Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    06/12/2018    3 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Fersen vaneggiò è sbarrò gli occhi per lo stupore che quella domanda gli aveva provocato.
- Maestà io...
- Non mentitemi Hans...vi prego...sono già abbastanza addolorata , non potrei sopportare un'altra menzogna.
Lui la fissò , guardò quegli occhi grandi che tanto aveva amato , percepì il dolore di quella piccola anima che si era donata a lui con fiducia e che lui, inevitabilmente aveva finito per deludere.
Non voleva mentirle , ma non voleva altresì mettere Oscar in difficoltà, lei era stata chiara , quel “No” pronunciato con enfasi gli aveva lasciato intendere che non fosse ancora pronta ad affrontare una rivalità con la Regina.
Decise quindi di raccontare una mezza verità.
- Fersen...attendo una risposta! - insistè lei – e' Oscar la donna che amate ,vero?
Lui abbassò lo sguardo:
- Come...come avete fatto a capirlo?
Maria Antonietta non trattenne piu' le lacrime, il suo sguardo tuttavia era fiero quando parlò:
- Vi conosco Fersen...eravate con lei a st.Antoine , l'avete supportata e, mi hanno insegnato che nessuno fa niente per niente!
C'era dolore nelle sue parole , Fersen le carezzò i capelli.
- Non dite questo! Ve ne prego...io vi ho amato senza nessun interesse !
- Non importa piu' adesso...! - sussurrò lei 
Fersen la abbracciò , incurante di tutto.
Lei alzò lo sguardo
- Voglio che lo diciate voi Hans ...ditemi dalla vostra voce che  è Oscar  la donna che amate !
- Perchè volete torturavi ancora? - sussurrò lui 
- Perchè ricordando le vostre parole ne prenderò coscienza ogni giorno e capirò che devo e posso dimenticarvi!
- Io non voglio dimenticarvi!  - sussurrò lui continuando a guardarla e carezzarle il capo.
- Io si,se non posso avervi!... Ditemelo Hans....!
Lui titubò.
- Ditemelo, maledizione!
- Va bene...come volete ! si....io amo Oscar....la amo!
Maria Antonietta strinse i pugni , si allontanò da lui , compìì alcuni passi volgendogli le spalle, poi tornò a parlargli:
- Oscar... ricambia il vostro amore?
- Non lo so...
Lei sgranò gli occhi:
      - Non...
- Non gli e l'ho ancora detto! - la precedette lui mentendo spudoratamente.
- Voi...credete che ricambierà i vostri sentimenti?
- Non lo so... - continuò a mentire. 
Si avvicinò, lo guardò con amore:
- Beh! Se non altro avete scelto bene...Oscar è fantastica, chi non si innamorerebbe di lei?
- Maestà...io..io vorrei chiedervi...se mai io e Oscar formassimo una coppia...
- So cosa volete chiedermi ...- sancì lei -non vi nascondo che sapervi con un'altra donna mi strazia il cuore, ma voglio troppo bene a madamigella Oscar per odiarla! Prima di essere una donna sono una Regina e il mio comportamento lo deve confermare. State tranquillo Fersen, se mai Oscar vi contraccambierà io non vi ostacolerò in nessun modo. Daltronde...voi siete due persone libere da impegni sentimentali , io non posso dire altrettanto.
- Grazie...Grazie dal piu' profondo del mio cuore – sussurrò lui abbracciandola emozionato.
Antonietta pianse, pianse al pensiero di averlo perduto,  al pensiero che quella era l'ultima volta che lo stringeva e poggiava la testa su quel petto caldo che riusciva a farle scordare quanto inutile e triste fosse la sua esistenza. L'amore per Fersen le aveva fatto sopportare una vita di doveri pesanti da assolvere, le aveva dato la forza per continuare ogni giorno. Da domani non sarebbe stato piu' così.. 
Per la felicità di Hans avrebbe messo da parte l'odio e l'orgoglio di donna perchè l'amore, in fondo era anche quello: Sacrificarsi per il bene dell'altro. Lo guardò nei grandi occhi e poi incurante di tutto lo attirò a sé e lo baciò a lungo.


