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Autore: Happy_Ely    13/11/2018    0 recensioni
Sei capitoli per raccontarvi la storia di come Yuuka si innamora di Atsuya, una storia che segue passo per passo il rapporto, dalla più tenera età fino alla più adulta.
Perchè si sa, l'amore non ha età.
Con qualche accenno alla Shuuya×Shirou ( perché non si può vivere senza di loro!)
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#1: Il primo incontro( Yuuka/ Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccare all'interno del testo su Atsuya and Yuuka fanfiction)
#2: La prima gelosia (Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Second Chapter! )
#3: La prima cotta (Yuuka pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Third Chapter!)
#4: La prima dichiarazione (Atsuya pov’s) ( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fourth Chapter!)
#5: Il primo appraccio (Yuuka pov’s)( per vedere la cover cliccate all'interno del testo su Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fhith Chapter!)
Dal testo:
- Non so, forse sebrerà qualcosa di banale, forse… -Risposi io mentre guardova fisso il pavimento di sicuro, avrebbe riso di me.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Axel/Shuuya, Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Shawn/Shirou, Shuu, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#4: La prima dichiarazione (Atsuya pov’s)
(Atsuya and Yuuka Fanfiction! Fourth Chapter!)

“ Cosa cazzo ho fatto?! ”
In quel momento volevo solo morire, da solo dentro quelle dannate quattro mura.
Ero stato uno stupido, un coglione in ogni senso e chi ci aveva rimesso di più di tutti?

Molto probabilmente lassù avevano creato un girone dell’inferno dedicato solo a me e lo meritavo a tutti gli effetti. Avevo cercato in tutti i modi di contenermi con lei, allontanadola, andado a scopare con altre ragazze tornando tardi la mattina e stando fuori tutta la notte pur di non incrociare il suo sguardo.

E poi?

Quella maledetta serata ero crollato, mi ero buttato – trascinando con me lo scricciolo – sul suo letto e in quel momento l’avevo illusa.

L’avevo puramente illusa che io avessi accettato questi dannati sentimenti che provavo e che ancora continuo a provare per lei e questi stupidi, egoistici e perversi sentimenti che ogni volta mi portavano allo sfinimento: quando sentivo la sua voce pronunciare il mio nome o quando improvvisamente mi abbracciava e tutto di me -compresa anche quella dannata parte la sotto – frememva a causa sua.

Pur di mettere a tacere quelle dannate visioni una sera mi ero anche ubriacato e il risultato?

L’ennessimo disatro, invece di risolvere qualcosa l’avevo terrorizzata, mettendola spalle contro il muro e iniziando a muovere le mani sui suoi vestiti.

La stavo quasi per stuprare a causa delle mie azioni, della mia irresponsabilità.

Il suo sgaurdo timoroso, spaventato… i suoi occhi pieni di lacrime e la sua voce spezzata dal pianto che continuava a implorare di fermearmi mentre lei cercava di opporsi e poi quel grido strozzato, gli occhi spalancati.

- Ti prego Atsuya…Fermati… -

Ringrazio ancora i kami per aver fatto intervenire mio fratello e i miei amici.
Mi odiavo con tutto me stesso e volevo solo uccidermi per quelle che le avrei potuto fare. Perché non era stato solo colpa dell’alcool, no la colpa era solo ed esclusivamente mia perché ogni sacrosanta volta in cui cercavo di distrarmi da lei, ogni volta che andavo a letto con altre donne pur di cancellare dalla mente i miei pensieri il suo viso angelico appariva davanti a me.

La notte non riuscivo a dormire, perché in ogni mio sogno la vedevo, e puntualmente finiva sempre con un doloroso risveglio e un desiderio impellente che non riusciva a stare fermo tra le mie gambe.

- Yuuka io ti vorrei amare, ma… -

E dietro quel ma si nascondevano tutte le ragioni del mondo, la nostra differenza di età, i precedenti che avevamo avuto e molti altri ancora.
Guardai l’orologio, era pomeriggio inoltrato ed era mercoledì, da un po’ di tempo avevo anche smesso di andare a rapire lo scricciolo per salvarla dalle faccende della classe.

