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Autore: En Sev En    08/12/2018    1 recensioni
Ancora un Natale, ancora casa Shepard.
I suoi nemici hanno un piano ben congegnato ma non immaginano che anche lei questa volta è ben preparata. E resteranno tutti amareggiati dall'esito dell'azione.
Molto amareggiati.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Comandante Shepard Donna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prefazione:

Ebbene sì, torno a sorpresa sul luogo del delitto perpetrandone uno ancora peggiore.
Non avevo in previsione di scrivere storie, in particolare questa ma in un impulso improvviso (un art attack!) è venuta giù in una mezz'ora circa.
La vostra facile ironia nel dire "si vede" è del tutto fuori luogo.
Come la mia storia d'altronde.
Quindi perchè?
Come al solito nelle note finali vi svelerò l'arcano.
Unica avvertenza: mi spiace dover dire che alcuni personaggi sono introdotti nell'ultima long che avevo scritto e che quindi il racconto risulti non così fruibile pur essendo una oneshot che per sua natura dovrebbe invece esserlo. Ma mi erano utili e ne avevo un ricordo più vivo. Mi scuso per la cosa.
Buona lettura.
 

 

“Karen1, hai sotto controllo la situazione? Sul lato Nord sono presenti minacce?”
Shepard, con tono deciso, chiedeva report frequenti ai sottoposti in quella loro azione. Ed era così importante per lei la cosa da aver riconvocato dopo tanto tempo1 una delle persone più fidate riguardo a controlli e sicurezza. Controllo e sicurezza paranoica ovviamente.
“Tutto in ordine signor comandante sorellona!”
mentre la Gallin utilizzava tutto ciò che di tecnologico la sua contorta psiche potesse pensare di utilizzare.
“Non ti ho già detto Karen che mi sembra esagerata questa cosa?”
“Sei proprio una troglodita comandante sorellona. Sai benissimo, o dovresti, che queste cose sono l’abc per il controllo e la sicurezza dell’obbiettivo. Come faccio a….”
Ma Shepard la interruppe digrignando i denti:
“Karen, mi riferivo a come mi chiami. Per il resto mi pare invece che tu stia sottovalutando la minaccia e che i dispositivi in azione siano troppo pochi!”
Karen si infilò il dito indice tra le labbra, come sempre quando dubbiosa o intimidita:
“Ma non credo che…”
“Ricordi la mia coda1 ? Ricordi chi osò tagliarla deturpando la mia splendida chioma?” il suo sguardo si chiuse in una posa di pura rabbia infuocata.
“Agli ordini signor comandante Shepard! Aumenterò le difese!”
 “Viola ma io penso che…”
“Liara, adesso anche tu mi contesti nel bel mezzo di questa operazione? Quante volte ti ho detto che davanti alla truppa non mi si deve contestare apertamente? Piuttosto, le barriere biotiche sul lato Est sono adeguate?”
Liara sbuffò.
“Osi dubitare di me? Sono perfette. Ma tu stai esagerando!”
“Ancora? Proprio non capisci l’importanza di questa cosa? Non permetterò che succeda la stessa cosa degli ultimi due anni!”
“Io mi sono divertita papà.”
“Rila, tesoro mio, tu sei l’unica che mi capisce.”
“Sono pronta a darti una mano ancora una volta! Anzi se mi permettessi di…” la piccola era sempre gioiosa quando poteva passare all’azione insieme al genitore. E questa volta era stata proprio Viola a convocarla per la missione, quale cosa poteva essere più eccitante e gratificante per lei?
“Guai a te se ti comporti come l’ultima volta. Piuttosto come vanno le barriere sul lato Sud? Le trappole sono state innescate correttamente? L’essere mia figlia non ti salverà da una punizione in caso di insuccesso!”
Lo sguardo della piccola si rabbuiò:
“Ma papà…”
“Non attacca più con me il tuo frignare. Sei operativa sì o no?”
“E’ tutto perfetto, sono anche più brava della mamma, lo sai.”
Viola sorrise:
“Ti piace vincere facile eh?”
Liara non sorrise.
“Ma Karen è davvero mia zia?”
La Gallin sorrise con fare di approvazione.
“Certo che no. Non affiderei mai ad una psicopatica mia figlia. Tali come va sul lato Ovest?”
Ma la Gallin si inalberò.
“Ehi, sono io che ti ho aiutata quella volta. Sono io che ti ho tirata fuori da quell’inferno. Sono io che ho smascherato quel traditore. Sono io che…”
“… che reggeva in mano la mia coda tagliata…”
“Agli ordini signor comandate Shepard!”
Ma Tali sorrideva osservando la scena:
“Tutto ok su questo lato Shepard, Chatika veglia in sicurezza.”
Shepard emise un sibilo che rivelava un certo fastidio:
“Pinky1, vai ad osservare anche tu, non mi posso certo fidare di quella cosa.”
“Ehi!” “Ehi!”
Tali e Karen si inalberarono ancora una volta a quelle parole ma Shepard, non curante delle loro proteste, sorrise diabolicamente mentre vedeva il suo, ormai, drone rosa avvicinarsi al drone della quarian e lanciargli una piccola scarica elettrica onde aumentarne l’attenzione. Scatenando nel frattempo una piccola guerriglia tra i due sintetici.
“Karen, segni di Krogan all’esterno?”
“Sì comandante, 4 segni vitali krogan e uno umano ma si mantengono a distanza. Le trappole dissuasive stanno funzionando al momento.”
“Non fidarti. Sono stupidissimi, soprattutto l’umana, e pertanto continueranno a riprovarci fino alla morte. Purtroppo non hanno dimenticato quello che Liara ha fatto loro gli altri anni e non rinunceranno così facilmente adesso.”
Liara si rabbuiò ulteriormente:
“Adesso stai davvero esagerando! Cosa avrei dovuto fare secondo te? E poi era anche per te e Rila e direi che tu più di tutti te ne sei approfittata, stai davvero diventando gra…”
“Silenzio, truppaglia! Oggi non sono in vena di accettare critiche e fallimenti!”
Ma improvvisamente rigirò il suo sguardo verso il suo obbiettivo così prezioso da proteggere con la vita stessa. Quella dei suoi cari o della sua famiglia ovviamente. Per una volta lei poteva tirarsene fuori.
“E tu non preoccuparti” mentre lo accarezzava dolcemente “farò tutto ciò che è in mio potere per proteggerti!”
“Sorellona, tu sei completamente pazza, altro che Torfan.”
“Karen?”
“Sì?”
“Coda… capelli biondi…”
“Agli ordini signor comandante Shepard! Ottimo piano signor comandante Shepard.”

