Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: fotone    01/12/2018    1 recensioni
Inerme, apatica, insensibile, la protagonista parla in prima persona di una terrificante che la spinge a rimanere rinchiusa in un circolo vizioso di autodistruttiva inazione.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vivo in una sorta di inerte e autodistruttiva inazione, vittima del mio corpo e del mio cervello, in balia dei miei bisogni e dei miei pensieri e dei miei desideri. Non faccio nulla, non sono nulla. Trascorro interi pomeriggi sdraiata sul mio letto, senza essere produttiva, ignorando la necessitā di fare i compiti, di mettere in ordine la mia camera, persino di vestirmi e lavarmi. Sono le tre e mezza di pomeriggio e sono ancora a letto. Vi č in me un desiderio insito di ritornare ad essere qualcosa di inorganico, un semplice sasso, di non dover lottare per la mia sopravvivenza e di poter vivere per inerzia, senza che nessuno si aspetti nulla da me. Per questo amo la notte: avvolta dal dolce e tiepido nero, posso rimanere immobile per ore guardando il muro senza temere di sentirmi in colpa per la mia persistente inattivitā, senza temere di percepire lo scorrere del tempo che spreco. La notte mi permette di smettere di esistere. Mi permette di lasciarmi marcire senza timori. Mi permette di essere inerte e silenziosa. Mi alzo dal mio caldo e confortevole letto solo per chiudermi in cucina a riempirmi di cibo, senza potermi fermare. Per riempire il vuoto colossale dentro di me.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: fotone