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Autore: Mary Rosemary    21/11/2018    2 recensioni
“Non è uno scherzo, è un messaggio.” le disse semplicemente, voltando il lato frontale verso di lei: e quella sgranò gli occhi, prendendo un bel respiro per urlare a gran voce il nome della migliore amica, intenta a cercar di studiare nella stanza accanto.
Ciò che era stato in principio sarebbe tornato alla fine: le leggi dettate dalla Ruota dell'Anno erano chiare e nemmeno il più potente gruppo di fate della Dimensione Magica sarebbe stato in grado di sfuggirvi.
Ciò che era stato in principio è nel presente, e sempre sarà.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flora, Musa, Stella
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Wheel of the Year'
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The Wheel of the Year

Ciò che era stato in principio è nel presente, e sempre sarà






E' da un po' di tempo che non ci si vede.”
All'appena grave tono di voce Musa alzò lo sguardo, incontrando gli occhi – leggermente annoiati dall'assenza di clienti durante un comune lunedì pomeriggio – del commesso che, prima di notarla, era intento a sistemare gli ultimi cd arrivati nell'espositore più vicino all'entrata; aveva forse cambiato taglio di capelli dall'ultima volta e non sfoggiava con orgoglio la beffarda espressione che quel giorno aveva colto più volte sul suo volto, per tale motivo ad una prima occhiata le pareva di avere a che fare con una persona diversa.

Eh già, ho avuto il mio da fare.” gli rispose, tirando un sorriso: la situazione non era delle migliori con lei come unica cliente del negozio, inoltre il motivo per cui si trovava nuovamente lì la rendeva tutt'altro che felice.
Ormai s'era messa il cuore in pace ed aveva deciso di porre rimedio a delle specifiche mancanze nella propria libreria musicale ricomprando i vinili perduti. Inizialmente, più per orgoglio che per buonsenso, era stata fortemente contraria a ciò: avrebbe ripreso a tutti i costi le sue proprietà, soprattutto sapendo a chi fossero in mano; eppure non era stata in grado di trovarli da nessuna parte. Anche dopo la sconfitta di Stormy e delle sorelle la sua ricerca era stata puramente fallimentare, nonostante avesse avuto il tempo per controllare in ogni dove.

Trovato qualcosa di interessante?” il giovane, chiaramente annoiato, stava cercando di intrattenersi: con il mento fiaccamente appoggiato sul palmo della mano, osservava cosa la fata della musica stesse facendo. Nonostante capisse la sua noia, avrebbe preferito non la disturbasse e la lasciasse in balia dei suoi pensieri.
Si limitò ad alzare le spalle, cercando di dargli l'impressione di voler chiudere la conversazione proprio sul nascere: purtroppo l'altro non colse il messaggio.

Se cerchi le nuove uscite sono esposte vicino all'entrata.” la informò, senza smettere di tenerla di vista ed accennando con un pigro inclinarsi della testa agli scaffali da lui citati.
Veramente no, devo ricomprare qualcosa che ho 'perso', se così si può dire.” il tono divenne alquanto seccato, sottolineando nella sua direzione le virgolette con le dita nel pronunciare perso.
Perso eh?” disse con un sorrisetto appena impertinente.
Rubato da quella ragazza dai capelli verdi che veniva spesso.” le toccò ammettere, evitando giri di parole che avrebbero potuto far intuire la vera identità della suddetta: bruciava a lei per prima l'essere stata fregata proprio da Stormy in tale frangente.
Come se non bastasse, la piena risata del commesso riempì le vuote mura del negozio e rimbombò nella sua testa accentuando il suo ridicolo errore: e non aveva bisogno di ciò, ne era più che sicura.
Osservandolo inclinare la testa all'indietro come un bambino, spalancando la bocca allo scopo di lasciar sfogare le risa, Musa assunse un'espressione imbronciata e non si sforzò più di tanto a nasconderla.
E s'ostinò a mantenerla, finché lui non si decise a darsi un contegno.

Su, che reazione ti aspettavi? E' ridicolo farsi fregare da quella scema.”
Non c'è bisogno di rimarcarlo.” gli rispose subito seccata, sfilando dalla collezione di vinili il primo dei tre album al quale era interessata. Nello scorgere la copertina il ragazzo ebbe un'epifania alquanto teatrale.
Con tanto di momentaneo stato di trance.

Aspetta, ti ha preso la discografia degli Imagine Dragons?” chiese, con il volto di qualcuno che pareva aver raggiunto una conoscenza universale: ogni cosa, in tale istante, aveva di nuovo un senso. La fata, poco convinta, corrugò la fronte con fare perplesso.
Sì?”
Serrando le labbra, lui si chinò leggermente e prese da sotto il bancone un sacchetto di plastica. Avvicinandosi, la ragazza cercò di comprendere lo strano comportamento: e le fu tutto chiaro quando scorse una copertina dai cangianti colori su sfondo nero, sfoggiata dal primo disco della fila.
La sua espressione s'illuminò al riconoscimento del materiale perduto e con un movimento fulmineo si riappropriò del sacchetto: per qualche motivo a lei sconosciuto il commesso non si stupì del comportamento. Fece per andare via con il bottino, ma non riuscì a frenare la propria curiosità: Bloom doveva avergliela attaccata.