 
All’esterno della casa, su una collina adiacente:
“Ottima visuale.”
“Concordo signor Vakarian. Mi scusi signore, come devo chiamarla esattamente? Questa cosa mi crea un filo d’imbarazzo. Gerarca? Primarca? Sub-comandante?...”
Ma Garrus osservava con il suo visore il suo obbiettivo. Shepard lo aveva sfidato involontariamente come mai era successo in vita sua. E non poteva farla passare liscia la cosa, neanche a lei.
“Capitano Danforth1, può chiamarmi semplicemente Garrus. Questa cosa dei nomi è un’altra delle questioni rimaste insolute tra me e Viola.”
“Bene così… Garrus. Ovviamente puoi darmi del tu se vuoi. Raffaello. Credo sarebbe più pratico.”
Il turian si rigirò ad osservarlo un attimo con un’aria che si sarebbe potuto definire perplessa. Ma il suo obbiettivo era sempre lì davanti. E d’altronde vedeva che anche i Krogan e l’umana continuavano ad insistere sul lato Sud e sul lato Est.
“La piccola Rila sa davvero il fatto suo ormai. Peccato non averla potuta avere in battaglia a suo tempo.”
Raffaello sorrise con approvazione.
“E’ la figlia di Shepard d’altronde. Stesse capacità ed anche stessa bellezza. Asari, ma decisamente bella.”
Garrus si rigirò ad osservare ancora una volta l’umano:
“Spiriti, spero proprio di no! Non hai visto che caratteraccio ha lei?”
Raffaello sorrise in maniera ancora più vistosa:
“in effetti… il carattere spero che non sia lo stesso. Ma per caso sai quando un’asari è maggiorenne? Così… giusto per sapere…”
Garrus sorvolò:
“Aiutami a ricordare, tu eri con lei in quella missione vero?”
“Ufficialmente è un segreto. Ufficialmente quella missione non è mai avvenuta. Ovviamente sì.”
“Me ne ha parlato lei. Dice che te la cavi con quel fucile.”
“Con tutto il rispetto signore, sono ottimo con questo fucile.”
Garrus si rigirò ad osservare ancora l’obbiettivo, ritto ed in piedi dentro la casa in bella vista e tutto scintillante.
“Questo lo verificheremo presto. Lei dice che sei bravo quasi quanto me, conferma?”
Raffaello si sentì inorgoglito ma cercò di non darlo a vedere.
“In realtà ho constatato che non è vero. Sono preciso quanto lei probabilmente, ma non rapido alla stessa maniera. Il suo record all’accademia1 è salvo.”
Garrus interruppe il suo mirare per fissare il giovane al suo lato ormai pronto a fare fuoco.
“Il mio record? E tu come fai a saperlo? Quel programma è top secret.”
“Mi spiace Garrus ma anche questo è top secret. Bel programma in ogni caso.”
Garrus sembrò un attimo riflettere sulla cosa quando le sue mandibole sbatterono con fare deciso:
“Quella falla di sicurezza! Ecco cosa era quell’anomalia esattamente nel periodo della vostra missione… Interessante, non si è accorto nessuno della cosa sembrando solo un piccolo errore di sistema che aveva resettato il programma come accadeva ogni tanto. Furbi. Perché siete stati voi vero?”
“Top secret, primarca.” lui sorrise “ma in effetti sì. E a proposito, l’autrice dell’hackeraggio è lì dentro a dare manforte a Viola, dovremmo stare attenti: è assolutamente imprevedibile e geniale. Lo stesso obbiettivo che stiamo osservando potrebbe non essere reale.”
Garrus riprese l’osservazione.
“Non preoccuparti, ho una talpa all’interno. E’ stato facile corromperla.”
“A quanto pare, in ogni operazione che la coinvolge c’è una talpa. Spero che sia brava quanto lo fu la nostra.”
“Lei è infallibile. Ma mi costerà carissimo.”
“Ne varrà sempre la pena!” rise soddisfatto lui.
“Ma adesso dimostrami che non sai soltanto parlare ma anche sparare. E tieni lontani le tue mani dalla mia figlioccia, tu sei già impegnato con quella specie di Krogan laggiù.”
“Ehi signore! Non parli così di Sheyla1 e soprattutto non si faccia sentire da lei. Al confronto le sembrerà che quel Wrex sia molto più pacifico.”
Garrus sorrise ironicamente almeno per quello che poteva fare un turian.
“Non credo proprio.”
“E’ di Mindoir, nata e cresciuta con Shepard, stesso carattere e soprattutto stessa stupidità.”
Garrus si inarcò leggermente nella sua postura.
“Stesso carattere di Shepard?”
“Forse peggio.”
“Che gli spiriti siano lodati per aver avuto Wrex allora di fianco.”