Non volevo incontrare i suoi occhi, non volevo incontrarla perché in fondo il grande Atsuya Fubuki era un coniglio altro che lupo dei ghiacci.

Mi alzai dal divano per prendere la giacca di pelle e uscire di casa, avrei vagato per tutta la notte o sarei andato da una mia vecchia fiamma  pur di non vederla.

Shirou non approvava questo mio comportamento, diceva sempre che faceva stare male lo scricciolo, lui e anche il porcospino – anche se di lui dubitavo un pochino -.

Più volte il mio gemello aveva provato a convincermi a parlare almeno con lo scricciolo usando sia le buone che le cattive maniere, ma io non volevo, non volevo affrontarla in nessun modo perché non mi sarei riuscito a trattenere.

Guardai l’orologgio dovevo affrettarmi o rischiavo di incontrarla.
Presi le chiavi della moto e usci dalla porta chiudendo troppo forte la porta dietro di me.

Scesi le scale tenendo lo sguardo basso.

Lo sapevo che lei stava soffrendo, ma la conoscevo troppo bene, era testarda e non avrebbe mollato tanto facilmente.

Una prova a suo favore erano le ciocche rosa che si era fatta qualche tempo fa, il colore era molto simile a quello dei miei capelli l’aveva semplicemente fatto per attirare la mia attenzione.

Aveva cercato in ogni modo di farmi restare a casa nei primi tempi dopo quella nottataccia, e aveva continuato anche dopo le mie male risposte.
Altro che cavaliere, io ero solo un demone.

L’aria fredda di settembre mi aveva preso di sorpresa, quasi ridestandomi per un attimo dai miei pensieri.

Prima o poi avrei dovuto dirle qualcosa anche se speravo che lei la smettesse di provarci e che mi dimenticasse come una semplice delusione.

Girai l’angolo per raggiungere la mia moto poi una vaco troppo familiare mi
ridestò.

- Lasciatemi stare brutti… -

Il mio corpo si arrestò al momento, diventando come di pietra, perché si doveva sempre cacciare nei guai lo scricciolo?

Era spalle al muro, teneva la cartella stretta a se ed era circodnata da dei ragazzi della sua scuola.

- Su confettino, non essere così difensiva, dai vieni con noi ci divertiremo. – Disse uno di quei ragazzi mentre le prendeva una ciocca color rosa.

Strinsi i pugni e digrignai i denti.

- Scusa ma sono già impegnata, il mio ragazzo mi sta aspettando! – Yuuka aveva sempre avuto la risposta pronta e riusciva sempre ad avere la meglio in ogni tipo di situazione.

- Chi? Quel tizio con i capelli di Goku rosa confetto marcio? Tanto lo sa tutta la scuola che vi siete lasciati! Non viene più a prenderti il mercoledì. – Sul volto del ragazzo era apparso un sorrisetto sadico, come se si divertisse della situazione, era come se cercasse di farla piangere.

Strinsi ancora più forte i pugni, non dovevo far salire la rabbia.

- Non sai niente della mia vita privata idiota! – Lo scricciolo aveva gridato quella frase e nello stesso tempo aveva appena stampato un cinque sulla faccia di quel coglione.

- Hai appena firmato la tua condanna a morte! Ora vieni con noi che lo vuoi o no! – Le aveva appena afferato il braccio portandoglielo dietro la schiena.

Poi la spinse verso uno dei suoi amici e lo steso fece quello, la stavano usando come un qualsiasi oggetto senza valore e a quel punto non mi trattenni più.

- LASCIATE STARE LA MIA RAGAZZA!- Gridai dando un pugno al ragazzo che teneva ferma Yuuka.

- Fubuki… - Nella sua voce colsi una nota di sorpresa.

Ma non c’era tempo per rispondere, la pressi per un braccio e iniziammo a correre, li avrei potuti stendere in un colpo ma in quel momento il mio pensierio principale era mettere al sicuro lo scricciolo poi li avrei affrontati.

