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Autore: terryoscar    04/12/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Le mule Jarjayes
 
 
“Charles, sei stato davvero scorretto! .. Ed io che mi fidavo di te!”
“Joséphine, ti prego ragiona, era un ordine di Sua maestà il Re, non potevo dirti nulla!”
“Charles, in questo momento, il Re è ben lontano da noi, e non c’era certo lui ad aiutarci durante l’aggressione! .. Se non fosse stato per Oscar, adesso io e Marianne saremmo a far compagnia agli angeli del paradiso!”
Vedo mio padre avvicinarsi con passo spedito e deciso, mi guarda accigliato e ribatte: “Con il caratterino che ti ritrovi Joséphine, dubito che a quest’ora saresti in compagnia degli angeli! .. Non credi di esagerare?! Charles non ha colpa di nulla!”
“Avete ragione Padre, è tutta colpa Vostra, avreste dovuto dirci immediatamente la verità.”
“Joséphine a cosa sarebbe servito, spiegamelo, su avanti! .. Vuoi capire che la nostra è una missione segreta? Basta poco, anche una sola parola, e potrebbe succederci di tutto!”
Mio padre ha uno sguardo furente, un piglio deciso. È tutto spettinato, si liscia gli abiti impolverati, si sistema la giacca. È un uomo incredibile, ma non intende sentire ragioni, ma io non cedo di certo!
Marianne incalza: “Padre, oltre ad essere attaccati dai sicari cosa potrebbe accadere!!”
“Marianne, cerca di capire almeno tu! .. Voi due non dovrete mai menzionare la natura del nostro viaggio …con nessuno e per nessun motivo!”
“Forse non corriamo già abbastanza pericoli Padre?”
“I rischi potrebbero essere maggiori di quanto pensiate, se non ci fosse discrezione da parte Vostra.”
Joséphine ribatte: “Padre, allora è questo il vero motivo, Voi non vi fidate di noi …..”
“Ora basta Joséphine! E’ inutile che ti agiti in questo modo, è evidente che con te e Marianne siamo ad un punto di non ritorno. Come debbo spiegarvelo che volevo preservarvi il più possibile da ogni sorta di pericolo? …. E adesso vedete di comportarvi  giudiziosamente, soprattutto tu Joséphine, che sei terribilmente avventata!”
Mio padre mi indica con il dito indice, lo punta sul mio petto, deciso. Ha uno sguardo che non mi piace, mi incute una certa soggezione, ma io non mi arrendo!
“Padre, Voi non fate altro che portarmi come cattivo esempio.”
“Joséphine, sei impossibile! E’ evidente che ti rifiuti di capire, a questo punto è meglio che sia tuo marito a farti rinsavire! .… Almeno pensa un poco al figlio che hai in grembo, visto che sei terribilmente pallida!”
 
Mio padre non fa in tempo a concludere il suo discorso ed ecco, un altro conato di vomito, mio marito mi soccorre timoroso, preoccupato.
 
“Joséphine cara, aspetta che ti aiuto …”
“Come vorresti aiutarmi Charles, vomitando forse al posto mio?! ….. Argh … ancora …..”
 
Alain mi si avvicina e sghignazza: “Gerard, la Marchesa ha un diavolo per capello, certo che queste donne Jarjayes sono davvero indemoniate! ….. Ma guardala, sta buttando l’anima fuori, e continua a discutere con il vecchio pazzo!”
“Alain, a dirla tutta, il Generale mi fa pena.”
“Come mai Gerard?”
“Ma tu non lo vedi? E’ alla mercé delle figlie, che lo fanno davvero rigare dritto! .. Sinceramente tra tutti non so chi sia il vero Generale!”
“Gerard, mi chiedo se anche la mia Sabrina stia tanto male come la Marchesa … è terribile non sapere nulla di mia moglie, mi sto perdendo tutto di lei, e di mio figlio.”
“Accidenti Alain, non ti facevo tanto sentimentale, ma non preoccuparti, sicuramente troverai la corrispondenza di tua moglie quando arriveremo a Torino! ….. Alain, tu almeno sai che tua moglie ti darà un figlio, ma io non so neppure quello!”
 
 
Madamigella Oscar mi si avvicina e mi chiede: “Maggiore come Vi sentite?”
“Dopo la medicazione, molto meglio Comandante, grazie!”
“Mi fa piacere Girodelle! .. Non appena le mie sorelle staranno meglio ripartiremo. Ci accamperemo prima di sera, sperando di trovare un posto consono alla situazione! … Girodelle, è inutile dire che dovremo rafforzare i turni di guardia, ma siamo coscienti che sia Voi che mio padre dovrete essere esonerati dai turni di guardia.”
Mio padre, alle mie spalle, ribatte con tono fermo e deciso: “Oscar, questo vale per il Maggiore che ha riportato una brutta ferita, ma per quanto mi riguarda, continuerò a fare il mio dovere. Farò il turno di guardia come sempre!”
“Ma Padre …... Voi …”
“Dovrei forse farmi impressionare da un graffio?”
“Oscar, sono un soldato in missione, e non possiamo cullarci sugli allori. Hai visto cosa è successo? Ora più che mai, dovremo stare in allerta!”
“Padre, a tale proposito io posso stare di guardia …”
“Oscar, non dirlo nemmeno per scherzo!”
“Ma …”
Andrè avanza deciso verso di me, mi guarda negli occhi con il suo splendido sguardo verde e con dolcezza dice: “Oscar, non scherzare, tu hai già fatto più di quanto potevi, dimentichi che sei una donna incinta,io non voglio che tu corra dei rischi inutili, voglio che ti riposi il necessario, voglio prendermi cura di te, e poi…..poi…. non dobbiamo sottovalutare Charles e Louis, che pur non essendo dei soldati, si sono dimostrati eroici!”
Louis avanza, interviene: “Grazie per le tue parole Andrè, però Charles ed io dobbiamo ammettere che ci troviamo in una situazione più grande di noi, ed è per questo che vi chiediamo di tenerci in considerazione per qualsiasi evenienza …”
“Andrè, mi unisco alla richiesta di mio cognato, contate su di noi!”
 
Le parole dei miei generi mi riempiono di orgoglio, sorrido e ribatto: “Grazie figlioli, era questo che volevo sentirvi dire!”
 
 
“Marianne, come ti senti?”
“Un poco meglio Joséphine, ma lo stomaco è in subbuglio. Sarà stato a causa di tutto quello che è successo.”
“Marianne vorrei tanto essere già a Torino, temo che saremo continuamente attaccati! .. Marianne, durante il viaggio, esigo di avere un’arma con me.”
“Anch’io Joséphine, voglio armarmi! .. Non possiamo dimenticare che, se non fosse stato per nostra sorella, a quest’ora …. Santo cielo, non voglio nemmeno pensarci.”
Dei passi, è Oscar che ci affianca, e dice: “Marianne, Joséphine avete perfettamente ragione. Dopo quanto successo, è giusto che vi armiate”
“Contaci Oscar, i ribelli non ci coglieranno più di sorpresa!”
 
“Girodelle, dobbiamo riprendere il nostro viaggio, abbiamo ancora alcune ore di luce, e dobbiamo sfruttarle al massimo.”
“Sissignore, possiamo ripartire!”
 
Mi avvicino alla carrozza con l’intento di salire a casetta, Andrè mi guarda e protesta: “Oscar, sarebbe il caso che tu continuassi a viaggiare con le tue sorelle.”
“Ma Andrè, io posso tranquillamente …….”
Leggo il disappunto sul volto di mio marito, capisco che è davvero preoccupato per me, ci scrutiamo per qualche istante ….. decido di accontentarlo, gli dico: “E va bene Andrè, proseguirò il viaggio con Marianne e Joséphine!”
 
La mia Oscar, la sua voce è un lamento, sbuffa. Lo so, non vuole stare con le sue sorelle, ma per una volta mi darà ascolto. Sono felice, non lo nascondo.
 
Il suo volto si illumina, mi sorride, mi accarezza il viso, leggero, con una dolcezza infinita, sento la sua mano calda sulla mia pelle ed un brivido mi percorre la schiena, mai avrei pensato che una carezza del mio Andrè potesse farmi questo effetto, e mi sussurra: “Grazie amore, mi rendi felice!”
 
