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Autore: QueensOfFandom94    06/12/2018    1 recensioni
Rivisitazione della 1x15
Versione della storia dove è Dean ad essere rapito dalla famiglia Bender. Sam, con l'aiuto dello sceriffo locale, indaga sulla scomparsa del fratello. La scoperta della verità però darà il via ad una corsa contro il tempo in cui la posta in gioco è la vita.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
Capitoli:
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Antefatto: Dean a Sam si recano nel Minnesota, per indagare su quella che a detta del loro padre e degli appunti che ha lasciato loro, è la zona d'azione di un fantasma rapitore.

I fratelli Winchester stavano tornando al motel dove avevano preso una camera in affitto mentre facevano ipotesi sul caso.
Mentre cercavano il loro padre, Dean aveva notato che il genitore aveva iniziato a tener d'occhio la contea di Hibbing, nel Minnesota, dove da diversi anni con la stessa puntualità della raccolta delle olive in ottobre e della conserva di pomodoro in Agosto, sparivano due o tre persone da diversi anni. 
L'ultima vittima era Alvin Jenkins, un uomo normale con un lavoro normale, scapolo che viveva da solo.
L'unico testimone era un ragazzino che dalla sua finestra aveva assistito all'intera scena. Aveva dichiarato di aver visto l'uomo venir trascinato da sotto una macchina e di aver sentito un rumore a metà tra il ringhio ed un lamento. 
- Che può essere secondo te?- chiese Sam scendendo dalla macchina sfregandosi le mani. Si vedeva che l'autunno stava arrivando. Le temperature erano calate notevolmente ed il freddo pungeva impietosamente la pelle.
- Non lo so...- fece Dean sospirando di piacere quando entrarono nell'atrio caldo del loro albergo - ho dato una scorsa ai verbali dei rapimenti. Ci sono segni di lotta, la polizia non esclude un rapimento... e con rapimento intendo un essere umano, ma nessuna famiglia ha mai ricevuto richieste di riscatto - se papà ha indicato quest'area come zona d'azione di un fantasma rapitore.... vuol dire che il fantasma rapitore c'è.... ed il fatto che spariscano più persone qui che in qualunque altro stato non mi convince.- 
- Io ho fatto qualche ricerca per conto mio.- fece Sam -I fantasmi possono apparire e rapire le persone non solo dai loro letti, come vuole la tradizione, ma dai luoghi e dai posti più inaspettati e strani.... secondo me dovremmo andare più a fondo.- 
- E lo faremo. Ma domani.- fece Dean.
- Che dici, ceniamo al ristorante dell'albergo invece di prendere qualche hamburger?- propose Sam. Non aveva voglia di tornare fuori al freddo e di cercare un fast food quando avevano a disposizione un buffet proprio nello stabile. 
Dean scrollò le spalle. 
L'idea non gli dispiaceva. Non ricordava nemmeno qual'era stata l'ultima volta che aveva fatto un pasto che somigliava ad un vero pasto... non un banchetto nuziale, una cena normale con del cibo che non era racchiuso in un panino. 
- Sì, perchè no...- fece Dean avviandosi con il fratello verso la sala ristorante. Si bloccò sulla porta - Accidenti, ho dimenticato in macchina il diario di papà....- 
- Di che ti preoccupi?- fece Sam - L'auto è chiusa ed anche se qualcuno lo prendesse non avrebbe alcuna possibilità di capire il suo contenuto.-
- Lo so, ma non mi sento tranquillo a lasciarlo incustodito...- fece Dean andando verso l'uscita - Ti raggiungo, il tempo di prenderlo e metterlo sotto chiave e sono da te.- 
Dean uscì dall'albergo in cui alloggiavano, sfregandosi assieme le mani e soffiando, nel tentativo di scaldarle un po'. 
Faceva freddo e l'aria era gelida. Sì, decisamente si prospettava un inverno freddo. 
Aprì la portiera dell'auto, ed era sul punto di aprire il vano porta-oggetti per prendere il diario del padre, quando qualcosa attirò la sua attenzione. 
Un lamento. Un singhiozzo. Che pareva venire proprio da dietro la sua macchina.
Chiuse la portiera, e si avvicinò, per capire di cosa si trattasse.
Era una ragazzina. Aveva circa tredici anni, ed indossava un vestito sporco, stracciato.... anche i capelli erano arruffati e con evidenti segni di incuria.... la bambina singhiozzava tenendo la testa nascosta tra le ginocchia. 
