Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |       
Autore: reesejordan    08/12/2018    10 recensioni
Oscar è davanti al suo destino. Va al ballo vestita da donna nella speranza che il Conte di Fersen si accorga di lei. Ma è lei che finisce per accorgersi chi è veramente l'uomo della sua vita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fa caldo nella sala. Sottovoce, mi dice se ho voglia di uscire senza lasciare la mia mano. Abbiamo ballato davanti a tutti. Mi ha fatto volteggiare sul pavimento di marmo in questo vestito che indosso per la prima volta e che mi fa sentire diversa.

I nobili nella sala mi hanno guardata. So che hanno osservato ogni minimo dettaglio per togliere quella sete di pettegolezzo. Non mi hanno riconosciuta, ma io so chi sono quei volti, so cosa si dicono dietro a quei ventagli o mentre portano il bicchiere alle labbra per bere e sussurrare le notizie di un altro tradimento. Li ho sentiti più volte, ma il mio abbigliamento era diverso. Di solito porto la divisa, i capelli sciolti, le medaglie al petto, la spada al fianco. Stasera ho un vestito prezioso, i capelli raccolti, gli orecchini e un ventaglio di piume come il loro.

Hans mi fa cenno di uscire. Si inchina e mi mostra la strada. Lo guardo mentre ci guardano. So di avere gli occhi puntati addosso. Il Conte di Fersen è in compagnia di una dama sconosciuta che ha fatto ballare e con cui si appresta ad uscire nel giardino. Sto alimentando un fuoco troppo grande anche per me. Non so se mi sarà possibile controllarlo. Il mio cuore batte forte nel petto. Abbiamo danzato, ma non è l'attività fisica che mi fa sentire così. Non ho bevuto, eppure non mi sento padrona dei miei pensieri, colti nel vortice della musica, delle mie mani nelle sue, del suo profumo. Ho il viso rosso, le guance colorate e non dal belletto che non ho voluto mettere, nonostante le insistenze della nonna a completare il suo sogno, quello di vedere la sua bambina in un abito da sera, vestita finalmente da donna.

- Fa caldo nel salone. Vedrete, l'aria del parco vi farà sentire meglio.

La sua voce vellutata arriva alle mie orecchie. Annuisco e scendo le scale verso il giardino che ho percorso più volte accanto alla Regina o mentre ordinavo ai soldati di fare la guardia in determinati punti davanti alla Reggia. 

Camminiamo piano. Ho bisogno di sentire la terra sotto ai piedi. Di solito indosso stivali o scarpe con i tacchi meno vistosi di quelli che porto adesso, ma soprattutto non indosso gonne. Temo di inciampare visto la mia inesperienza. Sono state inutili le mie proteste. La nonna mi ha detto con voce decisa, mentre si sistemava gli occhiali, che con un vestito come questo bisognava portare le scarpe adatte. Per me sono una tortura come questo corpetto stretto al seno per far mostrare la pelle, le curve femminili.

Arriviamo a una delle fontane senza dire molto. Il mio braccio è sorretto al suo, i gesti da vero gentiluomo che di solito sono io a rivolgere alle dame, dedicati a me. Mi cammina accanto e quando ci fermiamo, sento i suoi occhi che mi scrutano.

- Madame... Mademoiselle... Non smetterò mai di dirlo, ma siete un incanto questa sera. 

Non riesco a guardarlo in volto. I miei occhi danzano sull'acqua che sgorga dalla bocca della statua al centro della fontana. Le sue lusinghe scendono sopra di me e mi scavano dentro. Ah! Quante volte ho desiderato sentire quelle parole, essere apprezzata da lui. Quante volte nel buio della mia stanza, nascosta a tutti, anche a me stessa, speravo di provare, almeno per una sola volta, diventare il centro delle sue attenzioni.

- Siete sempre stata bella, ma non vi avevo mai vista così...

Le sue parole mi colpiscono e mi volto a guardarlo sorpresa. Mi ha riconosciuta. Che ingenua sono stata. Mi sono lasciata tradire, forse dalla mia voce mentre gli parlavo nel salone o forse dal modo goffo in cui mi muovevo in questo vestito che non mi copre più nell'anonimato.

- Avete capito, dunque...

- Sì, Oscar... non subito... 

- È per via di qualcosa che ho detto... o fatto?

- No... i vostri occhi... quello sguardo.

Non riesco a controllare i battiti del cuore che hanno un ritmo sempre più forte e irregolare nel petto. Si avvicina a me. La sua mano sfiora il mio mento, lo solleva di poco e mi penetra con i suoi occhi brillanti.

- Ma adesso che vi ho vista...

- Hans, io...

Voglio scappare, ma il suo braccio scende sulla mia schiena per tirarmi più a sé. Le dita della mano si muovono dal mio mento e mi accarezzano la guancia. Mi tira di più a sé, chiude gli occhi e mi bacia. Le sue labbra sono sulle mie. La sorpresa che mi coglie è grande e inaspettata. No! Tengo gli occhi aperti, il viso verso il cielo e nelle stelle che illuminano la notte, ti vedo. Vedo i tuoi occhi, il tuo sorriso. Vedo noi, le nostre cavalcate, le nostre risse, le serate insieme davanti al camino. Ascolto la tua risata, le tue parole, severe o canzonatorie. Ti vedo a casa mentre mi ammiri, sorreggendoti allo scalone e mi trovo a capire che non sono le sue labbra che voglio assaporare, non sono le sue braccia che mi devono avvolgere, non sono i suoi occhi in cui mi voglio perdere. 

Con un movimento brusco, mi muovo, mi stacco da lui, un po' affannata e scossa. Hans si accorge del mio comportamento e si ritrae di poco. Credo che abbia capito che non mi sono sentita a mio agio con quel contatto tra noi.

- Oscar, perdonatemi... non avrei dovuto...

- No, Hans... sono io che non avrei dovuto... è stato uno sbaglio.

- Perché? Non capisco...

- Hans, siete il mio migliore amico... 

- E il vostro cuore di donna?

- Appartiene ad un altro... devo andare...

Mi incammino a passo spedito, lasciandolo accanto alla fontana. Mi chiama, ma fortunatemente non mi segue. Salgo sulla carrozza e chiedo a Jacques di fare in fretta. Ho bisogno di tornare a casa, da te. Voglio vederti, voglio nuotare nei tuoi occhi, voglio, accarezzarti, perdermi nel tuo abbraccio. Voglio baciarti. 

Il ballo di stasera mi ha fatto vedere la realtà. Sono la tua donna. L'uomo che credevo di amare mi ha baciata per la prima volta, e il mio cuore, i miei pensieri volevano te. Il mio primo bacio con un altro mi sta portando da te. Non vedo l'ora di assaporare il primo bacio con te.
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: reesejordan