 
Lato Sud
“Avanti ancora una volta. Non esiste che una barriera biotica possa fermare una carica krogan!”
“Stupido bestione non vedi che è inutile? E dall’altro lato hanno innescato anche delle trappole. Dannato Viola, me la pagherai.”
Wrex si voltò verso l’umana.
“Bada a come mi parli pelle rosa. Sono Urdnot Wrex, capoclan di Tuchanka, kraant di Shepard, e non mi fermerò fino a quando non poserò le mie mani su quello che ha fatto Liara quest’anno. E tu Nordim sai bene quale obbiettivo distruggere. Guai a te se la piccola asari riuscirà a fermarti anche quest’anno.”
“Questa volta vincerò io papà.”
Ma Grunt si rigirò perplesso a osservare prima Wrex e poi Sheyla Hagwood:
“Pelle rosa? Di cosa parli Wrex?”
Tutti si rigirarono a guardare Grunt altrettanto perplessi.
“Di lei, di quella specie di umana. Sheyla credo sia il suo nome.”
“EHI, sottospecie di orango impotente!”
Ma Grunt si avvicinò all’umana  fissandola negli occhi:
“Non sei una del clan Weyrloc?”
“EH?”
“Non sei krogan”
“Ma vaffanc…” mentre con un potente pugno Sheyla fece volare il krogan a terra.
Wrex osservava contento:
“Finalmente hai trovato una compagna adeguata Grunt. Ha già iniziato il rituale di accoppiamento!”.
Sheyla si irrigidì spaventata ricordando le parole di Viola a proposito della questione.
“Ehi, ehi. Fermi tutti! Io non ho alcuna intenzione di accoppiarmi con nessuno di voi!”
I krogan la guardarono perplessi.
“Ma allora perché hai fatto così?”
“Oh, Gesù mio, perché toccano tutti a me? Prima Viola ora questi krogan…”
Ma Grunt, una volta rialzatosi, decise di stare di fianco a quella affascinante umana, o simile, e completare a missione finita quelle che lei aveva iniziato. Mentre con la mano le diede una vigorosa pacca sul sedere.
“Smettetela con le smancerie, dobbiamo assolutamente abbattere le barriere e farla pagare a Shepard. A commesso un grave errore a sfidarci. E la pagherà. Maledetta piccola cucciola di pyjack blu, è in gamba lo devo ammettere”
Ma Nordim sorrise malignamente:
“Non preoccuparti papà, lo zio Garrus ha un piano preciso. E’ bravo lo zio Garrus.”
Wrex si rigirò disgustato:
“Tu non visiterai più Palaven per i prossimi 300 anni.  E idem per Rila. E tu Bakara, se l’avessi portato di più a caccia di divoratori, ora non avremmo questo problema.”
La krogan rispose con tono calmo:
“L’unico problema sono i due krogan maschi adulti qui presenti e la loro stupidità. Nordim per fortuna è intelligente, siano lodati gli avi. E di problema c’è la vostra incapacità a penetrare al punto tale che dobbiamo affidarci ad un turian. E poi potevo benissimo fare io quello che fa Liara, non c’era mica bisogno di…”
Wrex e Grunt si guardarono negli occhi all’unisono:
“Tu? Ecco i danni fatti da Shepard e Mordin su Tuchanka! Maledette donne….”
Mentre i due finivano a terra colpiti rudemente da Bakara e Sheyla che però subito dopo aggiunse:
“Questa non era una cosa affettuosa chiaro? Io sono già fidanzata poi!”
Mentre Grunt la guardava sempre più voglioso.
 
