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Autore: Claire DeLune    07/12/2018    0 recensioni
In questa raccolta di one-shot, sempre ambientata nel zuccheroso mondo di Amour Sucré, troverete le esperienze di diversi personaggi, principali e secondari, seguendo le tracce dei concorsi ufficiali sul forum di DF. I capitoli saranno randomici, basati sull'ispirazione del momento piuttosto che sull'ordine di pubblicazione sul sito ufficiale.
҉
[Nath, è l’unica parola che ti sovviene alla mente e nemmeno tu sai che tipo di desiderio tu voglia esprime, pronunciando quel nome che così tanta mestizia ti procura.
Forse desideri di dimenticarlo definitivamente, gettando l’ultimo frammento di lui che ti rimane al silenzio delle pallide stelle.]

La rottura con Nathaniel è stata sofferta, dolorosa. Per quattro anni hai rimpianto di non essere rimasta con lui, di non aver sfidato i tuoi genitori per il vostro amore. E per altrettanti quattro anni hai sperato di poter tornare sui tuoi passi, ti poter tornare da lui. Ma l'ultima cosa che avresti immaginato di trovare al tuo ritorno era un Nathaniel totalmente cambiato nell'aspetto e nel cuore.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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3° classificato al concorso In... his shoes?!
6.
Blanche e Castiel

   Se c’è una cosa che più di tutte odi al mondo, sono sicuramente i gatti. Esseri infidi e opportunisti, il cui unico scopo è quello di avere la pancia piena e un letto caldo su cui dormire, e che, nonostante l’amore incondizionato che ricevono, non posseggono minimamente il concetto di affetto.
   Solo un disperato può cercare d’instaurare un legame con un gatto. Ma se normalmente un cat lover ti avrebbe fatto pena, il giovane che sta varcando la soglia in questo momento, ti fa desiderare di riempirlo di graffi. 
   Nathaniel.
   Non è mai scorso buon sangue tra voi ed ora che è diventato un mezzo delinquente, non fa altro che inorridirti ancora di più. Lo compatisci per il suo cambiamento drastico, a parer tuo insensato, ma su cui, in tutta onestà, non hai mai voluto indagare. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Non a caso è solo come un cane – come un gatto.
   È ciò su cui rifletti, osservandolo svuotare la spesa sul bancone della cucina. 
   Il colore acceso di una scatoletta di latta azzurra riattiva tutti i tuoi sensi, ripartiti così all’improvviso da disorientarti. La riconosceresti tra mille: è la tua marca di tonno preferita.
   Stiracchiandoti, balzi giù dal divano, domandandoti se hai sempre avuto una visuale così ampia e acuta, ma soprattutto un udito così fine, dato che senti la voce di Nathaniel rimbombarti nelle orecchie dieci ottave più alta del normale, mentre ti si avvicina stranamente sorridente.
   Che ha da sorridere?
   «Ci siamo svegliate», dice con una vocetta ridicola, «Cos’è quella faccetta corrucciata, ti ho disturbata?».
   Basta la tua sola presenza a disturbarmi.
   «Guarda cosa ti ho comprato: tonnetto e aloe», afferma mostrandoti la scatoletta di poco fa; devi aver fatto un’espressione buffa, perché il ragazzo ridacchia, mentre la apre e ne versa il contenuto in una ciotolina in ceramica schifosamente rosa, «Ti stai già leccando i baffi».
   Corri a tavola e, senza perderti un suo singolo movimento, ti accomodi impaziente.
   Il biondo si volta a guardarti contrariato, «Quante volte ti ho detto di non salire sul tavolo? Scendi!», la sua occhiataccia si scioglie sotto la tua di sufficienza, «E va bene, hai vinto», si arrende, posandoti difronte il piattino, sul quale ti avventi senza troppe cerimonie.
   Mentre mastichi, Nathaniel ti liscia il capo in movimenti cadenzati, ma, all’ennesima carezza, gli mordicchi le dita con abbastanza vigore da trasmettere forte e chiaro il messaggio. 
   «Che antipatica…».
   Usa ancora il femminile con me e ti acceco.
   Si allontana, ma non riesci comunque a gustarti appieno il tuo pasto, a causa dei tuoi sensi stranamente sviluppati. Le orecchie scattano continuamente verso la fonte di un fastidioso rumore: le mani del biondo che frugano nuovamente nella busta della spesa. Però, a distoglierti del tutto dal cibo è il trillo acuto di un campanellino. Ti giri su te stesso, attirato da quel suono e da un movimento sinuoso del pugile, le tue pupille si allargano fino quasi a coprire l’intera ampiezza dell’iride e della sclera. Smosso dall’istinto cacciatore, ti lanci dal tavolo sul pavimento ignorandone l’altezza, e ti fiondi sul ragazzo, che solo adesso ti accorgi essere gigantesco in confronto a te. Considerazione che ti sorvola la mente solo per un breve attimo, troppo preso dal volteggiare ritmato del giochino nell’aria per darvi peso più del dovuto.
   Zampetti qua e là come una molla, finché esausto, ma con la tua preda tra le fauci, non ti accasci sul parquet, leccando soddisfatto le piume colorate.
   Nathaniel ti si siede accanto, grattandoti la testa fra le orecchie e sotto al mento, un tocco così piacevole che non puoi fare a meno di produrre borbottii compiaciuti all’interno della trachea.
   «Brava la mia Blanche».
   Alla pronuncia di quel nome spalanchi gl’occhietti vispi, gli afferri il braccio, bloccandolo con gli artigli, ti stendi sul fianco e cominci a tirargli veementi calci con le zampe posteriori, mentre lo mordi irruento, Io mi chiamo Castiel!
   Sei proprio un gatto...

