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Autore: GattyP    28/11/2018    2 recensioni
Nuove avventure della nostra Irlandesina, appartenente alla Casa di Tassorosso e bravissima a mettersi nei guai, nel nuovo anno di scuola ad Hogwarts (2012/13), insieme a Teddy Lupin e Victoire Weasley. Alle prese quest’anno, oltre che con problemi sentimentali (di tutti i suoi amici, non suoi, per fortuna, ma lei sarà come al solito coinvolta…), con un tentativo di furto di un magico oggetto e con un invito ad un matrimonio particolare.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 1.

 

Ritorno a scuola

 

 

 

L’estate era passata tranquilla…anche troppo, se non fosse stato per l’andirivieni di gufi che portano corrispondenza a tutto spiano a e da Charles. Io l’avevo vissuta a metà tra vita babbana e vita magica, come da sempre siamo abituati, in Irlanda, e aveva fatto anche, a luglio, la barista al pub di zia Ely… ho così guadagnato qualche soldo che, trasformato in valuta magica, sarebbe stata utile nell’anno successivo, quando sarei andata con Charles ad Hogsmeade! Non potevo mica farmi pagare tutto da lui!

Come dicevo, il mio gufo, Occhialuto, ha dovuto fare, volente o nolente, un superlavoro, trasportando la mia corrispondenza, indirizzata a amiche e amici e, soprattutto, a Charles Montague, il mio ragazzo… Per fortuna c’era anche Blacky, il mio adorato corvus glacialis cornix, che gli ha dato una mano (almeno nel periodo in cui non regredisce allo stadio di uovo e si autoiberna, per poi uscire, come pulcino implume, dove ventun giorni di “incubazione” sotto ghiaccio… il che è avvenuto proprio ad agosto, quando il suo apporto sarebbe stato più importante). Abbiamo invece  messo una pietra sopra a Gedeon, il simpatico (e furbastro) gufetto, ultimo arrivato, che  non ha intenzione  di portare neanche un fogliettino a casa di zia Ely… che è attaccata alla nostra! Non ho mai conosciuto un gufo così pigro!

Ma Occhialuto e Blacky, per quanto volenterosi, sono relativamente lenti… se riescono ad utilizzare un “corridoio magico gufale” (e non sempre ci riescono) impiegano almeno alcuni minuti, o anche qualcosa di più (a seconda della distanza). Ma, per fortuna,  avevamo altri mezzi di comunicazione, sia magici sia babbani. Infatti  ci siamo mandati a tutto spiano anche messaggi via Patronus… Sono velocissimi, quasi istantanei e molto comodi. Sono diventata una strega  veramente in gamba! Purtroppo con i patronus si possono dire solo poche parole… dato che hanno una “carica limitata”… giusto un “ti sto pensando”, “ti voglio bene”, “cosa stai facendo?” e frasette del  genere…

Ma in compenso ho anche imparato ad usare… il telefono (!!!). Mio padre, anni fa, ne ha fatto istallare uno, che utilizza per motivi di lavoro (tiene i contatti anche con il mondo babbano per conto del Ministero Magico Irlandese) e mi ha autorizzata ad utilizzarlo “in circostanze eccezionali” (cioè, secondo la mia interpretazione, sempre, naturalmente quando i miei non sono a casa!). Non è stato però facile all’inizio capire come funziona quell’aggeggio “babbano”… ma, per fortuna, siamo in Irlanda, dove il mondo magico è perfettamente integrato con quello non magico! In Inghilterra è anche peggio e conosco fior di maghi che non hanno idea su come effettuare una telefonata (qualcuno non riesce nemmeno a pronunciare la parola “telefono”!)… Invece io e Charles siamo stati capaci di comporre i rispettivi numeri… con le dita! E di non urlare come matti quando sentiamo la voce dell’altro dall’altra parte della cornetta! Siamo stati proprio bravi!