Sempre dalla stessa collinetta lì vicino…
“Maledetto krogan, tieni le mani al posto giusto.”
Raffaello avevo visto gelosamente la scena dalla sua postazione spostando minacciosamente l’obbiettivo del suo fucile di precisione.
Garrus lo riprese:
“Niente distrazioni soldato, abbiamo uno scopo ben più alto ed importante. Anderson mi ha detto che tendi a sbagliare di 2 cm. di solito verso sinistra…”
“Anderson ti ha preso bonariamente in giro Garrus. Credo ti voglia far perdere in caso di scommesse.”
“Umani…”
I due finalmente si disposero in assetto finale ben decisi a distruggere il loro obbiettivo che Viola tanto faticosamente progettava di difendere da un anno circa.
“Al mio tre…” … “tre!”.
Un solo sparo eruppe nel silenzio della notte mentre Raffaello guardava perplesso Garrus:
“Signore, di solito al mio tre significa che si conta fino a tre e poi si spara…”
“Umani, è così facile sorprendervi. Volevo verificare quanto tu fossi svelto ed in effetti non lo sei. Ok adesso al mio tre, o preferisci che arrivi a contare fino a 100? Ci riesci al tre?”
Raffaello sputò di lato:
“Invece dei numeri pensi al fatto che il primo colpo si è infranto contro le barriere erette da quello scricciolo bluastro.”
“Non preoccuparti, non è un problema. Ed ora, mira!”

