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Autore: pokepony10    19/11/2018    0 recensioni
Quando dovrebbe essere una domenica calma e rilassante una passwordi dimenticata fa partire il caos.
Un viaggio attraverso ricordi e amori, una sola domanda basta e spalancare il passato aperto diverse esperienze e pieno di sentimenti di una persona semplice, una segretaria come tante che ha l'unica preoccupazione quella di scoprire chi sia stato il suo primo amore.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Daniele chiamò un taxi ed aspettammo sul marciapiede -come stai Chiara? I punti?- chiese stringendomi a se
-tutto bene, tu? Hai avuto danni dopo l'incidente?-
-solo un paio di lividi, sono più preoccupato per te in questo momento- disse accarezzandomi
-sto bene, solo che ho una pettinatura orribile…-
-quando torniamo te li aggiusto io se vuoi, diventerai una piccola one punch girl-
-no… a zero no…-
-sto scherzando, torniamo a casa, tu ti cambi, dopo ti dico cosa devi indossare, ed io torno da te tra un po’- disse mentre il taxi arrivò.

Salimmo e velocemente arrivammo a casa, lui mi accompagnò in camera e mi mise sul letto una gonna e una magliettina aderente, calzettoni lunghi e un collarino -visto che non hai scelto tu lo stile di stasera, lo scelgo io, quando torno voglio la mia micetta pronta che poi andiamo- disse Daniele uscendo. Io mi misi sotto la doccia, dopo qualche minuto uscì e mi asciugai. Avevo intuito il suo piano quindi non mi feci trovare impreparata, misi una cat lingerie e i vestiti scelti da Daniele, voleva tirarmi su di morale, ed io avrei fatto in modo di partecipare. 

Appena pronta mi buttai sul letto felice e dopo poco sentì Daniele entrare -micetta…- iniziò a chiamare lui -miaooo- risposi io rotolando nel letto. Lui entrò e mi fissò -ti si sgualciscono i vestiti Chiara…- iniziò 
-dovresti concentrarti di meno su queste sciocchezze Daniele, voglio solo divertirmi, tanto sono solo vestiti- risposi sedendomi 
-okay, scusa e che sono abituato a tenere tutto sotto controllo, soprattutto i colleghi-
-a lavoro Daniele! Questa è la nostra vita privata, io non mi porto a letto il mio lavoro, ma te, io non vivo con il mio lavoro, ma con te, io non amo il mio lavoro, ma te- lo richiamai io
-non possiamo tenere separate le due cose, ci abbiamo provato, ma non ha funzionato- rispose sedendosi vicino a me.

Il nostro lavoro era un gran bel ostacolo a volte, non potevo dimostrargli affetto sul lavoro e spesso a casa entrambi eravamo impegnati con i vari documenti e incontri con i compratori, il tempo per noi c'era di rado e quando c'era uno dei due era stremato e ci bastava un abbraccio.

-io non voglio pensare al lavoro ora- dissi a testa bassa
-dovresti, visto che non hai ancora inviato il documento che hai in sospeso su quel dannato PC- disse indicandolo.

Cercai di trattenermi ma esplosi -non è nemmeno un documento lavorativo!- risposi presa dalla rabbia
-no? Che cos'è allora?- chiese sorpreso
-nulla Daniele, non è momento di dirti certe cose…- risposi sdraiandomi triste 
-Chiara, siamo una coppia, puoi dirmi tutto, siamo migliori amici, no?- chiese
-si, migliori amici che si sono anche sposati- dissi mostrandogli la fede 
-bhe, perché noi siamo anche amanti Chiara…- 
 rispose accarezzandomi una gamba
-dove vuoi andare a parare?- chiesi vedendolo sdraiarsi vicino a me 
-prova ad indovinare piccola gattina- disse avvicinando il volto al mio seno. Lo vidi appoggiarci la testa e accoccolarsi tra le mie braccia -ed ora come glielo dico che io volevo altro? Sembra così dolce… non posso rovinare il momento- pensai stringendolo a me tremando un po’.
 
