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Autore: MooseLostHisShoe    06/12/2018    3 recensioni
Piccole one-shot senza pretese. Semplicemente, amo questa coppia e amo -da morire, non immaginate quanto- questa AU.
Ogni one-shot ha una trama diversa, alcune Destiel, altre no, alcune Sabriel e tanto altro(?¿?¿?)
[AGGIORNAMENTI CASUALI]
[IL RATING POTREBBE VARIARE]
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Questa OS doveva avere trecento paroleLa situazione mi è leggermente sfuggita di mano.

RatingVerde;
CoppiaDean/CastielSam/Gabriel
PersonaggiDean WinchesterCastielSam WinchesterGabrielBobby Singer (menzionato), Mary Winchester (menzionata), John Winchester (menzionato), Fergus Crowley (menzionato)Ruby (menzionata), Metatron (menzionato);
Parole2353(più le note iniziali e finali) :D

Se c'era una cosa che Dean Winchester amava fare, quella era passare del tempo con la sua famiglia. Natale, Pasqua, adorava passare le festività a casa, senza pensieri per la testa -come continuare a studiare Pozioni, maledetto Crowley che lo riempiva di compiti- mentre prendeva in giro la sua sorellina Samantha dalla folta e morbida chioma castana che aveva sulla testa. 
Ma, quell'anno, avrebbe dovuto rinunciare a tutto questo. I suoi genitori erano impegnati con il lavoro e non avrebbero passato molto tempo a casa e, di conseguenza, avrebbero lasciato Sam e Dean da soli. Il loro padre, John, aveva inviato un gufo a Bobby Singer, amico di famiglia e professore di Babbanologia (1) ad Hogwarts, chiedendogli di tenere d'occhio le sue due pesti. 
L'uomo aveva acconsentito senza problemi, dopotutto i due ragazzi lo consideravano più come uno zio che come un semplice amico di famiglia o un professore, così sia Dean che Sam avrebbero passato le vacanze di Natale ad Hogwarts. 
Ovviamente, neanche a dirlo, Sam si era letteralmente rintanato in biblioteca: infatti faceva avanti e indietro da essa, alla Sala Grande, al dormitorio e così via. Ogni tanto andava anche sulla torre di astronomia, per osservare le stelle. 
Dean, invece, oltre che passare del tempo con suo fratello, poteva gironzolare per il castello come meglio credeva, ovviamente evitando i posti in cui era proibito andare, anche se l'idea di fare un salto nelle viscere del castello o nella foresta proibita, lo stuzzicava e non poco. 
Il castello era letteralmente vuoto, c'erano giusto una ventina di studenti, forse di meno, persino i fantasmi del castello si facevano vedere poco. 
Era tutto così... tranquillo, sereno. Dean non aveva mai visto Hogwarts così silenziosa, si sentiva solo il rumore del vento che soffiava, gli uccellini che passavano ogni tanto e, di notte, lo sbattere dei rami degli alberi sui vetri. Il dormitorio dei Grifondoro, in inverno, diventava meravigliosamente accogliente. Il camino riscaldava tutta la sala comune, e quel calore poteva goderselo da solo -fatta eccezione di qualche altro Grifondoro come lui- in santa pace. 
Ma di certo non erano rimasti solo Grifondoro al castello. Dean andava spesso a trovare Castiel, ormai diventato il suo migliore amico sin da quando l'aveva trovato con il sedere per terra da Ollivander, al primo anno. Castiel -o Cas, come lo chiamava lui- andava spesso in biblioteca, come Sam: il bibliotecario, Metatron, che non si faceva mai gli affaracci suoi, diceva che quel ragazzo divorava i libri che leggeva come un cane affamato divorava una bistecca. Leggeva un libro, il giorno dopo lo riportava indietro, non importava quanto fosse grande. 
E, proprio in quel momento, Dean ebbe la fortuna di beccare Castiel in biblioteca, immerso in una delle sue letture. Il ragazzo fece il giro del tavolo e gli si avvicinò, con tutta l'intenzione di spaventarlo, sperando che non l'avesse visto.
Ma, andiamo, era Castiel. Non si faceva fregare da trucchetti simili, perché proprio nel momento in cui Dean avvicinò le mani ai fianchi del ragazzo, quest'ultimo disse, con voce seria:
"Devi solo osare Dean, e giuro che ti metto un'acromantula (2) nel letto."
Ovviamente, un classico. 
"Come se ne avessi il coraggio, Cas. Perché non lasci questa topaia e vieni a farti un giro con me ad Hogsmeade?(3)