Le mie labbra sfiorano la sua mano, lo guardo, sorrido, mormoro: “A stasera Andrè. Spero solo che le mie sorelle non mi tormentino con i loro discorsi.”
La mia amata Oscar ha una voce bassa, dolce, arrendevole. È una donna eccezionale, forte, decisa, ma anche dolce, tenera. Capace di gesti di una tenerezza infinita!
 
La voce forte e chiara di mio padre distoglie i nostri pensieri: “Su avanti …. Ripartiamo!”
 
Andrè mi apre lo sportello,mi sorride, un sorriso carico di amore, entro, lo richiude.
 
“Oscar, e così ti sei decisa finalmente! .. E adesso che siamo qui, abbiamo tante cose di cui parlare, sorellina!”.
Ecco, non mi sono ancora accomodata che Joséphine inizia già, Oscar stai calma, pensa ad Andrè ed al piccolo che porti in grembo…..stai calma……..
 
Mi avvicino ad Andrè, sono soddisfatto: Oscar è salita in carrozza, finalmente mia figlia si è comportata sensatamente.
 
“Andrè, sono contento che tu sia riuscito a convincerla a proseguire il viaggio in carrozza, almeno starà più comoda,si riposerà un poco, starà più al caldo e correrà meno rischi!”
 
“Anch’io ne sono contento Signore! … Però mi chiedo per quanto tempo riuscirà a resistere accanto a Joséphine e Marianne.”
“Uhmm. .. Conoscendola, e conoscendo le sue sorelle, non molto Andrè! … Su, rimettiamoci in marcia.”
“Sissignore!”
 
 
 
“Oscar, adesso che finalmente siamo rimaste sole, lo sai che dovrai darci un mucchio di spiegazioni? Non credere di cavartela con poche parole.”
“Joséphine ti prego, non tormentarmi, altrimenti mi costringerai a continuare il viaggio cassetta!”
Mia sorella ha lo stesso tono del Generale nostro padre, è il suo ritratto! Stesso piglio deciso, stesso modo di fare e di pensare.
“Scordatelo Oscar, tu sei incinta quanto noi, anzi credo che tu sia avanti di due mesi, quindi, dovrai sopportarci per il bene di nostro nipote!”
Faccio un lungo sospiro, e ribatto: “Su avanti … dimmi cosa vuoi sapere?”
“Il sicario, quando ha puntato la lama contro di me e Marianne, ha parlato di una lettera di Sua Maestà, che qualcuno di Voi custodisce. Dicci di cosa si tratta, e perché è così importante!”
Scoppio a ridere, una risata aperta, piena! Ma Joséphine dove vive?!!!
“Ah ah ah … Questa si che è bella ah ah ah ….”
“Oscar, cosa ti prende?!  Perché ridi? Adesso mi prendi in giro?!!”
“Niente affatto Joséphine, ma come posso dirti qualcosa che a nessuno di noi è dato sapere?”
“Come? Vuoi dire che tu non conosci il contenuto della lettera?”
“Ne io, ne nessuno altro Joséphine!”
“Cosa? Vuoi dire che stiamo scortando un pezzo di carta, mettendo a repentaglio la nostra vita?”
“Esattamente! E adesso, hai finito di fare domande?”
Marianne, incalza: “Un momento Oscar, ma ti pare normale tutto questo?”
“Marianne, noi soldati, non siamo tenuti a chiederci il perché delle missioni, dobbiamo obbedire e basta!”
“Questa si che è bella! .. Ma dico, allora il viaggio che faremo a Vienna è per consegnare la lettera all’imperatore Joseph, vero sorellina?”
“Joséphine, Marianne, ascoltatemi bene, meno parliamo della missione, e meglio sarà per tutti noi.”
Mia sorella maggiore protesta: “E No! .. Io rischio di essere ammazzata e tu, pretendi pure che non ne parliamo?! .. Oscar, non puoi trattarci in questo modo! … Avanti, su parla!”
“Cosa volete che vi dica, se noi tutti non sappiamo nulla di più di quanto vi ho già detto?!”
“Joséphine, nostra sorella è sincera, è inutile che tu la tormenti in questo modo, non esasperarla!”
Mia sorella mi scruta severamente, e subito dopo mi sorride maliziosa, mi dice: “Avanti Oscar, visto che non ci puoi raccontare nulla di più sul nostro viaggio, raccontaci almeno dell’altro tipo di missione che hai svolto con Andrè!”
“Cosa? Ma Joséphine, di quale missione stai parlando?”
“Io e Marianne siamo curiose di sapere dove avete concepito la creatura che porti in grembo!”
“Ma dico Joséphine, che ti prende, sono forse cosa da chiedere?”
Oh santo cielo! Cosa ho fatto di male per meritarmi una sorella così sfacciata ed impicciona? Mi sento il viso caldo, sarò arrossita! Maledizione Joséphine! Inizio a sudare, mi guardo i palmi delle mani, le strofino sui pantaloni.
“Su su Oscar, quante storie! E’ risaputo che Marianne ed io siamo letteralmente impazzite in quel bordello, ma tu …. Su avanti sorellina vogliamo sapere!”
Guardo sbigottita le mie sorelle, che aspettano curiose la mia risposta, un respiro per riprendere il controllo e dico loro: “Ma cosa Vi fa pensare che io Vi racconti delle cose tanto intime?!”
Marianne mi sorride e continua: “Avanti Oscar, se tutti sono a conoscenza che i nostri figli sono stati concepiti in un bordello, perché non potremmo sapere dove è stato concepito il tuo?!”
“Ma nemmeno per sogno …”
Oscar ha uno sguardo deciso, brilla di una strana luce. È combattiva, meno intimidita. Sembra che voglia proteggere qualcuno……
Joséphine, incurante di me, continua: “Su avanti Oscar, nostro nipote è stato concepito prima che i suoi genitori si sposassero, e vogliamo sapere dove è successo il fattaccio!”
“Fattaccio? Ma dico … smettetela!”
 
Il tono della mia voce sale, mi sembra di dover mettere ordine in caserma.
 
“Nella tua stanza? .. Nelle scuderie? .. Nel casino di caccia?”
“Joséphine, smettila!”
“No, no, ci sono, …  sulla scrivania di nonno Augustin, non dimentichiamo che nostro padre ha dato perfino la chiave del suo studio ad Andrè!”
Marianne rincara la dose: “Forse sulla scrivania, ma adesso bisogna vedere quale, se quella del nonno, o quella della caserma!”
“Già sorellina, non ci avevo pensato! .. Oscar, lo avete fatto con le divise addosso?! Su dai sbrigati, parla! .. Vogliamo saperlo! .. Noi sinceramente non ti capiamo, ma perché ti vergogni così tanto a dircelo?”
“Voi due siete davvero insopportabili!! Ora basta!!”
“Oscar, non vedo perché tu non debba condividere certe cose con noi!”
Sono davvero al limite della sopportazione, non ne posso più, protesto: “Adesso basta!! Voi due smettetela, siete davvero impossibili, ancora un’altra parola e raggiungo Andrè!”
“Ah ah ah … Dai sorellina, non credevo che fossi tanto permalosa! Su dai, cosa ti costa raccontarcelo?!! ..  E’ stato bello in caserma? Quasi, quasi, potresti prestarmi le chiavi del tuo ufficio ah ah ah!”
“Joséphine basta! Non ne posso più!!” …… Mi affaccio dal finestrino e urlo: “ANDREEE’!!!! TI ORDINO DI FERMARE LA CARROZZA IMMIEDIATAMENTE, SVELTOOO!”
 
 
Dall’alto sento la voce animata di mia moglie,sta urlando con tutta la voce che ha in corpo, capisco immediatamente che ha discusso con le sue sorelle, del resto era prevedibile che Oscar non sarebbe resistita a lungo.
Arresto i cavalli, domando: “Oscar, cosa ti succede?”
“NULLA ANDRE’! VOGLIO PROSEGUIRE IL VIAGGIO A CASSETTA ,PIUTTOSTO CHE STARE CON LE MIE SORELLE!E NON PROVARE A DIRE NULLA!! CHE SE NON HO PASSATO LORO A FIL DI SPADA, POTREI FARLO CON IL PRIMO CHE NON MI UBBIDISCE!”
 