Altro modo per stare vicino a lui… in questo caso un mezzo di comunicazione magico… è il mio specchietto!!! Infatti ho uno specchietto magico, dono di mio nonno, che mi permette di vedere cosa fa la persona nominata… Inutile dire chi ho sempre nominato, durante l’estate! Purtroppo ha diversi limiti: io posso vedere Charles, ma lui non può vedere me, né sapere che lo  sto osservando; inoltre la persona che voglio vedere deve stare all’aria aperta, con i piedi sul terreno… appena si trova dentro una stanza, o in una posizione sopraelevata rispetto al terreno, il mio magico specchietto non funziona… il che ha non sempre facile vederlo… per esempio avrei voluto vedere Charles prima di andare a dormire… ma non potevo mica chiedergli di dormire la notte all’aria aperta, magari in mezzo ad un bosco!

Ultimo modo per comunicare… e questa è stata un’idea geniale mia (sto cominciando a diventare una strega particolarmente brillante): con dei braccialetti magici opportunamente trattati! Mi ha dato l’idea Hermione Granger l’anno scorso, a Natale,  è venuta a trovarci con sua marito ed i figli a casa nostra e si è messa a raccontare le storie della sua giovinezza (che ho sempre sentito, da quando ero piccola, ma che è sempre piacevole riascoltare). In particolare si è messa a parlare dell’Esercito di Silente (che Harry Potter aveva fondato ad Hogwarts durante l’anno in cui c’era una preside pazza che tormentava tutti gli  alunni… mi sfugge però il nome), della Stanza delle Necessità (di cui poi parlerò…)  e dei galeoni incantati che trasmettevano messaggi in codice…

- Scusami, Hermione… - le ho chiesto poi, un momento che  eravamo da sole. Ron e i bambini erano  rimasti in cucina e  divoravano  la crostata fatta da zia Ely, mentre Hermione si era un attimo  allontanata per inviare un patronus al Ministero… Pensava sempre al  lavoro!

- Dimmi, Niamh… Posso fare qualcosa per te?

- Quella faccenda dei galeoni… Come  hai fatto a crearli? Sai, c’è una  persona a  cui voglio  bene… e mi piacerebbe poter comunicare con lui senza che nessuno lo sappia…

- Chi è?... Il tuo ragazzo? - mi ha domandato sorridendo.

- Beh… sì! - le ho detto con un sorriso gigantesco.

E così mi ha svelato come inviare brevi messaggi utilizzando due braccialetti che sia io sia Charles portiamo… Sono messaggi limitati (non si può scrivere più di tanto su un braccialetto di metallo!), ma almeno è possibile ottenere una risposta… (Es. “Mi manchi tanto!” à “Anche tu! Cosa stai facendo?” à ecc). Inutile dire poi che, quando nel mio braccialetto, comparivano frasette simili, io mi disconnettevo dal mondo e pensavo a Charles…

L’ultimo messaggio che ho ricevuto, il giorno prima di partire per Hogsmeade, è stato però il più bello: “Ci vediamo domani ad Hogsmeade: non vedo l’ora”. Evviva! Finalmente l’avrei riabbracciato. Mi mancava tanto!

____________________________

 

E, finalmente, ero di nuovo ad Hogsmeade! Come sempre, io e i miei fratelli gemelli Seanna e Ryann (rispettivamente grifondoro e serpeverde, di due anni più piccoli di me) con una passaporta siamo arrivati ad Hogsmeade con largo anticipo… mio padre ha la fobia di arrivare in ritardo e ci ha spediti mezza giornata prima… no, solo un’ora prima, ma io fremevo aspettando Charles, che sarebbe arrivato con l’espresso da Londra. Per fortuna  abbiamo confermato la tradizione dell’anno scorso: siamo subito filati in gelateria e abbiamo ordinato tre coni giganteschi, per festeggiare l’inizio dell’anno scolastico. Ci voleva proprio. E, in  gelateria, mentre chiacchieravamo del più e del meno, abbiamo  avuto le prime sorprese.

- Ehi, O’Neil - sento dire da una vocina femminile dietro le mie spalle.

Quale  O’Neil voleva? Poteva  anche dire il nome! Mi girai e vidi una ragazzetta biondissima… una serpentella che avrebbe dovuto fare la seconda, quell’anno… l’avevo intravvista al Castello diverse volte l’anno prima, e naturalmente non mi diceva niente. Infatti non voleva me, ma mio fratello.

 - Ciao, Lorna - disse mio fratello - Vieni a sederti con noi? Ti va un gelato?