- Mi spieghi perché ti devi mettere nei guai sempre? –

- Forse non è il momento giusto per parlarne! Idiota, potevo benissimo cavermela da sola perché sei intervenuto! – Disse lei, il suo tono era incazzato ora e forse sapevo anche il perché.

- Perché sono passati da tre a dieci? – Ad ogni svincolo o incrocio il loro numero aumentava sempre, come le teste dell’idra.

- Perché forse hai appena picchiato il loro capo e  lo devono vendicare! Non dovevi dargli quel pungno scemo! – Rispose lei dandomi un colpo al fianco.

- E perché loro ti seguivano? – Dissi mentre svoltavamo l’angolo a sinistra per poi girare subito dopo a destra.

- Non sono cose che ti riguardano. – Il suo tono era improvvisamente diventato freddo e il suo sguardo cupo.

E dentro iniziava a crescere una rabbia che forse era repressa da troppo tempo.
Svoltai di nuovo a sinitra e più correvamo più quelli guadagnavano terreno. Era ben la seconda volta che ci tagliavano la strada e ormai le alternative stavano finendo.

- ATSUYA FERMO! SIAMO IN UN VICOLO CIECO! – Yuuka era terrorizzata, il suo tono di voce era troppo alto e non sapeva che fare.

Mi guardai in torno cercando un qualsiasi nascondiglio che andasse bene per lei o quelche via di uscita ma eravamo circondati.

- Resta dietro di me, appena vedi un varco scappa, corri finchè non incontri un bar, poi ti verrò io a cercare. – Dissi menttendomi dentro di lei.

- Vorrei scherzare ti faranno a pezzi. – Disse lei guardandomi dritto negli occhi.

- E a te potrebbero fare di peggio. – Risposi mentre ricambiavo il suo sguardo.
Sembrava una gara a chi reggeva di più, ma in fondo dentro di me sapevo che avrebbe vinto lei,nei suoi occhi vedevo la rabbia repressa di un drago che stava per sputare fuoco per distruggere un regno intero.

- Perché ti stavano seguendo? – Chiesi poi posizionandomi davanti a lei, anche se sapevo benissimo che l’espressione sul suo viso non era cambiata, anzi forse era diventata ancora più paurosa.

- Non sono cose che ti riguardano. – Rispose mentre il suo tono si alterava, dal tono stridulo capii che di li a poco si sarebbe messa a piangere.

- Credo invece di si, vorrei saperlo prima di stenderli tutti. – Dissi io mentre mi posizionavo per affrontarli tutti uno ad uno.

- PERCHE’ SEI UN COGLIONE! – E in quel momento lo scricciolo scoppiò a piangere appoggiandosi alla mia schiena.

- Sei…Sei uno stupido Atsuya perché tu lo sai perché… TI ODIO! – Aggiunse subito dopo mentre cercava di asciugarsi le lacrime.
Quelle parole mi fecero male e anche tanto, non avevo la forza di voltarmi per guardarla anche solo negli occhi, in quel momento il mio mondo era crollato a pezzi.

- Fallo pure, odiami, dimenticami e ricordami solo come una semplice delusione, ma ora resta accanto a me cercherò di protegerti a qualunque costo. – Risposi serrando i pugni, i nostri avversari erano appena arrivati.

Ero il solito idiota,stavamo soffrendo entrambi e io riuscivo sempre a complicare tutto.

- Stupido… - La sua voce si era fatta sottile e ancora più acuta, ma allo stesso tempo riuscivo a percepire che era piena di rabbia.

- I piccioncini stanno litigando! –

- Si sarà stancata del confetto! –

- Forza prendiamo la ragazza e andiamocene via!-

Tutte quelle dannate voci mi stavano facendo perdere la calma, ma non potevo fare io la prima mossa, eravamo circondati e facendo anche solo un passo falso avremmo rischiato grosso.

- Mi divertirò un mondo con quella puttanella. – Era la voce del loro capo che con tanta arroganza si era messo davanti a me per sfidarmi.

