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Autore: Bymyside    26/11/2018    0 recensioni
Una storia fuori dalle regole, una storia fuori dal normale.
Irene Wilkinson ha 375 anni, è una dei primi vampiri nati al mondo.
Caden Johnson, ha venticinque anni, un ragazzo normale, con un passato orribile, è diventato il più forte cacciatore di vampiri al mondo.
Cosa succederebbe se s'incontrassero?
O meglio dire, cosa succederebbe se s'innamorassero?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Sovrannaturale
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"Era il 1642, ricordo disperatamente mio padre che mi pregava di bere il suo sangue, i miei fratelli erano accanto a me, giacevano inermi e mia madre predicava gli incantesimi affinché potesse salvarci.

Mi toccavo la pancia con le mani e vedevo sangue uscirmi come un fiume dalle ferite.

Continuavano a sparare addosso ai nostri villaggi, e io sentivo il mio cuore rallentare i battiti. 

"Figlia mia ti prego" Mi pregava mio padre con le lacrime che non la smettevano di rigargli le guance, mi fidai dell'uomo che mi aveva creato e un sapore metallico mi inebrió le labbra e la mente.

Poi lo viddi prendere un coltello e uno per uno ci uccise tutti.

 

Quando riaprì gli occhi il sole era sorto, i miei fratelli erano fuori dalla nostra capanna e giocavano felici.

"IRENE" Urló mia madre con lacrime di gioia, mi bació la fronte, mio padre corse da me e mi strinse al suo petto tenendomi con le sue forti braccia.

Non riuscivo a capire cosa fosse successo, se avessi avuto un incubo, sentivo benissimo le voci dei miei fratelli seppur erano lontani.

Percepivo odori meravigliosi.

"Piccola come ti senti?" Mi chiese mio padre lasciandomi a terra.

"Bene, cosa è successo?" Domandai ai miei genitori, loro si guardarono, ma non mi diedero una risposta.

"Piccola ci hanno attaccato, è stata una strage, ma stiamo bene siamo sopravvissuti" Mi spiegó mio padre asciugandosi le lacrime, sentii chiaramente il suo respiro irregolare, era come se mi guardava gioioso ma terrorizzato.

"Io ero... morta! Aron, Christian e Isacc anche loro..come è possibile tutto questo?" Urlai ai due.

"Irene" Urlarono i miei tre fratelli correndo nella capanna per abbracciarmi.

Fu un momento di gioia prima che l'odore più forte della mia vita mi facesse perdere il nume della ragione.

Camminai ma in un secondo ero a qualche chilometro dalla mia capanna e un uomo sanguinava e chiedeva aiuto, era in punto di morte.

Cercai di togliergli la maglia per vedere le sue ferite e ebbi le mani macchiate dal suo sangue.

Aveva un odore così irresistibile, e non resistetti all'impulso di succhiare via tutto il sangue che aveva nel corpo, donandolo alla pace.

"Irene!" Urló mio padre e terrorizzato mi guardava mentre alzai la testa e il sangue di quell'uomo mi circondava il viso.

Fu in quel momento che l'inferno ebbe inizio"

 

2017

 

Le strade di New Orleans sono sempre troppo affollate, ne abbiamo cambiati tanti di posti ma questo è il peggiore.

Tutti questi umani che camminano tutto il giorno, tutti questi lupi, vampiri, streghe pronti a farsi la guerra da un momento all'altro.

Mi vibra il telefono e leggo il nome di mio fratello Aron.

"Aron dimmi" Rispondo.

"Irene torna a casa devo parlarti" Dal tono che usa sembra agitato e non fa in tempo ad attaccarmi che suono il campanello.

"Stasera Michael ci ha chiesto un incontro nel suo palazzo" Mi avverte Aron camminando con un bicchiere di tequila in mano.

"Cosa? Non dirai mica che hai accettato?" Gli domando scioccata lui annuisce.

"Ascolta non possiamo permettere che ci rovini ogni giornata, se vuole un accordo avrà un accordo"

"E tu ti fidi?" Domando in una risata isterica.

"Certo che non mi fido, ma hai qualche altra idea?" Mio fratello si innervosisce ma io non gli rispondo.

Michael Allen è il vampiro che più ci odia al mondo, anzi mi correggo, il secondo.

Siamo a New Orleas da quasi cinque anni e lui si ostina a voler riprendere la sua città.

Seppur gliel'abbiamo concessa, tutti i vampiri di questa città sono al nostro completo servizio.

Vorrebbe ucciderci ma sa di non riuscirci, ha provato ad uccidere uno di noi colpendo il nostro punto più debole, ma non riuscirà mai a toglierci di mezzo.

