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Autore: Erica K Lovett    24/11/2018    0 recensioni
Nel lontano Far West un eroe vagava alla ricerca di vendetta, ma ancora non sapeva che questa ricerca avrebbe stravolto completamente la sua esistenza.
A cosa possono spingere il rancore e l'amore? Nelle lontane lande desolate queste domande prenderanno risposta...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The lone wolf - il richiamo del lupo
Nel lontano Far West, dove il cielo bacia la terra e le aquile volano libere, un uomo cavalcava silenzioso senza meta.
Jinger Mc Ale era il suo nome. Il selvaggio West mistifica e nasconde alla memoria ogni traccia di vita. Ladri e malfattori giunti dal West perdono la loro identità per crearne una nuova dal nulla.
Erano giorni che il cowboy viaggiava senza sosta.
-Fermo- intimò al cavallo. Mc Ale alzò lo sguardo, un sorriso compiaciuto illuminò il viso cupo.
Finalmente una locanda, sembrava in pessime condizioni ma sempre meglio che vagare per chilometri fino al prossimo villaggio.
I passi del cowboy destarono l'attenzione della locandiera
-Gente, abbiamo ospiti!- si sistemò il vestito logoro e sfoggiò uno dei migliori sorrisi degli ultimi tre mesi.
-Benvenuto nella nostra umile locanda, signor...-
-Mc Ale-
- Signor Mc Ale. Le faccio preparare subito una stanza...Suzanne! Prepara subito una stanza per il nostro ospite!-.
La locandiera sembrava molto ben disposta verso il nuovo arrivato, ma lui non era minimamente interessato, anche perchè la donna non era certamente più nel fiore degli anni.
Dalle scale di legno giunse una donzella dai capelli color fuoco e gli occhi color del cielo, la figlia della locandiera.
-Prego, mi segua pure. La stanza è pronta- Mc Ale annuì silenziosamente e con un cenno del cappello ringraziò la grossa proprietaria, la quale non disdegnò una veloce occhiata al cowboy.
-Madre, mi sono perso qualcosa?- Lucas, il biondissimo figlio della locandiera, era relegato in cucina, la madre non era mai stata una gran cuoca.
-Oh Lucas! Dovevi vedere che portamento e che sguardo... sembrava una belva pronta ad attaccare!-
-Madre vi fate troppe illusioni- gli occhi turchesi del ragazzo sembravano aver già visto parecchie volte gli sguardi infatuati della donna.
*
-Ecco...questa stanza non è molto grande. Se ha bisogno di altro può chiedere a me- Mc Ale adagiò a terra la saccoccia e ne estrasse tredici monete d'oro
-Possono bastare?- gli occhi della ragazza si illuminarono di gioia
-Ma certamente! Grazie mille, signore- Suzanne fece un profondo inchino e si affrettò a richiudere la porta della stanza.
Mc Ale si guardò intorno, mobili rosicchiati dai tarli, squittii nelle pareti, tavole cigolanti, polvere ovunque...sì, quel posto aveva sicuramente giorni migliori e, a giudicare dall'aspetto, la padrona non vedeva molti clienti da parecchio. Il cowboy si abbandonò al letto, convinto che l'interessata locandiera lo avrebbe sicuramente svegliato per la cena.
*
-Madre! Guardate qua!- Suzanne corse al bancone per mostrare le monete d'oro del benestante signore.
-Che mi venga un colpo! E' il doppio del nostro affitto! Che sia benedetto...-
-E' davvero affascinante...magari è un principe venuto da lontano-
-Mia cara è troppo grande per te, dovresti andare in paese a cercare un bel giovanotto, e comunque se fosse un principe di certo non si sarebbe fermato in questa topaia-
-Sembrate proprio due galline che si azzuffano come se fosse l'ultimo gallo rimasto in città-
-Non capisci fratellone, ha un fascino particolare, come se ne avesse passate tante ed allo stesso tempo ha uno sguardo rassicurante...- Suzanne si mise a danzare sognante in mezzo ai tavoli, quasi come se lo sporco pavimento fosse quello di una sontuosa reggia.
