Cap.3
Fratellino
Vegeta
sciolse le braccia che teneva incrociate al
petto e appoggiò la mano accanto
all’oblò rosso sangue, guardando lo spazio
all’esterno, galassie, stelle e pianeti si susseguivano in
enormi ammassi di
polvere stellare.
<
Mi perdo in quest’oscurità, nera come la mia
anima. Non mi capacito.
Come
uno come me, un mostro che vive nel sangue delle
sue stesse vittime, ha potuto affezionarsi a te? Kakaroth, sei un
cucciolo:
così ingenuo, dalla risata che scalda il cuore. Come fa quel
moccioso ad
appartenere alla mia stessa razza assassina? >.
Espirò rumorosamente
dalle narici.
<
Non assomiglia nemmeno ai suoi fratelli, uno arso
dalla lussuria per ogni donzella, l’altro interessato solo
alle conquiste e
agli stermini.
Radish
che rassomiglia nell’aspetto al padre Bardack,
ma il suo grande cuore è come quello che aveva loro madre
Gine >.
Chiuse
gli occhi.
Vegeta
socchiuse gli
occhi e gorgogliò, dimenando la coda, intorno a lui era
tutto verde. Dimenò la coda
e delle ciocche di capelli neri gli finirono davanti alla fronte
spaziosa.
Il
neonato si dimenava
all’interno della boccia criogenica, tra le bollicine che si
alzavano dal
liquido verdastro contenuto nel vetro insieme a lui.
Un
tubo gli finiva nell’ombelico,
dandogli il nutrimento e sulla bocca aveva appoggiata una mascherina da
cui
veniva l’ossigeno.
Vide
la figura del
piccolo appena nato addormentato nella boccia accanto alla sua.
Kakaroth
era in
posizione fetale, avvolto nella sua stessa coda. Si svegliò
sbadigliando, vide
Vegeta e gli sorrise.
Delle
mani presero
Vegeta dalla sua boccia e Kakaroth scoppiò a piangere, rosso
in viso, allungando
le manine verso il principe.
Le
sue urla svegliarono
Broly in un’altra boccia ancora, anche quest’ultimo
scoppiò a piangere.
Vegeta
riaprì gli occhi.
<
La sua potenza fino a quel momento era stata di
due, ma quel giorno arrivò a un livello tale che Lord
Freezer lo rivalutò.
Volle
prendere alla base anche lui, insieme a me e
Radish. Nappa venne perché aveva il compito di proteggermi.
Da
quello che so dall’esplosione che distrusse il mio
pianeta si salvò anche quel bambino di nome Broly. Solo che
è stato mandato a
fare missioni al limitare dell’universo >
rifletté.
“Tsk, quel moccioso
di Kakaroth non se ne fa niente del suo livello combattivo, non farebbe
del
male nemmeno a una mosca” borbottò.
<
Anche se la sua passione per le sfide cresce di
giorno in giorno, gli basta vedere una goccia di sangue per scoppiare a
piangere.
Umphf,
è inutile. Sono troppo
affezionato a quel moccioso > rifletté.