Note d'Autore
Wow, tralasciando il saluto al primo racconto pubblicato, non avevo ancora lasciato una note in questa raccolta di one-shot! Ma stavolta direi che un commento sia d'obbligo, immagino avrete notato subito il cambio di titolo (Eh lo so... Non sono mai convinta sui titoli, l'ho cambiato alla long Komorebi, allo spin-off Catfish...).
So che può suonare strano e forse un po' pretenzioso, però dovete sapere che una delle mie grandi passioni è proprio la chimica. Chi mi conosce sul fandom di Free! ne era già al corrente: ho scritto una raccolata intitolata Legami a Idrogeno. Che fantasia, eh? Come no LOL
Ammetto di aver cambiato il nome di questa raccolta anche in memoria a LaI, mi sembrava carino inserire un collegamento tra la Claire DeLune del tempo e quella attuale, tra quel fandom e quest'altro, come per dimostrare che, nonostante gli anni passati, i cambiamenti di stile e pensiero, sotto sotto sono ancora la stessa persona, non ho rinnegato quegl'anni, sono solo cresciuta. In più, mi piace moltissimo la definizione scientifica di legame glicolisico, mi è sembrata perfetta per sintetizzare il tema su cui ruota tutto Dolce Flirt.
«Con legame glicolisico si fa riferimento a un legame covalente che unisce il gruppo emiacetalico di uno zucchero con un atomo, di solito nucleofilo, di un'altra molecola. Di solito l'atomo è di ossigeno, azoto o (più raramente) zolfo. La molecola che ne deriva è invece detta 
glicoside. Da un punto di vista chimico il legame è una condensazione in quanto libera una molecola d'acqua.»
Leggendola ho subito pensato a una sorta di composizione chimica dell'amore. L'amore è dolce come lo zucchero, è fondamentale come l'ossigeno e l'azoto, senza non potremmo respirare né nutrirci, e quando sei innamorato ti senti protetto in una bolla di felicità, liscia e avvolgente come l'acqua.
Magari può risultare smielato, ridicolo e forzato, ma è così che sento essere l'amore e volevo condividerlo con voi.

Dopo questa spiegazione confusa, non mi resta che sperare che via sia piaciuta la storia. Grazie a tutte coloro che stanno leggendo.
Un bacio,
Claire DeLune
   
 
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