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Autore: jarmione    05/12/2018    1 recensioni
[crossover]
[crossover][crossover][crossover]Che cosa accadrebbe se la città di Storybrooke fosse popolata da altre storie e non da quelle che noi tutti conosciamo?
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Personaggi inseriti:
X-men -> Logan, Young Charles, Young Eric
Supercar -> Devon, Michael, Bonnie, KITT, Amy (mia OC)
Thor -> Loki
Doctor Who -> Eleventh, Clara
Dalton -> Joe, Jack, William, Averell, Evelyn (mia OC)
Adventure Time -> Simon/Re Ghiaccio, Marceline
Sherlock BBC -> Sherlock, Watson
Labyrinth -> Jareth, Sarah
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Sono orribile, oscena e non ho scusanti per l’enorme ritardo con cui mi ripresento.
Odiatemi pure, ne avete il diritto.
 
 
Amy si allontanò il più velocemente possibile dalla centrale.
Senza volerlo, aveva creato una confusione tale da far insospettire Chris; e pensare che voleva solo aiutare tutti a ricordare chi fossero nella vita reale.
E Sean?
Perché era andato a frugare negli archivi della polizia?
E perché il Dottore era andato a fare domande?
Doveva trovare Sean, doveva parlare con lui subito.
Affrettò il passo ma si ritrovò nella piazza del municipio, che già brulicava di persone nonché di partecipanti che provavano i loro pezzi o camminavano avanti e indietro con fare nervoso.
In lontananza, i genitori di Sally, Sally stessa e Mina stavano finendo di organizzare il talent e iscrivere quelli dell’ultimo minuto.
Sperò di trovare Sean in mezzo a quella massa e, per sua fortuna, non fu così difficile.
Anche voltato di spalle lo riconosceva.
“Sean!” tentò di chiamarlo ma, ovviamente, lui non la sentì.
Stava parlando con qualcuno.
Decise di avvicinarsi, giusto per fargli notare che lei era lì, ma dovette bloccarsi quando vide chi era l’interlocutore.
Stava parlato con il sindaco, con Jareth.
Ebbe un mancamento; che stava facendo? Perché parlava con lui?
Ma quello era il dilemma meno problematico, il più difficile sorse quando Jareth passò una busta chiusa a Sean.
Quest’ultimo la aprì e poi la mise in tasca, cercando di non farsi notare.
Purtroppo per lui, Amy aveva visto molto bene e, cosa peggiore, aveva visto che all’interno della busta vi era del denaro.
Indietreggiò di un passo senza distogliere lo sguardo da Sean, che nel frattempo si allontanava.
Non si accorse neanche di Mina, che si era avvicinata a lei.
La notò dopo esserle finita contro.
“Amy!”
Amy sussultò “Mina!” sospirò di sollievo “mi hai fatto prendere un colpo”
“Faccio così paura?” ridacchiò la bionda “hai deciso per caso di iscriverti?”
“Te l’ho detto…” si voltò un istante per vedere se Sean era ancora in zona, ma era già sparito “…non mi va di iscrivermi” anche Jareth era sparito.
“Va tutto bene?” domandò Mina.
“Si…tutto bene” tornò a guardare l’amica e sorrise.
“Quasi dimenticavo!” esclamò Mina frugando nella tasca della giacca e porgendo ad Amy una foto in bianco a nero.
Un ecografia.
“Hai visto?”
Amy ci mise un attimo a realizzare che si trattava dell’ecografia del bambino di Mina “Oh, Mina, è bellissimo”
“In borsa ne ho tre attaccate agli esami fatti, volevo cecare Chris per fargliele vedere ma non è ancora di arrivato”
Per un attimo ebbe intenzione di impedirle di andare da Chris e parlare con lui, ma avrebbe peggiorato la situazione.
“Vai da lui, dovrebbe essere in centrale”
“Sto raccogliendo le ultime iscrizioni e, comunque, qualcuno mi ha ingaggiata come ‘manager’ questa sera” con lo sguardo indicò Maddy, che si stava esercitando in un angolo con la sua chitarra…a forma di ascia.
Amy ebbe i brividi, la chitarra era stupenda ma inquietante.
“Quando me l’aveva mostrata non credevo fosse reale” mormorò, tornando a guardare la foto che Mina le aveva dato “è così…strano, in senso buono” e poi gliela ridiede indietro.
“A chi lo dici” Mina la mise in tasca “mi hanno detto che con la prossima potremo già vedere se sarà maschio o femmina”
“Non vedo l’ora” sorrise Amy abbracciando l’amica.
Mentre la stringeva, notò un trio di uomini che le osservava.
Era un trio inconfondibile.
Sorrise e mormorò a Mina “C’è qualcuno che ti cerca”
Mina la guardò interrogativa “Chris?” al diniego di Amy si voltò.
Arvey, Jamie e Wayne la salutarono.
“Ragazzi!” corse incontro ai fratelli e li abbracciò forte, lasciandosi stringere a sua volta.
Nel frattempo, tutti i gli abitanti ed i partecipanti entrarono nella sala gande del municipio.
Il talent stava per cominciare.
Amy sospirò sorridendo appena, mentre il quartetto seguiva il resto dei cittadini all’interno della sala grande.
Era felice per Mina che si stava riavvicinando con i fratelli.
Ancora, però, non riusciva a capacitarsi della scena vista poco prima tra Jareth e Sean.
Il colpo di grazia giunse grazie ad un ulteriore fatto di Jareth che teneva le braccia allungato contro al muro e bloccava Sally.
Lei teneva lo sguardo basso e Jareth sembrava guardarla implorante…impotente.
Era strano vederlo senza il suo solito sorriso di scherno.
Sally non era infuriata e nemmeno sul punto di prenderlo a calci; la vide sospirare e pregarlo di lasciarla andare dentro.
Lui eseguì restando solo, almeno così credeva.
Tirò un pugno sul muro con rabbia ed infine entrò nella sala grande, riprendendo il suo solito aspetto arrogante.
La voce del padre di Sally si udiva anche fuori ed annunciava la prima concorrente, una bambina.
Amy non poteva perdere tempo e non poteva nemmeno stare lì impalata.
Doveva andare a trovare Loki.
Fece per andarsene ma si bloccò a metà strada quando udì la musica e la voce della bambina che cantava, accompagnata da un coro di adulti.
Probabilmente suoi parenti
Sgranò gli occhi.
 