 
 
Con un salto scendo dalla mia postazione e raggiungo mia moglie che apre lo sportello e salta fuori con un balzo, agile come una gazzella, furiosa!. Non so cosa pensare, sono senza parole….aspetto qualche secondo e ribatto: “Ma Oscar, cosa dici, fa molto freddo, tu non puoi …..”
“Basta Andrè, non ci sono stata nemmeno mezz’ora, e già ne ho abbastanza, voglio proseguire il viaggio con te!”
 
Sento la voce persuasiva di Marianne, che dice: “Dai Oscar, calmati! Andrè ha ragione, fa troppo freddo per metterti a cassetta, su dai entra, non perdiamo altro tempo!”
 
Le parole di mia sorella mi irritano ancora di più, la guardo e ribatto: “Non ci penso nemmeno, preferisco prendere freddo lassù,che stare rinchiusa con voi due!”
Joséphine sorride, con tono pacato mi dice: “Lo ammetto, forse abbiamo esagerato un tantino, e ci dispiace, ma tu ammetti di aver ecceduto!”
“Che … cosa? .. Ma dico, io .. esagerata? Joséphine, Marianne, chi ha superato il limite, siete state Voi, non io! ….. Andrè ascolta, dammi il tempo di rovistare nella borsa, devo prendere la mia cappa, così starò al calduccio, di fianco a mio marito! Chiaro?!!!”
 
“Oscar ti prego ….”
“Andrè, non insistere, io là dentro non ci torno!”
 
 
Vedo venirci incontro mio padre in sella al cavallo.
 
“Cosa sta succedendo? Perché Vi siete fermati.. forse qualcuna di Voi si sente male?”
Joséphine incalza: “Padre stiamo benissimo, è solo che Oscar sente freddo e sta cercando una maglia pesante!”
 
 
 
Vedo mia figlia, cercare l’indumento nelle borse, la osservo, è arrabbiata, mi chiedo cosa le sia accaduto! … Ma con accanto Joséphine immagino il motivo della discussione.
Oscar prende una bella cappa pesante dalla sua borsa, con cappuccio ricoperto di pelliccia, la infila veloce, chiude ogni bottone e sale a cassetta dicendo: “Andrè, possiamo ripartire.”
“Oscar, ti prego, torna dentro, fa troppo freddo!”
“Andrè, ti ho già detto che il mio viaggio proseguirà qui con te! E adesso basta discutere, dobbiamo cercare un posto per accamparci prima di sera!”
Faccio un lungo respiro e con tono arrendevole, dico: “E va bene, come vuoi, tanto so che è inutile insistere con te.”
“Appunto Andrè, su dai sbrigati!”
 
Vedo Andrè, salire a cassetta, scruto severamente la mie figlie, e con tono di rimprovero dico: “Se Oscar ha deciso di proseguire il viaggio accanto ad Andrè,di sicuro siete state voi le artefici di questa situazione, vero?”
“Padre, non è certo colpa nostra, se con mia sorella non si può scambiare alcuna confidenza!”
“Uhmm … Joséphine, ti conosco bene, di sicuro tu l’avrai …….”
“L’avrò cosa?”
“Non fingere con me, è meglio lasciar perdere, tanto nessuno riuscirà più a convincere Oscar a proseguire il viaggio con Voi due! Vi conosco e conosco soprattutto te,Joséphine! ….. Non ci resta che rimetterci in marcia!” …… Alzo lo sguardo, vedo Andrè stringere a se Oscar, tossicchio e dico: “Oscar, copriti bene, che fa molto freddo, e tu Andrè, tira i cavalli che ci rimettiamo in marcia!”
“Sissignore, possiamo andare!”
 
Vedo il Generale mettersi alla testa degli uomini, il nostro viaggio prosegue.
 
 
Dopo quanto accaduto con le mie sorelle, sono terribilmente infastidita. Andrè mi guarda, mi sorride. Il suo sorriso, per me, è davvero rilassante, la mia mano si intreccia alla sua, non resisto, gli poso un piccolo bacio, e mi abbandono sulla sua spalla. Mi appoggio al mio amore, sento il calore del suo corpo scaldarmi. Chiudo gli occhi, mi lascio andare ai miei pensieri ...
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meraviglioso amare ed essere amati.
 
Guardo la mia Oscar, è stretta al mio braccio, ha gli occhi chiusi, sorride….piano piano la sento rilassarsi….quanto la amo!
 
 
“Joséphine, mi dispiace davvero che nostra sorella, sia li fuori a gelarsi, mi sento in colpa!”
“Dai Marianne, credo che Oscar non aspettasse altro che tornare da Andrè, secondo me, ha colto al volo l’occasione per tornare da lui.”
“Tu credi Joséphine?”
“Ma certo Marianne! … Quei due non riescono a stare lontano l’una dall’altro nemmeno cinque minuti, figurati poi una giornata intera.”
“Che esagerata che sei Joséphine!”
E’ la verità Marianne! .. E poi vedrai che non appena le sarà passata la rabbia, tornerà di nuovo qui, vedrai, Andrè la convincerà a non proseguire il viaggio al freddo.”
“Lo spero davvero Joséphine!”
 
Sono accanto al Generale, mi chiedo cosa sarà accaduto a Madamigella Oscar, era davvero furiosa con la sue sorelle. Però che caratterino, era davvero furibonda, di sicuro l’avranno fatta andare su di giri! .. Nemmeno quando ci comandava, e sorgevano dei problemi abbastanza gravi, l’ho mai vista tanta adirata. Adesso è accanto a suo marito … magari la sta consolando … beato lui! Come vorrei sentire il suo viso appoggiato al mio corpo, come vorrei stringerla tra le mie braccia e consolarla…e invece, lei ha scelto Andrè…..
 
 
Il viaggio comincia a diventare sempre più difficile. Più ci addentriamo tra le Alpi e più si avverte il gelo. È agosto, ma il cielo è carico di nuvole, inizia ad alzarsi anche il vento.
Mantengo l’andatura del mio cavallo accanto alla carrozza, vedo aprirsi il finestrino, la Marchesa si affaccia e mi dice: “Alain, possibile che faccia tanto freddo? Si può sapere dove ci troviamo?”
“Madame Joséphine, ci stiamo addentrando sempre di più tra le montagne, probabilmente troveremo la neve.”
“La neve? Santo cielo Alain, ma siamo ad agosto, come è possibile?”
“Non meravigliateVi Marchesa, qui è naturale che nevichi anche ad Agosto.Siamo quasi a 2000 metri di altezza, capita che la neve non si sciolga neppure durante l’estate!”
“Spero davvero che tu stia esagerando Alain, qui si gela!”
“Non lo dite a me Marchesa! …. Madame, come se non bastasse, siamo in salita, i cavalli cominciano ad avere difficoltà.”
 
 
“Hai sentito Marianne? E probabile che oltre a trovarci nel bel mezzo della neve, i cavalli siano in difficoltà per via del sentiero ripido! Marianne temo che prima di accamparci, avremo parecchi problemi!”
“Joséphine, ma ti immagini: dormiremo all’addiaccio …… con questo freddo … povere noi! .. Non siamo dei soldati abituate a simili condizioni, come faremo?”
“Non lo so Marianne, ma io comincio davvero a sentire freddo, prendo una coperta per coprirmi …… eccola qua! .. Almeno adesso va molto meglio!”
 
Il paesaggio che si staglia davanti ai nostri occhi è incantevole: un cielo grigio, carico di neve, montagne alte tutto in torno a noi, e la neve che ricopre il sentiero. Il caldo dell’estate non è riuscito a sciogliere queste nevi. Siamo ancora in salita, manca ancora molto prima di arrivare al valico del Monginevro, poi da lì inizierà la nostra discesa verso Torino.
 
“Andrè guarda la neve! … Non è possibile, più avanti il suolo è ricoperto dalla neve!”
“Oscar,il pendio sta diventando sempre più ripido, i cavalli fanno fatica a tirare la carrozza.”
“Andrè, la carrozza è carica di bagagli, il peso ed il pendio  troppo ripido impediscono ai cavalli di tenere il passo, come facciamo?”
“Va alleggerita Oscar, è l’unica soluzione!”
 
