Serie TV > 13 Reasons Why - Tredici
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Autore: lmpaoli94    15/11/2018    0 recensioni
Hannah Baker, ragazza timida e introversa senza amici.
Justin Foley, il ragazzo più desiderato e intrigante di tutta la scuola.
Clay Jensen, il salvatore di una causa persa già in partenza.
Tre studenti molto diversi tra di loro.
Chi poteva rovinare la loro felicità?
A volte gli amici sanno essere molto viscidi e cattivi quando c’è da prendere di mira una persona.
E nessuno avrebbe potuta salvarla.
Nessuno…
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clay Jensen, Hannah Baker, Justin Foley, Olivia Baker
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo quella notte, Hannah non uscì dalla sua camera per un paio di giorni, rimanendo a piangere come una disperata in completa solitudine.
< Ti prego Hannah, fammi entrare > fece sua madre disperata bussando ripetutamente alla sua porta.
< Vattene via! Non voglio vedere nessuno. >
< Ma sono tre giorni che non esci dalla tua camera. Mi stai facendo seriamente preoccupare. >
< Ho detto di lasciarmi in pace! >
Senza sapere cosa fare, la Signora Baker fissava suo marito con lo sguardo perso nel vuoto.
< Non posso sapere che mia figlia sta soffrendo… è insopportabile. >
< Se noi non possiamo fare niente, c’è solo un ragazzo che potrebbe aiutarla. >
Sentendo l’idea di suo marito, la Signora Baker capì a chi si stava riferendo.
< Sì, hai ragione. Adesso lo chiamo immediatamente. >
 
 
Anche se era nel bel mezzo della sua giornata scolastica, Clay prese la sua bicicletta per raggiungere la casa di Hannah con il cuore che gli martellava all’impazzata.
< Buongiorno, Signora Baker > fece il ragazzo con tono affannato dopo aver pedalato più veloce che poté:
< Buongiorno, Clay. Mi dispiace averti disturbato nel bel mezzo della lezione, ma la questione che riguarda Hannah è troppo importante. >
< Non si preoccupi. La scuola può aspettare… E’ ancora in camera sua? >
< Sì. E non vuole assolutamente aprirmi la porta. >
< Cercherò di parlarci io. >
Appena Clay si ritrovò dinanzi alla camera di Hannah, cominciò a persuaderla e ad insistere nel farsi aprire.
< Clay, avevi ragione tu… >
< Adesso questo non ha importanza > rispose il ragazzo con tono pacato < Ho bisogno assolutamente di vederti.  >
Dopo alcuni secondi di attesa, alla fine Hannah aprì al ragazzo.
< Hannah… >
< Hai visto come sono conciata? Mi vergogno anche a farmi vedere. >
La povera ragazza aveva il viso sciupato da tutto il sonno perso negli ultimi tre giorni e gli occhi gonfi di lacrime.
< Hannah, finalmente ti sei decisa ad aprire > fece sua madre scaraventandosi verso sua figlia per abbracciarla < Chi ti ha ridotto così? Ti prego di dirmelo. >
< E cosa vorresti fare? >
< Fargli pentire che non può far soffrire nessuno come gli pare e piace. Soprattutto mia figlia. >
< E’ Justin Foley… >
< Forse è meglio se domani mattina verrò a scuola. Devo parlare immediatamente con il preside. >
< No mamma, non lo fare. >
< Perché? Quel ragazzo… >
< E’ una questione che devo risolvere solo io. Ti prego di non immischiarti. >
< Ma Hannah… >
< Mamma, per favore… >
Alla fine la Signora Baker si convinse delle parole di sua figlia.
< D’accordo. Farò come dici tu. >
< Ti ringrazio. Adesso posso rimanere solo con Clay? Ho bisogno di parlargli. >
< Certo > disse infine la Signora Baker lasciandoli da soli.
Dopo essersi asciugata accuratamente le lacrime, Hannah tornò a sorridere.
< Perché stai ridendo? > domandò confuso il ragazzo.
< Perché sei qui con me. >
Sentendo quelle parole, Clay non poté evitare di diventare rosso per l’imbarazzo.
< La devi smettere di farmi questo effetto. Non lo sopporto. >
< Ci tieni così tanto a me, non è vero? >
< Più di qualsiasi altra cosa… Ho mandato al diavolo la scuola per poter venire da te e aiutarti. >
< Clay, se non ci fossi tu, non saprei come fare… >
< Dimmi solamente che mi ascolterai e che quando rivedrai Justin farai non gli degnerai nemmeno di uno sguardo. >
< Clay, ho paura di farmi vedere in sua presenza… >
< Non puoi dargliela vinta così! > insistette il ragazzo < La vita va avanti. Tu vai avanti! >
< E se mi dovesse ricordare di quella notte che passata insieme? Io non saprei come reagire… >
< Non lo farà, stanne certa… Secondo me si vergogna anche lui per quello che ha combinato. Justin non arriverebbe mai a tanto… Secondo me c’è dietro qualcuno. >
< Ora che mi ci fai pensare, è stato Bryce a dirgli se mi aveva filmata e che non vedeva l’ora di vedere il video per farlo guardare a tutta la scuola. >
< Oh no! Se è così dobbiamo recuperare al più presto quel video. >
< Non ce ne sarà bisogno visto che ho distrutto la sua telecamera in mille pezzi. >
< Ah, meno male… >
< Ma adesso basta parlare di lui e della scuola. Quest’oggi voglio pensare solo a te e alla mia famiglia. >
< Soprattutto alla tua famiglia visto che anche loro ti appoggeranno in tutti i casi. >
< Ma adesso che siamo soli… >
A quel punto, Hannah si gettò tra le braccia di Clay baciandolo con passione.
Per Clay sembrava un desiderio che si avverava.
Lei per sempre tra le sue braccia.
E non ci sarebbe stato nessuno in grado di minare la loro felicità.
 