-Mia cara sorellina rimarrai con il cuore spezzato se non starai attenta- la rimproverò Lucas, intento a lavare il bancone.
-Lucas, tieni per te le tue considerazioni, è pur sempre un cliente...e anche ben pagante!- il ragazzo, nonostante sembrasse diffidente, sembrava incuriosito da questo forestiero, ma era pronto a scommettere che, come al solito, madre e sorella erano solamente troppo invaghite per vedere la realtà dei fatti.
-Se è così speciale, allora, stasera la cena gliela servirò io personalmente- a Lucas piacevano le sfide, non si sarebbe mai tirato indietro, nemmeno se si fosse trattato di giocarsi la vita.
La locandiera aprì delicatamente la porta della stanza dell'ospite per scorgere il cowboy a torso nudo placidamente steso sul letto, la richiuse subito con un sorrisetto imbarazzato e, ricomponendosi, battè tre colpi sul vecchio legno per svegliare Mc Ale.
L'uomo andò ad aprire senza timore che la locandiera potesse dare un'occhiata, dato che lo aveva già fatto.
-Oh...mi scusi se l'ho disturbata, volevo avvertirla che la cena è pronta-
-La ringrazio, scenderò tra un'attimo- il cowboy estrasse altre tredici monete dalla saccoccia e le porse alla pasciuta donna
-Il cielo la benedica- dopo un lungo inchino la locandiera lasciò l'uomo solo nella stanza.
Mc Ale ripensò all'ultima volta che aveva messo piede in una locanda con Daniel, prima che quei bastardi strappassero via la vita di suo fratello.
Da quel momento aveva vagato giorno e notte per cercare vendetta.
-Sta scendendo! Presto Lucas non farlo aspettare- L'ospite si sedette silenzioso al tavolo con sguardo pensieroso, sembrava più rancoroso che rassicurante, ma Lucas non esitò a portare la cena e con tono quasi di sfida chiese
- Se non è di suo gradimento posso chiedere al cuoco di portarle qualcosa di più raffinato- Mc Ale lentamente alzò lo sguardo, stava per rispondere quando vide il ragazzo e rimase senza parole.
La somiglianza era impressionante! Era assolutamente identico al suo defunto fratello!
-No, questo andrà benissimo, grazie- Lucas rimase sorpreso dalla cortesia dello straniero, di solito a quei tavoli sedevano solo bifolchi sporchi che non chiedevano altro che birra.
Il ragazzo fece un cenno con la testa in segno di riconoscimento e scomparve nella cucina, dove madre e sorella lo attendevano trepidanti
-Te lo avevamo detto!-
-Ero sicuro che mi avrebbe aggredito, ma per un secondo ho intravisto lo stupore nei suoi occhi...come se avesse appena visto un fantasma- il ragazzo divenne cupo e pensieroso.
Il cowboy si ritirò nella sua stanza, deciso a riprendere il viaggio l'indomani.
Si mise a riflettere seduto ad una vecchia e consunta scrivania di legno e, stando all'ingiallita cartina appesa al muro, la prossima cittadina non sembrava molto lontana.
Erano ormai più di tre anni che vagava in cerca di quei farabutti, ma le forze diminuivano con l'età e la sabbia del deserto offuscava occhi e memoria anche dei più rancorosi.
Assorto nei suoi pensieri, Mc Ale non si accorse dell'ombra silenziosa che stava scivolando all'interno della stanza e si avvicinava a lui
-Cosa ci fai qui?-
-Volevo sapere...-
-Non ti hanno mai insegnato le buone maniere?- Mc Ale si voltò di scatto e Lucas piombò contro il muro, cadendo a terra rumorosamente.
