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Autore: Justice Gundam    24/11/2018    3 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 21 - Team Rocket in trappola!

"Mimikyuuuu..."

Jessie, James e Meowth erano esterrefatti. La creatura che avevano di fronte non assomigliava a nulla che avessero visto prima di allora: era di piccole dimensioni, non più di una ventina di centimetri, ma il suo aspetto riusciva in qualche modo ad essere sia buffo che inquietante. Non si vedeva nulla della creatura vera e propria, visto che era coperta da un lenzuolo stracciato di colore giallo sbiadito, cucito in modo da ricordare vagamente un Pikachu. Il viso del fantoccio era stato disegnato con pennarelli neri e rossi, imitando come meglio era possibile un paio di grandi occhi neri, una bocca zigzagante e un paio di chiazze rosse in corrispondenza delle guance. Le punte delle orecchie erano state a loro volta colorate di nero, in modo da assomigliare alle orecchie di un Pikachu vero e proprio, e la sua coda era un ramoscello di forma zigzagante attaccato dietro la schiena della misteriosa creatura. In teoria, un essere come questo non avrebbe certo potuto incutere paura... eppure, il bagliore soprannaturale che veniva emanato dai suoi occhi, e l'opprimente aura oscura che il suo corpo pur minuto sprigionava, colpivano il terzetto di amici come un violento vento invernale.

"E... e quello... quello... che... che cos'è?" gemette James, ritraendosi con evidente timore davanti a quella strana ed inquietante creatura. Meowth drizzò la coda e cercò di inarcare il pelo per farsi credere più grosso, ma si rendeva conto già da quei primi istanti che si trattava di un Pokemon molto più forte di lui...

"Ugh... andiamo, James, non ti farai intimorire da una bestiolina ridicola come quella!" esclamò Jessie, anche lei cercando come poteva di mascherare la sua inquietudine. Cercando di mostrarsi più coraggiosa di quanto in realtà non fosse, la giovane donna tirò fuori una delle sue Pokeball e mandò in campo uno dei suoi Pokemon... "Vai, Jellicent! Fagli vedere chi sei!"

"Jelliiiicent!" esclamò la creatura che emerse un attimo dopo dalla sfera - una graziosa Pokemon che ricordava una medusa fluttuante dal corpo tondo e cinque tentacoli in tutto, due dei quali erano più lunghi. Sulla cima della testa era stata posta una piccola corona bianca, e il suo corpo era circondato da un soffice collare bianco simile ad un ammasso di spuma di mare, mentre gli occhi erano rossi con la pupilla blu, e avevano delle lunghe ciglia ondulate. La sua bocca era a forma di cuore, come disegnata con del rossetto.

Jessie sorrise orgogliosamente quando il suo Pokemon si librò in volo davanti a lei. "Hah! Che ve ne pare della mia Jellicent? Sapevo che fare tutti quegli allenamenti sarebbe servito! Bene, Jellicent, mostra a quel coso che sei tu la più forte! Attacca con Funestovento!"

La Pokemon Acqua/Spettro di Unima alzò i due tentacoli più lunghi e, facendo un sorriso accomodante, sprigionò un'ondata di energia oscura sotto forma di un vento oscuro che si diresse verso la strana creatura e la colpì in pieno... o meglio, lo avrebbe fatto se quell'essere inquietante non avesse creato uno scudo di energia davanti a sè, parando il colpo e facendo in modo che si esaurisse senza danni. Il Funestovento si dissolse dopo alcuni istanti, rivelando la strana creatura che non si era nemmeno mossa dalla sua posizione, e continuava a guardarli con espressione indecifrabile - era rabbia? Era invidia? Li stava prendendo in giro? Con quella faccia immobile, era impossibile indovinare il suo stato d'animo...

"Mimikyuuuuu!" esclamò il Pokemon ammantato, squadrando la Jellicent di Jessie come se volesse chiederle se era tutto lì quello che sapeva fare. La Pokemon rosata sgrannò gli occhi e cominciò ad indietreggiare timidamente, tenendo alzati i tentacoli come per cercare di convincere il suo avversario a non essere troppo frettoloso...

"Non... non gli ha fatto niente?" miagolò spaventato Meowth.

Non ebbe il tempo di dire altro prima che il Pokemon ammantato partisse al contrattacco. Mentre Jessie e Jellicent cercavano di pensare ad un modo per contrastare quella creatura inquietante, quest'ultima sollevò appena un po' il suo lenzuolo, non abbastanza da vedere che aspetto avesse sotto il suo travestimento, e dalla sua ombra emerse un tentacolo fatto di pura oscurità, terminante in una sorta di mostruoso artiglio incorporeo che fendette l'aria con un sibilo sinistro, e colpì in pieno la Jellicent di Jessie, che emise un gemito di dolore e si schiantò a terra stordita!

"Jeeeell!"

"Jellicent!" esclamò Jessie, cominciando ad avere paura anche lei. La sua Pokemon si rialzò, massaggiandosi il capo con un tentacolo, ma era chiaro che quel Pokemon mascherato, qualunque cosa esso fosse, era superiore a lei. "Cavolo... ma che cos'è quella roba? Si può sapere cosa vuole?"

"Mimikyuuuuu!" ringhiò la misteriosa creatura con voce sibilante. Si levò in aria, fluttuando a pochi centimetri dal terreno come un autentico fantasma, e puntò i suoi occhi luminosi contro Meowth, che alzò le mani e cercò di mostrarsi quanto più diplomatico possibile, nonostante la fifa nera che lo stava prendendo.

"Ehm... posso... posso dire la mia?" miagolò il Pokemon parlante, le mani alzate in segno di resa mentre il Pokemon sconosciuto si avvicinava con espressione malevola. Era un'impressione, o la temperatura nella galleria si era abbassata di colpo? "Ecco... noi saremmo qui di passaggio, e non vogliamo arrecare disturbo... quindi... ehm... se volesse permetterci di passare, noi non le daremmo mai più fastidio, signor... ehm... signor...?"

Gli occhi disegnati della creatura spettrale si illuminarono con ancora più furia, e l'aura che circondava il suo corpo si intensificò! "Mimi mimi... kyuuuuuu!" esclamò, e ancora una volta, il suo mantello di dollevò appena un po', dando un brevissimo scorcio del Pokemon che si nascondeva sotto di esso... Meowth riuscì soltanto a vedere un ammasso di ombre solide che si agitavano senza posa, prima che il lembo del lenzuolo provvedesse - per fortuna - a nascondere il vero, mostruoso aspetto di quella creatura!