 
Interno casa Shepard
“Ah, ah, stupido turian. Pensavi fosse così facile? Credevi che non lo sapessi che eri lì con quell’altro traditore? Ve la farò pagare cara, vi farò masticare amaro alla fine. E tu Rila, ottimo lavoro. Impara Liara.”
“Oh per la Dea!”

 
Sempre dalla stessa collinetta lì vicino
“Al mio… tre. Fuoco insieme. Tu mirerai a quelli oro. O preferisci il rosso?”
“Oro va bene per me. Però sono di meno…”
“E’ per quello che ho scelto, così almeno forse finirai quasi insieme a me…”
“Me l’aveva detto che voi turian siete arroganti.”
Ma al tre di Garrus gli spari riecheggiarono in successione e numerosi, ma sempre senza danno.
“Nessun danno signore, dannazione!”
“Non preoccuparti. Tutto previsto.”

 
Sempre interno casa Shepard
“Dilettanti! Potete sparare finchè volete, non calerà mai. Brava la mia bambina! Visto Liara? Impara come si fa! Ti sei meritato un bel regalo, la mia fedele e capace soldatina!!!”
Rila si sciolse in un sorriso dapprima felice, poi malizioso, infine colpevole.
Karen intervenne:
“Come è possibile?”
“A cosa ti riferisci Karen?”
“In teoria loro non dovrebbero rilevare correttamente la posizione del bersaglio, ho dispiegato diversi distorsori di fase ed un ologramma molto più avanzato di quelli che usavo. Come fanno a sparare nei punti esatti?”
Shepard eruppe in un risata fragorosa:
“Ma è ovvio mia instabile e psicotica sottoposta, hanno la mira così sbilenca che pur mirando al bersaglio sbagliato prendono quello giusto. Sono molto fortunati quei due arrogantelli, perché l’ho capito che sono in due. Da come spara male ci deve essere anche quell’idiota di Raffaello.”
“Questa cosa non ha alcun senso sorellona.”
“La mia coda mancante non ha senso sorellina…”
“Signorsì signor comandante Shepard! Ottima analisi signor comandante Shepard!”
Ma Liara intervenne:
“In effetti non ha senso: Garrus non manca mai il bersaglio ed in effetti non lo ha fatto nemmeno adesso. Come puoi dire che abbia commesso degli errori così grossolani in questo momento?”
“Al diavolo Liara, cosa ti avevo detto a proposito del non contraddirmi davanti alla truppaglia? Non vedi Rila come si è improvvisamente rannicchiata spaventata e con sensi di colpa? Non essere così irragionevole o ti manderò a letto senza cena.”
“Dato che la preparo sempre io come al solito, nel caso resterete tutti senza cena!”
“Vedi piccolina? Tra qualche centinaio di anni rischi di diventare così se non segui i miei insegnamenti. Ma puoi smettere di arrossire, non è colpa tua se la mamma è così. Tu hai fatto uno splendido lavoro, non è vero?”
Ma Rila sembrava rimpicciolire sempre più. Ed arrossire sempre più.
“Uhm… uh uh, certamente papà. Ho fatto tutto come pianificato.”
“Eccellente Rila, eccellente!”

 
Lato Sud della casa
“Ora, carichiamo tutti insieme.”
“Ma non converrebbe attendere il segnale di quel sacco d’ossa ambulante prima? Tanto non cadranno giù queste barriere. Ormai hanno iniziato a sparare come diversivo, ci siamo.”
“Liara mi ha battuto a braccio di fe… cioè si è comportata in maniera irrispettosa in passato, le mostrerò quanto sia forte. Non aspetterò il piano di uno scellerato nemico turian per far cadere le barriere di una gelatina molliccia asari.”
“Siete completamente scemi voi krogan. Non cadranno nemmeno con tutti i Krogan di Tuchanka messi insieme.”
“Eh, eh, eh” rideva Grunt con sguardo malizioso e sempre più vicino a Sheyla.
“Stammi lontano o giuro che ti strappo ogni corno della testa!”
“Allora sei davvero eccitata, anche io pensavo alla stessa cosa!”
 