-Perchè mi hai guardato in quel modo prima?-
-Nulla che ti riguardi-
-E' per caso qualcosa che riguarda la banda dei seven sins?-
-Come conosci quel nome?-
-Mio padre è stato assassinato da uno di loro, questioni di debiti...hanno minacciato anche noi dicendo che sarebbero tornati se non avessimo pagato l'affitto...è successo tutto qualche mese fa...- Mc Ale pensò che forse aspettando qualche giorno uno di quei farabutti sarebbe tornato e, a quel punto, avrebbe avuto un punto di partenza
-Hanno colpito anche la mia famiglia, mio fratello...lui...era proprio identico a te- gli occhi del cowboy erano pieni di nostalgia, qualcosa che era rimasto sopito per troppo tempo.
-Mi dispiace...-
un urlo proveniente dal piano terra ruppe la gravosa conversazione.
Lucas e Mc Ale scesero di corsa le scale e trovarono la porta della locanda spalancata e la padrona in lacrime
-L'hanno portata via! Hanno portato via Suzanne!-
-Chi madre?-
-Un uomo vestito di nero, ricordo che aveva un serpente a sette teste...-
-Hanno colpito di nuovo...vado a riprenderla- Mc Ale stava per montare a cavallo quando Lucas lo bloccò -Voglio venire con te-
-No, tu devi rimanere qui con tua madre, nel caso tornassero-
-Ma io...sono stanco di starmene chiuso in questa vecchia topaia, voglio essere libero, voglio scoprire da me ciò che c'è oltre il mio naso-
-Ragazzo, qui non si tratta di fare l'eroe, si tratta della tua vita, è una sola...resta con tua madre, ne ha bisogno ora- Lucas guardò con ramarrico Mc Ale allontanarsi nel mezzo della notte per andare in cerca di sua sorella.
*
Il cowboy cavalcò per due giorni senza sosta tra sabbia e pioggia e finalmente scorse in lontananza una cittadina
-Diamo inizio alle danze- dove mai poteva fermarsi un bifolco per prendersi una pausa? -In un saloon, naturalmente-
Mc Ale spalancò le porte per scorgere uno dei posti che meno amava: uomini ubriachi che, come cani rabbiosi, ringhiavano all'oste di offrirgli un altro giro, nuvole di fumo di sigaro che rendevano l'aria di quella bettola irrespirabile, donnine svestite e svogliate che ballavano ed intavolavano indecenti conversazioni con i clienti...quel posto non gli era certo mancato.
L'unico con cui si potesse parlare in mezzo a quella gabbia di matti era proprio l'oste
-Buon uomo, saprebbe dirmi se per caso ha visto passare una giovane donna dai capelli rossi e un uomo vestito di nero?- l'omino si strofinò i baffetti bianchi ma dopo qualche minuto rispose di no.
-Grazie lo stesso- uno degli uomini ubriachi agguantò il braccio di Mc Ale
-E così staresti cercando una ragazzina ? Non sai che quelli come te li schiaffiamo in prigione?- Mc Ale si liberò dalla stretta senza proferire parola
-Non parli? Per caso ti hanno sparato al fratello?ahaha- il cowboy si arrestò nel bel mezzo del saloon
-Non sai che a quelli come te sparano sempre per primi?- l'ubriaco stava per alzarsi ed estrarre la pistola, ma una fiammata della fedele Colt 45 di Mc Ale gli fece strabuzzare gli occhi.
La pallottola era conficcata proprio nel mezzo del cappello del manigoldo -La prossima volta sarò più attento a non mancare il bersaglio-
il cowboy non esitò ulteriormente ed uscì dal saloon.
-Stramaledette cittadine, nessuno non vede e sente mai niente- l'ufficio dello sceriffo era poco più avanti, forse lui conosceva bene chi passava di lì.
-Lasciami subito!- la voce di una ragazzina attirò l'attenzione di Mc Ale.