Detto questo, quel poco che era riuscito a vedere fu sufficiente perchè il malcapitato Pokemon parlante si ritirasse con un'espressione di puro orrore dipinta sul volto, gli occhi sgranati, le pupille dilatate e la bocca aperta in una sorta di urlo silenzioso! Barcollò per un breve tratto, prima che Jessie e James accorressero a sorreggerlo, e ci mise alcuni secondi a recuperare abbastanza lucidità.

"Meowth! Che succede?" esclamò preoccupato James.

"Andiamo, Meowth, non farti intimorire!" continuò Jessie. "Che ti sta facendo? Avanti, Meowth, dicci che sta dicendo!"

"Non... non... non lo posso dire, ragazzi..." boccheggiò Meowth, lo sguardo fisso verso la creatura che lo stava terrorizzando così selvaggiamente. "E' troppo terribile quello che dice! Ragazzi, dobbiamo... dobbiamo andarcene di qui!"

"Ehm... e come? Siamo... in una situazione un po' brutta..." affermò James, dandosi un'occhiata attorno. Dalle pareti della galleria erano emersi numerosi Pokemon Spettro, per la maggior parte Gastly o Shuppet, ma tra essi si distingueva anche qualche Haunter o un paio di Misdreavus. In effetti, con la coda dell'occhio, James era sicuro di aver visto anche un Rotom, ma non poteva dirlo con assoluta certezza. Ma in quel momento, non era certo quello il problema... quanto piuttosto come fare ad uscire da lì tutti d'un pezzo.

"Non c'è altra scelta... dobbiamo combattere!" esclamò Jessie, cercando di farsi coraggio, e facendo uscire due dei suoi Pokemon più forti e fidati. "Arbok! Seviper! Tocca a voi!"

"Ehm... credo... che sia meglio fare anch'io la mia parte!" commentò James. "Magcargo! Weezing! Serve il vostro aiuto!"

In breve tempo, i due Pokemon serpente si materializzarono accanto a Jessie... e Arbok non esitò a scagliarsi contro i Pokemon Spettro più vicini per difendere la sua allenatrice, sferrando un attacco Sgranocchio che mandò immediatamente al tappeto un Haunter selvatico e costrinse altri assalitori a farsi indietro. Weezing si mise subito all'opera, usando un attacco Murodifumo che creò una cortina di fumo grigio tra lui e il Pokemon sconosciuto, nella speranza che quella creatura misteriosa non potesse anche vedere in mezzo al fumo...

"Bel colpo, Weezing, tienilo occupato!" esclamò James, un po' più speranzoso. "Forza, Magcargo, colpisci quella cosa con Lanciafiamme!"

"Seviper, usa un attacco Nottesferza!" ordinò Jessie. "Jellicent, usa Nebbia per confondergli le idee!"

La chiocciola di lava puntò immediatamente verso il Pokemon misterioso, che adesso cercava di farsi strada attraverso la cortina fumogena di Weezing... e non appena lo vide arrivare, spalancò le fauci e scagliò una fiammata contro di lui, colpendolo in pieno! Questa volta, la creatura spettrale non fece in tempo a difendersi, e il Lanciafiamme della Pokemon Fuoco/Roccia lo scaraventò indietro, facendolo sbattere contro una parete! Ma quando il fumo si diradò, James e Magcargo constatarono con grande disappunto che quello strano essere non aveva subito dei danni troppo elevati. Il suo travestimento da Pikachu era annerito qua e là, e il collo del suo cappuccio si era spezzato, facendo sì che la testa della creatura penzolasse in maniera innaturale ad un lato del corpo... ma a parte questo, l'avversario non aveva subito danni troppo rilevanti...

"Mag?" si chiese la Pokemon chiocciola sgranando gli occhi in un'espressione di stupore e timore. Il pokemon ammantato fluttuò ancora verso i ragazzi del Team Rocket, mentre Seviper eseguiva un attacco Nottesferza frustando l'aria con la sua coda affilata come una lama, e metteva al tappeto un Gastly e uno Shuppet. Per fortuna, il Weezing di James intervenne, e scagliò a sua volta un attacco Lanciafiamme che costrinse il Pokemon sconosciuto ad una rapida manovra evasiva, mentre Jellicent si concentrava e creava una coltre di nebbia attorno a sè, in modo da nascondersi alla vista dei Pokemon Spettro. Per fortuna, il contrattacco di Arbok e Seviper era stato così repentino che gli spettri selvatici ci misero qualche istante a riorganizzarsi, e il Team Rocket e i loro Pokemon riuscirono ad infilarsi inmezzo a loro, lasciandosi dietro la misteriosa e spaventosa creatura che nondimeno stava già cercando di inseguirli. James richiamò la sua Magcargo, troppo lenta per stare al passo con loro; Jessie prese in braccio Meowth, ancora troppo spaventato dal Pokemon sconosciuto per muoversi da solo, e il terzetto del Team Rocket si fece rapidamente strada tra i fantasmi, cercando in qualche modo di riguadagnare l'uscita.

“Via, via, viaaaa! Squagliamocela da questo posto!” esclamò Jessie, dandosi una rapida occhiata alle spalle per essere sicura che nessuno li stesse inseguendo. Per fortuna, l'attacco Nebbia di Jellicent aveva fatto il suo dovere, e nel giro di pochi secondi, il terzetto di criminali imbranati era riuscito a seminare gli spettri, infilandosi in una spelonca un po' più grande e più vicina all'uscita…

Certo, quello sarebbe stato un posto più sicuro…  

O almeno, questa era l'idea che il Team Rocket si era fatto, e sarebbe stato così se non fosse stato per il piccolo esercito di strani individui in uniforme arancione che li stavano aspettando.

Jessie, James e Meowth frenarono di botto, trovandosi improvvisamente davanti un gruppo di individui armati di Pokeball affiancati da un nutrito gruppo di Pokemon, per la maggior parte di tipo Lotta. A capo di questo poco raccomandabile comitato di accoglienza si trovava un individuo dall'aspetto massiccio ed imponente, che indossava un’uniforme a maniche corte di colore viola, con un paio di pantaloni grigio piombo sopra i quali un paio di schinieri di cuoio grigio offriva un po' più di protezione. Le sue scarpe erano marroni, un paio di pesanti scarpe da lavoro che certo non gli davano l'aria di un individuo molto raffinato. Un paio di guanti di cuoio nero che lasciavano scoperte le dita, e una cintura legata in vita a trattenere una fondina completavano il suo abbigliamento, e la sua pelle era abbronzata, con i capelli corti e neri. In quel momento, stava osservando i tre intrusi e i loro Pokemon con un'espressione che riusciva ad essere allo stesso tempo distaccata e minacciosa - l'espressione di una persona che sarebbe stata capace di farli fuori senza avere nulla di personale contro di loro.