 
Sempre dalla stessa collinetta lì vicino
“Stai lontano da lei o ti sparo.”
“Raffaello pensa al piano. E’ ora di finirla. Premi il pulsante di quel dispositivo.”
“Certo che un filo così lungo sarà costato un occhio della testa. Quanti crediti…”
“Non preoccuparti, ha pensato Liara a questo.”
“Uhm è ricca? Forse ho adocchiato la Shepard sbagliata.”
“Se vuoi restare in vita, smetti di adocchiare una qualsiasi Shepard. No, lei è l’Ombra, ha tutti i crediti che vuole.”
“L’ombra? Liara? Eco perché quella volta… che io sia dannato.”
“Sarai morto invece se ne farai parola con altri. Comunque accendi!”
“Mai ordine fu più facile da eseguire.”
E mentre Garrus continuava a far fuoco, sia per diversivo, sia per divertimento, Raffaello premette il pulsante che fece accendere la struttura esterna  ma vicina alla casa.
Struttura che illuminò quasi tutta Thessia.
 

Sempre interno casa Shepard
“Maledetto Garrus! A questo pensavi? Credi che otterrai un qualche risultato?! Ma… come ha fatto a mettere questa cosa qui di nascosto…”
Liara le si avvicino poggiandole le mani sopra le spalle:
“In verità è divenuto molto ingegnoso. Anche se riconosco che è un po’ troppo ingegnoso. Qualcuno deve averlo aiutato. In ogni caso non vedo come possa distruggere l’obbiettivo. Qui dentro è al sicuro.”
Shepard, rassicurata dalle parole di Liara, si rigiro verso l’oggetto di così tante attenzioni in tutta la galassia, tentando goffamente di abbracciarlo.
“Oh, piccolo mio, non ti abbandonerò mai. Non permetterò che ti facciano del male, soprattutto quest’anno che ho potuto fare tutto come volevo. Senza scocciatori, senza seccatori…”
Rila si avvicinava intanto a Liara:
“Mamma, papà peggiora sempre più.”
“Non preoccuparti tesoro, lo sai che succede solo in questo periodo. Poi torna la stessa. Purtroppo” sospirando.
Ma nel frattempo anche Karen si era avvicinata  a Viola abbracciandola a sua volta:
“Oh sorellona, mi hai commosso. Sei così premurosa!”
Shepard la riguardò a sua volta commossa:
“Non è vero infatti? Non sono così generosa? Non ho fatto un lavoro splendido?”
“Sei fantastica sorellona. Hai fatto bene.”
“Grazie sorellina, l’ho fatto bene. Anzi perfetto.” mentre lei, la Gallin e l’obbiettivo si abbracciavano goffamente.
“Oh per la Dea, se l’avessi saputo prima a chi l’avevo affidata non le avrei mai fatto correre quei rischi. Sono tutti completamente impazziti.”
Liara guardava sconsolata sua figlia che assumeva mano a mano un’espressione sempre più contrita e piena di rimorso.

 
Sempre dalla stessa collinetta lì vicino
“Ok, ormai avrà visto. Tienti pronto al mio tre, questa volta niente errori. E questa volta colpiremo duro mentre i krogan completeranno l’opera.”
“Ma…”
“Ti ho detto o no che avevo un piano? Guarda e stupisci.”
Alle parole di Garrus, come per magia, le barriere biotiche iniziarono ad oscillare fino a comprimersi per poi esplodere improvvisamente, come se fosse stata applicata una sorta di deformazione dall’interno per poi creare una esplosione biotica devastante.
I due droni di guardia furono sbalzati fino a Serrice mentre le trappole sull’altro lato della casa esplosero invano. Chissà dove però.
E la mandria krogan potè irrompere in casa puntando dritti all’obbiettivo.
 

