Anime & Manga > No. 6
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Autore: Sacchan_    18/11/2018    3 recensioni
"Quando vedi una stella cadente stringi forte gli occhi ed esprimi un desiderio!" Esclamò Safu quella volta.
Ma quella non era la notte di S. Lorenzo, e per quanto avrebbe guardato il cielo, nessuna stella cadente sarebbe mai caduta e nessun desiderio sarebbe stato espresso.
Missing moment scritto per il sesto giorno del #writetober indetto da Fanwriter.it
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Missing Moment: ossia pezzo mancante, il tipo di genere che io preferisco; mi permette di colmare i buchi di trama, o di dare una mia versione dei fatti, o semplicemente di scrivere un qualcosa che possa incastrarsi con la trama originale.
Credi che possiamo immaginare gli aerei come stelle cadenti nella notte? è la mia sesta partecipazione al Writetober di quest'anno e prende spunto dal dialogo nella novel dove Shion chiede a Nezumi se può restare lì anche durante l'estate.
Si ringrazia principalmente questa canzone per l'ispirazione: Airplanes





Shion era seduto su una collinetta e guardava il cielo stellato con occhi meravigliati.
Era una gelida sera d'inverno, talmente fredda che il suo alito diventava aria condensata appena lasciava la sua bocca; all'orizzonte le luci artificiali di No.6 contaminavano la volta celeste, ma sopra di esse le stelle brillavano raggianti puntinando di luce il buio scenario circostante.
L'aria era secca e l'assenza di umidità spazzava via le nuvole, lasciando visibile tutta l'immensità del firmamento.
Uno sfondo mozzafiato, che in sedici anni di vita Shion mai aveva ammirato altrove.
Chiusi gli occhi immaginò quel cielo dominare la radura verde e rigogliosa, i prati zeppi di fiori e i campi coltivati tipici dell'estate.
Proprio quella mattina aveva chiesto a Nezumi come fosse passare l'estate lì nel Distretto Ovest, se faceva eccessivamente caldo o no, se avrebbero potuto cuocere la carne fuori dal loro rifugio, magari improvvisando un barbecue insieme al signor Rikiga e a Inukashi.
Si ricordò persino di quella volta che, a dieci anni, lui e Safu andarono all'osservatorio cittadino e fecero a gara a chi avrebbe avvistato più stelle cadenti ed espresso più desideri.
"Quando vedi una stella cadente stringi forte gli occhi ed esprimi un desiderio!" Esclamò Safu quella volta.
Ma quella non era la notte di S. Lorenzo, e per quanto avrebbe guardato il cielo, nessuna stella cadente sarebbe mai caduta e nessun desiderio sarebbe stato espresso.
"Shion! Fa freddo! Perché te ne stai qui fuori da solo?" Lo rimproverò la voce di Nezumi comparsa dal nulla dietro di lui, ormai Shion non si stupiva più di tanto della sua capacità di raggiungerlo alle spalle senza farsi sentire. 
"Dimmi, Nezumi, anche le estati sono così belle qui?"
Nezumi si sedette accanto a lui a gambe incrociate, non curandosi affatto del terreno fangoso, poggiando a fianco a lui la lanterna a olio usata per vedere la strada.
"Non dirmi che stai ancora fantasticando su come passare l'estate qui. Davvero credi di arrivarci ancora vivo?"
Shion non rispose, ma si limitò a osservare il profilo di Nezumi perso nei suoi pensieri: lui aveva sempre ragione, però Shion amava fantasticare su un futuro dove avrebbero continuato a vivere insieme in quel deposito pieno di libri; dove Safu sarebbe stata liberata e avrebbe stretto amicizia con Inukashi; dove sua madre preparebbe del delizioso pane aiutata da Rikiga.
Non c'era cosa che desiderava più di tutto questo.
Ma quella sera non c'erano stelle cadenti a cui affidare quei sogni, solo la triste e cupa realtà.
Nezumi si era già persino rialzato in piedi quando un rumore rimbombò in cielo, i suoi occhi grigi ne seguirono la fonte individuando la direzione più a nord di No.6, dove era stato costruito l'aeroporto e le piste di decollo e di atterraggio.
Osservandolo con attenzione Shion ne distinse il profilo di un aereo e le sue luci, completamente differenti da quelle di una stella cadente. Tuttavia la sua scia artificiale solcava il cielo lasciandone una coda luminosa al seguito, al punto tale che Shion ebbe una illuminazione, da bravo stupido - testa - vuota che era.
"Nezumi!" Chiamò con voce fin troppo enfatizzata; l'altro si voltò sorpreso, preso completamente alla sprovvista. "Credi che possiamo immaginare gli aerei come se fossero stelle cadenti nella notte?" Domandò con entusiasmo, facendo letteralmente cadere le braccia di Nezumi a terra.



Note d'Autrice: alla fine, il mio affetto per questo fandom è semplicemente troppo grande! <3
_Flowermoon_
   
 
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