Mi stupisce che Aron abbia accettato, è la persona che per nulla al mondo si fiderebbe mai di qualcuno, addirittura dei nostri fratelli ha volte non ha un pizzico di fiducia.

Tranne che con me, siamo i due della famiglia più uniti, un corpo solo, e non so davvero come vivrei senza di lui.

"Io gliel'ho detto che ha fatto una cazzata" Esordisce Christian venendo verso di noi i capelli rossi, e gli occhi azzurri.

Siamo quattro fratelli ma fisicamente molto diversi, Aron ha gli occhi scuri e i capelli anche.

L'ultimo è Isaac, i capelli biondi e gli occhi verdi come i miei, solo che io ho i capelli scuri.

Seppur abbiamo 375 anni io sono la più piccola, il primo Aron, poi Isaac e il terzo è Christian.

Per tutta la vita siamo dovuti scappare da mio padre, che ci vorrebbe vedere tutti morti.

Dopo averci trasformati per non farci morire, si è pentito, abbiamo ucciso fin troppi umani senza controllo per la sete di sangue.

Ha provato a farci del male, ma mia madre era una strega e ci fece un incantesimo che impediva a mio padre di avere un contatto fisico con noi.

Per questo, esausto, la uccise sotto i nostri occhi, qualche anno dopo la nostra trasformazione, e quella stessa sera il primo che provo a uccidere fu Aron, ma riuscimmo tutti e quattro a scappare e fino al nostro arrivo a New Oarles , abbiamo girato tutto il mondo senza sosta, quando siamo arrivati qui ho conosciuto Roseline Smith, la mia migliore amica, è una strega e ci ha fatto un incantesimo di protezione per non poter essere trovati in nessun modo.

"Andremo io e Isaac a parlare con lui, tu e Christian rimarrete di sotto a controllare" Ci avverte Aron.

"È una festa del quartiere e non sappiamo se ci siano lupi streghe o quant'altro perciò vestitevi bene e state attenti"

 

****

 

"Sorella mia, sei figa" Mi complimenta Christian mentre scendo le scale.

Indosso un vestito bordeux non troppo stretto e con la schiena completamente scoperta, di lato ho uno spacco per la gamba che va dalla coscia al tacco.

Non rispondo ai suoi complimenti e m'infilo una giacca di pelle scura.

"Dov'è Aron?" Domando di tutta risposta.

"È andato a controllare il palazzo con Isaac, stavo aspettando te andiamo?" Annuisco a mio fratello.

"Irene" Mi richiama quando sono a metá strada, è in macchina.

"Ti ricordo che non saranno presenti solo i vampiri, sali" Mi canzona e salgo anche io.

"Mamma mia sarà un disastro" Dico a mio fratello grattandomi la testa.

"È Aron" Mi risponde Christian alzando le spalle facendomi ridere.

 

 

Mi tolgo la giacca e la lascio in macchina, scendo e Christian va a cercare parcheggio.

"Irene" Mi saluta serio Kyle, uno dei fedeli di Michael tenendo la mano sul cancelleto.

"Sono stata invitata dal tuo stesso capo, non vorrai essere mica colpevole di una strage?" Dico lasciando che i miei occhi prendano un colore rosso come il fuoco.

"Non mi permetterei mai" Dice alzando le mani e poi mi apre il cancello lasciandomi passare.

"Bel vestito" Mi urla e io cammino rapida verso Aron.

"É cosi che controlli il palazzo?" Gli domando quando lo guardo e lui sta filtrando con una donna dai capelli rossi fuoco.

"Sorella tranquilla, sono andati Rosaline e Isaac, ci sono molti vampiri e parecchie streghe di guardia, non facciamo cazzate" Mi spiega mentre la donna gli bacia il collo e mi verrebbe voglia di divorarla sotto gli occhi di tutti.

 

"Signorina, gradisce?" Si avvicina il cameriere giovane, dai capelli biondi e gli occhi scuri, mi offre un bicchiere di champagne e tiene su una mano un vassoio.

Annuisco sorridente e bevo un sorso, lui si allontana e io rimango a fissare il grande palazzo davanti a me, nella speranza che Michael o uno dei suoi scagnozzi si faccia vedere.

"Bella serata no?" Sobbalzo quando sento una voce alle mie spalle.

Mi volto di scatto e rimango a fissare il ragazzo davanti a me, i capelli ricci di un castano ramato, gli occhi smeraldo come i miei.

È più alto di me e ed molto muscoloso, indossa una camicia bianca e un paio di jeans, sul braccio posa la giacca nera.

Balbetto qualcosa prima di rispondergli che è una bella serata.

   
 
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