"Ehm... ho... come l'impressione che siamo caduti dalla padella alla brace, gente..." affermò Meowth, mentre Arbok e Weezing si piazzavano davanti ai loro allenatori, pronti a combattere per proteggerli.

"Shhhhharrrrbok!" sibilò il cobra gigante, mostrando le sue spire muscolose come quelle di un anaconda.

“Mi era sembrato che ci fossero degli intrusi in circolazione.” Disse il minaccioso comandante del Team Fusione, al cui fianco un Glailie dall’aspetto beffardo fluttuava a pochi centimetri dal suolo, pronto ad attaccare a comando. "Come immaginavo, è stato sufficiente appostarsi e attendere che voi cadeste nella nostra trappola da soli. Siete stati mandati qui da Giovanni, il capo del Team Rocket del continente di Kanto, per spiare le nostre attività ed interferire con esse... non è forse così?"

"E... e tu esattamente, chi saresti, bellimbusto?" Jessie rispose, cercando di fargli credere che non era riuscito ad intimorirla. James sospirò... la sua compagna di sventura non stava facendo esattamente un buon lavoro. "Guarda che non mi fai paura! Il tuo Glailie, me lo mangio a colazione!"

L'espressione cupa e distaccata dell'uomo cambiò in maniera quasi impercettibile, mostrando appena un accenno di divertita superiorità, e il suo  Glailie emise un sibilo inquietante. "Dici davvero? Perchè non facciamo una prova?" chiese retoricamente. "D'accordo, uomini, di questi buffoni ci occuperemo io e il mio Glailie. Tenetevi a distanza di sicurezza. Glailie starà attento, ma gli incidenti possono sempre capitare."

"Ah... va bene, signor Levi!" esclamò una recluta femminile accompagnata da un Mankey. Ad un cenno dell'uomo, gli scagnozzi del Team Fusione lasciarono a tutti lo spazio per combattere, e Levi e il suo Glailie si piazzarono davanti al Team Rocket, pronti ad affrontare Arbok e Weezing. Seviper sibilò un augurio ad Arbok e si piazzò accanto a Jessie per proteggerla in caso di emergenza.

"Ah, vedo, vedo... un Arbok e un Weezing. Non sono male come Pokemon. Ma se devo essere sincero, non credo proprio che possano competere con il mio Glailie." commentò Levi, dopo aver dato una rapida occhiata di valutazione ai due Pokemon del Team Rocket. Weezing emise un verso che ricordava un colpo di tosse rauca, e abbassò la testa per mostrare che era pronto alla battaglia.

Fu James, sorprendendo un po' la sua compagna di avventure, a rispondere al comandante del Team Fusione. "Sì, beh... non ti consiglio di sottovalutarci. Assieme ai nostri Pokemon abbiamo affrontato un sacco di avversità, e abbiamo sconfitto Pokemon molto più solidi del tuo!" rispose, e Jessie disse di sì con la testa, favorevolmente impressionata.

"Sharbok?" sibilò il cobra gigante.

"Hmm... se non altro, il fatto che non stiamo dando la caccia a Pikachu ha fatto miracoli per la sicurezza del nostro James!" affermò Meowth, e Weezing ghignò e fissò con sicurezza il Glailie nemico.

Sfortunatamente, la sicurezza che stavano dimostrando non impressionò per niente Levi, che riprese il tono duro di prima e tirò fuori qualcosa dalla tasca dei suoi pantaloni... un cristallo violaceo a forma di prisma, che stava comodamente nella sua enorme mano. "La vostra convinzione è lodevole... ma ho l'impressione che sia mal riposta. Lasciate che vi mostri cosa voglio dire." affermò, mentre una tenue luce violacea cominciava a sprigionarsi dal cristallo. Si voltò verso il suo Pokemon, e allentò la presa sul cristallo, in modo che i raggi di luce invadessero la stanza e illuminassero il Pokemon glaciale. "Mega Evolvi, Glailie."

"C-cosa? Che... che stai dicendo? Un... Glailie non può evolvere!" esclamò Jessie, sperando di sbagliarsi. A giudicare dai raggi di energia che scaturivano da quello strano cristallo, la giovane donna temeva davvero che non fosse un bluff... e lo confermò il ghigno che Levi sfoderò un attimo dopo, mentre i raggi di luce venivano assorbiti dal corpo del Pokemon Tuttomuso!

"In condizioni normali, avresti ragione tu... ma a quanto vedo, non conosci la Mega Evoluzione! Non lo sai che alcuni Pokemon sono in grado di evolvere ulteriormente, quando vengono esposti ad un particolare tipo di energia?" chiese Levi con un cupo sorriso. "Ora... il mio Glailie vi farà vedere cosa intendo."

"Glaaaaaiiiiiliieeeee!" Il Pokemon glaciale strabuzzò gli occhi ed emise un acuto stridio di dolore nel momento in cui l'energia violacea penetrò nel suo corpo, provocandogli una tremenda fitta di dolore... e la luce si intensificò attorno a lui, avvolgendolo in una sfera di pura energia che durò per qualche secondo prima di infrangersi con uno schianto assordante! Glailie stridette di nuovo per il dolore e lo sconforto, e si agitò convulsamente mentre un raggio di energia scaturiva dalla sua bocca nella maniera più violenta e dolorosa possibile! Ansimando, Glailie si piazzò di nuovo in guardia, completamente diverso come aspetto rispetto ad un attimo prima!

James, Jessie, Meowth e i loro Pokemon non credevano ai loro occhi - non solo Glailie era diventato più grande, ma adesso le sue corna nere erano incrostate di ghiaccio, e un terzo corno dalla punta congelata era spuntato sulla sua fronte, proprio in mezzo agli occhi! Gran parte della corazza bianca che lo ricopriva era scomparsa, sostituita da un'epidermide nera dura come la pietra e ricoperta di corti spuntoni, tra i quali se ne distinguevano due bianchi, più grandi degli altri e affilati come spade. I suoi occhi erano diventati rossi, quasi indiavolati, e la sua bocca cavernosa restava spalancata in una sorta di urlo silenzioso che lo rendeva ancora più terrificante a vedersi! Per qualche istante, il gruppo del Team Rocket restò a guardare spaventato il Pokemon Tuttomuso che si stagliava minaccioso davanti a loro, prima che Meowth riuscisse a spiccicare parola.

"Ma... ma... e quello... che cosa... che cos'è questa diavoleria? Come mai quel Glailie è mutato all'improvviso?" balbettò il Pokemon felino. Arbok e Weezing indietreggiarono un po', non più tanto sicuri di poter affrontare quella strana creatura... vedersela con quell'inquietante fantasmino di prima, ora come ora, sembrava un'alternativa più rassicurante!

