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Autore: Crilu_98    20/11/2018    1 recensioni
Marcus è un alfa senza un branco.
Molti secoli fa ha deciso che governare come un re sui licantropi non valeva la sua libertà; ma un lupo solitario, senza la protezione di un branco, è una facile preda per i Cacciatori di Immortali, perciò Marcus viene catturato. Solo grazie all'intervento di una strega, Lucy, riesce a riottenere la libertà e le promette che tornerà a salvarla.
Judith ha sempre rifiutato l'eredità della sua famiglia perché l'avrebbe allontanata ancora di più dalla sua gemella Meredith, una strega incapace di fare incantesimi. Dopo essere sopravvissuta alla ribellione delle Streghe, la ragazza è stata chiusa in isolamento e non ha avuto più notizie della sorella o della sua amica Lucy, strega potente ma ancora inesperta.
Nel caos della liberazione del Castillo des Brujas le strade di Judith e Marcus si incontrano e i due decidono - nonostante la reciproca diffidenza e le diversità dei loro caratteri - di unire le forze nella ricerca delle ragazze scomparse; braccati dai Cacciatori il licantropo e la strega iniziano un viaggio attraverso l'Europa che li porterà a conoscere le comunità di Immortali che cercano di sopravvivere nell'incertezza del mondo moderno.
#I SPIN-OFF DI 'THE WITCHING HOUR'
Genere: Avventura, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'The Witching Hour'
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C'era un tempo in cui gli spiriti danzavano sulla terra, prendendo la forma di grandi animali.
C'era un tempo, e ci sarà ancora.


Un Lupo correva sul mondo e tutti gli altri spiriti chinavano il capo al suo passaggio, poiché egli era il Re delle anime immortali che non temeva nulla.
C'era un lupo, e ci sarà ancora.

Un Corvo volava sul mondo e tutti gli altri spiriti fuggivano al suo passaggio, poiché egli era la Morte che veniva per condurli in un mondo dal quale non si torna indietro. C'era un corvo, e ci sarà ancora.

Un giorno il Lupo alzò il muso verso la Luna e vide il Corvo appollaiato su un ramo. Il Corvo spalancò le ali nere e disse: 
"Sono venuto a prenderti, o Re delle anime immortali." 
"Chi sei? Dimmi il tuo nome e ti mostrerò che nessun essere può sconfiggermi!" 
"Sei tu che devi chinare il capo, adesso, perché un Re non può sconfiggere la Morte." 
A quelle parole il Lupo fu colto da un cieco terrore e cercò di fuggire dal Corvo; ma per quanto veloce corresse, il battito delle ali della Morte era sempre dietro di lui. 
Allora il Re pregò la Luna di nasconderlo dal suo destino: ella lo accontentò, trasformandolo in un uomo a cui solo la luce della Luna stessa poteva ridonare la sua vera forma. 
Per molti anni il Corvo continuò ad inseguire il Lupo, ma quando credeva di averlo finalmente raggiunto il Sole sorgeva ed egli spariva.

Un giorno la Morte incontrò il Re sotto forma di uomo, ma non lo riconobbe. 
"Cosa fai qui, o Morte?" 
"Cerco il Re delle anime immortali." rispose il Corvo, ripiegando le grandi ali. "Lo inseguo da molte notti e lo cerco da numerosi giorni." 
"E non sei stanca di cercarlo?" 
"Sì, ma la Morte non può riposare. Non finché il Re vivrà!" 
"Allora continuerai a cercarlo in eterno, perché il Lupo non ha intenzione di lasciare questo mondo!"
Il Corvo chinò il capo coperto di piume lucenti: 
"Se egli venisse da me, gli mostrerei che il suo regno è fatto di polvere e ombre e che è destinato ad ottenere qualcosa di molto più prezioso. Se egli verrà da me, vivrà in eterno; se egli fuggirà da me, cadrà nell'oblio." 
Il Re restò molto turbato da queste parole, ma non volle ascoltare il consiglio.
E salutato il Corvo riprese la sua strada.

Il Re continuò a correre sul mondo insieme ai suoi figli, uomini di giorno e lupi di notte. C'era il Re, e ci sarà ancora.

La Morte continuò a volare sul mondo per molto tempo, ma non trovò mai ciò che andava cercando. C'era la Morte, e ci sarà ancora.

E solo quando gli spiriti iniziarono ad abbandonare questo mondo il Corvo ripiegò le ali, lasciando il suo dono tra le mani amorevoli della donna che aveva amato il Re delle anime immortali. Ma non aveva trovato il Lupo e perciò il dono divenne maledizione.