Castiel alzò lo sguardo, stizzito, come se Dean avesse sparato la più grande cazzata dell'intero universo.
"Nel caso non te ne fossi accorto, Dean, sto studiando. Voglio migliorare, soprattutto in Difesa Contro le Arti Oscure (4)..." 
Dean sollevò un sopracciglio. Stavolta, la cazzata, l'aveva sparata Castiel. Incrociò le braccia, e disse: 
"Alza il culo da quella sedia, prima che diventi quadrato, e vieni con me ad Hogsmead, Cas. Nel caso non te ne fossi accorto -disse, imitando il suo tono usato pochi secondi prima- non hai nessun voto che va al di sotto della O (5). Cosa diavolo dovrebbe esserci da migliorare?" 
Castiel aprì la bocca con tutta l'intenzione di ribattere e di rinfacciargli quanto invece lui facesse schifo in circa metà delle materie, ma Dean lo zittì con un gesto dell'indice e continuò.
"Hai tutte le vacanze per studiare, Cas. Andiamo, hai passato tutto settembre, ottobre e novembre con la testa sui libri... non passiamo un po' di tempo insieme da tanto..."
Ed eccoli lì, gli occhioni da cane bastonato di Dean Winchester, a cui nessun essere vivente poteva resistere. Castiel, non riusciva davvero a dirgli di no quando faceva così. E Dean lo sapeva, eccome se lo sapeva. 
Anche se, dopotutto, non aveva tutti i torti. Aveva passato i mesi precedenti a studiare come se non ci fosse un domani, e solo ora si rendeva conto che non usciva con Dean da... Quanto? Settimane? Mesi? 
Il Grifondoro, nel frattempo, si era seduto accanto a lui, e lo guardava con gli occhi verdi supplicanti. 
"Ti sto odiando così tanto in questo momento, Dean." 
Alla fine Castiel sospirò e chiuse il libro con un tonfo che fece sobbalzare Metatron, che si era addormentato sulla sedia, con un libro in mano. 
Dean sfoderò il suo adorabile sorriso, avvicinandosi e ridendo.
"Davvero, Cas?
"No, Dean."
Non appena Dean si avvicinò eccessivamente, Castiel si allontanò e prese il mattone -sì, il libro- e lo rimise proprio posto, prendendo poi la sua borsa.
"Ti conviene prendere la sciarpa" disse il biondo, mentre gli passava la suddetta sciarpa gialla e nera della casa dei Tassorosso. 
"Lo so, non voglio mica raffreddarmi..." 
E così i due amici lasciarono la biblioteca, si coprirono dalla testa ai piedi e cominciarono ad incamminarsi verso Hogsmeade, godendosi la vista di Hogwarts completamente ricoperta di candida, soffice e pura neve bianca. 
Dean non aveva mai visto Hogwarts così, mentre Castiel invece sì, che rimaneva a scuola tutti gli anni a Natale per studiare e godersi la tranquillità momentanea del posto, nonostante le continue richieste dei suoi fratelli di tornare a casa per le feste. Ma lui si era sempre rifiutato. 
Quell'anno, però, Gabriel era rimasto ad Hogwarts con lui, solo che non aveva idea del perché fosse rimasto. 
"Era da un bel po' che non venivo qui"
"Da quando ci siamo andati per la prima volta al terzo anno (6), ho indovinato?"
Castiel accennò un sorriso e nascose metà del suo viso nella sciarpa calda, guardando Dean con la coda dell'occhio.
"Sì, hai indovinato, bravo."
Questa uscita era diversa dalle altre, lo percepivano tutti e due. Era forse colpa del fatto che erano entrambi consapevoli della cotta che avevano l'uno per l'altro, poco ma sicuro. 
Dean si sentiva terribilmente in imbarazzo al solo pensiero. Lui, che si era sempre definito eterosessuale ed era sempre stato con le ragazze, non per nulla aveva metà Hogwarts che gli correva dietro. 
Castiel, invece, in qualche modo, aveva sempre saputo di provare qualcosa di speciale per lui. Da quando l'aveva incontrato per la prima volta, da quando si era offerto di aiutarlo a ritrovare i suoi fratelli perché lui si era perso come un imbecille a Diagon Alley (7)... Da quando lo aveva guardato per la prima volta, quel bambino con un sorriso più luminoso del sole, gli occhi verde prato e il viso tempestato di lentiggini.
Castiel non era una persona molto chiacchierona, ma questo sembrava non importare minimamente al biondo. Erano diventati subito amici. Almeno, finché Castiel non si era reso conto dei sentimenti che aveva iniziato a provare per lui due anni prima. 
Non voleva rovinare il bellissimo rapporto che si era pian piano formato tra di loro, perciò aveva semplicemente deciso di lasciar correre, pensando che prima o poi la cotta gli sarebbe passata. 