"GLAAAAAILIEEEEEE!" stridette Glailie, il cui verso esprimeva sofferenza e rabbia. Per un attimo, James ebbe l'impressione che quel Pokemon fosse stato manipolato e costretto in qualche modo a combattere... e poi, quella trasformazione... non aveva proprio nulla di naturale!

Levi scosse la testa. "Per essere agenti del Team Rocket, siete davvero poco informati." rispose. "Non conoscete la Mega Evoluzione. Glailie, che vedete qui con me, è uno dei Pokemon per i quali è stata scoperta una forma Mega, che gli permette di superare i suoi limiti e sfoderare una potenza simile a quella di un Pokemon Leggendario!"

Mega Glailie si contorse spasmodicamente e stridette di nuovo, senza mai chiudere la bocca... e James deglutì nervosamente mentre il Pokemon Tuttomuso avanzava minaccioso. "Un... un Pokemon Leggendario?" balbettò. "Che... che ne pensi, Jessie... non credi che faremmo meglio a... tagliare la corda?"

Jessie cercò di vincere la paura che stava provando in quel momento, e strinse un pugno al proprio fianco. "E... e credi davvero che questi ce lo lasceranno fare?" esclamò la ragazza, vedendo che due scagnozzi del Team Fusione accompagnati da un Magby e un Machoke stavano già bloccando l'ingresso della spelonca. "Hmph... l'unica cosa da fare... è farci valere il più possibile! Arbok... Seviper... facciamo vedere a questa palla di neve troppo cresciuta che non ci facciamo intimorire!"

"Ssssseviper!" Con un sibilo che voleva sembrava almeno sicuro di sè, se non minaccioso, la vipera dai denti a sciabola affiancò Arbok, e James fece uscire di nuovo Magcargo dalla sua sfera, sperando che la sua forza potesse in qualche modo aiutarli contro un Pokemon Mega. La chioccola di lava restò anch'essa sbalordita davanti alla stazza e all'aspetto inquietante di Mega Glailie, ma si fece coraggio pensando che aveva almeno il vantaggio del tipo, e si preparò allo scontro...

"Magcargo!" esclamò, ritirandosi appena un po' nel suo guscio di pietra nera. Levi tenne le braccia incrociate e guardò con sufficienza il gruppo del Team Rocket che si apprestava a tentare una futile resistenza...

"Bene, sembra proprio che riuscirete ad offrire un po' di spettacolo, se non altro." commentò. "A te la prima mossa, Glailie! Attacca con Bora!"

La bocca mostruosa di Mega Glailie si spalancò ancora di più, al punto che sembrava impossibile che la sua mascella potesse aprirsi così... e un vento gelido cominciò a spirare dalla sua gola...

 

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Cassidy grugnì infastidita e diede un calcio ad una pietra, facendola finire nel mare mosso. Erano diversi giorni che erano attraccati lì, per seguire le tracce che avevano trovato... e ora lei e il suo compagno erano lì che aspettavano come dei fessi che quei due che facevano i loro comodi.

"Accidenti... ma quanto ci mettono, quei tre babbei? Io sono stufa di mettere radici in questa cavolo di isola! Che più che un'idola mi sembra uno scoglio!" brontolò la giovane donna dai capelli arancioni, passeggiando rabbiosamente lungo la spiaggetta vicino al piccolo centro abitato, unico segno di civilizzazione in quel posto sperduto di Tunod. "Sono già diversi giorni che ce ne stiamo qui, e non abbiamo fatto ancora nessun passo avanti... il capo non sarà contento se non gli diamo dei risultati in breve tempo!"

"Raticate!" commentò il Raticate dei due malfattori, la coda che si agitava come una frusta dietro di lui mentre fiutava alcune rocce vulcaniche sparse sulla spiaggia. Il tempo non era certo dei migliori, ma del resto, il Team Rocket non aveva visto un solo giorno di sole da quando erano arrivati alla Roccia Stregata. Non c'era da stupirsi che avesse il nome che si ritrovava...

Butch si sfregò il mento, volgendo lo sguardo alle rocce frastagliate che si affacciavano sul mare imbiancato dalla schiuma. Il giovanotto dai capelli verdi stava pensando a come poteva volgere la situazione a loro vantaggio... e chissà, se Jessie, James e Meowth avessero avuto qualche... problema tecnico, per così dire... quella avrebbe potuto essere la loro migliore possibilità di farsi un po' belli agli occhi di Giovanni!

“Beh, io direi di attendere ancora un po'.” Disse infine, dopo aver valutato i pro e i contro della situazione. “Vediamo cosa combinano quei tre, e se riescono a trovare qualcosa di utile da queste parti… poi decideremo sul da farsi. Per adesso, credo che sia meglio non muoversi prima di sapere con più certezza cosa sta accadendo.”

Pur con riluttanza, Cassidy accettò la spiegazione del suo complice. “Hmmm. Va bene, immagino che agire con prudenza non potrà recarci danno.” Rispose. “Se questo mi darà la possibilità di dare una bella lezione a quella smorfiosa di Jessie… le farò vedere io com'è un vero agente del Team Rocket!”

Raticate!” rispose il Raticate di due sgherri del Team Rocket. Un movimento sospetto dietro una roccia lo allarmò, e il ratto gigante si voltò di scatto in quella direzione... ebbe l'impressione di vedere un Pikachu con addosso una sciarpa di colore rosso vivo che si ritirava rapidamente, come se fosse rimasto lì dietro per tutto quel tempo ad osservarli. Scattò rapidamente verso quel nascondiglio improvvisato e cercò di acchiappare il Pokemon Elettro... ma quando arrivò a ridosso del punto in cui si trovava, il misterioso Pikachu con la sciarpa era già scomparso.

Raticate serrò gli occhi con aria sospettosa, e si ripromise di tenere gli occhi aperti. Quel Pikachu aveva qualcosa di particolare, qualcosa che non lo convinceva per niente...

"Raticate!" Cassidy richiamò il Pokemon topo, che si affrettò a raggiungerla. "Presto, non perdiamo tempo a gironzolare da queste parti! Abbiamo un po' di lavoro da sbrigare!"

"Rat!" squittì Raticate, zampettando rapidamente dietro ai suoi complici.

 

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"Non... non posso crederci... questo... sarebbe il potere di un Pokemon Mega?"

