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Autore: Khailea    08/12/2018    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Convinta di dover semplicemente attraversare la porta davanti a sé Sara afferrò la maniglia spingendo per superarla, ma come questa si aprì i due uomini di prima le sbarrarono la strada spingendola via.
-Eheheh! Il secondo è finito! Ho qui una Miniremo nuova di zecca per mostrarti chi comanda davvero qui!-
Ridacchiò uno dei due tirando fuori il macchinario, senza dare alla ragazza il tempo di rispondere.
Ben tre  Numel arrivarono da chissà dove, circondandola e raggiungendola, dando così il via alla cattura.
-Maledizione…-
Borbottò la ragazza facendo appena in tempo a muoversi prima la bloccassero completamente.
Non era certo la prima volta affrontava una situazione simile, ma non era certo facile affrontare più Pokémon contemporaneamente, a prova di ciò era il fatto dovette schivare rapidamente una serie di fiammate sputate da due di loro, interrompendo così più volte la Linea di cattura. Era complicato anche muoversi semplicemente per creare i cerchi, visto ogni tre per due vi cadevano addosso, ma quando finalmente due di loro vennero catturati prendere anche il terzo fu una passeggiata.
Sorridendo soddisfatta Sara li guardò andar via, mentre la Miniremo esplodeva.
-Vuoi cercare di intrufolarti di nascosto? Le nostre infallibili guardie ti butteranno fuori a calci.-
Così dicendo i due scapparono lontani, lasciandole però il presentimento non sarebbe stato facile muoversi da lì a poco.
-Pronto Pachirisu?-
-Pachi!-
La determinazione di entrambi era comunque forte, e senza paura superarono, finalmente, la porta.
Fu incredibile il drastico cambio d’ambiente, ora non sentiva più l’insopportabile calore della lava ma la dolce brezza del mare, alzando gli occhi poté comunque capire facilmente si trovavano in una baia che s’era scavata nel tempo al fianco del vulcano, ma tutt’altro che naturale era la gigantesca imbarcazione nera davanti a lei, raggiungibile tramite un sentiero lungo cui però erano state poste numerose casse di ferro verdi.
Stringendo gli occhi riuscì a vedere qualcosa d’ancor più preoccupante, file e file di Pokémon che entravano in questa, guidati da…l’uomo dai capelli rossi.
-Oh no…-
Se prima non aveva sentito alcun tipo di paura ora le gambe quasi le tremavano, non aveva idea del perché ma quel tipo, soprattutto i suoi occhi, la scuotevano nel profondo.
Osservava quelle povere creature quasi con soddisfazione, sorridendo ancor di più quando ben quattro uomini trasportarono di peso una figura legata con strette corde.
-Brando!-
Sobbalzando la ragazza si tappò la bocca con le proprie mani, per evitar d’essere scoperta, il cuore però le stava battendo sempre più agitato.
In che situazione era finita…ben più grave del previsto di certo. Almeno riusciva a sentire anche da lì i loro discorsi.
-Branco di fetidi delinquenti! Nessuno lega Brando come un salame! Non la passerete liscia!-
Sbraitò il suo amico facendo faticare gli uomini che lo tenevano, tanto che parlarono all’unisono.
-Smettila di urlarmi nelle orecchie! Comportati come il resto del carico! Fai silenzio!-
Solo l’uomo dai capelli rossi non parlò, limitandosi a guardarlo mentre lo portavano via.
-Pachirisu, proviamo ad avvicinarci per sentire qualcosa.-
Sussurrò Sara all’amico, notando prima di tutto però un Punto di Salvataggio per lo Styler, che naturalmente utilizzò subito, come però fece qualche passo riuscì a sentire l’uomo dai capelli rossi parlare ai suoi sottoposti.
-Carico completato! Molleremo gli ormeggi entro due minuti! Guardie, tenete gli occhi aperti!-
-Sissignore, certo signore!-
Due minuti?!
Non avrebbe avuto il tempo nemmeno di mandare un messaggio al Centro Ranger in quel modo?
Deglutendo si guardò attorno, notando che vari uomini si stavano muovendo per controllare la zona, ma ormai per lei c’era solo una cosa da fare.
-Saliamo a bordo…-
Così dicendo prese in braccio Pachirisu, iniziando così il suo tentativo d’infiltrarsi nella nave.
-Ok, riepiloghiamo la procedura in caso  di intrusione. Se l’intruso è grosso, lo leghiamo come un salame. Se l’intruso è piccolo, lo mangiamo fuori a calci!-
Menomale che lei era piccola di corporatura, almeno in caso di fallimento avrebbe potuto ritentare, anche se non desiderava farlo…
Doveva però fare molta attenzione, già davanti a lei c’erano due uomini che alternandosi camminavano tra due grandi casse verdi, osservò i loro movimenti un paio di volte prima di muoversi. Lasciò passare il primo muovendosi poi nella direzione opposta, aspettando che il secondo uomo prendesse il sentiero tra le due casse per poi seguirlo in silenzio e senza farsi vedere.
Ogni suo passo le sembrava troppo rumoroso, ma riuscì ad andare in linea con quello dei due uomini senza farsi sentire.
Superandoli arrivò in un punto in cui le casse erano state messe come una parete, che quasi le nascondeva la vista alla barca, davanti a lei, oltre una cassa che era stata messa in mezzo alla strada, c’era un tavolino con sopra dei bicchieri e delle bottiglie vuote, e degli armadietti di ferro ormai rotti.
Fu in quel punto che andò a nascondersi per lasciar passare uno degli uomini, muovendosi solo quando un quarto le voltò le spalle.
Oltre la parete di casse v’era un piccolo sentiero di roccia, ed anche se non era nascosta da nulla si spostò in quel punto, così che quando l’uomo si voltò riprendendo a camminare la superasse senza accorgersene, e da lì dovette semplicemente salire sulla rampa di ferro della nave.
Stava già per tirare un sospiro di sollievo quando sentì qualcosa colpirla allo stomaco spingendola via, facendola rotolare nuovamente sul duro terreno.
A colpirla erano stati due uomini del Team Pesto Buio, che la guardavano sicuri di sé.
-Non pensarci nemmeno! Fuori dai piedi!-
-Non intendo farlo.-
Rispose la ragazza, senza comunque urlare visto non sembrava altri l’avessero notata.
-Sei riuscita ad eludere la nostra ineludibile rete di sentinelle?!-
-Non così ineludibile.-
Disse ancora lei tentando di muoversi, ma i due la imitarono.
-La nave cargo è diretta verso una destinazione segreta! Ti conceremo per le feste, così non potrai darci fastidio!-
Tirando fuori una Miniremo dalla tasca i due la guardarono ridendo, mentre dal cielo arrivarono due Beedrill ed un Pokémon simile ad un fungo blu dalla testa arancione pronti a ferire la Ranger. Per via dei Beedrill che volevano rapidamente non fu facile muovere una linea di cattura, ma inaspettatamente non l’attaccarono dandole così modo, una volta che uno di loro si fu allontanato, di catturare il primo, ed a seguire gli altri due.
Lo Styler aggiornò così le informazioni del terzo Pokémon, il suo nome era Gloom, “Gruppo: Erba- Poké Tattica: Erba- Mossa: Taglio 2”, “Attacca emettendo polline velenoso.”.