Non ci vidi più dalla rabbia e lo colpii, in quel momento scatto il putiferio, ricordo solotanto la sensazione che lo scricciolo mi stesse trattenendo per evitare di cadere nella trappola di quel cretino.

***

- Cazzo… - Esclamai mentre cercavo di alzarmi, ma anche il èiù piccolo movimento mi procurava fitte tremende.

Quella dannata banda di bastardi mi aveva conciato alla grande, sperai solo di non avere qualche costola incrinata o lo scricciolo mi avrebbe ucciso.
Solo in quel momento realizai cosa era successo realmente: Il capo della gang mi aveva provocato volontariamente in quel modo i suoi scagnozzi erano risciuti ad immobilizzarmi e lui aveva iniziato a colpirmi.

Yuuka aveva provato ad aiutarmi ma io le avevo ordinato di scappare e di nascondersi.

Mi alzai di scatto, e quel movimento mi mozzò il fiato ma non ci diedi peso, dovevo trovare Yuuka e dentro di me speravo che non le avessero fatto niente.

Mentre provavo a mattermi in piedi ebbi un capogiro e rischiai di cadere di
nuovo a terra ma per fortuna riuscii a mettere la mani davanti a me, attutendo un minimo la caduta.

Il mio corpo continuava a mandarmi fitte su fitte, quasi gridava di fermarsi, ma non potevo il solo pensiero che Yuuka fosse ancora in pericolo mi stava lacerando l’animo.

Presi un respiro profondo e mi sollevai, la tetsa girava ma mi imposi di restare fermo sulle mie gambe.

- YUUKAA! DOVE SEI? – Gridai con tutto il fiato che avevo in gola e questo mi causo un colpo di tosse troppo forte che mi fece piegare su me stesso.

- YUU..KA… RISPONTI TI PREGO!- Continuai a grdiare mentre con un braccio cercavo di sorreggermi alla parete e con l’altro coprivo il torece.

Il dolore era tremendo, ma non mi importava, dovevo a tutti i costi trovarla.
Appoggiandomi alla parete andai verso l’uscita del vicolo, la chiamavo usando tutto il fiato residuo nei miei polmoni e allo stesso tempo sentivo gli occhi
pungere.

Era una sensazione bastarda che percorreva ogni singolo millimetro del mio corpo lasciandomi un freddo che penetrava dentro le ossa come se le volesse divorare.

- DIO…YUUKA RISPONDI! DANNAZIONE DOVE  SEI FINITA!? – Gridai mentre mi arrestavao davanti ad un muretto.

Ma nessuna voce rispondeva ai miei continui appelli e quella dannata sensazione continuava a crescere come se volesse diventare una fottuta certezza.

Di sicuro era la mia punizione per come mi ero comportato negli ultimi tempi. Avevo cercato in ogni modo di farmi dimenticare e di allontanarla da me, ma solo ora capivo quanto tenessi a lei.

Dentro di la mia testa apparve il suo volto sorridente, i suoi occhi cioccolato così dolci come quelli di una fata ma battaglieri come quelli di un drago.

Avevo provato ad allontanarla in ogni modo possibile ed immaginabile ma per qualche assurdo scherzo del destino solo ora avevo completamente realizzato che senza di lei io non riuscivo ad esistere.

Continuavo a guardare in ogni angolo cercando un qualsiasi suo segno, ma la strada era deserta e il dolore dentro di me iniziò ad aumentare così come il pizzicore agli occhi.

Ero riuscito a rovinare tutto per colpa delle mie stupide paranoie e del mio carattere di merda, l’avevo maltratta e bistratta e nonostante ciò lei continuava, con così tanta insistenza, a cercarmi in ogni singola occassione e in ogni singolo luogo.

- YUUKA… ti prego torna da me… perché io… io… t…– E in quel momento crollai a terra, le mie gambe avevano ceduto e io stavo per cadere dentro l’oscurità più nera.

Forse cadere dentro quell’oscurità mi avrebbe impedito di farle ancora del male, l’avrei protetta in quel modo sparendo dalla sua vita.