Jessie era rimasta a bocca aperta davanti alla potenza davanti alla dimostrazione di potenza data dal Mega Glailie di Levi. Un semplice attacco Bora aveva investito di colpo Arbok, Weezing, Seviper e Magcargo con una potenza inaudita, racchiudendo i due serpenti e il Pokemon gassoso in altrettanti blocchi di solido ghiaccio! Magcargo, grazie alla sua temperatura elevatissima, era riuscita a reggere all'attacco e a rispondere con un attacco Lavasbuffo... ma anche questo colpo superefficace non servì a molto contro Mega Glailie, che lo ricevette senza subire troppi danni, e contrattaccò con un attacco Palla Ombra, scagliando una massa di ombre turbinanti dalla bocca, e mandando al tappeto la chiocciola di lava.

Il combattimento era durato pochissimo... e il Pokemon Tuttomuso aveva vinto con terrificante facilità.

"Devo ammettere che almeno la vostra Magcargo si è saputa difendere. E' già qualcosa." commentò Levi con espressione quasi divertita. "Detto questo... credo che non ci siano dubbi sulla forza del mio Mega Glailie."

"Glaaaaaiiiil!" stridette il Pokemon glaciale, aprendo ancora di più la bocca e lanciando un grido cacofonico. Il cristallo violaceo che Levi aveva usato per far evolvere il suo Glailie tremò e vibrò freneticamente... e il comandante del Team Fusione non potè non provare un po' di fastidio nel vedere la sua arma che si disgregava tra le sue mani, trasformandosi in una pila di inutile polvere luminosa. Nello stesso momento, Mega Glailie emise un sospiro di sollievo, e il suo corpo brillò lievemente per un istante prima di tornare al suo aspetto iniziale.

"Hm... come immaginavo, la Mega Evoluzione è ancora instabile. Questo è un elemento sul quale dobbiamo lavorare." pensò tra sè Levi, ma non fece vedere il suo disappunto al Team Rocket. Sempre meglio dare al nemico l'impressione di avere tutto sotto controllo...

"Devo ammettere che è stato un piacevole diversivo, ma ora il divertimento è finito." affermò Levi, facendo un cenno con la mano ad alcune reclute del Team Fusione. Un istante dopo, Jessie, James e Meowth si ritrovarono con alle spalle un Machoke e un Gurdurr che provvidero ad afferrare i due ragazzi per le spalle, in modo da rendere chiaro che non avevano nessuna possibilità di fuggire. "Ora... immagino che abbiate un bel po' di cose da dirci, riguardo il motivo per cui siete qui. E soprattutto, che possiate raccontarci un bel po' di cose riguardo il vostro capo Giovanni. A noi del Team Fusione farebbe molto comodo sapere queste cose."

"Ehm... non... non è che potremmo parlarne? WOAH!" gemette il povero James, sollevato di peso dal Machoke del Team Fusione e buttato sulle spalle del Pokemon Lotta come se fosse stato un sacco di patate!   "Noooo! Lasciatemi andare per favore! Non sono uno straccio, ioooooo!"

"Machoke!" grugnì il Pokemon Lotta alzando gli occhi al cielo, mentre Jessie e Meowth si divincolavano nella presa del Gurdurr del Team Fusione. Il Pokemon Lotta di Unima, dopo essersi messo a tracolla la trave che portava con sè, si mise Jessie sotto braccio e tenne Meowth per la coda, trattenendolo in modo che quest'ultimo non potesse graffiarlo sulla faccia.

"AAAARGH! Che cavolo... ringraziate che sono una signora, brutti zoticoni! E lasciami, ammasso di muscoli! Non si tratta così una leggiadra ed innocente fanciulla!" strepitò Jessie, dimenandosi nella presa del Pokemon Forzaimmane, e attirandosi dietro le risate di scherno di numerosi membri del Team Fusione. "E adesso... che cosa volete fare? Lasciateci andare, vigliacconi!"

Levi alzò gli occhi al cielo. "Gurdurr... falla stare zitta."

"Durr!" assentì rapidamente il Pokemon Lotta. Con un gesto repentino, tirò fuori da chissà dove una mela e la ficcò in bocca a Jessie, trasformando le sue proteste stridule in un mugolio indistinto.

“Ecco, adesso il rumore di sottofondo è più sopportabile.” Affermò Levi. “E ora sbrighiamoci… abbiamo già perso abbastanza tempo con questi impiastri.”

“Comandante, non pensa che dovremmo aumentare la sorveglianza?” chiese una recluta vestita di arancione, affiancata dal suo Sunflora. “Questi tre potrebbero non essere stati gli unici a sbarcare nel nostro nascondiglio.”

Levi sembrò non dare troppo peso a questa eventualità. “Anche se fosse, non è il caso di perdere troppo tempo con loro, proprio adesso che il nostro obiettivo è stato quasi raggiunto.” Rispose. “Ricordatevi, quello che dobbiamo fare è recuperare il nostro obiettivo, il resto è tutto un bonus. La prossima parte del piano del Team Fusione dipende da questo.”

“Va bene, signor Levi. Siamo comunque convinti che riusciremo a ritrovare la Gri… ehm, volevo dire, il nostro obiettivo entro breve.” Affermò una recluta, correggendosi rapidamente quando si rese conto che stava per pronunciare il nome di ciò che stavano cercando proprio davanti a Jessie, James e Meowth. Il Pokemon felino emise un grugnito di disappunto – peccato, se quello scagnozzo fosse stato un attimo più stupido, almeno sarebbero riusciti a scoprire qualcosa sui piani di quel gruppo.

Pika pika, pikachu!” la voce acuta di un Pikachu interruppe la conversazione… e il ricordo delle innumerevoli sconfitte subite per mano di un particolare Pikachu fece gelare il sangue al trio del Team Rocket, che rabbrividirono tutti assieme mentre James volgeva uno sguardo intimorito al punto da cui veniva la voce…

“M-ma cos…?” balbettò Meowth. “Aaaah, dalla padella alla brace! Non ditemi che i mocciosi ci hanno seguito fin qui!”

Ma James si accorse subito che quello non era il Pikachu che lui e i suoi compagni tanto temevano. A parte il fatto che non c'era Ash con lui – sapendo bene quanto fossero inseparabili, era impossibile che uno di loro andasse avanti senza l'altro - c'era il particolare di quella sciarpa rossa che il Pikachu in questione portava attorno al collo. Il Pikachu che conoscevano loro non avrebbe mai portato nulla del genere... e non starebbe parlando ad un perfetto sconosciuto come Levi con tanta cordialità!

"Pikachu pika, pika pi pika!" squittì il roditore elettrico. Con una serie di movimenti delle braccia, il Pikachu con la sciarpa stava dicendo qualcosa al comandante del Team Fusione... qualcosa che sembrava essere importante. Se non altro, Levi stava ascoltando con molta attenzione.

