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Autore: carillon493    05/12/2018    2 recensioni
Al terzo riwatch della serie, arrivata alla 5x06 mi sono chiesta "E se per una volta fosse Brian ad avere qualcosa da rimproverare a Justin?"
Ovviamente niente di tutto ciò mi appartiene, i personaggi di Queer as Folk sono solo presi in prestito per divertimento come le vite di quei due poveri attori nella sezione dedicata, non me ne vogliano troppo perché tutte queste storie nascono dal grande amore che mi hanno trasmesso i personaggi e chi li ha interpretati, quindi un po' è colpa loro : ))
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Arrapante" Brian davanti allo specchio e' assorto nei suoi pensieri. Pensieri di decadenza, di declino. Quel declino fisico che ha sempre temuto perché avrebbe significato la fine per lui del suo potere sugli altri. Tutta la vita aveva sperimentato cosa volesse dire essere un dio, essere quello che entrando in una stanza focalizzava su di se' tutte le attenzioni, non importa fosse una lezione al college o una riunione di lavoro, lui sapeva che uomini o donne che fossero lo volevano, lo desideravano. Poi quali fossero i suoi gusti era un'altra cosa, a chi avrebbe permesso di inginocchiarsi adorante davanti al suo cazzo era un altro discorso. 
Viene riportato alla realtà dalla voce di Justin, che gli chiede se lo sta ascoltando. E no, non lo stava ascoltando, o meglio aveva smesso dopo che ancora una volta il discorso era diventato fastidioso e non voleva nemmeno sentire dove il giovane amante volesse andare a parare. 
"Brian mi stai ascoltando? Ti sto dicendo che speravo che una volta venuto a vivere qui saremmo stati una vera coppia come Michael e Ben, ma non mi pare la cosa ti interessi". 
Vengo scosso dai miei oscuri pensieri per cadere in una conversazione ancora peggiore. Non ho idea del perché Justin mi voglia sempre costringere a parlare di cose che ci faranno male, ad entrambi. Mi siedo davanti a lui così capisce che gli sto prestando la massima attenzione e questa volta sono talmente infuriato con me stesso, in parte per la stupidità con cui un coglione come quel Brandon riesce a mandarmi in crisi e in parte per i suoi discorsi sul matrimonio, che decido finalmente di aprirla questa cazzo di bocca. 
"Raggio di sole mi dispiace ma questa volta hai torto e torto marcio, Di cosa mi vuoi accusare? Di non averti chiesto di sposarmi? Sai da quando mi conosci cosa penso del matrimonio, e' una trappola per etero che non sono capaci di finire a letto senza imbottirsi di cazzate, si sposano per cosa? per vivere una vita di bugie e sotterfugi. Cosa vuoi sentirti dire? Quelle tre parole magiche che non ti ho mai detto?! Che ti amo? ok. Ti amo. Sono anni che ti amo, che voglio averti vicino. Che nonostante i miei mille tentativi di oppormi, questo sentimento subdolamente mi è' strisciato sotto la pelle, mi si è' infilato nel cuore. Ho cercato di strapparmelo di dosso, dio sa, se esiste, che ci ho provato quando mi hai lasciato per quell'ombra di Paganini, e ci ho provato quando volevo superare quello che mi stava accadendo da solo perché ho sempre fatto così nella mia vita, ma non ne sono stato capace. No, non avvicinarti, non è la dichiarazione romantica che aspettavi da tanto tempo. Lasciami finire. Ti ho amato sempre, ogni attimo da quando ti ho chiesto di restare a vivere qui dopo la tua aggressione, forse anche da prima, e ho rispettato quelle cazzo di regole che tu hai dettato, ma per cosa? Per essere abbandonato come uno stronzo perché non ti dicevo che eri la mia vita, essere con me in questa casa tutti i giorni e tutte le notti non ti diceva nulla? Il fatto che mi preoccupassi ogni giorno per te o che ti abbia dimostrato di essere disposto a fare qualsiasi cosa ti servisse per stare bene neppure? Quanto ci hai messo a cadere innamorato di quell'imbonitore di platee? due giorni? E quanto stavi bene con lui, no? Se non ti avesse tradito saresti tornato da me? Non penso. E vogliamo parlare di due mesi fa? Perché sono passati solo due mesi da quando sei tornato da L.A. Se il progetto del film non fosse stato cancellato saresti mai tornato? Questo posso dirtelo con certezza io, visto che in quel letto hai ammesso tu stesso che non sapevi nemmeno perché sei tornato. Adesso invece ti dirò qualcosa che non sai, quindi apri bene le orecchie, perché è giusto che lo sappia, vista la tua poca fiducia nei miei sentimenti per te. Mentre tu scopavi mezza L.A. e ti facevi scopare da Connor James probabilmente, io per sei mesi non ho scopato nessuno. Si, nessuno hai capito bene. Mi hai trovato qui con quel tipo perché ero ormai convinto dopo la tua ultima telefonata che non saresti più tornato, che dal progetto del film, che cmq prorogava la tua permanenza li, saresti passato ad un altro e ad un altro ancora. Questo è' quanto Justin. E ora dopo due mesi da quando ti ho accolto di nuovo a braccia aperte nella mia vita nonostante tutto cosa mi rinfacci?! Di non averti chiesto di sposarmi? Cerchiamo di essere onesti, se le stesse parole che mi hai detto tu fossi stato io a dirtele te ne saresti andato e sai qual'e' la grossa novità? Avresti avuto ragione perché se fossi partito io questa volta ti avrei portato  con me, se non lo avessi fatto avrebbe significato qualcosa. Ma tu sei giovane e' giusto faccia le tue esperienze... È' vero che tra chiederti cosa esattamente provassi per me quando sei tornato e affrontare di vivere senza di te, vigliaccamente abbia preferito accontentarmi del fatto che fossi qui. Quello che mi rattrista vedere e' che il grande amore che hai sempre sbandierato ai quattro venti in realtà non esiste e che avevo ragione io fin dal principio. Innamorarsi per cosa? Per soffrire? Sono stufo del tuo continuo lamentarti di quello che hai per qualcosa che sono più che certo nemmeno vorresti. Mi vorresti come Ben, sei sicuro? Sei sicuro che senza il fascino del bastardo indomabile ti piacerei ancora tanto? Sei sicuro che a 22 anni quello che vuoi e' un matrimonio con cuori e fiori? Secondo me Sunshine non è' così." Justin prova ad interrompermi con un "Ma Brian..." ma non ho voglia di starlo a sentire. "Ora vado al Babylon e non ho nessuna intenzione di rientrare qui. Tu puoi stare quanto vuoi non sarà una settimana o due di albergo a preoccuparmi. Vorrei solo mi avvisassi quando vai via così potrò riavere la mia casa. Come ti dissi tanto tempo fa, qui c'è posto solo per uno."
Detto questo prendo il giubbotto, le chiavi lasciando Justin a bocca aperta, incapace di dire un'altra parola.
****scusate lo sfogo ma Brian mi ha fatto un po' pena alla fine ad essere sempre in balia degli umori di Justin. Lui lo ama di un amore diverso che non ha barriere ne' limiti e glielo dice con quel "It's only time", gli ha sempre perdonato tutto e sempre lo avrebbe fatto. Dall'altra parte nella quinta stagione non mi pare di vedere un simile tipo di amore da parte di Justin, quando gli dice che non riesce a capire nemmeno lui perché è tornato a Pittsburgh al posto di Brian lo avrei cacciato...*****
   
 
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