- Ehm… grazie… mi fermo un attimo con voi - disse la biondina - anche se non prendo niente.

Parlammo un po’ del più e del meno (anche lei abitava in Scozia e, logicamente, non prendeva l’Espresso da Londra, come la maggior parte dei nostri compagni), poi Seanna cominciò a tempestarmi di domande (come faceva di solito) sui professori… Mentre rispondevo, più o meno, alle sue richieste, mi accorsi che Lorna  e mio fratello Ryann si scambiavano inquietanti occhiate di complicità… Cosa stavano architettando?

In effetti, un paio di volte, durante l’estate, aveva utilizzato Occhialuto  per inviare messaggi a qualcuno… che stesse crescendo e gli  piacesse la biondina? No… era difficile… i due stavano ognuno sulle sue… ma continuavano a scambiarsi strane occhiate e a sussurrare qualcosa…. Dovevo indagare!

Poi, ad un certo punto, ci siamo alzati e siamo andati verso la stazione. Ho cercato di captare qualcosa della loro conversazione (parlavano con un filo di voce) e ho solo afferrato un “Dobbiamo stare attenti” (detto da quella  Lorna) e un “Fidati di me” (affermato da mio fratello). Quei due mi nascondevano  qualcosa…

Poi, arrivati in  stazione, ci accorgemmo che stava arrivando il treno da Londra! E, a quel punto, non pensavo che a Charles!!! Ma ancora non si vedeva: uscivano tutti e mi salutavano e/o mi abbracciavano, da Victoire Weasley, che mi abbracciò felice subito si accodò a mia sorella andando verso i carri, a Ted Lupin, sempre elegante e gentile, che mi salutò con estrema naturalezza (eravamo rimasti in buoni rapporti, per fortuna, anche se io l’avevo rifiutato, l’anno prima), dalle mie amiche tassorosso, Gilly Phrix (“devo farti vedere quello che abbiamo fatto durante l’estate io e Albert!”) e Evelyne Effervy, più spenta del solito (ancora doveva riprendersi dalla batosta dell’anno prima?), a Ruperta Gandals e Kyle Nott, gli amici del cuore serpeverde di Charles (e ora miei buoni amici), che camminavano mano nella mano…

- Ehi, Kyle… Dov’è Charles? - gli chiesi - Ancora non l’ho visto…

- E’ dietro, sta ora scendendo… Sta con sua sorella e la aiuta con i bagagli, principessa - mi disse.

E’ vero, mi ero scordata: quell’anno ci sarebbe stata  ad Hogwarts anche Annah, la sorella più piccola  di Charles. Io l’avevo vista diverse volte e mi sembrava una ragazzina tranquilla e molto timida. Magari sarebbe capitata a Tassorosso e avrei potuto darle una mano!

E finalmente, lo vidi scendere, al fianco di sua sorella, che teneva nelle mani un grosso gufo grigiastro. Poco dietro a loro scendeva anche una donna sui trent’anni, a quel che sembrava, non brutta, con i lunghi capelli neri e lo sguardo  severo, addirittura glaciale.

- Ciao, Annah - le dissi subito, dopo aver inviato (e ricevuto) un cenno da Charles (tutto indaffarato a far scendere i bagagli della sorella. Quanta roba aveva portato?) - Hai un bellissimo gufo! Come si chiama?

- Cervix, Niamh - mi disse, facendo un piccolo sorriso (era molto timida, come ho detto). E poi: - Mi fa piacere incontrarti di nuovo. Charles ha parlato molto di te…

- Spero bene - dissi scherzosamente

Nel frattempo la tipa dall’aspetto severissimo si era avvicinata e mi squadrava…

- Ma tu sei Niamh… Niamh O’Neil, per caso? - disse, interrompendo il discorso (Ma chi era? Chi la conosceva?) -  Quella ragazza irlandese di cui parlava Rita Skeeter l’anno scorso…

Proprio l’argomento giusto per iniziare un discorso! Odiavo la Skeeter! E chi era la tipa?

- Sì, sono Niamh O’Niel, sono irlandese, sono quella di cui parlava quella giornalista in quegli articoli idioti, l’anno scorso… - dissi acida.