Dean le si avvicinò con cautela - Ehy...- fece il ragazzo mettendole una mano sulla spalla.
La bambina alzò lo sguardo mostrandogli un visetto grazioso, ma sporco, e due occhi impauriti. 
- E tu chi sei? Dove sono la mamma e il papà?- fece Dean con gentilezza.
La bimba non gli rispose.
- Non avere paura, va bene?- 
Lo sguardo della bambina cambiò. All'improvviso, lo guardava con occhi cattivi - Io non ho paura. Tu avrai paura.- 
Sulle prime, Dean non capì il significato di quelle parole.... prima che potesse dire, fare o pensare qualunque cosa, sentì un braccio che gli circondava il busto ed un dolore esplose nel collo.
Cercò di liberarsi da quella presa ferrea, ma la porcheria che gli avevano iniettato faceva bene il suo lavoro e a poco a poco sentiva il suo corpo intorpidirsi sempre di più.
Riuscì a lottare per quattro o cinque minuti al massimo prima di lasciarsi andare al buio.
'' Sammy''.
...
...
...
Nel frattempo, Sam iniziava a preoccuparsi. Quel ritardo non gli piaceva. 
'' Accidenti, Dean, che stai combinando...''- pensò lasciando la sala ristorante dell'albergo per dirigersi verso il parcheggio. 
Mentre lui stava uscendo, una famiglia composta da madre, padre ed un bambino di pochi mesi stava scaricando le valige dall'auto. 
- Scusate...?- fece il più piccolo dei Winchester avvicinandosi - avete per caso visto un ragazzo? E' poco più basso di me, occhi verdi, capelli castani....- 
I due fecero cenno di no con la testa. 
Senza dire una parola, Sam si diresse al posto dove avevano parcheggiato l'Impala. Le chiavi erano inserite nella portiera del guidatore. Il diario era nel vano porta-oggetti, ma di Dean non c'era  traccia.
- Dean?- fece Sam prendendo a camminare senza guardare dove stava andando - Dean, guarda che siamo cresciuti per questi giochi...- disse Sam camminando al buio, fino ad arrivare sulla strada... ci erano passati circa mezz'ora prima... perchè non si era accorto in quel momento  di quanto fosse buia quella strada? 
- Dai Dean, adesso basta scherzare...- fece Sam quasi girando su sè stesso. Ci voleva credere con tutto il cuore che il fratello gli stesse facendo uno dei suoi scherzetti idioti... come ricoprirgli la faccia di panna mentre dormiva e magari scattargli una foto... o come quando gli aveva sostiuito lo shampoo con la crema depilatoria.... o di quando per Halloween si era messo una maschera da clown perchè sapeva che quei cosi lo spaventavano...
Sperava che anche quello fosse uno scherzo... che si fosse nascosto da qualche parte per arrivargli alle spalle, all'improvviso.... incredibile le cose a cui uno era capace di aggrapparsi per non cedere alla paura e alla disperazione.
- Dean...- borbottò ad una strada buia che sembrava aver inghiottito il fratello.
...
...
...
Sam quella notte non chiuse occhio. Non tornò nemmeno all'albergo. Passò tutta la notte a perlustrare i dintorni, palmo a palmo, fermando tutti gli automobilisti che passavano per chiedere loro se avevano visto il fratello o qualcuno che gli somigliasse, anche se sapeva che era improbabile. 
E pur sapendo che sia Dean che il padre non amavano coinvolgere le forse dell'ordine nei loro casi, decise comunque di andare dallo sceriffo della contea, per sporgere denuncia.
- Che posso fare per lei, detective Washington?- chiese lo sceriffo Kathleen Kudak restituendo a Sam il falso tesserino con cui si era presentato. 
- Sto cercando una persona scomparsa.- 
- Come mai la polizia di stato è interessata al caso Jenkins?- chiese la poliziotta. 
- No, a dire il vero... è una vicenda che mi riguarda molto più da vicino. I miei superiori non sanno che sono qui, e preferirei che non li informasse... mi toglierebbero il caso e non posso permetterlo. Si tratta di mio cugino.
Stavamo andando a far visita a degli amici nel Winsconsin e ieri sera ci siamo fermati in un motel... è uscito dall'albergo per recuperare una cosa in auto, e non l'ho più visto.- spiegò Sam. 
- E non è possibile che si sia solo allontanato, magari per incontrare qualcuno?- fece la donna.
- Non vedo come. Qui siamo solo di passaggio, e comunque...- fece Sam - Vede l'Impala parcheggiata qui fuori?- 
Lo sceriffo annuì.
