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Autore: flower_of_moon    13/11/2018    1 recensioni
Si ritrovò di nuovo a balbettare quando Jack lo guardò dritto negli occhi.
"Ti va di volare?"
"Va bene..."
Quella fu la risposta, sussurrata, di Hic.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato, Tempestosa
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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0. Light Egg

 

La luna brillava d'argento quella notte. Illuminava con i suoi raggi, tutta la città. Gli argentei fasci di luce percorrevano le stradine di quella piccola città. Schiarivano gli angoli e facevano brillare le vetrine dei negozi, sembrava quasi che da quello splendore ne stesse uscendo un uomo con lo scettro d'argendo e il mantello svolazzante. Sembrava che camminasse a passi cadenzati per la via principale e con la sua luce illuminasse tutto. Più la Luna sorgeva più quella cittadina veniva abbagliata dalla sua luce.
L'ansiana, a capo di quella città, stava guardando con estrema meraviglia quello spettacolo. Gli occhi chiari sgranati e le labbra aperte in un sorriso sdentato.
"Sta arrivando! Sta arrivando!" La si poteva sentire urlare dalla strada, ma nessuno si affacciò dalle finestre a dirle di star zitta. In quella notte era impossibile per la popolazione uscire, solo il capo della città poteva rimanere ad ammirare ciò che stava accadendo.
"Sta arrivando!" Urlò di nuovo l'anziana. Brandì il suo bastone e alzandolo al cielo prese a saltellare per la stanza. "Finalmente!" Esclamò, tornando subito dopo alla finestra. Ammirò ancora, estasiata, quella luce che piano piano risaliva la Grande Via arrancando per la collina su cui era costruita la città. 
"È quasi ora Mefisto!" La vecchia si voltò verso il suo gatto che, dall'inizio, l'aveva bellamente ignorata. Lo prese in collo e se lo portò sulla testa, recuperò il bastone ed una sacca piena d'oggetti ed uscì.
Il gatto arancione si sistemò meglio all'interno della strana acconciatura della vecchia e prese ad emettere delle sonore fusa.
"Con il suo arrivo la pace è assicurata ti dico!" Riprese a parlare verso Mefisto che intanto dormiva comodamente nel cespuglio di capelli bianchi. La vecchia zoppicò su per la collina. Le sue vecchie ossa ormai non la reggevano molto, ma per poter vedere uno spettacolo come quello avrebbe anche corso! Riuscì a raggiungere la cima della collina prima dei raggi lunari. Davantì a sé si stagliò un crepaccio roccioso che, con una vertiginosa scalinata in pietra, andava sotto terra. Si tirò su l'orlo della sottana e con la lingua tra le labbra scese le scale. Appena arrivò in fondo si trovò davanti un'immensa stanza di pietra alle cui pareti vi erano depositati degli enormi uovi, alcuni dei quali si muovevavo mentre altri erano immobili, l'uno accanto all'altro. Poco a poco i raggi argentei riuscirono a penetrare nella stanza grazie ad una strana apertura sul soffitto.
"Oh! Oh! Ci siamo Mefisto!" Riprese a strillare la vecchia. Il gatto sbadigliò non condividendo la sua eccitazione. "Eddai! Dovresti essere più contento mio caro micetto! Tra poco avverrà una nascita spettacolare!" Recuperò un libro dalla borsa che aveva a tracolla e con lo schiocco di due dita fece apparire una piccola fiammella sul pollice grinzoso. Sfogliò veloce le pagine trovando ciò che cercava all'istante. "Si dice siano millenni che non ne nasce una! E noi la vedremo! Vedremo la sua nascita Mefisto! Non ti senti tremare dalla testa ai piedi?!" Urlò contenta verso il gatto che di risposta prese a ronfare. Nel mentre che la vecchia riprese a leggere i raggi lunari, che ormai avevano illuminato la stanza di pietra, avevano preso a brillare ancor più di prima.
La vecchia spense la fiammella e gettò il libro e la borsa da parte. Raccolse un po' di paglia da sotto le altre uova e unendola con del muschio asciutto la posizionò direttamente sotto l'apertura sul soffitto.
"Oooh! Eccolo! Eccolo!" Ricominciò eccitata. Mentre l'anziana gongolava in un angolo della stanza, i raggi lunari si fecero sempre più forti e dall'apertura sul soffitto calò leggera una sfera di luce. Volteggiò un po' e poi ricadde dolcemente sul pagliericcio fatto dall'anziana. La sfera di luce esplose in un denso bagliore e la vecchia si schermì un attimo dalla luce. Quando riaprì gli occhi i raggi della luna se ne erano andati e al centro del pagliericcio c'era un enorme uovo bianco, sembrava quasi di marmo.
"Ah! Mefisto guarda! Guarda! L'uovo della Luna è qui!" I suoi occhi si sgranarono contenti anche Mefisto si svegliò dal suo pisolino per guardare svogliato l'uovo. Poi la vecchia lo toccò ed i suoi occhi da celesti divvenero bianchi. Sul viso le si formò un sorriso gioioso ed esclamò.
"Mai scelta fu più giusta!"

**

Jack quella mattina, quando si svegliò credette che fosse una mattina come le altre. Scese dal letto, fece colazione, preparò la cartella e uscì all'ultimo di casa, quasi non perse l'autobus, ma invece riuscì a prenderlo, salutò alcuni ragazzi sul bus ed aspettò di arrivare a scuola. Però fu lì, su quell'autobus mezzo sgangherato, che girava per la città alla ricerca di poveri bambini da traumatizzare alle otto di mattina, che la sua mattinata cambiò drasticamente. Si grattò il collo e sbadigliò. Ad un certo punto sul mezzo iniziò ad espandersi il bip acuto e persistente di un Rintracciatore. Jack non ci fece caso, dopotutto ormai era normale sentire quel rumore, nella sua città si diventava Cavalieri intorno agli otto o nove anni, era la prassi, ma non per lui. A dieci anni inoltrati, quasi undici, ancora non gli era suonato il suo Rintracciatore, ancora non era nato il suo Drago. Però quando si voltò a cercare a chi fosse suonato, il maledetto oggetto che ancora non era stato chetato, notò che tutti lo fissavano. Chi curiosi, chi divertiti e chi sconvolti. Solo in quel momento capì. Era il suo Rintracciatore che stava suonando! Aprì lo zaino in fetta e tirò fuori l'oggetto metallico simile ad una carta. Questa cominciò a vibrare e davanti a lui apparve l'ologramma della vecchia Capo-città.
"Jack Frost, oggi ti invito a salire sulla Collina del Fuoco, il tuo Drago è nato ieri notte!" Dopo che l'ologramma finì apparve una schermata piena di dati relativi al suo drago, in cima capeggiavano in stampatello scritte in rosso due lettere che gli fecero sgranare gli occhi.

LIGHT FURY.

Jack, appunto, sgranò gli occhi stupito, era mai possibile qualcosa del genere?
Non era che la vecchia lo stesse prendendo in giro? Le Light Fury erano estinte da secoli! Come poteva lui averne ricevuta una? Solo dopo aver assimilato, in parte, lo shock avvertì i bisbigli degli altri ragazzi.

"Hai visto? Non è incedibile?!"
"Non ci credo una Light Fury! Che fortunato!"

"Come se potesse essere vero! Il capello bianco ci sta prendendo in giro!"

"Sì, hai ragione. Non può aver ricevuto una Light Fury!"

Ingoiò a vuoto.
La sua vita era cambiata proprio lì.

   
 
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