Rest now
My warrior
Rest now
Your hardship is over
 
Era una canzone splendida, cantata da un angelo.
Dentro al cuore sentiva di averla già udita tempo addietro…prima di essere trascinata a Storybrooke.
Si sentiva come avvolta da un’improvvisa pace interiore, che le donava calore e gioia.
Sentimenti nascosti ormai da troppo tempo
 
Live
Wake up
Wake up
And let the cloak
Of life
Cling to your bones
Cling to your bones
 
Si ritrovò a mormorare fra se e se “E’ bellissima…”
“E’ la lunga canzone di Akhaten” una voce maschile, alle sue spalle, la fece sobbalzare.
Si voltò di scatto vedendo il Dottore.
“Era la nenia dedicata ad una divinata” spiegò “hanno smesso di cantarla quando scoprirono che in realtà si trattava di un demone parassita” sospirò “la bambina era la regina di quel pianeta...il suo inconscio sta ricordando per lei”
Amy lo ascoltò, rapita da quella storia.
Il Dottore incrociò lo sguardo con quello di lei e le sorrise “Io ti credo, Amelia Knight” disse porgendole il libro, che aveva tirato fuori da sotto la giacca.
Amy lo prese, ignorando momentaneamente la canzone “Lo hai letto tutto?”
Il Dottore annuì “So tutto di te, della tua famiglia e dove vivevate…” sembrò sul punto di dire altro, ma esitò e cambiò discorso “so della maledizione, di come e perché è stata lanciata…” nel parlare di questo argomento, Amy notò che era infastidito; anche a lui non andava giù la situazione in cui Jareth li aveva cacciati.
Infine concluse “…e so perché siamo in pochi a ricordare”
Amy non aveva letto tutto il libro, ma potè immaginare come mai solo pochi abitanti ricordavano.
Quando la canzone finì, partirono gli applausi “Oh bene!” esclamò il Dottore, battendo le mani “penso che andrò a prendermi dello zucchero filato! Adoro lo zucchero filato” disse con tono sognante, superando Amy “ci vediamo…ragazza dei ricordi” ammiccò e corse verso il baracchino dello zucchero filato.
Amy rise, restando alcuni istanti immobile ad osservare il libro.
Era intatto ma mostrava i segni di orecchie dovute all’assidua lettura.
Circa metà vi era un segna libro argento con una scritta dorata
 
