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Autore: Salsasoul    17/11/2018    0 recensioni
Questa è una raccolta (one shot) dedicata ai Rumbelle: principalmente scene familiari ma magari anche qualche avventura; momenti che avremmo voluto vedere, e che questa coppia si merita dopo tante disgrazie, ma che ci sono state negate o appena accennate. Praticamente un pò di felicità per la famiglia Gold!
Sono storie ambientate dopo il finale della sesta stagione quindi spoiler per chi non ha ancora visto la settima...e pronti a tanti fluff!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Moe French/Maurice, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il parco di Storybrooke era il luogo preferito per giocare da molti bambini, soprattutto con la bella stagione, in particolare per due amici molto vivaci.
“Trovato Gid! Troppo facile ti nascondi sempre negli stessi posti.”
“Sei bravo a nascondino Neal ma io corro più veloce e arriverò prima allo scivoloooo!”
Le loro madri erano sedute su una panchina poco più in là attente a cosa combinavano i loro fanciulli.
“Certo che sono pieni di energia! Anche a scuola fanno fatica a stare fermi!” disse Biancaneve.
“Non fatico a crederlo!” rise Belle.
“A proposito di scuola, Gideon ti ha raccontato che stiamo facendo dei lavoretti per la festa del papà? L’ho visto piuttosto serio oggi, è tutto a posto?”
“Si non ti preoccupare, credo che cominci a rendersi conto di alcune cose: vedi la festa del papà è certamente una giornata gioiosa per Tremotino ma anche malinconica: Bealfire gli manca molto e in queste occasioni ancora di più. Gideon ormai sa tutto: gli abbiamo raccontato chi era suo fratello e quello che gli è successo quindi si accorge quando suo papà è triste e gli dispiace…comunque grazie proverò ad indagare.”
“Figurati…mi dispiace…anche Henry sente la mancanza di suo padre, per fortuna hanno trovato un modo per sentirlo ancora vicino a loro.”
“Già e ha reso più vicini anche noi.”
Belle e Biancaneve si sorrisero. Negli ultimi anni Tremotino e Henry passavano dei pomeriggi assieme per parlare di Bealfire. Era stata un’idea di Henry e all’inizio non era stato semplice: Tremotino si era sempre tenuto tutto il dolore dentro e ogni volta che si entrava in argomento aveva paura che questo uscisse e che non riuscisse a controllarlo. Ma grazie al supporto di Belle e dello stesso Henry si rese conto che era giusto e bello parlare di Bea, era un modo per sentirlo ancora vivo e scoprì che lo faceva stare bene. Era suo figlio e si volevano bene, niente poteva cambiare questo. Tremotino era sempre stato felice di essere padre allora come adesso…e perché no anche nonno. Erano diventati una famiglia…c’era voluto tanto tempo e sofferenza per capirlo ma era proprio questo il suo desiderio più grande: essere amato dalle persone che amava.
Ciò non toglie che possano esserci momenti malinconici, ma per Gideon era decisamente troppo presto e Belle voleva capire fino in fondo cosa stava succedendo. Quando Neal e sua madre tornarono a casa chiamò Gideon sulla panchina vicino a lei.
“Ti sei divertito oggi tesoro?”
“Si mamma perché?”
“Biancaneve mi ha detto che oggi a scuola eri serio, mi dici come mai?”
“Ho fatto un disegno per la festa del papà ma se non basta? Non voglio che papà sia triste e in questi giorni lo è…”
Come previsto era questo il problema ma comunque Belle si sorprese nel vedere suo figlio così maturo per quella tenera età. Allora lo prese in braccio:
“Amore mio ascoltami: il papà sarà sempre un po’ triste quando penserà a Bea, è normale, gli mancherà sempre…ma questo non c’entra niente con te, è sempre felice quando sei insieme a lui...ti vuole un mondo di bene…come me!”
Gideon era di nuovo sorridente e abbracciò forte sua mamma.
“Non dimenticarlo mai ok?”
“Si mamma te lo prometto.”
Belle rispose con un sonoro bacio sulla guancia.
“Però voglio lo stesso fare un bel regalo a papà…mi aiuti?”