Ma non fu così.
"Andiamo in un posto chiuso? Fa maledettamente freddo qui fuori..." 
Non se lo fece ripetere due volte, Dean prese Castiel per mano -che arrossì come una ragazzina- e lo trascinò ai Tre Manici di Scopa (8).
Il piccolo locale era più o meno vuoto, c'erano tre o quattro abitanti e qualche studente, di cui due tizi terribilmente sospettosi, un nano e un gigante. 
Sia Dean che Castiel decisero di non farci troppo caso e si accomodarono ad un tavolo, ordinando due burrobirre (9) e qualcosa da mettere sotto i denti. 
Senza che i due sentissero, i tizi sospettosi iniziarono a parlare sottovoce.
"Oh merda, se mi vede qui-"
"Zitto Sammy, non ti ha visto!"
"Mi ucciderà!"
"No, al massimo sarà orgoglioso di te"
"Non dovrei essere qui, Gabe, dannazione!"
"Hey, ho un'idea."
"Che tipo di idea?"
"Vedrai." 
Intanto, le ordinazioni di Dean e Castiel erano arrivate da un pezzo, ed entrambi se le stavano godendo. 
"... E poi mi ha fatto cadere dalla scopa. Mi ha fatto cadere, capisci? Quella stronza mi ha fatto cadere!"
"E poi? Hanno punito Ruby?" 
"Oh, sì che l'hanno fatto." 
Castiel gli sorrise genuino, ascoltando con attenzione il suo migliore amico. Era così concentrato a raccontagli come Ruby lo avesse fatto appositamente cadere dalla scopa durante un allenamento, che non si era accorto di avere la bocca sporca di burrobirra. 
Questo fece sfuggire a Castiel una leggera risata, che non sfuggì a Dean.
"Cosa? Ti sembra così divertente?"
Castiel scosse lentamente il capo, rivolgendogli poi un sorrisetto divertito.
"No, Dean. Assolutamente. Ma non riesco a prendere sul serio le tue minacce di morte con i baffi che hai!" 
"Baffi?" 
Dean aggrottò immediatamente le sopracciglia e assottigliò gli occhi, riducendoli a due fessure. Poi li chiuse, prese un tovagliolo e si pulì in silenzio, lanciando un'occhiataccia a Castiel, che continuava a fissarlo con un sorrisetto impertinente stampato sulla faccia. 
"Meglio?" 
"Sì, decisamente meglio."
"Facciamo un giro a Mielandia (10)?"
Chiede Dean, sperando con tutto il cuore che l'amico dicesse di sì.
"Hai deciso di farmi svuotare il portafogli oggi?" Castiel inarcò un sopracciglio, dando un'occhiata veloce al portafogli in questione. 
"Tranquillo, Cas. Ho dei galeoni (11) in più, se ti servono." 
Dopo qualche minuto si alzarono entrambi e si diressero verso il bancone per pagare ciò che avevano mangiato e bevuto poco prima.
Nel momento in cui si diressero verso la porta per andare a Mielandia, quando qualcosa spuntò sopra le loro teste: vischio. 
"Questo da dove è uscito?" 
Domandò Castiel, guardando in alto e tirando un leggero sospiro. 
"Beh, tanto vale..." 
Dean non seppe come fece, con quale coraggio riuscì ad avvicinarsi così tanto al suo migliore amico, ma lo fece. 
"Cosa-" 
Castiel non riuscì a dire più nulla. Beh, un po' difficile visto che le labbra di Dean erano sulle sue. Era un contatto leggero, le sue labbra erano morbide, come se le era sempre immaginate. Probabilmente, il viso di Castiel era diventato di tutte le tonalità del rosso, così come il viso di Dean che, nonostante fosse stato lui a prendere l'iniziativa, resosi conto del suo gesto, era diventato letteralmente un pomodoro dotato di gambe. 
In realtà non era stato un bacio lungo, anzi. Era stato breve e intenso, inaspettato. Quando Dean si staccò, lo fece lentamente, udendo inevitabilmente un leggero schiocco delle labbra che si separavano. 
Erano entrambi arrossiti, soprattutto Castiel, che aveva gli occhi blu spalancati per la sorpresa. 
Dean l'aveva baciato. 
Dean l'aveva baciato a causa di una stupida piantina spuntata da chissà dove e, per questo, l'inevitabile domanda uscì spontaneamente dalla bocca di Castiel. 
"Dean, io ti piaccio?" 
Domandò diretto, con il battito a mille, il viso in fiamme e il cuore che minacciava di spaccargli in due la gabbia toracica. 
Il biondo, semplicemente, decise di accettare finalmente quello che provava nei confronti del suo migliore amico e annuì, dicendo "Sì."
Castiel, nonostante cercasse con tutto sé stesso di rimanere inespressivo, dentro di sé stava letteralmente facendo festa.