Com'è che li hai avuti?”
Lui piegò l'angolo della bocca assumendo la sua solita espressione irritante.

Quella scema. Allora il suo messaggio era per te, eh?” lo sguardo ammiccante che le rivolse non le piacque per niente e fece involontariamente indurire la sua espressione.
Quale messaggio.” la domanda suonò più come un'affermazione.
Armeggiando con i foglietti sparsi sulla scrivania, il giovane afferrò un post-it di colore giallo fluo, sul quale già si scorgevano le tracce di una disordinata, ma ben comprensibile scrittura: le parole su di esse erano due e Musa non impiegò tanto a riconoscerle prima ancora che il pezzetto di carta le venisse dato.
Con quella volutamente calcata grafia, quasi al centro, 'Fanno cagare' dominava il forte colore di sfondo, facendo mantenere la concentrazione sui propri grossolani e due volte ripassati tratti: il piccolo foro su una delle due n presentava in modo palese la rabbia con cui era stata scritta.
Le parole in sé avrebbero dovuto farla almeno innervosire;
eppure immaginando la mano di Stormy stretta a pugno sulla penna mentre premeva e premeva sul foglio con fare oltremodo teatrale le venne solo da ridere.
E rise, tra sé e sé, cercando di capire cosa mai si fosse aspettata da un genere simile, così differente da
ciò che solitamente ascoltava, mentre usciva dal negozio con i suoi riconquistati tesori.


Stella che strillava parole d'ogni genere di prima mattina, dopo almeno quattro anni di convivenza, non era un'allarmante novità; nemmeno i tonfi causati dagli oggetti di vita quotidiana scagliati senza pietà contro le pareti lo erano più: ciò che differenziava quella volta dalle altre era appunto l'assenza di tali suoni.
Il tutto era cominciato con un trapanante acuto, nel quale s'erano poi fatte distinguibili le parole
'che schifo' ripetute molto velocemente: la proprietaria della voce, per esprimere maggiormente il concetto – come se non fosse stato sufficientemente chiaro – s'era messa a pestare i piedi quasi al ritmo degli sgraziati suoni che uscivano dalla sua bocca.
Con lo scopo di capire cosa fosse successo e, se necessario, di soccorrere l'amica, Flora aveva finito in tutta fretta di bagnare le proprie piante ed era andata a controllare la situazione: inutile sottolineare il suo stupore nel trovare l'ambiente perfettamente pulito e la sola fata del Sole e della Luna intenta a sbraitare contro il proprio davanzale.
Per qualche attimo si era ritrovata a pentirsi della scelta compiuta.

Flora! Non puoi capire lo schifo!” urlò non appena la vide sostare sulla soglia, indicandole per qualcosa come dieci volte consecutive l'esterno della sua spalancata finestra: la fata della natura, destabilizzata da tale atteggiamento, si decise ad avvicinarsi.
Avrebbe potuto trovare qualsiasi cosa sul davanzale della bionda: un insetto morto, una lumaca; una delle sue piante rampicanti particolarmente vivaci che avevano la meravigliosa abitudine di avvinghiarsi ai muri esterni di Alfea; un piccolo gomitolo di polvere ed altro ancora.
La lista avrebbe potuto tendere ad infiniti termini, dato il manifestamente schizzinoso carattere del soggetto in questione: non sarebbe stato insolito sorprenderla a strillare anche per qualcosa di comune come il muschio sul terreno.
Così, senza troppe aspettative, l'affiancò rivolgendo lo sguardo dove il suo indice ancora puntava: e non vide un insetto morto, né qualsiasi altra cosa che aveva ipotizzato di trovare; ma venti mozziconi di sigaretta posti perfettamente in riga, con il filtro rivolto verso l'alto.
Effettivamente l'odore che emanavano non era dei migliori e stava prevalendo sul dolce profumo che sempre pervadeva la stanza: per una volta la mora non avrebbe definito esagerato il comportamento della compagna, in quanto uno spettacolo simile avrebbe disgustato anche lei. Il nero della cenere sarebbe stato abbastanza complicato da togliere dall'immacolata pietra e, anche per tale motivo, si sentiva di compatirla.

Hai visto? Chi è l'idiota che si mette a fare certi scherzi?!” ma Flora non parve ascoltarla: la sua attenzione era stata catturata da un bagliore riflesso dall'estremo angolo del davanzale: e, sporgendosi con cautela, chiuse le sue dita attorno al vuoto pacchetto dal simbolo dorato.
Stella, nel vederlo, si zittì: osservò la compagna senza capire, prima di accorgersene da sé.