Era Suzanne insieme a due bifolchi che stavano contrattando sul suo prezzo
-Perchè non la smetti di dimenarti e non mi lasci finire il mio lavoro?-
-Sono stanca e ho fame e stare accanto ad un uomo così puzzolente mi dà le vertigini-
-Mi scusi allora regina, forse dovrei abbandonarla nel deserto e lasciarla in pasto agli avvoltoi!-
-Nessuno ti ha mai detto che sei anche brutto? Come fai a sedurre una donna con quel naso da aquila?- il secondo bifolco rise sotto i baffi
-Ora ne ho abbastanza! Adesso la ammazzo questa...- Mc Ale stava per intervenire ma il secondo bifolco fu più veloce
-Calmati! Il capo lo ha sempre detto che detto che sei una testa calda e poi la ragazzanon ha tutti i torti...ora sbrigati e portagliela, è accampato nel passo della morte- i due si salutarono con un cenno ed uno di loro riprese il viaggio insieme a Suzanne.
Mc Ale stava per inseguirli ma una mano lo afferrò per un braccio
-Cosa ci fai qua? Ti avevo detto di rimanere alla locanda e come sei arrivato senza un cavallo?-
-Una carovana si è fermata da noi e in cambio mi hanno offerto un passaggio fin qui-
-Beh, non c'è tempo, stanno portando tua sorella al passo della morte per venderla al grande capo-
-Allora cosa stiamo aspettando?- i due montarono sul cavallo di Mc Ale mentre due occhi nascosti li guardavano allontanarsi.
Lucas non aveva mai trascorso una notte lontano dalla locanda, sentiva una strana sensazione allo stomaco, il vento gli sferzava il viso e le stelle non erano mai state così vicine ai suoi occhi ed al suo cuore. -Io sono Lucas, comunque-
-Piacere, allora-Mc Ale non era di molte parole, forse la solitudine lo aveva reso imperturbabile e chiuso.
-Ehm...non mi pare di aver udito il tuo nome
- -Sai, ragazzo, non è molto saggio dire ai quattro venti il tuo nome, le voci girano rapide nel Far West-
-Beh...tu di me ti puoi fidare- Mc Ale fermò il cavallo di colpo
-Se ti abbandonassi qui di colpo? in fondo non mi servi a nulla- scese dal nero destriero
-...e comunque l'unico di cui ti puoi fidare sei tu stesso- il ragazzo si incupì
-D'accordo, allora preparo il fuoco-
-Molto meglio- le scintille delle fiamme danzarono fino al cielo e quando il fumo ne prese il posto Lucas stava già dormendo placidamente, i brividi scuotevano il suo corpo così intensamente che destarono l'attenzione di Mc Ale.
-Questo ragazzino non sopravviverebbe nemmeno ad una notte nel deserto- il cowboy lo coprì con un panno e si rimise a dormire.
Il viaggio riprese silenzioso all'alba mentre una domanda tormentava Mc Ale dalla notte precedente, forse era stato troppo impassibile con quel ragazzo..
 -Guarda là- Lucas indicò due uomini vestiti di nero accampati
-Svelto, nascondiamoci- erano due della compagnia dei seven sins
-Potremmo rubare uno dei loro cavalli, di certo saremmo più veloci-
-Sono d'accordo. Adesso gli piombiamo davanti e...-
-...e ci facciamo sparare un colpo in testa. Credi davvero che possa essere un buon piano? Saranno anche dei bifolchi ma di certo una pistola la sanno usare. Dobbiamo essere silenziosi-
-Cosa te ne fai di una pistola se poi non la usi nemmeno?-
-Non ho mai detto che non l'avrei usata e ora fai ciò che ti dico- tagliò corto Mc Ale.

-Ehi, amico, qualcosa dietro quel cespuglio si è mosso. Vai a controllare, speriamo sia un coyote, sono giorni che non mangio qualcosa di sostanzioso-
-Tocca sempre a me , vero?- un panciuto uomo si incamminò sbuffando verso il cespuglio e ci infilò una delle grassocce mani.