- O MIO DIO ATSUYA! SVEGLIATI TI PREGO! – Come per magia era apparsa, prendedomi prima che io cadessi e stringendomi a se.

Stava piangendo ma nonostante tutto continuava a stringermi a lei così forte che mi sentivo bene.

- Resisti ti prego, ti prego resisti! – Disse mentre mi prendeva il viso tra le mani.

I suoi occhi erano due pozze di cioccolato sciolto e in silezio piangeva cercava
di non piangere ma non ci riusciva, in fondo lei era ancora uno scricciolo.

- Sei continui così rischi di farti venire le occhiaie scricciolo. – Dissi mentre le posavo una mano sul viso, cerco di fermare le lacrime ma continuavano a scendere.

-Ho avuto così paura di perderti Atsuya! Ti prego non farlo mai più! – La sua voce era resa acuto e stridula dal pianto e mentre diceva questo si scaravento tra le mie braccia stringendo forte il mio giubotto di pelle ormai mal ridotto.

Mandai a quel paese il dolore e la strinsi forte a me, ma non potevo continuare a farla soffrire.

- Yuuka ascoltami… io…io… non voglio farti ancora soffrire… ti prego… - Ma non riuscii a finire la frase.

- NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO! ATSUYA FUBUKI IO HO BISOGNO DI TE!- Gridò con tutto il fiato che aveva in gola mentre continuava a stringere il giubbotto.
Quelle parole furono le gocce che fecero traboccare il vaso. Iniziai a piangere lacrime pieni di rabbia, stupore, odio, paura.

La strisi forte a me, avevo paura che qualcosa o qualcuno potesse portarla via da me. E mentre la stringevo forte capii che per me Yuuka era come la luce, era troppo importatante e io avevo bisogno di lei.

- Ti prego Atsuya… non allontanarmi di nuovo io… - La sua voce era così sottile e così preoccupata e non resistetti la strinsi ancora più forte a  me: - Non ti lascerò più. –

Yuuka sembrò paralizzarsi, mi guardò negli occhi e per l’ennesima volta mi rapirono, il suo sguardo era sbaloridito ma preoccupato.

- Sarai per sempre il mio cavaliere? – La sua voce si era addolcita ma era ancora intrisa di paura.

- Si, sarò per sempre il vostro cavaliere a patto che voi siate per sempre la mia madamigella scricciolo. – Risposi mentre la fissavo negli occhi, poi l’abbraccia di nuovo facendo sprofondare il mio viso tra la spalla e il suo collo beandomi del suo profumo.

Sentivo il suo battito cardiaco andare a mille, e percepicolo il suo seno alzarsi e abbassarsi a causa del respiro irregolare mentre tremava.

La strinsi ancora più forte alla vita.

- Ti prego… continua a toccarmi ancora… - Fu un sussurro ma dopo essersene accorta Yuuka diventò rossa: - Non…non volevo dire in quel senso… Insomma mi piace la sensazione delle tue mani sulla mia pelle… Ahhhh non pensare male… -

Era diventata rossa in viso tanto da portarsi le mani per coprirsi le guance.
Io risi, era fantastica: - Yuuka… - La chiamami, ma lei non accennava a muoversi, così le presi i polsi e li scostai dal suo viso.

- Atsuya… - Era ancora rossa per quello che mi aveva detto ma era bellissima la sua espressione.

- Siete troppo pudica madamigella scricciolo. – Risposi semplicemente mentre la guardavo negli occhi, ignorando tutte le fitte di dolore che provenivano dal mio corpo.

- Mentre voi non avete un minimo di pudore, fare certe oscenità davanti a tutta la corte… ci darebbbero in pasto ai draghi. – Rispose lei mentre mi stringeva il viso fra le mani, asciugandolo dalle lacrime.

- Non temete, ci sono io a protege… - Non riuscii a finire la frase che una fitta tremenda mi percosse tutto il torace.

- Prima bisogna rimettervi in sesto mio caro. – Disse lo scricciolo mentre continuava a sorreggermi, poi aggiunse: - Non provare mai più a fare una cosa del genere, non sei più un ragazzino! Ti potevano uccidere! –

Risi, non mi importava nulla, io l’avrei sempre protetta.

