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Autore: Java Apple    03/12/2018    1 recensioni
Gli oggetti inanimati possono avere una storia? Più di quanto immagini... Non ci si libera del passato.
Freddy se ne renderà presto conto.
(Modelli basati sulle illustrazioni di OrlandoFox)
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Bonnie, Chica, Foxy, Freddy
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry
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Lavorare con i bambini. La cosa più speciale del mondo! Ma farlo per anni e anni fino a fare la ruggine... Freddy Fazbear è programmato per questo, come tutti gli altri animatronics della pizzeria e quelli prima di loro. Dopo tutto quello che era successo in passato i progettatori ancora non avevano capito che andando avanti col tempo le mascotte robotiche sviluppavano una personalità loro totalmente a parte dal chip di memoria. Tutto si adatta alle circostanze per sopravvivere, anche gli oggetti inanimati, e il carattere dell’orso, il coniglio, il pollo e la volpe ne erano la prova. Una pre impostazione per la simpatia verso i bambini non avrebbe cambiato questa cosa, anzi, era stata proprio quella a far si che tutto finisse nelle mani del fato.
 Nell’orario lavorativo non ci sarebbero stati problemi a portare torte, pizze, cantare e recitare su un palco. Una volta chiuso il locale però, andare in pausa era una liberazione.





Quel pezzo era in prova, chi ha deciso di portarlo sul palco..?” Appena le luci si spensero Bonnie ricominciò a muoversi. La chitarra fra le sue mani quasi cadde quando con disattenzione lasciò le zampe anteriori a sgranchirsi davanti a se. La smorfia all’udire i cigolii che emettevano gli ingranaggi sotto la pelliccia poteva far intuire quanto fingersi una marionetta potesse risultare impegnativo. Silenzio totale. Dopo qualche istante solo il suono di alcuni passi, il quale svanì appena il generatore venne riattivato scoprendo la figura di Freddy davanti all’interruttore, che osservava le luci sul soffitto per assicurarsi di averle accese tutte. Lo sguardo di Bonnie andò a finire proprio su di lui scavalcando la figura di Chica che cercava di sistemarsi il bavaglino sporco di chissà quale sostanza presumibilmente commestibile. “Boss! Potevamo rovinare la serata!” “Ma non è successo” la risposta di Chica arrivò immediata per rassicurare il coniglio mentre lo sguardo del capo degli animatronics spostava la sua attenzione dal condotto elettrico ai suoi colleghi. “Era un pezzo fenomenale, ci stavi lavorando da fin troppo tempo”. “Chica.” Il richiamo di Freddy fece abbassare le orecchie inesistenti dell’unico elemento femminile della band, il quale esitò per girarsi a guardare il suo interlocutore. Nessuno poteva dire che Freddy non incutesse timore. Era il più grosso, l’immagine della Fazbear Entertainment, il boss indiscutibile. Come detto prima, lavorare con i bambini non avrebbe cambiato questa cosa... Sapeva di averla fatta grossa. “Ho appena dovuto improvvisare il testo di una canzone su una melodia mai sentita prima. Sai per caso dirmi il perché?” conosceva i suoi compagni di palco da fin troppo tempo per non rendersi conto delle cose, soprattutto quando erano più che ovvie. Bonnie lanciò un’occhiata al volatile, realizzando dopo la domanda di Freddy che centrasse qualcosa con il cataclisma appena evitato davanti alla folla di bambini e genitori. Ora se avrebbe evitato di incrociare lo sguardo con Freddy avrebbe di certo dovuto confrontarsi con quello sconcertato di Bonnie, quindi tanto valeva fare un passo indietro e rivolgersi ad entrambi. “....Forse ho scambiato gli spartiti” “Forse?” la zampa di Bonnie tirò fuori da dietro il papillon dei fogli piegati in mille parti per tenerli nascosti. Una volta fatti tornare alla loro dimensione normale li sventolò davanti a Chica. Gli erano stati fatti trovare quelli prima dello spettacolo, se ne era accorto mentre suonava che Freddy non avesse la minima idea di quello che stavano facendo. “Più che...forse?” mormorò in risposta all’accusa silenziosa. Girò il becco dalla parte opposta degli spartiti mettendo le mani davanti. Non poteva trovare altre scuse, era stata scoperta e l’imbarazzo regnava sovrano nel suo atteggiamento. Prese comunque coraggio, era sicura del suo piano. “Ti ho sentito suonare, ormai lo sapevi a memoria lo spartito, e Freddy stava lavorando ad un nuovo testo! Non capisco perché non vi è passato minimamente per la testa di confrontarvi! Sinceramente mi sembrate due idioti.” Entrambi si ascoltavano comporre, questo era un dato di fatto. Sapendo che stavano creando un nuovo pezzo tutti e due, avrebbero potuto benissimo unire le forze per portare qualcosa di concreto. Quando alzò gli occhi indignata dal loro comportamento però si trovò in una guerra a fuoco incrociato di sguardi paralizzati. Qual era il problema? E meno male che era lei il sesso debole del gruppo “Per Dio ditemi che non è vero...” la risposta si materializzò in meno di pochi secondi nei circuiti di Chica che comunque non poteva credere alla situazione di per se. “VI VERGOGNATE A PASSARE DEL TEMPO DA SOLI?”.
 
 
Beh...è passato troppo tempo...


 

NOTA DELL'AUTORE: Questo capitolo è abbastanza corto, ma il giusto per godersi l'introduzione che ho voluto lasciarvi. Come detto all'inizio, i modelli usati sono quelli di OrlandoFox, potete andare a vederli sul suo profilo di Tumblr inserendo nel blog il tag "FNAF". Spero di andare avanti con la storia che è nata più da un raptus che altro, fatemi sapere se almeno vi convince. Ps: sto cercando persone per riaprire il fandom di five nights at freddy's, preferibilmente su Facebook. Ditemi qua sotto se siete interessati. Alla prossima!
   
 
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