Sempre interno casa Shepard
“Rila cosa c’è?”
Liara iniziava a guardare con sospetto sua figlia sempre più rosa mentre all’improvviso uno strilletto di Karen fece preoccupare tutti:
“Porca paletta! Le barriere fluttuano, l’ologramma flutttua, i dispositivi fluttuano. Ed anche io non mi sento stabile su questa sedia!”
Liara osservava stupita l’improvviso deformarsi della barriera ricordando però di come aveva visto già qualcosa di simile in passato:
“Rila, non eri tu quella capace di lasciare una bolla di deformazione biotica all’interno di un campo? Non avevi fatto tu una cosa simile a scuola per divertimento e per colpire la professoressa che ti aveva punita per la tua condotta durante un esame?”
Ma la piccola, conscia di quello che sarebbe successo di lì a poco scappò a gambe levate tentando una vana giustificazione:
“Io vado a controllare il forno, hai lasciato il cibo a cuocere da un po’”
“RILA!”
L’urlo di Liara però non servì a fermarla come del resto non attirò l’attenzione di Shepard, ormai terrorizzata dagli eventi fin troppo chiari per lei. Le barriere erano venute giù, i krogan irrompevano dalla parte di Tali, Garrus e Raffaello avevano ormai tiro libero, la Gallin era sempre presente.
Con un ultimo e disperato tentativo di sacrificio si mise davanti al bersaglio facendo scudo con il suo corpo e sperando che i suoi amici si fermassero, ma la speranza era vana. Mentre la loro mira era sicura.
Una pioggia di proiettili irruppero nella casa sfiorando Viola e distruggendo tutto ciò a cui avevano mirato.
Tutte le palle dorate di scarsa qualità erano finite a pezzi.
Tutte le palle rosse di infima costruzione e in fortissimo sconto seguirono la stessa sorte.
E nel mentre che lei iniziava a piangere sconfortata, la mandria krogan irruppe trascinando nella sua carica ogni cosa incontrata lungo il cammino: Tali, trovatasi incolpevolmente lungo la strada ed infine l’albero che così faticosamente, ma malamente, Shepard aveva preparato finalmente da sola per la prima volta quell’anno. Aveva sempre desiderato ardentemente di prepararlo da sola, con suo gusto e volontà, ma mai le era riuscito in vita.
Salvare la galassia era stato sempre più facile che non preparare un dannato e misero albero di Natale. Almeno fino a quell’anno. Almeno fino a quel momento.