Dal basso sento la voce di Gerard: “Andrè, i tuoi cavalli non ce la fanno più, devi fermarti!”
 
“Gerard ha ragione, Oscar dobbiamo fermarci e alleggerire immediatamente il carico.”
 
Andrè lascia il suo posto, e raggiunge Alain e Gerard, mio padre e Girodelle si uniscono a tutti gli altri.
 
Alain, dice: “Andrè, i cavalli non ce la fanno, bisogna alleggerire il carico.”
“Alain, dobbiamo distribuire assolutamente il carico sugli altri animali, qualcosa magari anche su quello che state montando …”
 
 
“Joséphine, cosa sta accadendo? La carrozza si è fermata. Ho paura, temo un'altra imboscata!”
“Ma no che dici, sembra tutto tranquillo, comunque, per qualsiasi evenienza, prendo lo stiletto che mi ha dato Oscar.”
“Sssi … Joséphine, io prendo il mio, non si può mai sapere …”
“Ecco fatto, adesso anche io sono armata, che ci provino, che gli faccio assaggiare la mia lama!”
 
Mi affaccio al finestrino con lo stiletto in mano, scruto con attenzione, voglio sincerarmi che sia tutto a posto, rientro, guardo mia sorella e dico: “Marianne, fuori è tutto tranquillo.”
“E allora perché ci siamo fermati?”
“Non ne ho la più pallida idea! ..L’unica cosa che posso dirti, è che tutti stanno discutendo.”
 
“Generale, voi dite che non c’è altra soluzione?”
“Mi dispiace Charles, ma non possiamo fare altrimenti, altrimenti rimarremo impantanati nella neve, quindi cominciate ad alleggerire la carrozza, Marianne e Joséphine dovranno proseguire il viaggio sui muli, non c’è altra soluzione! ….. Dobbiamo sbrigarci, purtroppo a breve si abbatterà una bufera di neve!”
 
 
“Marianne, non capisco cosa stia accadendo, perché non proseguono, si gela!”
“Joséphine, hai ragione, anch’io comincio a risentire il freddo.”
 
Lo sportello della carrozza si spalanca, è nostro padre, che dice: “Marianne, Joséphine, indossate immediatamente gli indumenti più pesanti che avete.”
“Cosa succede Padre?”
“I cavalli non riescono a risalire il pendio, la carrozza è troppo pesante.”
“Non capisco, cosa c’entra il nostro abbigliamento?”
“Dovrete proseguire il viaggio sui muli.”
“Cosa?!! ..Ma Padre, cosa dite?! Con questo freddo?”
“Marianne, mi dispiace, ma non possiamo fare altrimenti.”
Joséphine, incalza: “Ma Padre, anziché far viaggiare noi sui muli, perché non ci mettete il bagaglio?!”
“Faremo anche quello, ma non sarà sufficiente! .. Guardate il suolo, c’è il manto nevoso, si rischia di rimanere impantanati, avete capito adesso? E ora sbrigatevi, non c’è altro tempo da perdere, tra non molto rischiamo di imbatterci in una bufera di neve e inizia a calare il sole!”
“COSA?!! .. Ma Padre, dove ci accamperemo, se qui tra poco ci troveremo in mezzo alla bufera?”
“Dobbiamo cercare un rifugio …”
“In mezzo alle montagne? Ma cosa dite?”
“Magari troviamo una malga, una stalla, un qualsiasi rifugio andrà bene ….”
“Cosa dite? Una stalla? Noi dovremmo passare la notte in una stalla?”
“JOSÉPHINE, ADESSO BASTA CON LE DISCUSSIONI STERILI, PREPARATEVI E MONTATE SUI MULI! ABBIAMO PERSO FIN TROPPO TEMPO CON LE VOSTRE CHIACCHIERE!”
“Ma Padre ….”
“NON DISCUTERE Più JOSÉPHINE! .. COSA CREDI, DI ESSERE  IN VILLEGGIATURA?!”
 
Mio padre mi lascia senza parole, è davvero furioso, chiude lo sportello, guardo mia sorella e dico: “Marianne, cerchiamoci degli indumenti pesanti, qui si mette male!”
“Joséphine, temo che passeremo davvero dei brutti momenti!”
 
 
“Generale, abbiamo distribuito buona parte del carico sui cavalli disponibili,abbiamo preparato anche le sacche da viaggio ed ognuno di noi ha un piccolo bagaglio sul proprio cavallo, i muli per le Vostre figlie sono stati sellati.”
“Bene Sassoin, muoviamoci!”
 
“Oscar, cosa fai?”
“Prendo il mio César, non posso rimanere qui con te.”
“Oscar, ti prego sta attenta e copriti, comincia anche ad alzarsi il vento!”
“Tranquillo Andrè, non è certo la prima volta che mi trovo in queste condizioni! ….. Vado da César!”
 
Vedo mia moglie allontanarsi, mi ha detto di non preoccuparmi. Ma come faccio a non esserlo? … Oscar, lo so che non è la prima volta che affronti simili intemperie … ma ora sei incinta, e tu nemmeno te ne rendi conto! … Sono davvero preoccupato! Accidenti! Ma perché mia moglie non vuole capire che deve avere più cura di se stessa?
 
Vedo Andrè preoccupato, lo capisco: sua moglie percorrerà il sentiero a cavallo, forse è meglio che gli dia il cambio. Guardo su, e a gran voce gli dico: “EHI, ANDRE’, VIENI GIU’ PER FAVORE!”
“COSA C’E’ GERARD?”
“SU DAI, SBRIGATI ANDRE’ …”
 
Non discuto la richiesta del mio amico, scendo dalla carrozza.
 
“Cosa c’è Gerard?”
“Ascolta Andrè, visto che il Comandante prenderà il cavallo, prendi il mio posto, guiderò io la carrozza!”
“Oh Grazie Gerard, sei davvero gentile!”
“Ma figurati amico, tu avresti fatto lo stesso al mio posto!”
 
Raggiungo Oscar, e dico: “Aspetta, penserò io a sellare i cavalli.”
“Cavalli? Ma ….”
“Gerard prende il mio posto, ed io il suo.”
 
Andrè mi sorride con amore, nel suo sguardo c’è apprensione ma anche la gioia di starmi accanto, capisco che voglia vegliare su di me, annuisco, e dico: “Va bene Andrè, sella i cavalli, intanto vado da mio padre, ho qualcosa da dirgli.”
“Va bene Oscar.”
La voce di Andrè mi scalda il cuore, mi chiedo come faccia a sopportarmi sempre, a calmarmi, a capirmi. Credo che se sono diventata un ottimo soldato è solo grazie alla sua presenza al mio fianco da 30 anni, e se ora diventerò madre, è solo grazie a lui, alla sua pazienza ed al suo infinito amore. Il mio Andrè, senza di lui sarei persa. Certe volte è davvero troppo apprensivo, ma lo capisco, porto pazienza e gli sorrido. È il mio “Angelo Custode” da sempre……in fondo ci siamo salvati a vicenda. Quando arrivò a palazzo era solo un bambino spaventato, appena rimasto orfano. Ed io ero….una mocciosa senza amici con cui giocare, convinta di essere un maschio…..
 
 
Vedo Charles e Louis avvicinarsi, quest’ultimo ci dice: “Marianne, Joséphine, vi siete coperte abbastanza?”
“Si Louis, siamo pronte, spero di farcela! …. Fa molto freddo!”
“Si lo so  cara, ma non possiamo fare altro, su dai, monta sul  mulo!”
 
 
“Joséphine …”
“Dimmi Charles.”
“Hai indossato le maglie di lana?”
“Che domanda Charles, certo che si, ma fa comunque freddo!”
“Su forza, sbrigati a salire, dobbiamo partire immediatamente! … Ti starò vicino cara!”
“Ti ringrazio Charles, ma ho l’impressione di vivere in un incubo!”
 
Oscar, è sul suo cavallo,Marianne ed io siamo sui muli, i nostri mariti ci affiancano, udiamo la voce di nostro padre: “AVANTI .. IN MARCIA!!”
 