"A-anche tu... Mi piaci."

Un sorriso genuino spuntò sulle labbra di entrambi, che avevano iniziato a farsi gli occhi dolci da un po', sotto lo sguardo sbalordito di Sam e Gabriel dall'altra parte del locale. 
I due non avevano smesso un attimo di battibeccare sul fatto che Sam sarebbe finito sicuramente nei guai, ma si erano fermati nel momento in cui avevano visto i rispettivi fratelli baciarsi sotto il vischio che Gabriel aveva creato appositamente per i due piccioncini.
"...io te l'avevo detto, Sammy. Il vischio funziona sempre."
"Era ora che su baciassero, da quanto si piacciono? Cinque anni?"
"Praticamente da quando si conoscono."
Gabriel annuì, per poi inarcare un sopracciglio, con un sorrisetto furbo sulle labbra.
"Hey Sammy."
"Che c'è?"
"Andiamo anche noi sotto il vischio."

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Note
(1) Babbanologia: Questa materia consiste nello studiare le abitudini e gli oggetti usati dai babbani. Gli studenti del terzo anno possono sceglierla come materia facoltativa.
(2) Acromantula: Enorme ragno con otto occhi e coperto di peli nerissimi, lungo circa 4.5 m. L'ufficio di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche ha classificato l'Acromantula come XXXXX (impossibile da addestrare/noto ammazzamaghi)
(3) Difesa Contro le Arti Oscure: Ha come scopo quello di preparare gli alunni ad affrontare Creature e Arti Oscure. A livello avanzato si studiano le maledizioni, comprese quelle Senza Perdono, e gli incantesimi non-verbali.
(4) Hogsmeade: Pittoresco e piccolo villaggio di cottage che si trova a nord-ovest del Castello di Hogwarts. Qui si trova anche la stazione dove fa capolinea l'Espresso per Hogwarts.
(5) O: Giudizio o voto. La 'O' sta per Oltre ogni previsione; praticamente è il nostro 8-9.
(6) "Da quando ci siamo andati per la prima volta al terzo anno": A volte gli studenti possono recarsi ad Hogsmeade per il fine settimana, ma solo dal terzo anno in poi e solo con un permesso scritto firmato dai genitori.
(7) Diagon Alley: Enorme via magica che si trova in Inghilterra, a Londra, dietro il Paiolo Magico. Qui si possono trovare negozi che vendono oggetti per scuola, lavoro e hobby. 
(8) Tre Manici di Scopa: Pub che si trova nel paesino di Hogsmeade.
(9) Burrobirra: Bevanda analcolica al gusto di butterscotch, una caramella inglese a base di zucchero e burro.
(10) MielandiaNegozio di dolciumi che si trova ad Hogsmeade. Qui, c'è anche un passaggio segreto nella cantina che porta al Castello di Hogwarts.
(11) Galeoni: La valuta del mondo magico britannico. In ordine di valore sono: Galeoni (oro), Falci (argento) e Zellini (bronzo). 

 
   
 
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