 
La mattina dopo, Hannah e Clay arrivarono nella scuola mano nella mano causando stupore a tutti coloro che li avevano visti.
< Lì c’è Jessica. Secondo me gli dovresti chiedere scusa > fece Clay.
< Sì, hai ragione. >
Con il cuore che gli martellava all’impazzata, Hannah si avvicinò alla sua ex amica Jessica.
< Ciao, Jessica. >
< Ciao > replicò la ragazza con indifferenza.
< Posso parlarti per pochi minuti? >
< Sì, va bene. >
< Voglio solo dirti che io e Justin abbia rotto definitivamente. Sono stata una vera stupida e una grande stronza per essermi messa tra te e lui. >
< Questo non mi farà cambiare idea su di te, Hannah. >
< Lo so bene… Però se un giorno di questi vorrai degnarmi di parlarmi come facevi un tempo, io ti accoglierò come una grande amica… Sei sempre nei miei pensieri, Jessica. >
Detto questo, Hannah ritornò verso Clay che la stava aspettando per andare in classe.
< Hannah… >
< Dimmi, Jessica. >
< Vieni qua. >
Una volta che le due ragazze si ritrovarono faccia a faccia, Jessica la prese con sé per abbracciarla come una vera amica.
< Questo vuol dire… >
< So bene quanto Justin possa essere uno stronzo bastardo… Ma tra me e te è tutto apposto. >
< Sul serio? >
< Sono contenta di essere ancora tua amica, Hannah. >
< LO stesso vale per me > replicò la ragazza sorridendo.
Dopo essersi parlati per altri minuti, lo sguardo di Hannah incrociò quello di Justin e Bryce.
A quel punto, il suo cuore cominciò a ribollirgli di rabbia e i suoi pensieri più oscuri affiorarsi nella sua mente.
< Hannah, vorrei parlarti un momento… >
< Io e te non abbiamo niente da dirci. >
< Lasciami spiegare almeno quello che ho fatto… >

< Hai scoperto il mio messaggio che gli ho mandato, vero? > domandò Bryce con tono innocente ed irritante.
< Alla fine la verità viene sempre a galla, Bryce… Ma non ti preoccupare, non ce l’ho con te… Ce l’ho solo quando cerchi di sforzare quel tuo cervello da gallina che ti ritrovi… Sai cos’è? Evita di prendermi di mira una seconda volta se non vuoi passare guai seri. Ci siamo intesi? >
Nel sentire, ciò, Bryce distolse lo sguardo da lei vergognandosi ancora per quello che aveva fatto.
< E tu Justin non provare ad avvicinarti a me… Se vuoi divertirti con le altre ragazze del liceo fai pure, ma lasciami vivere la mia vita. Sono stata chiara? >
< Sì… certo… >
< Bene > disse infine Hannah prima di ritornare da Clay felice per come aveva affrontato e chiarito la situazione.
< Adeso come ti senti? >
< Libera da ogni problema. E tutto grazie a te e ad essermi stato vicino. >
< Figurati… Adesso andiamo in classe > disse infine Clay baciandola dinanzi a un centinaio di alunni che percorrevano ogni giorno quel corridoio.

 
   
 
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