 
Ho preso il posto di Gerard, il mio compito è quello di sorvegliare Marianne. Vedo mia moglie sul suo cavallo, è stretta nella sua cappa, intravedo appena l’oro del suoi capelli, ha messo il cappuccio in testa per ripararsi dal vento. Oscar è una donna  forte e decisa,sono orgoglioso di lei! E’ il mio amore, la mia ragione di vita! …  Affianca suo padre, ma accanto al Generale c’è anche lui: il Maggiore Girodelle. Sono tutti e tre davanti a me. Vedo Girodelle guardare mia moglie …. Dio come sono geloso! .. Lo so, sono uno sciocco, non ho motivo di esserlo, ma so che lui l’ama, e il sentimento che Girodelle prova per mia moglie, mi fa impazzire di gelosia. Devo cercare di non pensare e soprattutto non debbo lasciarmi andare alla gelosia! ….. Perché Oscar ama me, solo me! Lo so…….però è tutto così difficile! Finalmente si riparte, mentre intorno a noi comincia a cadere qualche fiocco di neve.
 
 
 
Marianne ed io cavalchiamo sui nostri muli, accanto a me c’è Charles, che mi dice: “Cara su, non abbatterti, ce la faremo!”
“Tu credi Charles? Comincio a dubitarne …… ma hai visto? Nevica, tira il vento e fa freddo….dubito che ce la faremo così facilmente…..Charles, mi chiedo come faccia Oscar a resistere, e soprattutto a non lamentarsi!”
“Joséphine, dimentichi che tua sorella è un soldato, non una donna qualunque …”
“Ti ringrazio per l’apprezzamento Charles …”
“Joséphine, non era mia intenzione offenderti io ….”
“Ho capito benissimo cosa volevi dire, stai tranquillo che non mi lamenterò più!”
“Ma Joséphine io ….”
“Non aggiungere altro, fa troppo freddo per discutere, e poi io e te abbiamo un conto in sospeso.”
“Cosa dici?”
“Mi hai tenuto nascosto che la nostra è una missione pericolosa! Stai tranquillo, me la pagherai Charles!”
“Ma Joséphine …”
“Sta zitto Charles, sono troppo arrabbiata per ascoltare ancora il suono della tua voce!”
“Si cara, non dirò più nulla!”
 
 
Mia figlia è accanto a me, porta il suo Cesar al passo. Il suo atteggiamento è quello severo, di un soldato: non una piega, non una parola. Sono davvero preoccupato per lei, non si rende ancora conto delle sue reali condizioni. Da quando siamo partiti per la missione, ha sempre cavalcato senza alcun riguardo. Non si è risparmiata neppure prima, quando siamo stati attaccati! È mai possibile che non voglia capire che adesso le sue priorità devono essere altre! Mi auguro che Andrè riesca a tenerla a bada….è l’unico che può farla ragionare, però…..sono davvero fiero della mia piccola figliola! Nessuna donna è in grado di fare ciò che per lei è normale, e pochi uomini sono in grado di eguagliarla nell’uso delle armi. Poi è un ottimo stratega, non c’è che dire! Sono fiero di lei, della mia adorata Oscar. Spero che troviamo davvero un posto al cado per passare la notte, ho tre figlie incinte al seguito, povero me, quante preoccupazioni!
 
 
 
“Charles, il vento comincia a soffiare sempre di più …”
“Joséphine, come se non bastasse, comincia a nevicare ….. tra un po’ sarà un problema  proseguire!”
“Charles …  non riesco più a  controllare il mulo, come faccio?”
“Scalcia nei fianchi Joséphine, dovrebbe …..”
“Dovrebbe cosa Charles? .. Non lo vedi che non ne vuole più sapere di camminare?”
 
Vedo la Marchesa in difficoltà, mi avvicino, le dico: “Madame, cercate di farVi obbedire dal mulo, altrimenti non camminerà più!”
“Alain, si può sapere come posso fare? Non lo vedi che non ne vuole sapere?”
“Uhmm … Marchesa, evidentemente, l’animale  è stanco …”
“Come sarebbe a dire che è stanco! … Da quanto in qua un mulo deve fare tutte queste storie per camminare?”
Arresto il cavallo e ribatto: “Marchese, il mulo si rifiuta di proseguire, forse se la Marchesa scendesse, il mulo camminerebbe …”
“Ma cosa dici Alain, ed io cosa faccio, proseguo il viaggio a piedi?”
“Non ho detto questo Marchesa, l’unica soluzione è quella che saliate sul cavallo di Vostro marito.”
“Charles, hai sentito cosa ha detto Alain?”
“Certo cara, mi pare l’unica soluzione. Su scendi e vieni qui da me.”
 
Sarebbe un’idea, magari stretta a mio marito, mi riscaldo un po’, e il viaggio diventa meno faticoso!  Non me lo faccio ripetere, scendo immediatamente dal mulo, mi avvicino a Charles che è sul cavallo, che mi dice: “Su dai Joséphine metti il piede nella staffa e Sali! …”
“Ci provo Charles, ma non mi sembra tanto facile con te sopra!”
“Su dammi la mano, vedrai che ce la farai.”
 
Afferro la mano di mio marito, tento di sollevarmi, ma non ci riesco. Vedo Charles in difficoltà, non sa come aiutarmi, l’unica soluzione è che mi aiuti qualcuno, ma non voglio, l’ultima volta che Alain lo ha fatto, Charles è diventato geloso! ….. Ma senza averglielo chiesto, sento che qualcuno mi da una spinta dal fondo schiena e mi aiuta a salire: è Alain!
 
“Fatto Marchesa, adesso possiamo proseguire! Su sbrighiamoci, che gli altri ci hanno distanziati!”
 
Rimango basito dall’atteggiamento del soldato Sassoin, ancora una volta ha toccato il fondo schiena di mia moglie con tanta disinvoltura, e come nulla fosse, ci ha distanziati quel tanto da scortarci, è incredibile in che razza di situazione ci troviamo.
 
“Charles, credo che sia stato meglio così …”
“Cosa intendi Joséphine?”
“Mi riferisco al fatto che cavalco con te, almeno mi stringi da dietro e soffro meno il freddo.”
“Almeno c’è una nota positiva in tutto questo guazzabuglio!”
“Cosa c’è Charles, perché questo tono tanto freddo?”
“Meglio che non te lo dica Joséphine!”
“Ma Charles … che ti prende?”
“Nulla Joséphine, nulla! …. Stringiti a me, e non dire altro!”
“Eh no Charles! Dimmi cosa ti prende! .. Certo io non proseguo il viaggio con te in questo modo, e tanto meno ti abbraccio, hai capito?”
“Joséphine, tra non molto ci troveremo nel bel mezzo della bufera, e tu hai voglia di discutere con me?”
“Certo che si Charles! … Non credo di meritare tanta   freddezza da parte tua …”
“Non senti che si gela? Non posso che offrirti il gelo e non il calore, mia cara mogliettina!”
“Oh questa si che è bella, adesso sei anche sarcastico?”
“Non  posso farne a meno … credimi!”
Mi allontano appena da mio marito, lo guardo, il suo volto è tirato, ribatto: “Un momento, tu sei arrabbiato, perché Alain, mi ha aiutato a salire sul cavallo, vero Charles?”
“Aiutato? .. Io direi che ti ha toccato nuovamente il fondo schiena!”
“Charles, se  Alain non mi avesse aiutata a salire, a quest’ora saremmo stati ancora lì fermi! .. E poi, è mai possibile che tu debba essere geloso di Alain?”
“Certo, perché non dovrei esserlo? Sei una donna piacente .. bellissima .. e sei mia moglie!Mia, solo mia!!”
“Oh Charles tesoro, che soddisfazione che mi dai! … Tu sei geloso ancora di me, che bello!!”
“Joséphine, adesso ci manca solo che ti diverta alle mie spalle!”
“Ma no caro, anzi, sai …….. ti stringo ancora di più …”
“Ma come, non volevi vendicarti di me, per averti tenuto nascosto che siamo in missione?”
“Certo che si, ed ho già pensato a come …”
Vedo mia moglie sorridere, un sorriso malizioso….le brillano gli occhi….ho quasi paura a chiederglielo, ma non resisto:
“Ah si, davvero? Sentiamo, sentiamo quale sarà la tua ritorsione?!”
“Dovrai giacere con me, tutte le sere, anche se sarai stanco!”
“Cosa? Tu sei pazza Joséphine! Ma ti rendi conto in che razza di situazione ci troviamo?”
“E allora? Ti ricordo, che se mi ritrovo incinta, è tutta per colpa tua.”
“Mia? Ma se tu …”
“Io niente! Se tu mi avessi confessato la verità sin dall’inizio, io non avrei insistito affinché ti abbandonassi a me, quindi …… taci!”
“Joséphine, anche tu, sei identica a tuo padre!”
“Cosa? Io .. sarei .. come mio padre?”
“Certo che si, vuoi avere sempre l’ultima parola!”
“Oh Charles, quando vuoi sai essere davvero petulante!”
“Non quanto il soldato che ti ha toccato il sedere per ben due volte!”
“NOOO!!! Ancora con questa storia!! .. Charles, inizio a non sopportarti più, quindi, preferisco non risponderti!”
“Meglio così Joséphine, almeno evitiamo di litigare!”
 