-Ehi, Biff, io non sento nulla qui- Mc Ale appoggiò la bocca della pistola contro la schiena dell'uomo
-Girati e non urlare o ti ritroverai con un proiettile in mezzo al petto- l'uomo impietrito si fece legare ed imbavagliare da Lucas
-Bene e ora l'altro- Mc Ale camminò lentamente verso il secondo bandito, ancora di spalle e con un rapido scatto lo disarmò
-Chi diavolo siete voi?-
-Solo due turisti che vorrebbero requisire un cavallo-
-Dovevo immaginarmelo che quel idiota non fosse nemmeno capace di controllare un cespuglio- Lucas legò anche il secondo bandito e Mc Ale sollevò il proprio cappello
-Mille grazie, signori. Alla prossima-
*
-Non siamo ancora arrivati?!- Suzanne si stava spazientendo
-Vuole per caso condurre lei, cara signora?- la schernì il bifolco
-Signorina, prego...e comunque mia nonna guiderebbe questo carretto con più forza di te-
-Ah, senti, senti...la signorina non è ancora maritata, potrei propormi come pretendente?- Suzanne lo guardò schifata
-Preferirei sposare un cactus piuttosto, almeno quello non ha un naso così prominente- il bandito si intristì per un secondo, ma tornò all'attacco quello successivo
-Questo non cambia il fatto che voi non siete sposata, ma non c'è da stupirsi, fastidiosa come siete...- la ragazza si girò dall'altra parte infuriata
-Non importa perchè di sicuro il mio principe sta cavalcando per venirmi a salvare- sorrise compiaciuta
-Principe? In queste lande desolate vivono solo ubriachi e malfattori-
-Il signor Mc Ale mi salverà e io gli chiederò di sposarmi- -Hai detto Mc Ale? Mia cara, credo proprio sia ora di una bella storia...-
*
-Non ci posso credere, ora ho un cavallo tutto mio!- Mc Ale abbozzò un sorriso
-Di certo non grazie alla tua imprudenza- Lucas abbassò lo sguardo imbarazzato
-Grazie- quella parola scalfì il cowboy come il frantumarsi di uno specchio
-...comunque è Jinger- Lucas non capì
-Il nome. Jinger Mc Ale - il ragazzo corrucciò la fronte
-Mi pare di aver già sentito questo nome, sicuro di non averlo preso in prestito da qualcun altro?-
-No, purtroppo...comunque credo che tu possa prendere anche questa- Mc Ale porse a Lucas la sottratta al bandito
-Presumo che senza un insegnamento potrei usarla solo per lanciarla, giusto?- ammise il ragazzo
-Non appena ci accamperemo vedremo se questo vecchio lupo sa ancora come maneggiare una pistola-.
Il tramonto giunse rapido sulla distesa di sabbia e rocce, Mc Ale era intenzionato ad andare avanti almeno per un altro tratto, ma le intenzioni di Lucas erano ben diverse
-Ehi, ragazzo, che fai?- il cowboy lo guardò stranito
-Mi accampo. Ti unisci a me?- Mc Ale sapeva che Lucas era irremovibile e scese a sua volta da cavallo.
-Prova a chiudere un occhio e a mirare, non avere fretta- Lucas sparò al primo barattolo ma prendendolo solo di striscio
-Dannazione!-
-Non puoi pensare di imparare tutto subito, riprova- questa volta il ragazzo non mancò il bersaglio
-Molto bene, ora tocca a me e scommetto che sono ancora bravo come un tempo- l'unico proiettile sparato perforò perfettamente il barattolo nel mezzo
-Beh...direi di sì-.
Quella notte, intorno al fuoco, Lucas si sentì un vero cowboy
-Domani, quando il sole sarà alto nel cielo, dovremmo giungere a destinazione-
-Cosa è successo a tuo fratello, perchè lo hanno ucciso?- Mc Ale si aspettava quella domanda
-Ecco...facevo parte di una banda, ero uno dei due capi gruppo e non ero molto ben visto, la gelosia ha fatto il resto
- -Capisco...beh, spero tanto di essere all'altezza di tuo fratello- quella frase fu come pallottola in pieno petto, un pugnale dritto nel cuore del cowboy
-Credo sia ora di andare a dormire- le stelle quella notte erano più luminose che mai.