Fersen uscì dalla stanza sconvolto, il dolore di Maria Antonietta lo faceva stare male . Si toccò le labbra che lei sfacciatamente aveva baciato e dovette ammettere che quel dolce contatto non gli era stato indifferente. Si passò una mano fra i capelli :
“ Antonietta è il passato!” - si disse - “ Ora c'è Oscar!”
Oscar....doveva parlarle. Dirle che poteva stare tranquilla! 



- Buongiorno bel moretto, dormito bene?
La voce di Cristine addolcita dal sonno arrivò leggera .
Andrè alzò il viso dal piatto della colazione e la guardò.
Era bellissima!
I tratti del viso erano ancora distesi dal sonno , i capelli erano sciolti e liberi ad incorniciarle le spalle, portava un vestito chiaro e morbido di una semplicità disarmante.
Era il sole in persona.
- Si...ho dormito benissimo! - sussurrò lui alzandosi e scostandole cavallerescamente la sedia.
Cristine prese posto accanto a lui:
- Io invece non ho dormito molto, l'immagine di Alain mi ha torturato!
Andrè le strinse la mano e le sorrise dolcemente.
- Comunque sia...- sancì lei – ti andrebbe di accompagnarmi in città? Sei un maestro adesso e come tale mio padre vorrebbe regalarti una sorta di...divisa!
- Una divisa?
- Si! un bel vestito da indossare quando insegni. Per la scherma presumo ti serva di certo qualcosa di piu' pratico.
- Non occorre Cristine...davvero!
- Non discutere moretto! - rise lei 
- Va bene! - sancì alzando le mani scherzosamente – mi arrendo ! Ne approfitterò per spedire la lettera a mia nonna e consegnare quel che devo alla famiglia di Fabienne- sussurrò.
- Perfetto Maestro Grandier...si và a Brighton città! - esclamò allegra lei.



Brighton era una città molto viva, ovunque sorgevano ville nobiliari immense , in quel periodo era la meta estiva preferita dalla nobiltà anche per la spiaggia immensa che aveva. Ad Andrè piacque molto passeggiare con Cristine accanto, sembravano conoscersi da sempre . Il giovane spedì la lettere alla nonna, consegnò il denaro alla famiglia di Fabienne e si recò poi dal sarto come avevano preventivato.
- Ahhh...però!!- susurrò la giovane donna osservandolo – che bel giovane! Di sicuro renderà onore ai miei capi! Vado subito a prendere stoffa , metro e spilli! - sussurrò poi dileguandosi.
Cristine fissò Andrè, era arrossito per l'imbarazzo. La donna prese le misure mentre lo lodava per la circonferenza delle spalle e per le gambe slanciate, lui era sempre piu' imbarazzato mentre lei se la rideva a crepapelle: 
- Ahahaha! Ho visto giusto...sei pericoloso Grandier!- scherzò  mentre si accingevano a tornare a casa.
- Smettila! - sussurrò lui dandole affettuosamente un buffetto sulla guancia.