"Ci sono altri scagnozzi del Team Rocket da queste parti, eh? Beh, me l'aspettavo." affermò l'uomo, a cui tutte le reclute del Team Fusione stavano prestando la massima attenzione. "Va bene... vorrà dire che prenderemo le dovute precauzioni, e ci prepareremo ad accoglierli. Stai tranquillo, Pikachu, il nostro obiettivo qui è quasi raggiunto, e una volta che lo avremo ottenuto, potremo andarcene dalla Roccia Stregata. In ogni caso, faremo in modo che i compagni di questi impiastri non possano trovarci tanto facilmente."

"Pikachu!" rispose il Pikachu con la sciarpa, ora più convinto e più tranquillo.

"Comandante Levi... che cosa facciamo, intanto?" chiese una recluta con un Growlithe e un Houndour al proprio fianco. "Non possiamo lasciar andare questi spioni, hanno visto troppo."

"E' vero, ma potrebbero avere delle informazioni utili." rispose prontamente il leader del gruppo. "Per il momento, metteteli in una cella, e che siano ben sorvegliati. Mi occuperò io stesso di interrogarli... e chissà che non possano fare da esca per gli altri."

"Hah! Perdi il tuo tempo! Non sai quanto saranno contenti quei nostri... compagni... di vederci sparire! Non credo proprio che si prenderanno la briga di venire a cercarci!" rispose prontamente Meowth. Nonostante la difficile situazione in cui si trovavano, il Pokemon felino non resistette alla tentazione di sbandierare un vantaggio che loro avevano sul Team Fusione.

"E comunque, sappi che ormai l'abbiamo capito... che il tuo trucchetto della Mega Evoluzione lo puoi usare solo un certo numero di volte..." continuò tra sè.

Levi non sembrò troppo preoccupato da quello che Meowth gli aveva rivelato. "Quand'è così... non credo comunque che ci perderemo molto a tenervi con noi. E per quanto riguarda te... sei un soggetto interessante. Un Meowth parlante."

"Pika pikachu..." disse il Pikachu con la sciarpa. Per qualche motivo, Meowth ebbe l'impressione che quello strano Pikachu fosse in qualche modo preoccupato per lui...

Levi provvide subito a rassicurare il Pikachu con la sciarpa riguardo le sue intenzioni. "Stai tranquillo, Pikachu. Non ho nessuna intenzione di venderlo o di fare esperimenti su di lui. So come la pensi su queste cose... e sinceramente, non mi piacerebbe in ogni caso." affermò. La sua espressione fredda e professionale non tradì un breve brivido di orrore che sentì al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere a quel Meowth parlante in altre situazioni... "Ci limiteremo a fare qualche controllo, e vedremo se questa sua peculiarità può fornirci qualche informazione interessante."

"Heh. Non credo proprio che collaborerò..." affermò astutamente Meowth, mentre James sospirava rassegnato, e Jessie continuava a scalmanarsi e a biascicare frasi che i suoi compagni erano contenti di non riuscire a capire...

Mentre il Team Fusione e il Pikachu con la sciarpa si allontanavano con i loro prigionieri, dall'oscurità emersero un paio di occhi lucenti e minacciosi, che seguirono da distanza di sicurezza il gruppo di fuorilegge... e in particolare, rimasero fissi sul Pikachu con la sciarpa, guardandolo con risentimento...

 

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Poche ore più tardi...

Sandshrew fece un agile balzo, evitando per un pelo l'ondata che si abbattè sul bagnasciuga... e atterrò con grande agilità sulla sabbia asciutta un metro più in là, le zampette artigliate che scavavano delle piccole trincee nella sabbia. Con determinazione, il Pokemon simile ad un armadillo corse verso le onde che si ritiravano, come se volesse sperimentare fino a che punto fosse disposto a rischiare di farsi investire dall'acqua salata che - come tutti i Pokemon della sua specie - lui trovava ripugnante.

"Okay, Sandshrew, così va bene! Cerca di non strafare, okay?" lo richiamò Percy, e il Pokemon di Terra guardò nella direzione del suo allenatore, e fece un cenno con il capo prima di fermarsi a pochi centimetri dal punto in cui cominciava il mare vero e proprio. Le onde stavano per infrangersi nuovamente sul bagnasciuga, e Sandshrew si ritirò rapidamente per evitare di bagnarsi... mentre poco più in là, alcuni dei Pokemon di Chelle si stavano a loro volta allenando in velocità.

"Okay... continua così, Wingull! Non possiamo affidarci soltanto al vantaggio del tipo per battere Terenzio... dobbiamo sviluppare anche la tua velocità!" esclamò la ragazza, mentre correva lungo il bagnasciuga assieme al suo Eevee e alla sua Bayleef. "Bayleef, Eevee... voi cercate di schivare i suoi colpi, quanto più possibile! Cercherà di non farvi male, ma state comunque all'erta!"

"Vee, vee!" Il piccolo Eevee rispose vivacemente e tese le orecchie, cercando di tenere d'occhio Wingull mentre quest'ultimo lanciava una raffica di getti d'acqua contro di lui e contro Bayleef. Muovendosi con tutta la velocità di cui era capace, il piccolo Pokemon Normale riuscì a scansare i primi colpi, prima che la raffica si facesse troppo veloce, e lui non riuscisse più a stare al passo. Bayleef, da parte sua, si muoveva con più calma e cercava di scansarsi solo quel tanto che bastava per non essere colpita... e in effetti, stava avendo un po' più successo rispetto ad Eevee.

"Bayleef!" la Pokemon d'Erba richiamò Eevee, cercando di fargli vedere come si faceva... e Chelle sempre di corsa accanto ai suoi Pokemon, sorrise e approvò. Se non altro, anche i suoi Pokemon stavano imparando il concetto di gioco di squadra.

Heather, Shelly e alcuni dei loro Pokemon stavano guardando la scena, seduti su una panchina vicino ad alcune cabine. Da quando avevano vinto la Medaglia Pulviscolo della Palestra di Serenisola, le due bambine avevano visto che i loro compagni più grandi ma meno esperti stavano mettendo molto più impegno nei loro allenamenti, e stavano anche cercando di costruire un rapporto un po' più solido e personale con i loro Pokemon. Bisognava ammetterlo, era bello a vedersi...

"Sono molto migliorati in pochi giorni, non credi anche tu, Heather?" chiese Shelly. La sua migliore amica fece un verso che poteva suonare come un sì, tenendo la testa appoggiata al palmo di una mano mentre guardava Chelle, Percy e i loro Pokemon. Grazie all'aiuto di Bayleef, Eevee stava schivando meglio i getti d'acqua di Wingull... e Percy aveva fatto uscire il suo Sentret in modo che si allenasse un po' con Sandshrew. "Certo... adesso mi sembra che cerchino di far lavorare meglio i loro Pokemon gli uni con gli altri."

