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Autore: pikychan    03/12/2018    0 recensioni
Quale giorno migliore per iniziare una nuova serie?
Allora, innanzitutto ciao a tutti, ad essere sincera questa pubblicazione è un po' improvvisa e avrei voluto aspettare ancora un po', ma... ormai ci siamo, no?
Oh beh, ho voluto anticipare la pubblicazione perché giorno dopo giorno mi rendo sempre più conto che la pearlshipping è sempre più sottovalutata. In particolare ho letto un articolo dove viene rivelato che il noto autore dell'anime Pokémon Takeshi Shudo, pace all'anima sua, voleva creare nel suo anime qualcosa di spessore, adatto per tutte le età. Io ho sempre desiderato vedere un anime Pokémon del genere... immaginate per un momento... che bello sarebbe?!
Per questo e per molte altre ragioni nasce "Pokémon: Con Me!". Una fanfiction che segue le avventure di Lucinda e Ash nella regione di Sinnoh e altrove - la me stessa di dieci anni fa sarebbe entusiasta -. La storia è ambientata nell'universo di "Pokémon: Scelgo Te!", prendetela come un proseguimento del film trascodificato in serie.
Non ho altro da aggiungere, solo leggete in molti se vi interessa - a volte mi sembra di essere l'unica pearlshipper rimasta sulla faccia della terra... quanto mi mancano i vecchi tempi...).
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Pikachu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 5 - Errori di percorso


«Devo chiamare il Professor. Rowan.» dice Lucinda una volta arrivati al Centro e portato Piplup dall’infermiera Joy.

«Adesso?» chiede perplesso.

«Sì, voglio dirgli che ti ho trovato.» sorride prima di allontanarsi.

Però non fa in tempo a fare più di un paio di passi che vede Sami seduto su una sedia della sala d’aspetto. È intento a lucidare qualcosa con uno straccio.

La ragazza si fa forza e va da lui.

«Ciao Sami… ehm.» dice incerta. «Scusami per essere sparita dopo che ti sei offerto di aiutarmi.»

Sami la guarda con aria di sufficienza.

«Non preoccuparti, il Professor. Rowan mi ha avvertito.» dice. «Sei riuscita a trovare l’allenatore del Pikachu?»

Lucinda sorride come un ebete, si sente terribilmente in colpa per ciò che ha fatto.

«Ciao, io sono Ash Ketchum, piacere.» dice una volta vicino a loro tendendo la mano a Sami.

«Piacere, sono Sami di Rupepoli.» gliela stringe.

«Non sono mai stato a Rupepoli, ma ne ho sentito parlare molto bene.» commenta. «Tu e Lucinda vi conoscete?»

«Ci siamo incontrati prima.» spiega. «Ho aiutato Lucinda in una commissione.»

La ragazza si allarma quando vede che Ash diventa perplesso.

«Intendeva che mi ha aiutato a cercarti!»

«Quindi sei tu l’allenatore del Pikachu?» chiede squadrandolo dalla testa ai piedi. «Fai attenzione ai tuoi Pokémon.» dice per poi tornare a lucidare l’oggetto.

- Penso che ce l’abbia a morte con me… - pensa Lucinda.

«Guarda che non è come credi!» esclama Ash. «Senti, ma non è che io e te ci siamo già visti da qualche parte?»

«Non ho tempo per discutere con voi.» conclude alzandosi e andandosene.

«Che tipo.» commenta Ash serrando i pugni.

Lucinda non ha il coraggio di dire niente e sorride ancora come un ebete.

 

«Mi fa piacere che vi siate trovati.» dice il Professor. Rowan. «Immagino che ora viaggerete insieme.»

Lucinda guarda Ash leggermente agitata e lui guarda lei più confuso che altro.

«No, si sbaglia.» sorride. «Ho solo fatto il mio dovere da allenatrice, ora andrò a Giubilopoli per partecipare alla mia prima Gara Pokèmon.»

- Non vorrei mai tornare ad incontrare quei tizi strani… -

Il professore non dice niente, ma è chiaramente contrariato.

«Ci vediamo professore! A presto Ash!» esclama per poi correre via.

«Quella ragazza...» sospira esasperato il professore.

«Qualcosa non va?» chiede Ash confuso.

«Ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con lei.» spiega. «Devi sapere che l’ho trovata mentre girava a vuoto in cerca del mio laboratorio.»

«Caspita, si era persa?»