Come i Pokémon iniziarono a fuggire i due uomini divennero molto più agitati rispetto a prima.
-Gliel’avevamo detto, però, che c’era un Ranger in giro…-
-Ma quelli della Squadra di vigilanza ci hanno liquidato dicendoci che era solo un poppante…ma guarda te…-
Il fatto fosse molto giovane stava giocando a suo favore, avevano abbassato la guardia dandole modo di muoversi in sicurezza. Anche se in realtà era ormai una persona adulta, era felice di sembrare più giovane di quanto fosse in realtà.
Una voce da un altoparlante però interruppe il discorso.
-E-ehm! A-ehm! Parla il vostro capitano! Questa nave cargo salperà ora alla volta del nostro nascondiglio segreto! A tutto l’equipaggio, ai vostri posti!-
-Oh no…-
Quella si che era una cattiva notizia, i due uomini le stavano ancora bloccando la strada e la rampa stava iniziando a rientrare, doveva muoversi!
Con uno scatto spinse i due lontano da lei, facendoli cadere a terra e correndo assieme a Pachirius con un salto riuscì ad evitare di restar fuori dal mezzo, il cui gigantesco portone presto si richiuse.
 
 

L’ambiente in cui si trovava era…gelido, non trovava altre parole per descriverlo.
Il pavimento, le pareti ed il soffitto erano formate da delle piastre di metallo viola che ad ogni passo producevano un suono sordo, sparsi in vari punti c’erano poi delle gigantesche casse di ferro verde che occupavano buona parte dello spazio, non molto distante da lei però c’erano sia un Pikachu che un Punto di salvataggio, e naturalmente utilizzò subito quest’ultimo.
Dopo averlo fatto non le servì nemmeno spostarsi di molto per notare due uomini del Team Pesto Buio che parlavano sopra a quello che sembrava un gigantesco tappo di ferro, pesante chissà quanto.
-E questo sarebbe il tappo Kingston? Sembra proprio il tappo di un gigantesco lavandino.-
-Già,  ecco cos’è: un tappo gigante. Se lo togli, l’acqua riempie la nave e questa è bella che affondata. E poi, se quel tappo viene tolto, è quasi impossibile rimetterlo a posto. Ci vorrebbero dei muscoli come quelli di un Machoke per riuscirci.-
Nonostante Sara avesse cercato di non farsi vedere la nave si stava comunque muovendo, ed uno scossone di troppo la fece quasi cadere proprio davanti ai due uomini, che accorgendosi di lei si voltarono subito.
-Ma che…?! Cosa ci fa qui un Ranger?!-
-Quelli della Squadra di Vigilanza si sono fatti  scappare quest’intruso? Dormivano in servizio? Meglio raddoppiare le forze contro questa piccola peste! Doppio attacco di Miniremo!-
Sicuri di sé entrambi gli uomini presero dalla propria tasca uno di quegli oggetti, che come si costruì chiamò a sé due Pokémon alti quasi il doppio della Ranger, la testa quadrata e la pelle viola, pieni di muscoli dalla testa ai piedi.
Anche volendolo non avrebbe avuto modo d’evitar l’inizio della cattura, ma di una cosa era certa, non doveva finire tra le loro braccia.
Come prima cosa i due Pokémon si portarono davanti a lei tentando di colpirla con una raffica di pugni ben assestati, fortunatamente però Sara riuscì a rotolare sulla schiena per evitarli allontanandosi quel poco che bastava per non venir ferita, da quel momento mosse la Linea di Cattura il più rapidamente possibile, approfittando del fatto i due rimanessero molto vicini, ed in questo modo la cattura andò subito a concludersi.