“Certo, pensiamo a qualcosa…”
“Possiamo fare un cartellone come quelli che ci sono a scuola e mettere delle foto.”
“Bravo Gid! Bella idea…e se ci va bene potremmo avere anche delle foto di Bealfire…”
“Davvero? E dove sono? Perché non le ho mai viste?”
“Noi non ce le abbiamo ma Emma forse si…come ho fatto a non pensarci prima? Vieni Gideon!”
Bussarono alla porta e aprì Henry.
“Ciao Belle, ciao zietto, come mai qui?”
“Ciao Henry cercavamo Emma ma se ci sei tu è ancora meglio.”
In breve spiegò il motivo della visita e per loro gioia avevano qualche fotografia di Bea. Gideon era emozionato, conosceva suo fratello attraverso le parole dei suoi genitori ma vedere una sua immagine era un’altra cosa.
“Eccole purtroppo ne ho solo tre.” disse Emma.
Henry le prese e si sedette vicino a Gideon per guardarle insieme. La prima ritraeva Emma e Bea nel periodo in cui si erano conosciuti mentre le altre erano state scattate durante la festa da Granny la sera in cui erano tornati dall’Isola che non c’è. In una c’era solo Bea e nell’altra era insieme a Henry.
“Ecco questo è il tuo fratellone e il mio papà.”
“E questo sei tu da piccolo Henry?”
“Si, anche se non ero proprio io li…ma questa è un’altra storia, ti piacciono?”
“Si, sono contento di avere visto com’era Bae…e mi piacciono anche le storie” Disse curioso.
Belle e Emma li guardavano divertite.
“Grazie davvero Emma, è una cosa molto importante per noi.”
“Figurati.”
“Farò una copia delle foto della festa, l’altra è giusto che rimanga solo tua.”
“Ti ringrazio, sono bei ricordi…comunque ci penso io a fare le copie.”
E con un rapido gesto della mano fece comparire le foto davanti a Belle.
“Voilà meglio dello scanner!”
“Fantastico mi hai risparmiato un viaggio. Henry adesso abbiamo bisogno del tuo aiuto: domani dovrai trattenere Tremotino il più possibile così possiamo fare il cartellone.”
“Oh e come faccio? E’ un compito difficile, si insospettirà subito e ci scoprirà. Ci riesce sempre.”
“E’ vero mamma mi scopre sempre quando combino un guaio.”
Belle si mise a ridere: “Ok ammetto che è un’impresa difficile ma ci provi lo stesso per favore? Dovete vedervi comunque domani, basterebbe che lo trattenessi un po’ di più del solito.”
“Va bene ci proverò.”
“Grazie Henry. Gid noi andremo dal nonno così siamo sicuri che non ci scoprirà.”

E così fecero. Il tavolo di Maurice era ricoperto di matite, forbici, colla e fotografie. Belle e Gideon si misero all’opera; Maurice per lo più gli osservava. Era bello vedere l’entusiasmo nei loro occhi…si assomigliavano molto.
“Voglio mettere questa foto mamma, e poi quella di quando ero piccolino…e anche questa!”
“Tesoro ma è la festa del papà non dovresti scegliere foto dove ci sono anch’io.”
“A papà piace tanto questa foto dove siamo tutti e tre…vero che è bella nonno?”
“Si molto, hai ragione Gideon…ma adesso che ne dici di fare merenda?”
“Un momento nonno prima dobbiamo attaccare le foto di mio fratello.”
Moe rimase di stucco e guardò Belle in cerca di chiarimenti e mentre Gideon faceva merenda si appartarono in cucina.
“Cosa c’è papà?”
“Non trovi che sia strano sentire Gideon parlare di un fratello?”
“No stai tranquillo non è strano, io e Tremotino abbiamo cominciato a raccontargli di Bealfire. E’ giusto cha sappia chi era…anche se purtroppo non l’ha potuto conoscere è e sarà sempre suo fratello.”
“Beh fratellastro…non è ancora piccolo per capire queste cose?”
