Anime & Manga > One Punch Man
Ricorda la storia  |      
Autore: Claireroxy    27/11/2018    3 recensioni
Dopo una giornata di combattimenti, Saitama e Genos tornano al loro appartamento. Ma c'è qualcosa che continua a infastidire Genos, e per quanto si sforzi non riesce a capire cosa sia...
[Saigenos] [Storia partecipante al ‘Contest… fastidioso’ indetto da Emanuela.Emy79]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genos, Saitama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Dovresti rilassarti, Genos" disse Saitama, alzando gli occhi al cielo. "È il quartiere Z, ormai lo conosci a menadito."
La notte era ormai calata sulla città Z. Il combattimento, e le conseguenti riparazioni, avevano preso molto più tempo di quanto Genos avesse pensato. Non avevano neanche cenato: Sait- il Maestro aveva insistito a non spendere un centesimo, visto tutto il cibo che avevano a casa. Avrebbero mangiato dopo le riparazioni, aveva insistito, e quindi aveva atteso fino a che i dottori non gli avevano ridato una forma abbastanza umana. Genos lo aveva apprezzato, come la lezione sul risparmio, ma ciò non l'aveva fermato dal sentirsi in colpa per averlo fatto arrivare così tardi.
"È vero, Maestro" rispose lui, senza lasciare che i suoi pensieri venissero in superfice. Scannerizzò il pianerottolo del loro condomino prima di osare metterci piede. "Ma il nemico, ultimamente, è sempre dietro l'angolo." Gli attacchi, per qualche ragione, erano aumentati in città e dopo l'ultima battaglia lui non voleva alcun rischio. Per nessuno.
"Ah, se lo dici tu..."
Se avesse ancora avuto dei peli, a Genos gli si sarebbero rizzati. Come al solito, aveva parlato senza riflettere! Sapeva perfettamente che il suo maestro era capace di difendersi da ogni singola minaccia, conosciuta e non, ma questo negli ultimi tempi non lo aveva bloccato dal preoccuparsi per lui. Lo vedeva sempre stanco e deluso quando non combatteva, e questo lo intristiva. Sì, era un atteggiamento che non gli si addiceva troppo, ma chi non si sarebbe comportato così con accanto uno come il Maestro? Era per questo che, negli ultimo tempi, provava a stargli accanto per aiutarlo, anche attraverso le piccole difficoltà.
E se anche v'erano altre ragioni...
Negativo. Non poteva rovinare il loro rapporto professionale per ragioni personali. Specie se importanti tanto quanto le professionali.
"Non per lei, Maestro" si corresse quindi. Aprì la porta per farlo entrare (anche i piccoli gesti potevano aiutare. Erano quelli che facevano impazzire le sue fan, dopotutto.) "Io intendevo..."
"Sì, sì, lo so" lo bloccò l'altro con un movimento della mano. Sbadigliò e poi spostò il peso da un piede all'altro, ancora fermo al suo posto. Genos voltò la testa, per sicurezza, ma nssuno era in vista. Cosa stava aspettando?
"Ehi" incominciò il Maestro. Genos drizzò subito i suoi sensi su di lui, per comprendere a pieno tutto quello che aveva da insegnarli.
"Tieni quella porta aperta da un bel po'. Vai dentro, che altrimenti entrano le zanzare." Il viso si contrasse automaticamente in una smorfia alla pronuncia della parola.
Genos sbatté le palpebre.
Era stata una mossa troppo minuscola per essere notata o banalmente il Maestro non aveva idea di come funzionavano i rapporti fra le persone? E cyborg, certo. Forse si era limitato a non notare la gentilezza.
Come era accaduto sempre più spesso nelle ultime settimane. Ma Genos sapeva dare la giusta importanza a questi gesti. Cioè nessuna.
Si limitò a dire "Certo" ed entrare. Per un'imprevista mancanza di connessione ai circuiti lasciò andare la porta. Voleva farla scattare, però Saitama l'acchiappò al volo.
Già. Cosa pensava di fare?
Sapeva che i suoi piccoli gesti non erano abbastanza per arrivare a uno come lui. Non aveva idea di come fare, però, senza far credere al Maestro che non dubitava di lui. O senza iniziare un discorso da quale voleva rimanere il più distante poss...
Un enorme tentacolo lo mandò a sbattere contro al muro. I medici gli avevano raccomandato di stare a riposo per almeno qualche giorno, le nuove giunture erano fragili, ricordò mentre le gambe gli andavano in pezzi. Ma l'urlo della metà auto metà piovra superò il suo, mentre il suo corpo si spiascicava nel pianerottolo. Dal pugno usciva un filo di fumo, mentre l'altro gli si avvicinava.
"Dai, solo due volte. Oggi non è andata così male" disse Saitama.
Genos trovò molto interessante il soffitto mentre, come tante altre volte, Saitama lo sollevava. Al fastidio si aggiunse la mortificazione.
"Ma quando sarò più forte" si ripromise, mentre il Maestro lo prendeva e chiamava l'ascensore. "Lo ripagherò. Dell'addestramento, dell'affitto e di tutte le altre piccole gentilezze che..."
Un momento.
Non osava neanche pensare alla conclusione a cui era arrivato. Si intestardì, e volle rifare i calcoli una, due, tre volte. Si rendeva conto che Saitama lo guardava in modo strano, ma voleva esserne assolutamente certo.
E i calcoli tornavano, e continuavano a tornare. L'equazione era semplice: le gentilezze di Saitama erano incominciate da quando le aveva incominciate lui, e spesso il suo umore peggiorava quando Genos ci passava sopra. E se a uguale causa equivale uguale condizione...
"Quindi..." provò a iniziare Saitama "Ti va riso all'uovo per cena?"
"Anch'io!" esclamò Genos. I due si guardarono in viso per un secondo, confusi.
Genos si sentì in dovere di spiegare.
"Anche io... provo lo stesso... per lei, Maestro. Credo."
Mentre proseguiva, la voce s'abbassava sempre di più. Era certo di aver frainteso qualcosa d'incalcolabile dal suo cervello, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro. E se si fosse sbagliato? Non avrebbe più osato guardarlo in faccia...
L'ascensore si aprì. Fu coperto dal rumore delle porte che si aprivano, ma una volta svanito Genos non potè più ingannarsi: Saitama stava ridendo. Sembrava addirittura rosso in faccia! Magari era solo una coincidenza. Magari aveva caldo. Magari aveva capito, e stava ridendo di...
"Meno male che l'hai notato" disse Saitama, alla fine "Io non avrei saputo da che parte iniziare!"

Angolo Autrice
... Ok. Di solito no
n scrivo storie sentimentali/romantiche, ho sempre paura di farle troppo sdolcinate e che la coppia si muova troppo in fretta, ma questi due sono un amore e non potevo scriverli diversamente! Ho provato a mantenere i personaggi IC, ma se notate qualche incongruenza ditemelo (anche perchè sto aspettando la seconda stagione per continuare la storia, e quindi potrei essere arrugginita... Aprile, vieni presto...)
Spero vi sia piaciuta, ciao! :)
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Punch Man / Vai alla pagina dell'autore: Claireroxy