E solo quando gli spiriti iniziarono ad abbandonare questo mondo il Lupo uscì dall'ombra della Luna, lasciando la sua eredità ai figli selvaggi che corrono nella notte. Ma non aveva dato ascolto al Corvo e perciò fu dimenticato.

C'era un tempo, e ci sarà ancora.



Undici mesi prima, Alpi italiane

Marcus era stato per molto tempo lontano da casa e sentire l'odore familiare di quella terra invadergli le narici gli faceva fremere le zampe di gioia. Certo, l'Italia non era come quando l'aveva lasciata per la prima volta, quasi duemila anni prima; però l'odore che aveva imparato ad associarle era rimasto invariato.
Nel corso della sua lunga vita Marcus aveva fatto più volte ritorno al suo Paese natale, mantenendo un basso profilo ed evitando di rimanere troppo a lungo nello stesso posto: gli umani tendevano ad insospettirsi quando il suo viso non mostrava lo scorrere degli anni.
Negli ultimi decenni le superstizioni erano state abbandonate e lui aveva tirato un sospiro di sollievo, credendo di poter finalmente vivere libero da ogni restrizione, o quasi.
La libertà era sempre stato il suo unico comandamento, fin da quando era scappato di casa, quando era ancora solo un ragazzino umano ed affamato; era fuggito per non dover sottostare al suo signore, che vessava i suoi genitori e gli altri contadini senza dare nulla in cambio.
La libertà lo aveva spinto tra le zampe di un licantropo, al cui morso era sopravvissuto per miracolo, eppure Marcus non l'aveva mai rinnegata.
Neanche quando diversi branchi gli avevano offerto il ruolo di alfa, dopo che lui aveva battuto quelli precedenti. Il pensiero di un branco gli faceva scoprire le zanne candide: pur essendo un alfa - e scoprirlo era stata una gradita sorpresa, la prima volta che si era scontrato con un suo simile - Marcus non amava le imposizioni.
Viveva secondo le sue regole, sfuggiva alle autorità dei licantropi e ingaggiava una lotta con chiunque provasse a dissuaderlo dal suo stile di vita.
In quei secoli si era fatto un nome tra gli Immortali: il lupo rosso era conosciuto per la sua ferocia e per l'astuzia che l'aveva aiutato a sopravvivere per così tanto tempo.
Per questo il Consiglio degli Anziani l'aveva mandato a chiamare, dopo il putiferio scatenato dai vampiri di Londra; proprio quando Marcus iniziava a godersi la vita parigina era stato raggiunto dalla convocazione ufficiale del massimo tribunale degli Immortali.
Il motivo era chiaro: volevano il suo aiuto per mantenere l'ordine tra i licantropi e la sua guida nelle guerre a venire. Perché anche se nessuno aveva il coraggio di ammetterlo, tutti si stavano preparando alla guerra.
Perciò Marcus aveva fatto ciò che gli riusciva meglio: aveva venduto tutti i suoi averi ed era fuggito, portando con sé giusto lo stretto indispensabile per ricominciare da un'altra parte.
Neanche il Consiglio degli Anziani poteva intrappolare il più forte, potente, longevo licantropo che... Un leggero fruscio lo mise in allarme: drizzò le orecchie e fiutò l'aria alla ricerca di qualche indizio, ma non trovò nulla. Il sentiero non sembrava rivelare la presenza di altre creature oltre alla sua, ma Marcus sapeva che qualcosa non andava.
Quando si rese conto del pericolo - Cacciatori, gridò il suo istinto - era già troppo tardi: spiccò un balzo per mettersi al riparo oltre gli alberi, ma un proiettile d'argento lo raggiunse ad una zampa, facendogli perdere l'equilibrio. Cadde a terra in maniera scomposta, mentre il lupo prendeva il sopravvento sull'uomo ed iniziava a ringhiare, pazzo di paura e dolore. Il secondo proiettile penetrò la folta pelliccia all'altezza dello stomaco, rilasciando una dose di tranquillante talmente massiccia da poter stendere un cavallo. Marcus lottò contro la crescente debolezza, tentando di trascinarsi verso il folto del bosco, ma i Cacciatori lo stavano circondando, aspettando che la droga facesse il suo effetto.
Chiudendo gli occhi, il licantropo pensò che era ormai giunta la sua ora.


Angolo Autrice: 
Ecco qui il prologo del secondo libro di The Witching Hour! Personalmente, mi piace molto più di Captive, perché adoro questi due personaggi: per il momento si vede Marcus (che qualcuno di voi lettori ha già incontrato nella storia precedente) nel momento della sua cattura. Judith, invece, arriverà nel prossimo capitolo. 
La prima parte del Prologo è invece una... Ballata? Profezia? Favola? Vedremo... 

  Crilu
   
 
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