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Autore: Angi_Swag    12/11/2018    0 recensioni
'Omnia vincit amor et nos cedamus amori' ecco cosa cita il nostro celebre Virgilio, ma sarò davvero così ?
L'amore vince e tutte il resto perde? Sarà così anche nel caso della nostra Sophie?
Lei che si innamora del ragazzo della porta accanto quello che ha un aspetto da duro e un passato oscuro alle spalle, quello che in poco tempo le ha rubato il cuore e che l'ha portata con se in qualcosa di oscuro, qualcosa che forse le rimarrà dentro per sempre.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il sole è calato da un pezzo riesco a sentire il fruscio delle foglie che cadendo impattano l’asfalto ancora bagnato dopo questa lunga e triste giornata d’autunno, una delle tante giornate buie della mia noiosa vita.
Scendo dal letto, mi dirigo verso la finestra della mia camera e con lo sguardo perso fisso il vuoto; amo questa stanza, tutto qui dentro mi rappresenta dal colore delle tende alle fantasie della lampada sul comodino, questo è l’unico luogo che riesco a chiamare davvero casa.
Fuori è quasi buio e come al solito la tristezza si fa strada in me; devo ammettere che non mi dispiace questa sensazione, ho passato tutta la giornata a fingere che tutto andasse bene e ora che sono seduta davanti a questa dannata finestra nel luogo più familiare di casa mia posso lasciarmi andare, smettere di fingere e permettere che qualche lacrima lasci solchi profondi lungo il mio viso.
<< Sophie scendi un attimo per favore >>
Eccola, mia mamma, l’unica donna nella mia vita che riesce a comprendermi anche solo con uno sguardo, devo ammettere però che ultimamente è parecchio assente, non la biasimo con tutte le spese da pagare e il lavoro che la stressa mi stupirei se fosse il contrario, anche se so per certo che è una donna forte e affronterà tutto con il sorriso.
La ammiro così tanto, avrei voluto avere la sua stessa forza, forse non sarebbe mai capitato.
Mi precipito giù dalle scale, non che fossi curiosa di sapere cosa volesse, ultimamente non mi importa di nulla ed è davvero triste.
<< dimmi mamma >>
Finalmente si gira a guardarmi fa un sorriso enorme e mi fa segno di avvicinarmi al divano così lo faccio e mentre mi avvicino scorgo la figura di papà sembra parecchio stanco e avvicinandomi sempre di più mi rendo conto che non è solo un impressione, lo è davvero e vederlo così mi spezza il cuore.
<< tesoro io e papa siamo riusciti a prenderci una settimana di ferie dal lavoro e avevamo pensato di andare dalla zia in campagna, so che hai scuola ma potresti non andare per questa settimana e venire con noi >>
<< mi farebbe molto piacere mamma ma non posso, sono piena di verifiche e sono davvero indietro con lo studio, ma voi non preoccupatevi andate pure ve la meritate un po’ di tranquillità >>
<< sì ma non vorremmo lasciarti da sola, sei ancora piccola >>
<< ma papa ho 18 anni, starò attenta non accadrà nulla tranquillo e poi per qualsiasi cosa ci sono i nonni, sono completamente al sicuro>>
<< va bene tesoro, partiremo domani mattina presto >>
<< allora mi tocca salutarvi ora>>
Corro da loro e mi lancio sul divano abbracciandoli, loro sono la mia famiglia, tutto quello che ho, non so che farei se non ci fossero.
<< state attenti e non preoccupatevi per me >>
<< va bene tesoro ti vogliamo bene >>
<< anche io buonanotte>>
Li guardo per l’ultima volta prima di salire, si vogliono davvero bene e io non posso capire quell’amore così grande e a dir la verità mi spaventa non credo che riuscirò mai ad amare come loro, non posso mettere nelle mani di un altro il mio cuore, i miei più intimi segreti e le mie paure, no, non posso sarei troppo vulnerabile.
Mi butto nel letto e chiudo gli occhi avvolta nei miei tristi pensieri.
Ma che sbadata,  non mi sono nemmeno presentata, mi chiamo Sophie, Sophie Neve, per l’esattezza, vivo in una piccola cittadina della periferia di Milano, ho 18 anni e vado al  quinto anno delle superiori, mi sono appena trasferita e inserirsi  all’ultimo anno non è il massimo ed è per questo che cerco di evitare l’argomento ‘scuola’. Aver lasciato Lecco, dove vivevo, non è stato facile anzi oserei dire che è stato tragico, soprattutto perché mi sono allontanata dai miei amici con i quali dopo anni ero riuscita veramente ad aprirmi, ma non importa ormai la mia vita è questa e dovrò accettarla, lo devo ai miei.
Bene, ora dormi Sophie o domani non riuserai ad alzarti dal letto; chiudo gli occhi e con essi si spengono anche i miei pensieri.
Una luce fastidiosa mi acceca gli occhi, prendo subito il telefono e mi accorgo che anche sta mattina mi sono svegliata tardi, avrò sicuramente spento la sveglia e ora mi tocca muovermi, dai Sophie pronta per l’ennesima fantastica giornata anzi dovrei dire pessima giornata.
Scendo dal letto mi fiondo in bagno mi faccio una doccia veloce lavo i denti mi vesto raccolgo la cartella da terra ed esco di casa, che triste casa senza mamma e papa.
Rimango stupita quando riesco ad arrivare  a scuola  in orario; entro in classe e mi accorgo che come al solito ho gli occhi di tutti puntati addosso , odio questa sensazione , odio sentimi osservata, vorrei correre via ma non posso, forza Sophie respira e vai a sederti; mi siedo finalmente sul mio banco e accanto a me si siede Arianna, è una bellissima ragazza e sembra anche molto gentile peccato che le uniche parole che ci siamo scambiate sino ad ora siano riguardanti la scuola, quanto vorrei che diventassimo amiche almeno così mi sentirei meno sola.
Le lezioni passano in fretta e finalmente arriva la tanto attesa campanella dell’intervallo,  esco dalla classe e vado in cortile, fa abbastanza freddo si sta avvicinando l’inverno e le temperature iniziano ad abbassarsi ma almeno qua sto bene nella mia solitudine, mi siedo su un muretto e mangio la mia mela. A un certo punto qualcosa attira la mia attenzione o meglio qualcuno, è un ragazzo bruno dagli occhi color nocciola, non è molto alto ma è davvero bello, ha uno sguardo così cupo, sembra perso proprio come me.
<< Chi guardi ?>>
<< Arianna! Mi hai fatta spaventare, tu sei pazza! Comunque nessuno>>
<< a me sembrava guardassi una persona in particolare ma magari mi sbaglio>>
<< esatto ti sbagli, che ci fai qui? >>
<< ti infastidisce la mia presenza? Vuoi che vada via?>>
<< oh no assolutamente ma come ti salta in mente anzi mi fa piacere solo pensavo fossi con le altre>>
<>
<< ma certo>>
Rimaniamo a parlare per tutto il resto dell’intervallo finché il suono della campanella non ci costringe a dirigerci in classe, stavo per entrare nell’aula quando Arianna mi tira per un braccio e mi costringe a fermarmi.
<< Sophie quel ragazzo è pericoloso , lascialo perdere>>
Rimango sorpresa dalla sue parole che intende dire con pericoloso, che avrà mai fatto, rimanderò le mie riflessioni a dopo visto che ora devo proprio entrare o prenderò una nota.
  
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