- Mio Dio Fersen! Maria Antonietta adesso ha avuto la conferma che la donna misteriosa sono io!- esclamò Oscar nervosa.
Lui le carezzò il viso:
- State tranquilla cara! Non ho potuto mentirle, aveva già capito tutto , però ho potuto raccontarle una mezza verità.
- Mezza verita'? Cosa intendete?
- Le ho detto che voi non siete ancora al corrente dei miei sentimenti.
Le sue labbra si incresparono in un risolino isterico:
- Non cambia niente...
- Cambia tutto invece! Mi avevate chiesto di non dire nulla della nostra frequentazione, sarete meno a disagio adesso!
Lei sospirò:
- E' vero!
Fersen le poggiò entrambe le mani sulle spalle, la guardò serio:
- Non posso nascondervi che il vostro comportamento mi ha fatto molto male Oscar. Pensavo ci teneste a me. Evidentemente mi sbagliavo!
Lei lo guardò duramente, parlò stringendo i pugni:
- Sono in una posizione difficile Fersen! Io ho un patto di lealtà con la Regina, oltre che di amicizia!
- Questo lo capisco! Lei mi ha assicurato che qualora noi fossimo una coppia  non ci metterebbe i bastoni fra le ruote.
Oscar sgranò gli occhi, a Maria Antonietta quella affermazione doveva essere costata molto.
Di sicuro amava Fersen con tutta l'anima.


Nel pomeriggio Andrè avrebbe tenuto la sua prima lezione di Francese, Mister Sanders lo aveva invitato ad usare i testi che stavano in biblioteca , lui si recò in quella stanza con Lizzy. Rimase basito , c'era davvero di tutto, scorse con il dito i vari titoli sugli scaffali, poi ne trovò uno che faceva al caso loro:
- Questo è perfetto! - sussurrò togliendolo dallo scaffale e porgendolo alla giovane .
La ragazza lo guardò con i suoi incredibili occhi chiari e indugiò nel prenderlo, poi gli sfiorò la mano e sorrise :
-Sarà bellissimo studiare con lei Mister Grandier! - esclamò
Andrè la fissò :
- Vedremo signorina Sanders . Sono un maestro molto esigente .
- Vuol dire che sarò un'alunna diligente  - sorrise mostrando un'aria maliziosa.
Andrè era molto a disagio , seduti al tavolo  cercava di spiegarle le basi iniziando dagli articoli piu' usati.
Lei ascoltava e ripeteva , ma di tanto in tanto una volta con la scusa del libro , un'altra del foglio continuava a sfiorargli la mano .
Era palese che tentava di prendersi delle confidenze che lui non voleva darle., era giovane ma già giocava a fare l'ammaliatrice .
Per fortuna era una ragazza che apprendeva facilmente .
Verso le cinque Cristine entrò per portare ad entrambi del thè.
- Perchè non rimani anche tu con noi?- propose Andrè, Cristine accettò di buon grado.
Lizzy cambiò subito umore .
Andrè rise divertito.



“Ma quanto era bello Andrè Grandier....!” - pensò Cristine seduta in giardino guardandolo duellare con Oliver, adesso stava spiegando al fratellino come si eseguiva un affondo, stava col ginocchio destro piegato e il braccio teso ad impugnare la spada , la curva dei glutei perfetta vivacizzava virilmente tutta la figura . Chissà come doveva essere statuario il suo corpo pensò .
Era bello.
Bello oltre ogni limite.
Sospirò:
“ Oscar...come hai fatto a fartelo sfuggire?” - pensò triste.

Un altro  giorno a Villa Sanders era trascorso placidamente, Lizzy ed Oliver erano ottimi alunni. Cristine ed Andrè erano sempre piu' affiatati, passeggiavano sulla spiaggia, scherzavano, cavalcavano.
Il giovane sembrava aver trovato la sua serenità, ma nulla poteva farle scordare Oscar.
Stava pensando a lei, fra le lenzuola in un leggero dormiveglia, quando sentì la porta aprirsi .
Un'ombra scivolò verso il letto, poi si infilò sotto le coperte e gli toccò il torace sensualmente.
Andrè non ebbe il tempo di aprire gli occhi, due labbra coprirono le sue mentre un corpo morbido e caldo aderì al proprio mugugnando di piacere e strusciandosi voglioso.
I capelli di lei poggiavano sulla sua guancia e una mano si mosse afferrando possessivamente e sfacciatamente il fulcro della sua mascolinità giocandoci  audacemente. 
Andrè scattò mettendosi a sedere sul letto, non poteva credere ai suoi occhi....
   
 
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