 
Interno casa Shepard, tutti dentro e nessuno fuori… eccetto i resti di un albero malandato
“Maledetti, maledetti. Avete rovinato anche questo Natale!”
“Mia guerriera, eri tu a volerlo rovinare: Liara ha cucinato tutto questa roba e volevi tenerci lontano? Bada o potrei dichiarare guerra all’alleanza per una cosa simile.”
“Stupido pancione krogan, quelli erano tutti piatti per me! Me li sono meritati io al contrario di voi.”
Liara provò ad intervenire:
“Stai ingrassando Viola. Devi stare a dieta. Tu devi mangiare queste cose ipocaloriche, dietetiche e naturali.”
“Parassiti traditori e torturatori. Tanto valeva che morissi prima.”
“Tua moglie ha ragione Shepard” intervenì Sheyla “sei veramente diventata culona, te l’avevo detto!”
Tutti ridevano ma Shepard si rigirò con sguardo torvo verso un bersaglio. Un piccolo e tenero bluastro bersaglio:
“Ridi pure piccola vipera velenosa. Puoi essere certa che non dimenticherò questo tuo tradimento Rila. Tanto da me dovrai venire per i vestiti, il ragazzo e tutte le altre cose. Anzi ho già deciso, ricordi quell’Hanar? Beh preparati a vivere sott’acqua per il resto dei tuoi giorni.
Sott’acqua con una muta, delle pinne e niente dischi.”
Rila non si scomponeva mentre mangiava tranquilla.
“Non importa, tanto lo zio Garrus mi deve tutte le promesse che mi ha fatto. Penserà a tutto lui e di più. Vero zio? O vuoi che per caso io…”
Ma Garrus sapeva bene quanto fosse pericoloso irritare la piccola asari.
“Sai che mantengo sempre la mia parola. Già quella villa con il parco giochi su palaven è intestata a te. Il resto mano a mano. Come primarca di Palaven  posso mettere tasse a mio piacimento finchè non saldo il debito. Male che vada invaderemo Surkesh e manterrò lo stesso la parola.”
Wrex, RIla e Nordim sbatterono i bicchieri tra loro all’unisono. Ogni promessa sarebbe stata mantenuta.
Shepard non si unì alla cena, nonostante tutti provassero a covincerla ben sapendo però che non vi sarebbero riusciti.
“Non ho fame adesso. Mangiate pure invece senza di me e mangiate tanto.”
Dopo cena Shepard si avvicino alla finestra per osservare l’enorme albero di Natale preparato all’esterno della casa: alto più di venti metri, addobbato magnificamente e con luci così intense da illuminare l’intera galassia.
“Cosa aveva il mio che non andava? Non era più bello?”
“Era alto 50 cm.” “le palle erano ridicole.” “gli addobbi erano pulciosi” “delle luci si accendevano 2 sì e 4 no” “la punta era piegata a 90°” “era spelacchiato e mancavano quattro rami da un lato” “era pure secco” “ era bellissimo sorellona”
Shepard sospirò.
“Chi ha ideato il piano?”
Garrus emise dei piccoli colpi di tosse:
“Sai Shepard che sono un grande stratega. Sapevo bene cosa avresti fatto per impedircelo e con chi. E mi sono attrezzato. E poi il tuo vecchio amico Dyer1 ha pianificato i particolari. Ha accennato però qualcosa riguardo a certi piani B a cui sarei dovuto stare attento. Ma è evidente che non ti conosce bene. Sei semplicemente pazza quindi non hai piani B, semplicemente non hai piani.”
Viola si rigirò a guardare Garrus con sguardo interlocutorio. Ma al momento non disse nulla.
Ma mezz’ora dopo, mentre tutti si rilassavano sulle poltrone parlando o cantando vicino al caminetto acceso, uno strano sapore iniziava a far capolino nello stomaco di tutti.
“Liara che ricette hai utilizzato? Sei sicura che fossero destro compatibili?”
“Certo Garrus ma non capisco, anche io ho un saporaccio disgustoso e amaro in bocca.”
E lo sguardo di tutti i presenti fece ben presto capire che la situazione era comune.
Ma Shepard sorrideva malignamente:
“Nessun piano B vero Garrus? Eppure Liara te l’avevo detto che avrei fatto masticare amaro tutti i traditori, figlie comprese. Anche io mantengo sempre la parola.”
E mentre tutti si dirigevano all’esterno, rigettando sull’albero di Natale che avevano allestito tutta la cena, Shepard li osservava da una finestra con un calice in mano e brindando:
“Buon Natale a tutti amici miei e buon fine d’anno. Vi aspetto tutti per il cenone di fine anno.
Se ci arriverete."



 


nota 1: Esiste una sola nota ed è la medesima per tutte... situazioni e personaggi sono presi dalla mia ultima long; spero che si capiscano attitudini e caratteristiche varie.
 

Note finali: eccoci qui alla fine. Sottolineo subito che la formattazione è schifosa perchè per un qualche misterioso motivo non mi prende l'interlinea giusta. Spero che la lettura non sia troppo difficoltosa. Se qualcuno sa come aumentare la spaziatura otterrà la mia gratitudine perenne.
Poi: qual era il motivo di questa storia? Un motivo semplice semplice: volevo augurarvi un buon Natale e un buon anno nuovo, sia ai lettori di sezione che a tutti i lettori di Efp in generale.
Manco da un bel po' e solo ogni tanto mi "affaccio" per leggere qualche storia e non ho voluto sprecare un momento libero e di parziale ispirazione pur di rientrare in queste lande. E devo dire che mi ha lasciato una piacevole sensazione nonchè un certo brivido.
Quindi ribadisco:
Buon Natale e buone feste a tutti voi.
Ps: occhio al cibo!

   
 
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