- Mio cugino adora quell'auto, è uno dei motivi principali per cui non ha una relazione stabile da sempre.- qui sorrise, seguito a ruota dallo sceriffo - anche se avesse avuto un'amico o un'amica che abita da queste parti e avesse deciso di andarla a salutare o di passarci la notte non l'avrebbe mai lasciata nel parcheggio e con le chiavi inserite.
Ho provato a chiamarlo sul cellulare un'infinità di volte, ma non risponde.-
- Va bene, ho capito...- fece lo sceriffo prendendo posto al computer per fare una ricerca - Come si chiama?- 
- Winchester. Dean Winchester.- fece Sam. 
- Come il fucile?- 
- Come il fucile.- confermò il cacciatore.
- Dunque vediamo....Dean Winchester, nato a Lawrence il 24 Gennaio del '74, la madre è morta in un incendio, ha vissuto in città diverse a causa del lavoro del padre ed è riuscito a diplomarsi con un buon punteggio in una scuola superiore di  St Louis... a proposito di cosa si occupa il padre di Dean, per viaggiare così tanto?- 
- Beh...- fece Sam dicendo la prima cosa che si avvicinava alla verità e che gli era venuta in mente - Zio John fa lavori manuali.... muratore, idraulico, va dove c'è lavoro difatti è per questo che Dean non faceva in tempo a stringere molte amicizie.- 
- Qui dice che suo cugino ha un fratello minore, Samuel Winchester.... che al momento risulta essere a Stamford per frequentare il college.- aggiunse lo sceriffo. 
- Ehm... già.- fece Sam - Gli ho lasciato un messaggio per avvertirlo, ma non so se l'abbia ascoltato.- 
'' Però. Famiglia molto unita.''- pensò lo sceriffo - Il suo nome non risulta nei nostri archivi.-
- Ho visto che ci sono delle telecamere della video sorveglianza fuori dal motel.- ricordò Sam - magari hanno ripreso qualcosa e possono rivelarci cosa.... si, insomma, chi ha fatto sparire Dean.-
- Sì, è una buona idea. Farò subito rischiesta per avere una copia dei filmati... attorno a che ora è successo?- 
- Tra le dieci e le undici di sera, minuto più minuto meno.- fece Sam.
- Intanto procediamo con ordine.- fece la poliziotta porgendogli dei fogli - Per favore, compili i moduli per la denuncia di scomparsa e mi lasci un recapito. Appena avrò scoperto qualcosa, glielo farò sapere.- 
- Senta, io vorrei cercarlo assieme a lei.- fece Sam.
Lo sceriffo lo guardò come se gli fosse spuntata un'altra testa.
- Temo di non poterla accontentare. Il regolamento vieta ad un poliziotto di indagare su un caso in cui sono coinvolti familiari e amici.- 
'' Poco importa, tanto non sono un poliziotto, questo tesserino è falso, mi è servito solo per entrare qui''- avrebbe voluto dire ma lo tenne per sè.
- Mi rendo conto di chiederle molto, ma cerchi di capire... Dean è un mio parente, è quasi un fratello...- 
- Ascolta Greg.... diamoci del tu, va bene?- come Sam annuì la poliziotta andò avanti - non fingerò di capire come tu possa sentirti in questo momento.... per quanto ti assicuro, posso comprendere quello che provi... ma c'è un regolamento.- 
- Ok, allora facciamo così.- fece Sam tirando fuori dalla tasca interna della giacca le copie di tutti i bollettini di scomparsa della contea di Hibbing. 
- In questra contea, da anni spariscono molte persone, e nessuna ha un collegamento con le altre.- fece Sam - Sto cercando loro. Se poi Dean dovesse saltare fuori, io non verrei accusato di aver violato il regolamento e lei non verrebbe accusata di avermelo lasciato fare.-
Kathleen fece per ribattere ma si zittì. 
- Lei avrebbe dovuto fare l'avvocato, sa?- fece lo sceriffo. 
- Il piano era quello all'inizio.- fece Sam - allora?-
Kath sospirò. 
Se avesse provato ad impedirglielo di sicuro avrebbe fatto di testa sua, e se fosse rimasto ucciso o ferito durante un'indagine affidata a lei i suoi superiori e quelli della polizia di stato l'avrebbero fatta a pezzi. 
Tanto valeva dargli il permesso ed avere così la possibilità di tenerlo d'occhio.
   
 
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