Non è uno scherzo, è un messaggio.” le disse semplicemente, voltando il lato frontale verso di lei: e quella sgranò gli occhi, prendendo un bel respiro per urlare a gran voce il nome della migliore amica, intenta a cercar di studiare nella stanza accanto.
In bella calligrafia, con un pennarello nero, si leggeva “Vi sono mancata?” proprio sopra all'argentea scritta Marlboro.














Avvertenze e condizioni per l'uso:
Dopo secoli e secoli ho scritto questo straccio di epilogo.
Ed era anche ora che tutto finisse, no?
Ci ho messo talmente tanto che non saprei cosa dire, se non che con questo la serie si chiude per davvero: nonostante ciò la Ruota dell'Anno è un ciclo e quindi continuerà a ripetersi.
A dimostrazione, come spero si sia capito, le streghe evadono nuovamente e tutto sembra tornare al principio.
Come leggere l'idea dietro alle storie sta a voi e spero abbiate trovato anche una vostra interpretazione alle cose. Spero che la serie vi sia piaciuta e che possa far parte di qualcuna delle vostre giornate più noiose (sperando che non sia invece causa di noia).
Ringrazio Ghillyam, sempre presente in tutte le storie che pubblico; con la minaccia pronta qualora non la avvisi nel preciso istante in cui clicco il tasto “Pubblica storia” e che riserva sempre parole stupende per esprimere ciò che le mie parole le fanno provare; che con le sue storie mi ha fatta sorridere anche nelle giornate più nere.
Ringrazio
Applepagly, onnipresente anche lei da quando mi sono buttata, durante la tesina, su questo sito; con i suoi intrippunti ed il suo smisurato amore per come caratterizzo il suo personaggio preferito, cosa che non smette mai di emozionarmi in quanto io per prima abbia paura di storpiarne il carattere; che con le sue storie mi ha fatta sognare.
Ringrazio
LadyNabla che da quando ha cominciato a seguirmi non si è persa nulla; con le sue super apprezzate recensioni piene di parole di conforto per quando lavoravo come cassiera; con la sua perseveranza nel sopportare questo caso umano.
Ringrazio
JustABitchOnAStroll con il suo nickname stupendo – e qui potrei scrivere sei pagine di cose per cui la ringrazio – e la sua presenza in questo fandom (mi dispiace averti trascinato così a fondo); con le sue recensioni divertenti ed a tratti inquietanti; con la sua pazienza che metto alla prova tutti i giorni; con la sua sola presenza nella mia vita quotidiana; con l'enorme aiuto che crede di non fornirmi, ma che non mi fa mai mancare.
Ringrazio
pappardella e con lei la sua amica che le consigliò la mia fanfiction su questo sito, permettendole di scoprire anche le altre mie storie (in realtà non so se la cosa ti abbia giovato, ma spero di sì); con la sua voglia di rivalutare il personaggio di Darcy che non le era mai piaciuto; con la sua passione, che condivido, per One Punch Man che non ha mancato di farmi notare; e con i suoi complimenti sempre carini e da me ben apprezzati.
Ringrazio
DarcyRocks99 con la sua presentazione molto vivace nella prima storia della serie; con le sue invettive contro Bloom adornate da emoji carine; con le sue recensioni incalzanti che fanno sempre bene al cuore e danno pace alla mente; con i suoi splendidi auguri di Halloween.
Ringrazio
Tressa con le sue recensioni a tono dolce; con i suoi messaggi sulla vita universitaria che presto anche io avrei scoperto; con il tenero supporto che mi ha fornito quando sono approdata su questo sito; con il suo modo di farmi sentire a casa.
Ringrazio
Lady Choc che dopo aver letto alcune storie ha deciso di iscriversi al sito e dedicarmi del tempo con il suo parere; con il suo modo di individuare subito il tono della storia, che fosse pseudo comico o grave; con i suoi complimenti per i quali non finirò mai di ringraziarla.
Ringrazio
Vlad123 che si è fatto vedere anche qui alla fine, mandandomi un saluto; con la sua amicizia che mi offre senza impegno e per la quale spero che la sorte possa sempre essere a suo favore.
Ringrazio
_Dreamshane che cominciò a seguire la serie dal principio, con la sua conoscenza sulla Ruota dell'Anno; con la sua speranza per una gioia che, purtroppo per colpa dell'autrice, non arriverà mai.
In ultimo, ma non meno importante, ringrazio tutti i lettori silenziosi che hanno seguito la serie; vi ringrazio per avermi sopportata e per essere arrivati fino a qui, spero che sia stato almeno un pochino gratificante.
Ora, dopo aver scritto più note che storia, tornerò a studiare come una matta.


Mary

   
 
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