 
 
 
Pochi metri ed anch’io non riesco più a gestire il mio cavallo: non sono abituato a cavalcare con un passeggero con me, anzi non affatto abituato a cavalcare, meno che mai in montagna, con la neve. Sono in evidente difficoltà.
Il soldato Sassoin mi si avvicina e dice: “Marchese, le condizioni avverse non  riescono a farVi proseguire! .. Scusatemi se mi permetto, ma così, non riuscirete più  ad andare  avanti.”
 
Maledizione .. debbo ammettere che il soldato ha ragione … non ce la faccio. Il cavallo affonda nella neve, ed io non riesco più a controllarlo.Per di più, il peso di mia moglie mi sbilancia, il cavallo scivola ed io non riesco a gestirlo….decisamente non sono pratico!
 
Guardo poco più avanti a me, anche Marianne è in difficoltà con il mulo, non riesce neppure lei a gestire la situazione.
 
Il soldato, con disinvoltura mi dice: “L’unica soluzione, è quella che Voi proseguiate il viaggio da solo.”
“Ma Sassoin, è mia moglie?”
“A lei se permettete ci penso io! .. Sono un soldato, e so come cavarmela. Guardate Marchesa, anche vostra sorella non è più in grado di proseguire il viaggio da sola, ha bisogno d’aiuto, meglio che a lei ci pensi Andrè! ….. Scusatemi vado da lui per dirglielo.”
 
Vedo il soldato allontanarsi e raggiungere mio cognato, guardo mia moglie severamente, le dico: “Adesso ci mancava anche che tu andassi a cavallo con lui!”
“Charles, siamo costretti dalle circostanze! .. E poi anche Marianne dovrà andare con Andrè, e sono sicura che Louis, non farà tutte queste storie! E poi, se tu avessi frequentato l’accademia militare, forse a quest’ora non ci saremmo trovati in questa situazione.O se almeno avessi reso lezioni di equitazione…..”
“Oh basta Joséphine, è inutile discutere con te, tanto vuoi avere sempre la meglio! .. E vedi di non lasciarti sfiorare troppo da Sassoin, capito Joséphine?”
“Tranquillo Charles, mi limiterò semplicemente a farmi sfiorare la schiena. Va bene?”
“Joséphine, sei davvero impossibile!! Ti diverte proprio prendermi in giro, vero?”
“Certo che si, quindi è meglio che tu non dica altre stupidaggini!!”
Non lo nego, la gelosia di mio marito mi lusinga, sorrido e continuo divertita: “Capito, mio amore, ma se stasera avremo la possibilità di avere un posto tutto per noi, tieniti pronto per assaporare la mia vendetta.”
“Joséphine, ma si può sapere come fai a pensare a simili cose, quando siamo qui, nel bel mezzo della neve a gelare?”
“Su caro, rilassati, e pensa al calore del mio corpo, vedrai ti sentirai decisamente meglio!Si si….io, al solo pensiero…uhm…..mi sento già molto meglio! Ritrovo la forza per raggiungere il nostro rifugio, ovunque esso sia!!!”
 
Charles ed io siamo scesi da cavallo, aspettiamo che arrivi Alain, mio marito mi guarda e mi dice: “Ti aiuterò io a salire a cavallo, e mi raccomando, non lasciarti stringere troppo!”
Guardo mio marito, spalanco gli occhi gli occhi divertita e gli dico: “Si Charles, ma tu mi raccomando, tieniti in caldo per stanotte.”
“Joséphine, dobbiamo vedere se riusciremo prima a trovare un posto, e poi penseremo al resto!”
 
 
La spedizione si è fermata, il tempo di aiutare le figlie del Generale a salire sui nostri cavalli, Andrè dice a Madame Marianne: “Marianne, aggrappati bene, il tragitto è tortuoso.”
“Va bene Andrè.. Grazie.”
“Louis, tu cerca di starmi vicino!”
“Si … certo Andrè ….”
 
Vedo il Generale avanzare verso noi, mentre Oscar è rimasta in compagnia di Girodelle, scruta severamente me e Marianne e dice: “Un momento Andrè, Marianne verrà con me, il tuo compito sarà quello di affiancare Oscar e Girodelle, non dimentichiamoci che Victor è ferito, e abbiamo un uomo in meno su cui contare.”
“Come volete Generale!”
 
Assisto alla scena, e penso che vorrei che andasse Joséphine con suo padre, e Marianne magari con Alain, avanzo verso il Generale, lo chiamo in disparte, e gli dico: “Scusate Signore, se non Vi dispiace, prendete con Voi Joséphine, e Marianne va con Sassoin.”
“Non vedo la ragione Charles, si può sapere qual è il motivo della tua richiesta?”
“Vedete io ……”
“Su avanti, sbrigati, che non ho tempo da perdere!”
“Ecco .. io …”
“Ascolta Charles, credo di aver capito, non sarai mica geloso di Sassoin?”
“Beh .. a dirla tutta .. si, sono geloso!”
“Ma .. ma dico, che storia è questa? Come è possibile pensare in questo momento a simili idiozie? Charles, non credi che adesso un cambio sia inopportuno? Cosa direbbe Louis? E poi Sassoin, è un soldato in missione, e ha una moglie a casa! Vuoi sapere di più? Ha rifiutato la donna della locanda per sua moglie. Ma poi dico, come ti salta in mente una cosa simile? Tutto questo è assurdo!!”
“Generale io ….”
“Ora basta Charles, ho già deciso e non si cambia! Sassoin si occuperà di Joséphine! E adesso fila, che mi hai fatto perdere fin troppo tempo!”
“Sissignore!”
 
E’ inutile discutere con il Generale, tanto si è capito che in questa famiglia sono tutti uguali: uno più cocciuto dell’altro! E guai a disobbedire, sono terribili! Però Andrè è messo peggio di me: vivendo a palazzo ha ben due Jarjayes a comandarlo! E pure la cara governante!!! … Non mi resta che arrendermi e vedere mia moglie tra le braccia di Sassoin!
 
 
 
 
Il soldato Sassoin è davanti a noi, dall’alto, guarda mia moglie, e dice: “Madame dovete salire …”
Non lo lascio continuare che gli dico: “Rimate in sella, ci penso io ad aiutarla!”
 
Mia moglie ed io ci lanciamo uno sguardo, lei mi sorride, ed io l’aiuto a montare in sella. Non posso negarlo, sono gelosissimo di mia moglie!
 
 
 
“Girodelle, come va il Vostro braccio?”
“E’ un po’ indolenzito madamigella, ma è normale date le condizioni.”
“Non appena saremo arrivati alla Malga, Alain Vi medicherà! .. Vedrete, andrà molto meglio!”
“Si, Comandante …. Grazie!”
“Oh .. Sono io che non Vi ringrazierò mai abbastanza per quello che avete fatto per me!”
 
Non rispondo, mi perdo nel suo sguardo, come posso resistere a tanta bellezza? Certo il suo tono di voce è freddo, nulla a che vedere con la voce dolce e suadente con cui si rivolge al marito, ma io mi perdo comunque…..in quegli occhi azzurri, nel suo profumo…..oh…..non so per quanto riuscirò a sopportare tutto ciò!
 
 
 
 
Oscar e Girodelle stanno parlando, chissà cosa si diranno? .. Vado da lei!
 