“Papà facciamo parte di una famiglia piuttosto allargata, se ci pensi siamo tutti legati in qualche modo, non credo sia il caso di soffermarsi su questi particolari…e comunque Gideon ha la capacità di sorprenderci sempre, è un bambino molto sensibile e intelligente.” disse Belle sorridendo “E poi deve proprio capire tutto adesso? Ci sarà tempo per ogni cosa…per fortuna.”
Moe si addolcì e abbracciò sua figlia, è vero il tempo è prezioso e non era il caso di sprecarlo.
“Scusa Belle, hai ragione…lo so che ho il brutto vizio di criticare ma lo sai che sono fiero di te, se Gideon è così è merito tuo…beh vostro.”
Belle lo guardò sorpresa e divertita:
“Vostro? Ho sentito bene? Stai facendo un complimento a mio marito?”
“Si lo ammetto, sono duro con lui ma lo vedo quanto vi vuole bene…è cambiato davvero.”
Belle non poteva credere alle sue orecchie! Finalmente aveva capito…lo strinse forte, così anche lei festeggiò il suo papà.

Intanto Tremotino stava aspettando Henry al parco, gli era sembrato strano al telefono ma non ci aveva dato troppo peso…anche se era passato del tempo un po’ di emozione c’era sempre. Si ricordava il momento in cui Henry gli aveva chiesto di parlargli di Bealfire come se fosse adesso…
…La cena da Granny stava andando a gonfie vele, per la prima volta erano tutti insieme alla stessa tavola, sereni, senza più timori dopo aver sconfitto la Fata nera. Certo non si poteva dire che improvvisamente andassero tutti d’accordo ma quella sera avevano messo i risentimenti da parte, l’importante era stare insieme e festeggiare. Tremotino era seduto capotavola con Gideon in braccio e ad un certo punto Henry gli si avvicinò:
“Come va nonno?”
“Bene e tu? Ti diverti mi sembra.”
“Si è una serata speciale…e il mio zietto come sta?”
“Benone, dovrebbe dormire ma ci sono troppe distrazioni stasera vero Gid?” Sorrise guardandolo.
“Ehi mi sembra che mi stia guardando…che buffo! In senso buono ovviamente.”
Precisò Henry, non era sicuro di quanto potesse scherzare con Tremotino, ma si rilassò nel vederlo tranquillo e sorridente.
“Tuo padre aveva la stessa espressione…” stavolta il sorriso era più malinconico e Henry se ne accorse.
“Manca molto anche a me…” si guardarono per un momento e si compresero senza aggiungere altro.
“Vorrei conoscere altre cose su di lui e alcune puoi dirmele solo tu…che ne dici nonno? Ti va se ogni tanto ci vediamo e mi parli del mio papà?”
Tremotino rimase sorpreso:
“Beh non me l’aspettavo…si direi di si…sempre che vada bene a tutta la tua parentela…”
“E’ un nuovo inizio per tutti…nessuno escluso” detto ciò Henry si alzò per conversare con qualcun altro.
Tremotino era ancora un po’ sbigottito, guardò Gideon: si stava addormentando stringendogli un dito, non poté non intenerirsi a quella visione.
“Piccolo mio lui è Henry, sono sicuro che andrete d’accordo…è in gamba.”
E proprio l’arrivo di Henry interruppe questo vortice di pensieri immergendoli in altri.
Così passò il pomeriggio, ma le emozioni non erano finite: Tremotino entrò in casa e c’era un gran silenzio come se non ci fosse nessuno, ma quando entrò in salotto Gideon gli corse incontro gridando “Auguri papa!”
“Grazie Gid ma la festa del papà è domani.”
“Lo so ma si sarebbe rovinata la sorpresa, tu non dormi quasi mai e avresti visto il cartellone prima di domani mattina…”
Cartellone? Tremotino alzò lo sguardo e appeso al muro vide un cartellone pieno di foto. Belle era seduta sul divano, era il loro momento e si teneva un po’ in disparte. Lui si avvicinò per guardare meglio quel bellissimo regalo. In alto c’era scritto in grande “Auguri al mio papà”, al centro spiccava il disegno che Gideon aveva fatto a scuola: ritraeva Tremotino che lo teneva sulle spalle; infine in giro in giro le loro fotografie. Tremotino con in braccio Gideon piccolino, tutti e tre insieme al mare, frammenti dei loro viaggi, papà e figlio mascherati il giorno di Halloween (quanto ci aveva messo per convincerlo!), tanti momenti che avrebbero portato per sempre nel cuore. Poi arrivò la sorpresa più grande. Tremotino rimase a bocca aperta.