"Quello che conta è vedere se saranno in grado di farli lavorare assieme quando sfideranno Terenzio di nuovo. Non mi andrebbe di vederli perdere di nuovo." rispose Heather con apparente indifferenza, tenendo le gambe accavallate e mettendosi le mani dietro la nuca. "Voglio vedere se saranno in grado di collaborare anche durante la battaglia."

Shelly si sfregò il mento. "Sì... capisco cosa vuoi dire. Addestrarsi qui è un conto, ma mettere in pratica le strategie in una battaglia vera e propria, quando si è sotto pressione, è un altro discorso."

"Beh... forse sono un po' troppo cinica." disse Heather. Gettò un altro sguardo a Percy e Chelle, che stavano continuando ad allenarsi con i loro Pokemon... e in particolare a Sentret e Sandshrew, che erano impegnati in uno scontro di allenamento davvero rapido e frenetico. Il Pokemon di Terra simile ad un armadillo, contento di una battaglia che lo stava impegnando seriamente, fece una finta e colpì Sentret con un attacco Sfuriate abilmente trattenuto, in modo da non fare troppo male al suo compagno... ma Sentret reagì più rapidamente di quanto Sandshrew non si fosse aspettato, e colpì con un attacco Schianto, agitando la coda e dando un colpo sulla fronte al suo compagno. Quest'ultimo incespicò brevemente, ma si rimise in guardia abbastanza rapidamente e fece un cenno di assenso a Sentret, che rispose con uno squittio entusiasta, e si preparò a combattere di nuovo...

Ma una sensazione inusuale lo fermò, e Sentret indietreggiò di qualche passo, sentendo all'improvviso una strana sensazione di calore e di energia che saliva dal profondo del suo torace e si diffondeva rapidamente nel suo corpo! La sua pelliccia si rizzò di colpo, e i suoi occhi si illuminarono, mentre un'aura luminosa si accende attorno al suo corpo, e le due bambine di Reborn si alzarono di scatto, piacevolmente sorprese!

"Hey, che succede, Percy?" esclamò Chelle, che interruppe di colpo i suoi allenamenti con i suoi Wingull, Eevee e Bayleef. "Il suo Pokemon..."

"Sì, credo che Sentret si stia evolvendo! Guardate qui!" rispose il ragazzo dai capelli bicolore. Il Pokemon simile ad un cane della prateria si drizzò sulla coda prima di essere inghiottito dalla luce... e dopo due secondi, la crisalide luminosa si infranse e rivelò la nuova forma del Pokemon!

"Fuuuu... furreeeeet!"

Con un'esclamazione stridula, la forma evoluta di Sentret apparve davanti agli occhi del gruppetto di amici! Simile ad un furetto, aveva un corpo agile ed allungato, quasi a forma di siluro, con una lunga coda a strisce marroni e crema. All'altezza della vita partivano anelli di colore diverso che si alternavano fino alla punta della coda. Il petto era anch'esso di color crema, mentre la pelliccia che copriva il dorso e il capo era di un colore marrone vivace. Le zampe sono stranamente corte e tozze per una creatura così agile, mentre le orecchie erano lunghe ed appuntite, e il muso presentava due paia di corte vibrisse marroni. Sandshrew sbattè gli occhi incredulo e si sfregò la testa... poi, contento per il suo compagno di squadra, si mise ad applaudire assieme a Chelle e al suo Eevee.

"Vee vee!" esclamò il simpatico Pokemon Evoluzione.

"Wow! Ottimo lavoro, Percy! Il tuo Sentret è evoluto in un Furret!" disse Shelly, che raggiunse il Pokemon appena evoluto. Furret si guardò come imbarazzato, e fece un sorriso soddisfatto al suo allenatore e ai suoi compagni, con Chelle che gli faceva il segno del pollice in alto, ed Heather che guardava il suo Pokedex per avere qualche informazione in più.

"Furret, il Pokemon Lungocorpo. Tipo Normale. Forma evoluta di Sentret. Quando è attaccato riesce a scappare intrufolandosi in ogni fessura. Nonostante i suoi arti corti, questo Pokemon è molto agile e rapido nei movimenti. Vive in strette buche, adatte al suo corpo, dove altri Pokemon non riescono ad intrufolarsi. Più sono profonde, più somigliano a labirinti. Impossibile dire dove inizi la coda."

"E così, uno dei nostri Pokemon è evoluto, oggi." disse Chelle. La ragazza dai capelli verdi teneva in braccio il suo Eevee, che emise un guaito soddisfatto nel vedere i risultati dell'addestramento. "Mi fa piacere... chissà che non riesca anche uno dei miei, uno di questi giorni. Stavolta, quando affronteremo Terenzio, voglio essere preparata al massimo."

"Sono sicura che questa volta andrete molto meglio!" affermò Shelly con tono incoraggiante. "Allora... cosa volete fare, volete provare a fare un incontro di allenamento con noi?"

"Sì, mi sembra una buona idea... Furret, tu cosa dici? Vuoi provare a prendere un po' confidenza con la tua forma evoluta?" chiese Percy, chinandosi per grattare il Pokemon Lungocorpo dietro un orecchio. Sandshrew si avvicinò, sperando segretamente che il suo compagno di squadra dicesse di sì. Ancora non sentiva di aver dato del tutto sfogo al suo desiderio di azione...

Per fortuna, Furret non ebbe dubbi. "Fur fur! Furrrrret!" esclamò, tenendosi in piedi sulle zampe posteriori e dimenando la coda.

Heather disse di sì con la testa, e cercò uno dei suoi Pokemon che non aveva visto molta azione di recente... la scelta andò al suo Vibrava, che fece apparire sulla spiaggia con un gesto della mano e facendo cadere la Pokeball davanti a sè. Il Pokemon simile ad un incrocio tra un drago e un insetto apparve in un lampo di luce e spiegò le ali in un gesto di entusiasmo. "Vibrrrrrava!"

"Okay... questa volta vai tu, Yanmega!" disse Shelly, facendo poi uscire la sua Pokemon Libellorco, che si librò in aria con un'assordante brusio. I Pokemon delle bambine di Reborn si scambiarono una rapida occhiata di intesa, e si misero in guardia, mentre Vibrava faceva cenno ai Pokemon di Percy e Chelle di farsi avanti, e fare del loro meglio.

"Okay, Furret! Sandshrew! Non è il caso di trattenersi, queste ragazze sono  delle dure!" affermò Percy, mentre i suoi Pokemon si mettevano in posizione a loro volta e si apprestavano a sostenere la lotta...