Vedo Andrè, e mio padre con in sella Marianne, avvicinarsi,appena mi raggiungono, dico:  “Padre, è tutto  a posto? Possiamo proseguire?”
“Oscar, dobbiamo trovare un ricovero. Se non ricordo male,  non molto lontano da qui  ce n’è uno abbandonato.”
“Si, non è molto lontano da qui! …. Ti ricordi Andrè? E’ dove trovammo riparo!”
“Si Oscar, me lo ricordo benissimo!”
“Padre, dobbiamo affrettarci, il tempo diventa sempre più avverso!”
“Si Oscar, siamo pronti per partire, andiamo!”
 
 
E’ trascorsa quasi mezz’ora da quando abbiamo fatto una breve sosta, siamo sfiniti, infreddoliti, credo che manchi poco per arrivare alla malga! …. Ecco .. finalmente siamo arrivati, riesco a vederla.
 
Mio padre, dice: “Oscar, ci siamo, ancora cento metri! .. Adesso dobbiamo sperare che ci sia posto per tutti  noi! Sai, non ricordo esattamente quanto fosse grande…..”
“Padre, è lo stesso posto dell’altra volta, dove Andrè ed io trovammo rifugio, è piuttosto grande, ricordate? E’  in stato di abbandono, ma c’è posto per tutti!”
“Ehmm … certo che lo ricordo ….lo ricordo bene, molto bene…..soprattutto ricordo lo spavento che ho preso……”
 
 
Vedo mio padre, pensieroso, sono sicura che sta pensando a quando  ha sorpreso me e Andrè nudi, sotto le coperte, ricordo ancora la scenata che fece!

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Dietro le quinte ………….
Tutti contro con il Generale Jarjeyas
 
 
 
Lettera aperta di un povero Generale vessato alle sue stimatissime lettrici
Mie gentilissime lettrici,
Mi sono preso questo spazio, cancellando parte della pubblicazione, dopo avere chiuso Terry nel bagno di casa sua, con la complicità dei suoi figli che così sono stati liberi per qualche minuto. Sapete, è una donna così….così…..argh. Se chiedo al marito mi dice dolce, tenera, passionale….se chiedo ai figli, mi dicono intransigente, dittatrice, ironica.
Per quello che ho visto io…….chiedo il vostro aiuto.
Insomma, sono solo un povero Generale dell’esercito Francese, vessato da due pseudo autrici dotate di piuma magica. Queste due Arpie, si divertono tremendamente complottando sul modo migliore per farmi passare dei guai.
Ma insomma, cosa c’è di male se un generale vuole un figlio maschio? No, davvero….ditemi voi!! In mancanza, me lo sono creato. Certo, ogni medaglia ha il suo risvolto….il mio figlio maschio si è rivelata essere una donna meravigliosa, con un carattere indomito! Ne ho fatto una vera furia! Credo che nessuno, a parte il buon Andrè, potrebbe resistere al suo fianco….
Ecco, proprio per questo ho deciso di farglielo sposare…mi è parsa una buona idea! E invece no! Quelle due scriteriate, hanno dovuto complicare anche questa cosa tanto semplice!
Fidanzamento, matrimonio, figli.
Mi pare facile!!
Ma noooo, quelle due prima mi fanno dire dalla mia piccola, cara adorata figliola che lei, proprio no…il matrimonio no! Poi, finalmente, le fanno cambiare idea….si….cambia talmente idea che concepisce il mio François prima del matrimonio……ditemi voi se è possibile tutto ciò!
Ah, e che sia chiaro, che sia François….peccato che la dolce tenera figliola pensi ad una Sophie!
Ma cosa ho fatto mai io di male per meritarmi due Arpie simili!!!
Mettono in piazza, quelle due scriteriate, le mie notti con la mia dolce Marguerite…osano raccontare come, dove, quando io e Marguerite…..ARGH!!!
Aiutatemi!!! Non vi chiedo molto, mi appello solo al vostro buon cuore per sostenermi nell’impresa, seppure ardua, di convincere queste due Streghe a darmi almeno il mio François. Almeno questo!! Vi prego, aiutatemi Voi. Se siete d’accordo con me, scrivete François come prima parola della vostra recensione….
Confido in voi, mie care dolci, tenere amiche.
Con affetto,
Gen. Augustin Reynier François comte de Jarjayes
 
p.s. fuggo, uno di questi figli scriteriati, l’ha liberata….AIUTOOOOOO
 
 
Terry: “APRITEMIIII, IL VECCHIO PAZZO MI HA CHIUSO DENTROO!!!VOGLIO USCIREEEEEE!!!! …. POSSIBILE CHE NON CI SIA NESSUNOOO?!!!!AIZRAM!!
Marco: “Generale, è meglio liberarla o nostra madre poi ce la farà pagare, sapete, è capace di rincorrerci attorno al tavolo con il mattarello in mano ….”
Generale: “Ma scherzate? proprio adesso che me ne ero liberato?”
Claudio: “Generale …..credeteci, è pericoloso farla inferocire! Sarebbe capace di rincorrerci con il mattarello dietro, e Vi assicuro che picchia duro.”
Generale: “Non ci pensate nemmeno! ..  Sapete anche nanny lo faceva con me, sono qui a raccontarlo o sbaglio?”
Generale:“ “OoooPS ... allora ...... sapete cosa potete dirle? che eravamo tutti sulla terrazza e non l'abbiamo sentita.”
Marco: “Ehm ... veramente non è così semplice, le sue urla …. si sentono anche lassù, ascoltate come strepita …..”
 
Terry: “APRITEEEE !!! SE VI PRENDO......”
Marco: “Generale …. per cortesia ….. abbiamo paura!!”
Generale: “Ma no ragazzo, sta tranquillo, e sii uomo!”
Claudio: “Generale, meglio non farla arrabbiare, altrimenti ci tocca sopportare il suo malumore.”
Generale:“ “Ed io cosa dovrei dire allora?
Marco:“Ma voi …. non vivete con lei, noi si.”
Generale: “Ma Voi siete i figli, e siete dovuti a sopportarla, ma io no!”
Claudio: “Ehm …. Generale .. si però …. pipì .... per cortesia …. Pipì ......”
Generale: “Ascolta ragazzo, ho visto numerevoli piante sulla terrazza, falla lì.”
Claudio: “Terrazza?....ma....mi vedono ….. no no no….io mi vergogno, io non vado lì.”
Marco: “Claudio, sulla terrazza c’è uno sgabuzzino, falla lì.”
Generale: “Impossibile, nello  sgabuzzino, ho  chiuso dentro Madamigella Aizram.”
Aizram: “AIUTATEMI  AD USCIREEE, SONO STATA RINCHIUSA NELLO SGABUZZINO, FATEMI USCIREEEEE…..”
Marco: “Ma questa è Aizram ...... è la sua voce! .. E proviene dallo sgabuzzino!”
Claudio: “Generale, ma si può sapere perché avete rinchiuso nostra madre ed Aizram?”
Generale: “Semplice giovanotto, ho preso il mezzo di comunicazione di Madame, e ho comunicato con le mie adorate lettrici, nella speranza che mi aiutino a difendermi dalle arpie!”
Marco: “Va bene, abbiamo capito, però adesso che avete mandato l’e-mail alle lettrici, potete liberare nostra madre?
Claudio: "Sapete, Generale...il bagno...per cortesia …..il bagno …...”
Generale: “Oh ragazzo, ma che uomo sei!! Resisti un altro po’.”
Claudio: “Ma Generale, avete rinchiuso anche Aizram …. ma queste due poi, ce la faranno pagare.”
Claudio: “Generale, avete con Voi la spada?”
Generale: “Beh, ecco ..  le arpie, me l'hanno sequestrata. Mi hanno detto che nel vostro tempo non serve.”
Claudio: “E quindi come pensate di difenderci?”
Generale: “Su ragazzo, sei un uomo ormai. E poi è meglio che rimangano rinchiuse li dentro, almeno non fanno danni!”
Claudio: “Generale, mio fratello ed io, abbiamo l’impressione che Voi abbiate paura di due donne!”
Generale: “Voi dite due  donne? Ma le conoscete? Quelle due sono due …. due.....ARPIE!!!
 
Terry: “SE NON APRITE GIURO CHE SFONDO LA PORTA …”
Marco : “NO NO…. io vado ad aprire  mia madre, qui si rischia la cena, e pure il pranzo.”
 