“Bea…come…come avete fatto?”
“Ce le ha date Emma…” rispose Gideon cercando di capire cosa provava il suo papà, gli sembrava strano.
“Ti piace?”
Tremotino si rese conto che era rimasto imbambolato davanti al cartellone per troppo tempo senza dire nulla, si inginocchiò per guardare suo figlio negli occhi:
“E’ il regalo più bello che abbia mai ricevuto, grazie piccolo mio.”
“Ma allora perché piangi?”
“Sai a volte si piange anche quando si è felici…e io lo sono.”
Gideon si rilassò, era proprio quello che sperava di sentire…si abbracciarono forte. Dopo un po’ anche Belle fu accolta in quell’abbraccio.
Calore, tenerezza, amore regnavano in quella stanza.
“Quindi è per questo che Henry non mi mollava più oggi.”
“L’avevi capito eh?” disse Belle.
Tremotino si limitò a fare spallucce come per dire “ovviamente”. Si misero a ridere. Il piccolo Gideon era contento e pieno di curiosità.
“Papà io assomiglio a Bealfire?”
“In certe cose si…per esempio in qualche espressione, e quando era piccolo era vivace come te.”
“Peccato che non c’è una foto di lui da bambino…”
“Tesoro non esistono le macchine fotografiche nella Foresta Incantata.” Precisò Belle. “Li si fanno i ritratti…sono dei disegni o dipinti.”
“Ah…e tu non ne hai?”
Tremotino era indeciso su cosa rispondere…non lo guardava da tempo…ma alla fine si fece coraggio:
“In realtà un piccolo ritratto di Bea ce l’ho…vuoi vederlo?”
“Si…perché non me l’hai mai detto?”
“Beh perché mi è difficile guardarlo senza pensare agli errori che ho fatto…sai la storia…ma sai cosa ti dico? Con te sarà tutto più facile”
Tremotino tirò fuori il ritratto dal suo comodino, gli tremavano le mani ma sapeva che era la cosa giusta, lo vedeva negli occhioni impazienti di Gideon e nello sguardo rassicurante di Belle. Con loro si sentiva più forte e avrebbe condiviso tutto.
Prese sulle ginocchia Gideon e srotolò la pergamena:
“Eccolo, qui Bea era un po’ più grande di te, vedi che un po’ gli assomigli?”
Gideon sorrise e cominciò a fargli molte domande, alle quali Tremotino rispose con pazienza e serenità. Passarono così la serata: una serata gioiosa ideale per concludere una giornata così piena di emozioni.
Quando Gideon si addormentò Belle e Tremotino si presero un po’ di tempo per loro, misero la loro canzone a basso volume e si abbracciarono. Rimasero stretti l’uno all’altro per un po’, senza parlare. Non c’era bisogno, uno sguardo era bastato per capire cosa provavano in quel momento.
“Bealfire sarebbe davvero fiero di te Rumple…” disse Belle spezzando il silenzio “…te lo ripeterò fino a quando ne sarai convinto anche tu.”
Lui le sorrise teneramente.
“Grazie” e poi fece apparire una rosa rossa da dietro la schiena
“Per te…giuro che è solo una rosa.”
Belle si mise a ridere:
“E’ bellissima grazie!”
E poi lo baciò con trasporto. A loro piaceva far rivivere i momenti passati al castello oscuro…anche perché ora finivano decisamente in un altro modo!




Nota dell'autrice: Ciao! Rieccomi dopo un pò di tempo...ho voluto ricordare il personaggio di Bealfire ma senza cadere sul drammatico...che ve ne pare?
Mi piace l'idea che lo ricordino con serenità...fatemi sapere ;) 
   
 
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