*
-Ehi, sveglia ragazzina!-
-Oh, ma che modi! Il signor Mc Ale è proprio un gentil uomo, al contrario di te!-
-Dannazione, puoi smettere di nominarlo per un solo dannatissimo minuto?-
-Sei geloso per caso?- Suzanne non si era mai divertita così tanto in vita sua
-Non vedo l'ora di consegnarti a Black, così la pianterai di torturarmi con quella tua vocina da gallina..."bla bla bla il signor Mc Ale qua" "bla bla verrà a salvarmi e ci sposeremo"-
Suzanne tirò un calcio contro lo stinco del bandito che inseguì furioso la ragazza per acciuffarla mentre in lontananza una carrozza si avvicinava silenziosa.
-Oh, il capo sarà così contento e in più mi leverà questo fardello- Suzanne si ricompose.
James Black, l'indiscusso capo dei seven sins, uscì dalla carrozza e subito incontrò lo sguardo timoroso di Suzanne.
-Psst, ehi, ehi..non mi hai ancora detto come ti chiami però - il bandito zittì la ragazza con lo sguardo, mentre James Black si inchinò davanti a lei e le baciò la mano.
-Signore, deve sapere che questa ragazza...- Black zittì l'uomo con un controllato gesto della mano
-Qual'è il vostro nome?- gli occhi di ghiaccio di Black incontrarono nuovamente quelli della giovane
-Suzanne-
-Seguitemi, mia cara- la ragazza lo seguì senza pronunciare una parola
-Ottimo lavoro, Lerry. Ecco il tuo compenso, come promesso- l'algido uomo lanciò tra le mani del bandito una saccoccia pesante quanto una roccia e ripartì.
*
Il povero Lerry non era mai stato cattivo, era solo molto irascibile, lo diceva sempre sua madre, ed aveva solo un naso enormemente prominente
-Dannazione, perchè non posso avere anche io quell'effetto sulle donne? Maledetti entrambi, Mc Ale e Black...beh, non mi resta che tornare indietro- montò sul cigoloso carretto ripensando agli ultimi due giorni di viaggio e a quella dannata ragazzina.
-Almeno non dovrò più rispondere alle sue assurde domande, anche se tutto sommato era di compagnia...-
*
-Ehi, quello deve essere il fattorino di James Black-
-Black?-
-Il capo dei seven sins-
-Lo conosci di persona?- Mc Ale tagliò corto -E' una storia lunga. Accerchiamolo e facciamoci portare da lui-.
Lerry non fece caso ai due cowboy
-Ehi tu, dove hai portato mia sorella?-
-Stai parlando della rossa con una lingua lunga quanto questo deserto? E' tardi ormai, James Black la sta portando nella tana del lupo ahah!- Mc Ale sfoderò la colt con sguardo serio
-A me non piace scherzare e scommetto che sarai proprio tu a portarci da lui-
-Ehi, amico, credi di spaventarmi con quella vecchia pistola arrugginita?- prontamente Lucas sfoderò la sua con sorriso di sfida e la puntò proprio contro la fronte del bandito
-Hai ragione, magari con due cambi idea-
-No, vi prego, non voglio più ascoltare neanche una parola da quella gallina-
-Bada a come parli di mia sorella, nasone. Andiamo-. Lerry mise il broncio e li condusse al covo dei seven sins.
I tre, Mc Ale e Lucas a cavallo e Lerry sul carretto, cavalcarono senza sosta sotto il sole rovente del deserto, ma era come se ognuno di loro fosse solo con sè stesso
"Dannata ragazzina, adesso mi tocca pure rivederla e in più faccia di bronzo mi farà la pelle"
"Sono così confuso...e se non riesco a sparare? Se ferisco me o Jinger?...eppure io l'ho già sentito questo nome..."
"E' giunta la resa dei conti, Black!" In lontananza apparve una vecchia locanda abbandonata
-Ragazzo, quello sarà il nostro accampamento, per il momento-.
I tre legarono i destrieri ed entrarono.
Mc Ale guardò Lerry e sussurrò nell'orecchio di Lucas -Non mi fido proprio, meglio se lo leghiamo e gli tappiamo le orecchie- il ragazzo annuì
-Ci penso io, ormai sono un esperto-.