–Spero di esseri di aiuto, ragazza dei ricordi–
 
Incuriosita, aprì sulla pagina interessata.
La prima cosa che attirò la sua attenzione fu la fotografia di Sean e del dottor Gale seduti su due poltrone all’interno di un appartamento disordinato e pieno di carte appese ovunque.
Era simile allo studio dove Sean si rinchiudeva la sera per non cadere in tentazione con lei.
Lesse al volo la pagina e per poco non ebbe un mancamento.
Il dottor Gale era John Watson, residente a Londra al 221 B di Baker Street e Sean Hale era…
“Sherlock Holmes…”
Chiuse il libro e lo strinse a se.
Sean hale era Sherlock Holmes…lei viveva con Sherlock Holmes.
Deglutì, doveva trovare Loki e subito!
Nel frattempo era salita sul palco Madeline, che con la sua chitarra-ascia aveva mandato in visibilio il pubblico.
 
…L’autunno è qui
Ma tu non ci sei
E’ in estate il ricordo di te
 
Amy si allontanò, inoltrandosi nella foresta
 
Via dal buio
Oramai son qui
Qui dove mi puoi vedere
 
Anche lei sarebbe uscita dal buio in cui Jareth la stava obbligando, si sarebbe fatta vedere e avrebbe mostrato a tutti cosa era in grado di fare.
Doveva raggiungere la cripta e per farlo sarebbe passata sul retro dell’ospedale.
Nel farlo, però, rimase attratta da qualcosa.
Una figura che si intravedeva da una delle finestre da scantinato.
Si fermò e andò a guardare.
La finestra era di una stanza con le pareti imbottite, una brandina come letto ed un lavandino.
Sulla branda, seduto con le gambe al petto, i piedi nudi ed i capelli spettinati c’era…
“Loki!”
Loki alzò lo sguardo “Ti godi lo spettacolo, ragazzina?”
Amy non capì, cosa ci faceva in una stanza che sembrava simile a quelle dei manicomi?
Poi ebbe un flash.
All’ingresso dell’ospedale c’era un cartello che indicava il reparto psichiatrico della struttura.
Avevano messo Loki nel manicomio.
“Cazzo…” si guardò attorno “devo farti uscire da qui”
“La finestra non si apre più di così” rispose lui “e poi, proprio tu vuoi farmi uscire?” domandò “prima mi fai finire qui dentro e poi cambi idea?”
“Non ti ho fatto finire io qui dentro!” ribattè la ragazza “perché avrei dovuto?”
Loki rise nervosamente “Che faccia tosta, anche il coraggio di negare” si alzò e si avvicinò alla finestra “te ed il tuo amichetto Sean fareste meglio a guardarvi le spalle” le disse “anche se lavorate per Jareth non significa che lui vi risparmierà”
Lavorare per Jareth?
Amy sgranò gli occhi.
Sean stava lavorando per Jareth! E aveva fatto chiudere Loki nel manicomio.
Anche se Loki l’aveva tradita, non avrebbe mai voluto vederlo chiuso in un luogo come quello.
Ecco spiegato perché Jareth l’aveva pagato.
“Ti tirerò fuori da qui, Loki…ti tirerò fuori da qui”
 
 
Le due canzoni che ho citato sono le seguenti:
-Long Song “Rest now”- del Doctor Who stagione 7 episodio 7 “Gli anelli di Akhaten”
-Dove mi puoi vedere- di Adventure Time stagione 7 episodio 36 “La battaglia delle band”
  
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