Accarezzo le mani di Marco, quelle mani grandi, chiare e piene di vene. Passo alle braccia, quelle braccia grandi il doppio delle mie. Arrivo alle sue spalle alte e larghe, stringo il suo collo caldo. Gli accarezzo i capelli, passo le mie mani tra i suoi folti capelli neri. I suoi occhi di un marrone chiaro verdastro si socchiudono, le sue iridi spariscono, le palpebre si chiudono. Passo le mie mani tra i suoi capelli, mi avvicino. Gli slaccio la camicia scura solo per lasciargli teneri e dolci baci lungo il petto, mentre gli accarezzo l'addome con una delicatezza infinita. Il suo petto si alza e si abbassa lentamente, mentre le sue mani mi cingono in vita e respiri caldi lasciano le sue labbra socchiuse, alle quali mi avvicino. Socchiude gli occhi, per posare le sue pupille nerissime su di me, per guardarmi, attraverso le ciglia. I nostri respiri s'intrecciano, finché non lo bacio. Dolcemente, lascio giocare e danzare insieme le nostre lingue. Lascio che le nostra labbra si accarezzino. Lascio che i nostri respiri diventino uno, mentre mi stringo a lui. Mi stacco e lo guardo, mentre gli sfioro i capelli. Guardo la sua pelle chiara, guardo i suoi capelli scuri, guardo le sue labbra rosa. Guardo le sue spalle larghe, guardo la sua figura alta, guardo la luce verde nei suoi occhi. Guardo la sua espressione ammaliata. Guardo lui.