupate dagli ospiti, il percorso per raggiungere l’altare era segnato da un tappeto bianco sottile.
Gli invitati si voltarono verso l’entrata, ma Magnus non li vide, la sua totale attenzione fu catturata dal giovane che lo attendava in fondo alla sala.
Alexander Lightwood indossava un completo grigio scuro, camicia bianca e gilet grigio perla, la cravatta con nodo doppio abbinata alla giacca. Era semplicemente perfetto, con le guance leggermente imporporate, lo stava guardando con due pozzi blu lievemente lucidi ed un sorriso storto.
Magnus non poté non alzare la mano accompagnando il gesto con un sorriso dolce, prima di muovere i primi passi verso quel ragazzo che con la sua assoluta semplicità gli aveva completamente rubato il cuore.
Alec seguì i suoi movimenti, senza allontanare lo sguardo dagli occhi verdi-oro di Magnus, quando l’orientale fu a pochi passi da lui, allungò la mano a palmo alzato verso di lui ed intrecciò le loro dita.
Restano occhi negli occhi, in silenzio, fino a quando Luke non attirò la loro attenzione iniziando la cerimonia.
Magnus non ascoltò una sola parola del discorso iniziale, fino a quando la voce profonda del padrino di Clary non disse: “Ora è giunto il momento dello scambio delle promesse. Alec, vuoi iniziare tu?”
Gli occhi felini di Magnus di specchiarono dello sguardo blu di Alec, che si morse appena il labbro prima di schiarirsi la voce e prendere le mani dell’orientale tra le sue.
“Non sono mai stato bravo con le parole. Avevo anche provato a scrivere due righe per evitare di fare una figura imbarazzante, ma alla fine ci ho rinunciato. Ho solo una cosa da dirti: io ti amo, Magnus. Con tutto il mio cuore. E ti prometto, senza il minimo dubbio od esitazione, che resterò al tuo fianco e ti amerò. Sempre e per sempre”.
Magnus aumentò la stretta sulle dita di Alec e sorrise mentre si sporgeva verso di lui per lasciargli un delicato bacio a fior di labbra.
“Magnus” venne ripreso da Luke mentre le guance del moro di imporporarono e sulle labbra dell’orientale spuntava un sorriso birichino, “Oops” sussurrò facendo scappare una lieve risata ad Alec.
“Tocca a te, Magnus” continuò l’uomo mal celando un sorriso divertito.
Magnus tornò serio, ed iniziò ad accarezzare il dorso delle mani pallide di Alec, si passò la lingua sul labbro inferiore prima di iniziare il suo discorso: “Alexander, tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Tu sei riuscito a farmi innamorare di te per ben cinque volte.
La prima volta di un bambino che con una dolcezza infinita aveva curato il ginocchio sbucciato della sua sorellina.
La seconda volta di un ragazzino che nonostante il suo dolore, aveva deciso di prenderne anche un po' del mio ed asciugare le mie lacrime.
La terza volta di un ragazzo che inconsapevolmente era entrato in una caffetteria qualunque al momento giusto.
La quarta volta di un giovane che era riuscito a togliermi il fiato con un semplice bacio a fior di labbra al nostro primo appuntamento.
La quinta volta di un uomo che con il suo sorriso storto e le sue guance perennemente arrossate mi stava osservando percorrere i pochi passi che mi dividevano dal diventare suo marito.
Sono passati quasi trent’anni dal nostro primo incontro, sono successe tante cose in questi anni, ma di una cosa sono sicuro: ti amavo allora, e ti amo adesso, Fiorellino. Sempre e per sempre”
Alec gli sorrise storto, mordendosi il labbro mentre fletteva le braccia verso di se per sbilanciare il corpo di Magnus e congiungere le loro labbra, lo baciò lievemente accarezzando le labbra morbide dell’altro, senza approfondire il bacio.
“Alec” venne ripreso da Luke, il moro si allontanò leggermente dal volto dell’orientale, “Oops” sussurrò complice verso Magnus che gli sorrise malandrino prima di stringere maggiormente le sue mani.
Luke scosse la testa prima di procedere, “Prendete gli anelli e ripetete dopo di me” disse con tono solenne, senza nascondere l’ennesimo sorriso.
Alec prese l’anello con la mano destra e l’avvicinò all’anulare sinistro di Magnus, “Magnus, con questo anello io ti sposo” disse prima di sistemare la fede.
Magnus replicò i gesti di Alec e guardandolo negli occhi ripeté: “Alexander, con questo anello io ti sposo”.
“Vi dichiaro marito e marito. Potete…”
Magnus non aspettò la fine della frase, appoggiò una mano sul collo di Alec e lo attirò verso le sue labbra, il moro sorrise contro la sua bocca, prima di immergere la mani nei capelli pieni di glitter dell’orientale e ricambiare con la stessa intensità il bacio.
Sentirono in sottofondo gli urli eccitati di Izzy, i fischi di Jace e Simon, gli applausi calorosi di Cat e Clary e quelli più contenuti di Raphael e del resto degli invitati, ma Magnus e Alec non si separarono tanto presto da quel bacio, non soltanto perché era il gesto che sanciva la loro unione agli occhi di tutti, ma era anche una conferma di quello che i loro sguardi, nel corso degli anni, avevano sempre suggerito loro.
“Sei tu, certo che sei tu, sei sempre stato tu”

 

 
I get to love you,
it’s the best thing that I’ll ever do.
I get to love you,

it’s a promise I’m making to you.
Whatever may come,

your heart I will choose.
Forever I’m yours, forever I do.

 
I get to love you - Ruelle
 
 
  
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