Terry: “CLAUDIO TI ORDINO DI APRIREEEE ….”
Claudio: “Mamma, ecco...io …. il Generale …. lui...... dovrei anche fare utilizzo del bagno, ma lui non vuole. Il Generale,mi ha detto di farla in camera tua, o sulla pianta grassa...quella che ti piace tanto….”
Terry: “COSA? MARCO, SE NON MI APRI IMMEDIATAMENTE, TI SALTA LA FESTA DEL TUO DICIOTTESIMO, CAPITOOOOO?!!”
 
Marco: “Santo Cielo! Il diciottesimo nooo!!! Claudio, adesso rischiamo non solo la sua furia cieca, ma ne va di mezzo anche la festa, su dai cerchiamo di tirarla fuori!”
 
Terry: “DOV'È FINITA LUNAA?!! .. LUNAAA APRIMI ALTRIMENTI TI CANCELLO L'ACCOUNT!!”
Luna: “E no, il mio account non si tocca, adesso ci penso io a rubare la chiave al Generale.”
 
Zitta zitta...quatta quatta, con passo leggero, arriva madamigella Luna: “Madre, ma se io usassi questa chiave per aprirti, tu, cosa faresti per me?”
Terry: “NULLA!! TI RICORDO, CHE IO CONOSCO LA TUA PASWORD! … cosa vuoi che faccia!! TI ORDINO DI APRIREEEEE!!”
Luna: “No no reverenda madre...devi promettermi che non ti arrabbierai! …. Prima ti calmi, e poi fai un bel respiro….. e ..”
Terry: “Luna, non è il momento di scherzare se apri immediatamente, giuro che non ti cancello l'accaunt.”
Luna: “E va bene, ecco fatto … ti ho aperto.”
Terry: “Finalmente!! Dov’è il Generale?”
Luna: “Si è chiuso nuovamente nell'armadio, con il tuo pc …….”
Terry: “COSA???SI PUO’ SAPERE DOV’E’ FINITA AIZRAM?”
 
Luna annuisce con un gesto della testa.
 
 
Aizram: “TERRYYY AIUTOOO …”
 
Marco: “Mamma, ho appena  liberato Aizram, era rinchiusa nello sgabuzzino.”
Aizram: “Terry, io il Generale, questa volta!!!! ARGH …. Altro che secchio d'acqua fredda, lo getto nella Dora!!!!Sai dove si è nascosto?  ”
Terry: “NELL’ARMADIO! … AIZRAM, ACCIUFFIAMO IL GENERALE, SU VIENI CON ME!”
Aizram: “Certo Terry, questa volta non mi farò impietosire da lui.”
Terry: “Aizram, sai cosa facciamo per vendicarci? Riempiamo due secchi d'acqua, uno lo prendi ti e l'altro io …”
Aizram: “Anche del ghiaccio Terry”
Terry: “I miei figli lo portano sulla terrazza, e noi lo aspettiamo la e gli gettiamo i secchi addosso,che ne dici?”
Aizram:“Siiii … daiiii ih ih ih ih …”
Terry: “Su forza, andiamo su! ….. E  voi portatemelo immediatamente, capito?”
Claudio: “Ma mamma, non ti sembra di esagerare? Addirittura due secchi d’acqua addosso......”
Terry: “OBBEDITE HO DETTO!! PORTATELO SU, AVANTI MUOVETEVI!!”
Marco: “Claudio, meglio non contraddirla …..”
 
Terry: “Aizram, fuori ci sono  quaranta gradi, vedrai, il Generale ci ringrazierà ah ah ah ah!!”
Aizram: “Certo Terry, così impara a chiuderci dentro ah ah ah!”
 
 
Claudio: “Generale, prego da questa parte.”
Generale: “Ma cosa dobbiamo fare sulla  terrazza?”
Claudio: “Niente di che, ci beviamo qualcosa di fresco.”
Generale: “Giusto ragazzi, con il caldo infernale che fa in questo posto, è proprio quello che ci vuole! … Mi raccomando, che venga attinto dal pozzo della vostra epoca, voglio bere qualcosa di fresco!”
Luna: “Come desiderate Generale.”
 
 
Claudio: “Ehi Luna, quasi mi dispiace per il Generale, non sa cosa gli aspetta.”
Luna: “Ascolta Claudio, nostra madre e Aizram, sono state esplicite: dopo lo scherzetto che le ha fatte, loro vogliono vendicarsi, e se noi non gli portiamo il Generale, mi cancella dall’accaunt, a te non prepara più i tuoi piatti preferiti e a Marco niente festa di diciottesimo!”
Marco: “Ehi no! Io non rinuncio alla mia festa, e poi il proverbio dice: chi la fa l’aspetti, e il Generale se le cercata, peggio per lui!”
Luna:  “Dunque o noi, o una bella rinfrescata per lui. Dopotutto fa molto caldo, non credo che gli dispiacerà, anzi sono sicura che ci ringrazierà.”
Marco:“Luna,  Aizram ha ragione  quando dice che sei tale e quale alla mamma!”
Luna: “Su Marco, dopo tutto è uno scherzo, non facciamo nulla di male!”
 
Generale: “Ehi ragazzi, si può sapere cosa stato blaterando?”
Luna: “Nulla Generale, su forza, andiamo di sopra che Vi aspetta una bella rinfrescata!”
Generale: “Non vedo l’ora!”
 
 
Luna: “Sentito fratelli? Non vede l’ora! … Non ci resta che accontentarlo.”
 
 
 
Aizram: “Terry … sento dei passi, stanno arrivando.”
Terry:“Si, Aizram, sono le loro voci, tieniti pronta, al mio tre gli tiriamo un bel secchio d’acqua addosso.”
Aizram: “Terry, con questo caldo assurdo, dubito che si arrabbierà!  Non ce la faccio più! .. Mi sto sciogliendo come una saponetta.”
Terry:“Sccc .. Aizram eccolo … è lui ….. forza … uno .. due .. e … TRE … VIAAAAAA!!”
 
“SPASCCCC …….”
 
Generale: “ARG …. MA … COSA STA SUCCEDENDO? … QUI DILUVIA ……”
 
Aizram e Terry: “Ah ah ah ah …..”
 
Generale: “Ma .. ma … queste risate ….. siete Voi … ARPIE MALEFICHE!!”
Aizram: “Noi Arpie malefiche? E Voi cosa siete?”
Generale: “IO SONO UNA VOSTRA VITTIMA!!”
Terry:“Ah ma davvero? E quello che ci avete fatto?”
Generale: “COSA VI AVREI FATTO?”
Aizram: “Come cosa ci avete fatto?!! … Mi avete chiusa dentro lo sgabuzzino, e a Terry in bagno, Vi pare forse poco?”
Generale: “DONZELLE DELLA MALORAAAA!!!  GUARDATE COSA MI AVETE COMBINATO! …. COME SE NON FOSSE BASTATO IL SECCHIO E IL BAGNO DEL CAPITOLO, ADESSO ANCHE QUESTO?!!”
Terry:“Su forza Generale, che sfioriamo i quarantadue gradi di temperatura, una doccia non può che avervi giovato ah ah ah ah .. vero Aizram?”
Aizram: “Verissimo Terry ah ah ah ah!”
Generale: “VOI DUE DANNATE ARPIE, SIETE DUE COMPLICI PERICOLOSE!! ….. E VOI TRE, SIETE I DEGNI FIGLI DI VOSTRA MADRE!”
 
Claudio: “Oh fratelli scappiamo, prima che ci trafigga con la spada!!”
Marco: “ Mamma è tutta colpa tua che ci hai ricattato!!”
Luna: “Noi andiamo, torniamo non appena il Generale torna nel suo tempo! ….. Generale, non ci resta che augurarVi buona fortuna con Aizram e mia madre! ………. Via fratelli, prima che ci trafigga per davvero!! ………”
Generale: “EHI ASPETTATEEEEE!!!!....”
 
 
Aizram: “Terry, che spasso!”
Terry:“Puoi dirlo forte Aizrm!.. Intanto che il generale, corre dietro a i miei figli, noi discutiamo sul  seguito del prossimo capitolo ah ah ah!”
Aizram: “Si Terry  ah ah ah ah!”

 
 
 
   
 
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