Stavo per  aggiungere altri aggettivi non proprio eleganti sugli articoli e sull’autrice degli stessi (ma cosa c’entrava questo intervento? chi le aveva detto di intervenire? Non la conoscevo!), quando  Charles, che aveva sistemato tutti i bagagli di Annah, si avvicinò e mi abbracciò! E così interruppe la mia conversazione con la tipa…

- Mi sei mancata tanto, Niamh! - mi ha detto. Poi: - Hai già visto mia sorella… Ti presento anche la professoressa Rosier, che ha fatto il viaggio con Annah nello scompartimento, in treno. Insegnerà Pozioni.

- Piacere di conoscerla - dissi, cercando di essere gentile. Proprio “il nemico” (un’insegnante!) dovevo incontrare. Che rompiscatole… io volevo stare con il mio ragazzo, che non vedevo da giugno!

- Beh, hai una ragazza molto carina, Charles! - disse la Rosier - Spero tanto che sia brava in Pozioni… Il mio amico Whyte mi ha detto che mi presenterà i ragazzi e mi parlerà un po’ di voi…

Perfetto, era anche amica di quello stronzo del professo Whyte! E, per fortuna me l’aveva detto,  altrimenti, se mi avesse chiesto un giudizio su quella carogna,  avrei detto qualcosa di offensivo su quel tipo… Io odio quell’insegnante!

Poi per fortuna, quella tipa, la Rosier, ci salutò e ci lasciò, dicendoci che ci saremmo visti presto ad Hogwarts. Poco lontano il prof. Hagrid chiamava i ragazzini di prima.

- Annah, quello è il professor Hagrid: va da lui, che ti condurrà in barca al Castello!

Annah si girò subito e andò verso Hagrid dopo avermi fatto un sorriso gentile e un piccolo segno con la mano.

Potevo ora finalmente dedicarmi a Charles e, in una pausa: - Ma quanto mi è simpatica quella nuova insegnante - dissi ironicamente - Come l’hai conosciuta?

- Era nello scompartimento di Annah - mi ha detto -  Io ero andato a trovarla, per vedere se andava tutto bene, sperando che avesse fatto amicizia con qualcuno… Sai, Annah è molto timida… e purtroppo ha fatto il viaggio solo con la professoressa, che tra l’altro ha cominciato a tempestarmi di domande sui programmi dell’anno scorso e su Hogwarts…

-  A me ha fatto solo una smorfia… a  te ha fatto un bel saluto… per me gli piaci… - dissi. Sì, va bene, esageravo, ma la tipa mi aveva innervosito.

E lui, scherzando - Non è colpa mia se tu hai un moroso così affascinante, che fa colpo su tutte le donne…

- Tutti uguali, i ragazzi - gli  ho detto, fingendomi arrabbiata - Li lasci per qualche settimana e pensano già ad un’altra…

- Sciocca  - e mi ha dato un bel bacio - Mi sei mancata tantissimo, te l’ho già detto! Perché vuoi perdere tutto questo tempo dicendo un sacco di sciocchezze?

Beh, in effetti aveva ragione…E così, mentre tutti andavano verso i carri, noi ci siamo appartati in un angolino non troppo illuminato…. Ci voleva proprio!!! Quanto mi era mancato!

Poi, per fortuna, un quarto d’ora dopo, abbiamo rincorso l’ultimo carro che si dirigeva lentamente verso il castello di Hogwarts. Stava iniziando un nuovo anno scolastico! Me lo sentivo: sarebbe stato bellissimo e avrei passato quei mesi felice e serena insieme a Charles!

 

 

Blacky, già presente nella precedente fanfic (Niamh O’Neil e la Conferenza Magica di Hogwarts) è un corvus glacialis cornix, volatile creato dalla fervida fantasia di AdhoMu (ne  L’Assistente di Pozioni): è un animaletto probabilmente legato alla Magia Oscura, opposto teorico di una Fenice. Blacky non ha però niente di inquietante, è stato adottato dagli O’Neil e, per lui la nostra Niamh prova un grande affetto (per altro ricambiato).

Occhialuto invece è un vecchio gufo con un occhio solo, da sempre presente nella famiglia O’Neil.

Prossimo capitolo mercoledì prossimo! Buona lettura e grazie di essere passati! Gatty


 
   
 
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