 

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"Beh... devo ammetterlo, è stato più divertente così che non far imparare di colpo una mossa ai nostri Pokemon con quelle Macchine Tecniche." fu il commento di Chelle, mentre la ragazza dai capelli verdi si afflosciava con un sospiro su una delle poltrone del Pokemon Center nel quale avevano già passato diverse notti. Rimase sdraiata per qualche istante, respirando lentamente e rilassando i muscoli. Era stata una giornata lunga ed impegnativa, e mentre aspettava che l'infermiera Joy e i suoi Pokemon assistenti rimettessero in forma i loro Pokemon, il quartetto di allenatori si era preso qualche minuto di relax. Heather si era messa distesa su una poltroncina, e guardava la televisione, sulla quale stava andando in onda un video musicale; mentre Shelly, seduta molto più composta lì vicino, stava prendendo un sorso da una lattina di tè freddo, e Percy stava facendo l'inventario del suo zaino.

"Devo dire... che mi ero un po' dimenticata di quante soddisfazioni potesse dare lavorare assieme ai propri Pokemon." commentò Chelle. "Devo ammetterlo... quando il signor Michael ci ha parlato delle Macchine Tecniche, sono stata molto entusiasta. E penso ancora che siano una bella invenzione... ma adesso che ho sperimentato di persona, mi rendo conto che non possono sostituire l'impegno e  il duro lavoro."

"Già... magari le si può usare per coprire qualche punto debole dei propri Pokemon, ma affidarsi soltanto ad esse... è stato un errore che non voglio ripetere." continuò Percy. Accidenti, se ora pensava a quanto era stato entusiasta di ricevere la MT Lanciafiamme da Michael, si sentiva tremendamente sciocco. "Comunque... per oggi, immagino che l'allenamento sia finito. Per domani, avete qualche idea?"

"Beh..." Shelly appoggiò la lattina di tè sul tavolo accanto a lei, e cercò di pensare a qualche idea. "Magari, per domani pomeriggio, credo che sarebbe una buona idea far rilassare un po' i nostri Pokemon. Facciamo un giro per Serenisola? E' un posto così bello... che me lo vorrei godere il più possibile, prima di ripartire."

"Come vuoi..." disse Heather mettendosi a posto i capelli, con i modi di una a cui non interessava granchè della risposta. Si mise un po' più composta e cercò di rimettersi a posto il vestito, reagendo con un po' di fastidio quando una corrente d'aria le percorse la nuca. Qualcuno era entrato nel Pokemon Center, e si era diretto verso il banco dell'infermiera Joy...

Per riflesso automatico, il quartetto di allenatori guardò verso la persona che era appena entrata...

Fu una sorpresa per tutti loro quando riconobbero di chi si trattava. Anche se non avevano passato molto tempo assieme, era stato comunque memorabile... e nessuno di loro avrebbe potuto dimenticare la figura di Nerone, Superquattro di Tunod!

"Buonasera... oh, buonasera, signor Nerone!" lo salutò l'infermiera dai capelli rosa, che non lo aveva riconosciuto ad una prima occhiata. "Che sorpresa vederla da queste parti! Come vanno le cose ultimamente?"

"Buonasera, signorina. Diciamo che... per adesso non mi posso lamentare. Certo, sono alle prese con un caso che sta dando non poche preoccupazioni alla nostra Lega Pokemon... ma sono sicuro che tra non molto riusciremo a trovare il bandolo della famosa matassa. Per adesso... volevo fermarmi qui un po', e far riposare un po' i miei Pokemon." rispose l'allenatore con tono affabile, mentre appoggiava le Pokeball sul bancone dove vennero raccolte da una Chansey di turno. L'infermiera dai capelli rosa annuì energicamente, e fece cenno a Nerone di accomodarsi.

"Prego... si senta libero di utilizzare i servizi del nostro Pokemon Center a suo piacimento." disse Joy, mentre Nerone si congedava con un cenno della testa, e si sedeva ad un tavolo vicino. Solo allora, guardando davanti a sè, si accorse del quartetto di amici che si erano alzati dai loro posti e stavano venendo a salutarlo...

"Signor Nerone, che sorpresa vederla qui!" esclamò entusiasta Shelly. "Come mai da queste parti?"

"Oh... ma voi siete quei ragazzi che ho conosciuto vicino a Ciocolina!" rispose Nerone, rivolgendo ad Heather e al suo gruppo la sua piena attenzione. Chelle agitò una mano, Percy chinò la testa, e anche Heather fece un sorriso compiaciuto. "Piacere di rivedervi, amici miei. Spero che il vostro viaggio stia andando bene."

"Non possiamo lamentarci, signor Nerone. Anche se... alcuni momenti sono stati un po' difficili!" rispose Chelle, scambiandosi uno sguardo complice con Heather. "Piuttosto... come mai da queste parti? Si tratta ancora del Team Fusione?"

"Stanno... facendo qualcosa di losco da qualche parte qui attorno?" chiese Shelly facendosi seria. In effetti, quasi si era dimenticata del Team Fusione... chissà cosa stavano facendo quei fuorilegge?

Nerone fece cenno ai ragazzi di sedersi, e cominciò a spiegare. "BEh, è il caso che vi racconti come stanno le cose. In effetti, abbiamo scoperto che il Team Fusione ha una base segreta nascosta nella Roccia Stregata... e anche se non sappiamo esattamente cosa stiano facendo da quelle parti, abbiamo confermato che si tratta di una zona archeologica di non scarso interesse..."

Heather sgranò gli occhi per un momento, intuendo cosa questo volesse dire. Atorno a lei, anche Shelly, Percy e Chelle sembravano rendersi conto che la situazione poteva essere seria. "Sì... capisco..." affermò la piccola domatrice di draghi. "Quindi... adesso lei andrà alla Roccia Stregata per cercare di fermarli, immagino..."

Quando Nerone disse di sì con la testa, Heather rimase a riflettere per un secondo... e guardò in direzione dei suoi compagni. Chelle e Percy non ebbero esitazioni... e per quanto Shelly ci avesse messo un pochino di tempo per decidersi, alla fine la risposta fu la stessa anche per lei.

"Signor Nerone... " disse finalmente Heather. "Per favore, potremmo accompagnarla alla Roccia Stregata? Avremmo anche noi voglia di fare un po' di chiarezza..."      

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Non molto da dire. Mi scuso per il tempo che ci ho messo ad aggiornare, ma ho avuto un po' di problemi, e non sempre ho trovato la forza per scrivere. Comunque... a partire dal 3 Dicembre fino al 20, sarò fuori dall'Italia, quindi... beh, continuerò a scrivere qualcosa anche allora, ma tenterò comunque di aggiornare almeno una storia prima della mia partenza!

A presto, e mi raccomando, recensite!  

 

     

  

   

 

 

  
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