- Yuuka… -

- Che c’è ancora? Non dirmi che… -
 
- Ti amo. –

Dissi semplicemente prendendole il volto tra le mani e guardandola fissa negli occhi. Tutto ormai si era risolto, i demoni che sentivo dentro di me erano totalmente scomparsi e finalmente lei era mia. Nonostante tutto i Kami mi avevano graziato con il loro angelo più bello.

***
- Fudou aiutami a trattenere Shuuya… - Nella voce di Hiroto era presente un velo di preocupazione.

- Lasciatemi andare cosi gli spacco la faccia… - Shuuya era incazzato nero, il salmone aveva messo in pericolo la vita di sua sorella.

- Tesoro non è il momento di farlo. – Anche Shirou cercava di trattenere il suo ragazzo, ma sapeva che era ardua l’impresa.

- Si sono dichiarati! Non ti importa della felicità di Yuuka? – Disse Endo mentre guardava da dietro l’angolo e vedere i suoi amici abbracciarsi.

- Lo voglio uccidere lo stesso! – Grido il numero dieci dell’inazuma.

- Mi sa che Shuuya ti renderà presto orfano di fratello Shirou, mentre Yuuka diventerà vedova molto probabilmente. – Il commento di Midorikawa era sempre azzeccato ma detto nel momento sbagliato.

Shiuro rise lo stesso, sapeva benissmo che il suo ragazzo era felice per sua sorella ma non l’avrebbe mai ammesso essendo il fratello maggiore.

- Lo ucciderai dopo che li avremo soccorsi. – Disse Shirou mentre gli dava un bacio a fior di labbra.

Shuuya si calmò, il suo ragazzo lo riusciva sempre a calmare in ogni situazione, era felice per sua sorella ma il suo essere da fratello maggiore non l'aveva ancora presa bene sapeva che da li in poi gli sarebbe toccata una lunga convivenza con il salmone, ma di questo non si preocupò più di tanto e poi il suo ragazzoaveva ragione avrebbe ucciso dopo il salmone, gli attentati non sarebbero mancati.

 
 
 
Angolo autrice che ormai ha l’abbonamento allo scrigno di David Jones (?)
Si lo so, non sono un gran che con gli aggiornamenti, ho fatto aspettare molte di voi e questo mi dispiace.
Ma io vi giuro che avrei voluto aggiornare prima, solo che il mio caro computer mi ha mandato a quel paese cancellado il finale del capitolo e rovinando la fan art!
Isomma cosa deve fare una povera disegnatrice/scrittrice in questo caso?
Mi sono rimboccata le mani e ho rifatto tutto da capo, e dovo dire che il risultato misoddisfa molto.
Finalmente si solo dichiarati! Si! Ammettiamolo quando ad inizio capitolo Atsuya si "dichiara" ognuna di noi ha ripreso a respirere!
Spero che nessuna di voi mi voglia ammazzare, l'ho ridotto veramente male il nostro caro salmone, ma non posso farci nulla eh, senza sofferenza come sarebbe la storia?
Spero di non aver reso Atsuya troppo oc sapete immedesimarsi in un ragazzo è davvero difficile in più capirne la mente è devastante, mi sono spesso chiesta ma va bene quello che ho appena scritto o lo rendo troppo femminile?
Per cui voglio sentire i vostri pareri! Sono curiosa eh!
Intanto ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite: angel_of_shadows,  Annapis , Icedragon14Lila May, sugamama
Chi tra le preferite: Hyorinchan
E chi le ha anche recentiste:  AnnapisROW99
Siete fantastiche!
Ora scappo, dovrei essere a dormire da un pezzo ma non importa, spero di essere più costante negli aggiornamenti e non temete, per le atre storie sul fondom di inazuma come Atlantis e Love or Hate ( che verrà presto pubblicata) sono a buon punto!
Ci vediamo al prossimo capitolo
Un bacio
Happy
   
 
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