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Autore: prosciutto_crudo    29/11/2018    2 recensioni
Breve racconto no sense sulla voglia di succo di uno studente a lezione di chimica.
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui deve essere mio.
Ecco a cosa penso per tutta l'ora di Chimica.
Lui è sul banco e mi fissa, mi chiama sussurrando appena il mio nome e mi supplica di berlo.
Ma io devo resistere, devo essere forte e rimanere concentrata sulla lezione.
Ma come posso non bere un succo del genere?
Mi ripeto continuamente di non cedere alla tentazione, come un disco rotto.
Eppure ogni volta che lo guardo, anche solo di sfuggita, sento improvvisamente la gola secca, e un bisogno incontrollabile di poggiare le mie labbra sulla sua cannuccia per assaporarlo.
Guardo l'orologio... Manca mezz'ora all'intervallo, in pratica un eternità.
Tic tac, tic tac.
Il tempo sembra rallentare e lo scandire lento, meccanico ed interminabile dei secondi non aiuta a concentrarmi.
La tristezza mi invade.
Supplico, nella mia testa, il tempo di scorrere più veloce, ma niente da fare.
Tic tac, tic tac.
Il ritmo delle lancette non accenna a cambiare.
Non riesco più ad aspettare, ho bisogno di berlo, ho bisogno di sentire la sua polpa scendere nella mia gola e rinfrescarla.
Cedo alla tentazione.
Avvicino la mia mano al piccolo contenitore rettangolare, stacco la cannuccia e la sfilo dal suo fragile involucro di plastica.
No.
Non posso cedere ora.
Infilo nuovamente la cannuccia nella plastica e l'appoggio tristemente sul banco.
I minuti passano e a poco a poco si avvicina l'intervallo.
Tic tac, tic tac.
La tentazione è più forte che mai, non mi importa più di niente, voglio solo lui.
Lo afferro, posso sentire la sua freschezza.
È così invitante.
Sento un rumore secco.
Cought - Cought.
Qualcuno tossisce.
Alzo lo sguardo fulminea in direzione del rumore.
L'insegnante mi sta fissando con uno sguardo torvo.
Sconsolata poggio nuovamente l'oggetto dei miei desideri sul banco e attendo.
Tic tac, tic tac.
L'orologio continua a scandire il tempo, lento ed inesorabile.
E poi, finalmente...
Driiiiin.
Giunge alle mie orecchie il tanto atteso e celestiale suono che sancisce l'inizio della ricreazione.
Con la furia di una tempesta sfilo la cannuccia e la pianto nel cerchiolino metallico del contenitore.
Un po' di liquido colorato straborda dalla cannuccia. Non mi importa, pulirò più tardi.
Inizio a bere quel delizioso succo fresco e zuccherino che tanto avevo sognato.
In un attimo la sua polpa incontra le mie papille gustatative, inondandomi col suo dolce sapore.
Ora tutto è perfetto.


Nda:
È la prima storia che scrivo di questo genere, spero che vi sia piaciuta. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate con una recensione. Ovviamente anche le critiche costruttive sono ben accette.
Perdonatemi eventuali errori di battitura, sono dislessica e non mi accorgo dei typo (ma fatemeli notare nel caso, così posso correggerli).
Grazie per aver letto una mia storia, alla prossima.
   
 
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