Lui alzò il volto con un sorrisetto -hey la micetta trema, vuole per caso più attenzioni?- chiese lui sbirciando nella camicia 
-v… va bene così, se ho capito cos'hai in mente, voglio aspettare dopo cena per avere le tue attenzioni- risposi baciandolo.

Mi alzai e ci preparammo per uscire, lui mi fece due codini triangolari in testa per far sembrare i capelli orecchie di gatto e poi uscimmo.

Mi portò in un locale conosciuto come la Black House, un luogo in cui si può prendere in prestito una casa per i propri giochi di coppia, ovviamente Daniele prese solo la cucina e si portò dietro anche il necessario per cucinare.

-che mi prepari?- chiesi sedendomi sulla sedia
-hey, le micette giù, il tavolo è per gli umani- disse lui indicando un cuscino in un angolo della cucina 
-se non mi ricompensi come si deve, ti scippo il tuo bel faccino- borbottai sedendomi per terra. Dopo un po’ mi mise davanti gli occhi un piatto con uova alla stracciatella e wurstel -buono…- dissi mangiando direttamente dalla ciotola 
-che brava gattina…- disse lui accarezzandomi. Testa, spalle, schiena e cintura. Finì in fretta il pasto e prima che lui potesse fare qualcosa gli saltai addosso.

Nessuna micia avrà mai miagolato quanto me in quella casa, soddisfatta e stremata mi accuccia in braccio a Daniele che mi accarezzava col fiatone -hai ancora intenzione di scipparmi?- chiese grattandomi dietro al collo -no… sei stato un bravo organizzatore- dissi girandomi a pancia in su 
-a proposito di organizzare… il documento? Me ne parlerai mai?- chiese. Io mi alzai -vado un attimo in bagno, pensaci bene se davvero vuoi sapere di quel documento- risposi andandomene.

Tornai dopo 5 minuti a testa bassa -ci ho pensato, e qualunque sia la cosa che ti preoccupa, io ti starò vicino- disse 
-bhe, se la fai così…- dissi dandogli un foglio preso dalla borsa. Lui lesse e rimase in silenzio, mi fissò con gli occhi pieni di lacrime
-è sicuro?- chiese
-si, ho fatto almeno 5 controlli… la tua micetta avrà un cucciolo da te- dissi sedendomi a testa bassa 
-perché quella faccia Chiara? È una notizia straordinaria! Diventeremo genitori… ti amo micetta mia- disse baciandomi
-n… non vuoi scappare via? Non pensi di essere troppo giovane per buttare via la tua vita dietro un figlio? Non pensi che verrò licenziata?-
-no, io voglio un futuro con te Chiara e ciò comporta anche una famiglia, io ti rimarrò per sempre accanto…- disse abbracciandomi mentre delle lacrime gli caddero in testa. 

Erano le 11 di sera e finalmente il mio capo ricevette la mia richiesta di un periodo di tregua dal lavoro per maternità, Daniele non mi avrebbe mai licenziata, sentivo che già amava il nostro cucciolo.


ANGOLO DELLO SCRITTORE
Buonsalve gente, qui è pokepony che vi scrive e vi do il benvenuto in un nuovo angolo dello scrittore.
Vorrei approfittare di questo spazio per presentare una mia opinione, in fin dei conti prima di essere una scrittrice sono una lettrice.
Adoro il rapporto che c'è tra Chiara e Daniele, sono dolci e davvero più affiatati di come li avevo in mente, a voi invece, è piaciuto?
Sono felice anche di essere riuscita ad organizzare la presentazione degli ex in modo scorrevole, preferivate per caso qualcosa di meno movimentato? E degli ex, che ne pensate? Qualche esperienza personale che potete identificare tra queste? 
Avevo in mente di fare anche una storia, continuo di questa, con le ex di Daniele, vi farebbe piacere?
Lo so che faccio troppe domande, ma sono euforica per aver concluso questa storia! Non avevo nemmeno progettato questo finale, ma dopo aver dato l'ansia ad ogni capitolo con il fatto del documento, meritavate di sapere di che si trattava.
Spero di potermi confrontare con qualcuno di voi. Buona serata.
Pokepony10
   
 
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