«Sì, ma il bello è che nonostante non sapesse dove andare continuava a dirmi che se la sarebbe cavata in qualche modo.»

«È stata una fortuna che abbia incontrato lei.» dice.

«Lei è stata fortunata ad incontrare te.» dice. «O viceversa, insomma, quello che voglio dire è che potreste aiutarvi a vicenda.»

«Capisco cosa intende, ma non credo di poterci fare niente se Lucinda preferisce viaggiare da sola.»

«Sono certo che cambierà idea, Lucinda è testarda, ma non rifiuta mai un po’ di aiuto.»

«Mi ha convinto.» dice ridendo debolmente. «Sono proprio curioso di scoprire qual’è il vero carattere di Lucinda.»

 

«Bene Piplup!» esclama Lucinda una volta uscita. «Ora ci rimettiamo in viaggio, dici che c’è una città dove possiamo acquistare una bicicletta?» chiede al Pokémon mentre si allontanano.

«EHI LUCINDA?!» urla con le mani a megafono Ash uscendo dal Centro Pokémon.

«È ancora lui!» esclama Lucinda incredula. «Presto Piplup, seminiamolo!» dice complice rivolta al Pokémon pinguino.

I due cominciano a correre, così Ash fa lo stesso.

Quando si addentrano nel bosco Piplup inciampa, così Lucinda lo prende in braccio lasciando ad Ash alcuni secondi di vantaggio.

«Fermati!» le grida Ash, chiaramente affaticato, senza, però, mai, smettere di correre.

Una buona decina di minuti dopo tutti e due si accasciano a terra con il fiatone, tuttavia sono a parecchi metri di distanza l’uno dall’altra.

«Non ti sembra maleducato scappare così?!» chiede Ash quando riesce a riprendere un po’ di fiato.

«Perché mi stai seguendo?!» domanda alterata. «Ti ho detto che non voglio viaggiare con te!»

«Sei proprio testarda, ha ragione il Professor. Rowan.»

«Cosa?» emette sorpresa. «Il professore ti ha parlato di me?!» aggiunge agitata.

«Sì e indovina cosa mi ha detto?» chiede retorico. «Che una certa ragazzina si dà tante arie, ma rischiava di perdersi ancora prima di arrivare al laboratorio!»

«Non sono affari tuoi!» esclama. «Non sei tenuto a farmi da balia!»

«Se continui con questo atteggiamento non arriverai da nessuna parte!»

«Fatti gli affari tuoi!»

Un Buneary sbuca da un cespuglio e Lucinda si alza subito in piedi. Entusiasta tira fuori una PokéBall. È un Pokémon davvero carino! Ha intenzione di catturarlo subito!

«Caspita che emozione, cominciamo!» esclama caricando la PokéBall dietro alle spalle.

«Ehi!» esclama Ash. «Guarda che devi ingrandire la Sfera Poké!»

Lucinda la guarda perdendo la concentrazione al punto tale da non riuscire più a tenerla saldamente in mano.

«Sbrigati, altrimenti se ne andrà!» esclama Ash.

«Ci sono!» dice riacquistando il controllo. «Ora la lancio!» dice decisa premendo il pulsante.

La PokéBall finisce in testa ad Ash mettendolo al tappeto.

«Ops...» mormora mortificata.

«Io non sono un Pokémon da catturare!» esclama lui sedendosi.

«È stato un incidente!» dice. «Se tu non avessi gridato non mi sarebbe sfuggita di mano!»

«Sei tu che hai sbagliato a lanciarla!» dice. «Anche se non capisco come accidenti hai fatto, sono in tutt’altra direzione rispetto a Buneary!»

«Stai forse insinuando che l’ho fatto apposta!?»

«Questo lo hai detto tu!»

Lucinda raccoglie il suo zaino da terra e si volta per poi andarsene.

«Dove vai?!» le grida Ash senza muoversi.

«A Giubilopoli.» dice senza fermarsi.

«Quella è la direzione sbagliata!»

La ragazza si volta sorpresa.

«Lo vedi? La gente fa bene a preoccuparsi!»

«Guarda che io lo sapevo.» dice. «Stavo solo… prendendo tempo affinché tu te ne andassi e smettessi di seguirmi!»

«Certo.» incrocia le braccia. «Inventatene una migliore.»

«Guarda che è la verità!»

«Hai un bel coraggio per parlare di verità!»