-Ecco il piano: aspettiamo notte fonda, mi introduco nel covo dei seven sins, salvo tua sorella, faccio fuori il capo, voi ve ne tornate a casa, io me ne torno da dove sono venuto e tutti felici e contenti-
-Credo che tu abbia dimenticato una sola, piccolissima, insignificante parte del piano...e io?- Lucas non era affatto ironico
-Che domande! Tu te ne starai qui buono buono a controllare il prigioniero. Non ti sembra un compito abbastanza importante?-
-Perchè non posso venire con te? Di cosa hai paura? Che possa farmi male?-
-Ho paura che tu possa mettermi i bastoni tra le ruote-
-Beh, non se ne parla, non ho alcuna intenzione di starmene qui a non far nulla- Mc Ale sospirò sconfitto dalla cocciutaggine del ragazzo.
-E va bene. Andrò in avan scoperta questa notte, al mio ritorno verrai con me, tu cercherai tua sorella, io farò fuori quel bastardo-
-Ma...-
-E non si discute. Riposa ora, ne avrai bisogno-.
*
Poche ore prima dell'alba un uomo chiamato Jinger Mc Ale aveva in mente una ed una sola cosa: vendetta.
Gli speroni scintillanti erano come lame pronte a macchiarsi di sangue e ogni muscolo fremeva per l'attesa.
Con passo silenzioso il cowboy si incamminò lungo la polverosa stradina per incontrare il proprio destino.
*
Lucas aveva lo sguardo fisso su Lerry
-Ehi ragazzo, potresti smetterla di fissarmi in quel modo? Sei piuttosto inquietante, sai ?-
-Certo, così puoi liberarti?-
-Oh coraggio, hai appena affidato la vita di tua sorella nelle mani di uno dei più pericolosi banditi del Far West!-
-Ah! Non voglio dare ascolto alle tue dicerie!- Lucas sembrava piuttosto stizzito dall'accusa
-Oh, non ti ha ancora raccontato nulla? Davvero non capisci chi sia quell'uomo? Piccolo ingenuo...perchè credi che non abbia voluto portarti con sè, se non per il semplice motivo che sa a chi va in contro?- il seme del dubbio stava crescendo nella mente del ragazzo
-Gli hai mai chiesto perchè cerca vendetta?- Lerry sapeva di aver fatto centro.
Lucas abbassò lo sguardo -Certo...per suo fratello, il capo della banda di cui Mc Ale faceva parte lo ha fatto fuori e adesso...-
-E per caso ti ha anche detto il nome della banda?- il silenzio piombò nella stanza
-Il tuo caro cowboy non è poi così santo, sai? Era uno dei più spietati bastardi di tutta la landa, uccideva uomini e donne come se fossero cani da sopprimere, saccheggiava, metteva a ferro e fuoco cittadine innocenti, ma la sua cattiveria non andava molto a genio al caro James Black e un bel giorno, proprio mentre il malaugurato fratellino di Mc Ale compiva il ventitreesimo anno di età, pace all'anima sua, Black non ha esitato a freddare quel marmocchio con un proiettile in mezzo agli occhi...credo proprio che questa sia la versione originale, dato che io ho assistito con i miei stessi occhi-.
Lucas tremava dalla testa ai piedi, una lacrima cadde sul polveroso pavimento - E adesso che fai, piangi? Cosa credi che siano gli eroi se non cattivi che hanno subìto un torto per capire di essere dal lato sbagliato del fiume?-
il ragazzo puntò la pistola proprio contro la fronte di Lerry
-Adesso ascoltami bene, bastardo. Se provi a pronunciare anche una solo un'altra parola con quella bocca, ti strappo gli ultimi denti che ti rimangono, uno ad uno, li uso per cavarti gli occhi e poi, che Dio mi sia testimone, estirperò quella tua linguaccia talmente forte che implorerai il Diavolo di porre fine alle tue sofferenze, sono stato chiaro?- Lerry annuì silenziosamente con gli occhi sgranati.
Lucas sapeva che Mc Ale avrebbe varcato quella porta da un momento all'altro, ne era sicuro.
   
 
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