 

«Lucinda, chi è quel ragazzo laggiù?» chiede Olga riferendosi ad Ash seduto su una sedia della sala d’aspetto.

Lucinda si è fermata al Centro Pokèmon a video-chiamare sua madre e Ash non intende smettere di seguirla. Dopotutto gliel’ha chiesto il Professor. Rowan… e poi ora è proprio curioso di vedere fino a che punto quella ragazzina ha intenzione di spingersi...

«Chi lui?» domanda in ansia. «Nessuno, un allenatore come tanti presumo...»

«Salve signora, io sono Ash Ketchum.» si presenta arrivando di soppiatto.

«Ciao, piacere di conoscerti, sono la mamma di Lucinda.» sorride. «Quindi vi conoscete?» guarda con aria critica la figlia per averle nascosto la verità.

«Ci siamo incontrati per caso.» sorride Lucinda imbarazzata.

«Mi ha aiutato a ritrovare il mio Pikachu.» dice Ash. «Un vero segno del destino.»

Lucinda diventa rossa da capo a piede per le parole dette dal ragazzo.

«Ora devo andare mamma!» esclama tagliando corto. «Ti chiamo appena posso!» aggiunge premendo il pulsante per spegnere il monitor. «Si può sapere cosa ti è saltato in mente di dirle!?» esclama dopo aver tirato un sospiro di sollievo.

«Perché? Che ho detto di male?» chiede con aria ingenua.

«Non ci provare!» esclama. «Non dire a mia madre delle bugie!»

«Cosa?! Sono io quello che dice bugie adesso!?»

Lucinda tira un altro sospiro esasperata.

«Senti, abbiamo iniziato con il piede sbagliato.» dice più calma Lucinda. «Che ne dici di cominciare da capo? Ciao, sono Lucinda.» dice tendendogli la mano.

«No.» dice guardando la sua mano per poi tornare a guardare lei. «L’inizio era ok, è tutto il resto che è andato a rotoli.»

La ragazza abbassa la mano demotivata.

«Davvero ti sto così antipatico?»

«No!» si sbriga a dire. «Voglio dire, non ho niente contro di te è solo che ho paura di incontrare di nuovo quei tre!»

«Chi? Il Team Rocket?» chiede. «Mi sembra che tu gli abbia tenuto testa anche troppo bene quando hai protetto Pikachu.»

«È vero che i bambini di Kanto sono terrorizzati dal Team Rocket?» chiede con lo sguardo basso.

«Te l’hanno detto loro?» ridacchia. «Non esiste! Tutti sanno che il Team Rocket è temibile quando un Magikarp.»

«Che Pokémon è Magikarp?» chiede curiosa alzando lo sguardo.

«Ragazza mia, hai tantissime cose da imparare sul mondo Pokémon.» dice mettendo le mani sui fianchi. «Ma sei fortunata, hai la possibilità di avere un tutor personale al tuo servizio ventiquattr’ore su ventiquattro.»

«Inclusa la notte quando normalmente gli allenatori dormono?» scherza lei.

«Allora?» chiede sciogliendo le braccia. «Che ne dici?»

«Uhm...» finge di pensarci. «Dico di no.» sorride.

Ash casca quasi dalla sorpresa.

«Ma dai!» esclama. «Tu da sola non sai arrivare alla fine del percorso!»

«Mi avevi quasi convinta, ma penso che sarebbe un continuo tirarsi frecciatine a vicenda, quindi dico di no.» spiega sorridendo tranquilla. «Però non è detto che abbia ragione, quindi ci vediamo alla mia Gara a Giubilopoli se ti interessa vedere una bella esibizione.» conclude correndo via.



Angoletto dell'autrice:
Erano tre e invece... okok basta! Però dovevo lasciarvi anche questo perché... dovevo ecco tutto! ^^
Voi ve la immaginate una Lucinda che si rifiuta di viaggiare con Ash?? Io onestamente no, anche perché se vi ricordate è proprio lei nell'anime a chiederlo.
Non per niente è una dimensione parallela, spero vi sia piaciuta l'idea. 
Comunque ho finito di scomodare "Pokémon: Sono Qui!", anzi quasi manca ancora una parte (e una parte che però ricorrera moolto più avanti... tranquilli, vi avvertirò quando sarà il momento).
Ok, per oggi è tutto, io mi congedo e spero di ricevere vostri commenti al più presto.
Ciaoooo! <3 ^^
  
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