I loro nomi erano Machoke, “Gruppo: Lotta- Poké Tattica: Lotta- Mossa: Azione 2”, “Attacca sferrando pugni ed emettendo onde d’urto.”, e sconfitti questi entrambe le Miniremo esplosero in mille pezzi, facendo andar nel panico gli avversari.

-Non ti è bastato salire senza permesso! Ci hai pure dato una lezione!-
-E’ il mio lavoro.-
Sorrise Sara più sicura di sé.
-Faremo rapporto ai nostri superiori!-
Forse non erano stati abili nella lotta, ma per quanto riguardava le fughe quel team era molto bravo, e purtroppo la ragazza non poté evitare di vederli scappare.
-Accidenti…se mi trovassero in massa potrebbero legarmi come hanno fatto con Brando…e lo Styler non sembra aver segnale da qui…non ho molto tempo, devo inventarmi qualcosa.-
Disse a se stessa la giovane guardandosi attorno, non aveva alcuna conoscenza della struttura, e muoversi senza un piano era rischioso, guardò però poi il tappo di cui avevano parlato.
Toccandolo lo Styler le comunicò quanto avevano detto prima i due.
-“Questo enorme tappo si chiama tappo Kingston. Viene rimosso se per un qualsiasi motivo si vuole far colare a picco la nave.”-
Un informazione forse utile, ma non al momento visto lei non intendeva far colare a picco la nave, c’erano troppi Pokémon e lei doveva solo trovare Brando e salvarli, ma più ci si allontanava da Caldonia più la situazione si faceva pericolosa per loro, e se fossero arrivati nel nascondiglio segreto di cui aveva sentito parlare non ci sarebbe stata più alcuna speranza.
Non poteva sconfiggere un intero equipaggio e prendere possesso della nave, le Miniremo distrutte non intaccavano i proprietari che se non fossero fuggiti avrebbero potuto tentar di legarla.
Doveva tentare di superare ogni ostacolo silenziosamente e trovare il suo amico.
Mentre rifletteva però un Pokémon simile ad un cane nero dalle corte orecchie le si era avvicinato senza che se ne rendesse conto, ed ancor prima di poterlo fare le era saltato addosso iniziando una cattura.
Scansandolo la ragazza tentò di iniziare la prima Linea di Cattura, ma come l’altro abbaiò si formò nel terreno uno strano cerchio violaceo che emanava un’aurea tetra, fortunatamente era stato distante da lei, ma a giudicare dalla sua imprevedibilità era molto pericoloso.
Attese quindi il cerchio svanisse completamente prima di riprendere a muovere lo Styler, fermandosi solo quando l’avversario sputò a terra una sfera infuocata che generò una colonna di fuoco alta quasi quanto lei, la vicinanza al calore le aveva fatto chiudere gli occhi, ma non le impedì di concludere degnamente la cattura senza danni.
Il suo nome era Houndour, “Gruppo: Buio- Poké Tattica: Buio- Mossa: Azione 1”, “Attacca con Neropulsar e sputando palle di fuoco.”, certo non era un tipetto di cui non tener conto.

In ogni caso, nonostante le fosse chiaro ci fossero delle scale tramite cui passare ad un’altra zona, prima volle controllare da cima a fondo la stanza in cui si trovava, spostandosi anche dietro le casse attorno a lei, tutto ciò che trovò però fu solo un altro Pokémon, stavolta simile ad un ragno verde, che incuriosito dalla sua presenza la avvicinò iniziando così una cattura.
Il piccolino certo non si fece attendere e come primo attacco sputò contro di lei una viscosa ragnatela, che però Sara evitò subito, notò comunque che questa era rimasta appiccicata al suolo quindi per muoversi avrebbe dovuto fare molta attenzione.
In ogni caso le bastò in seguito solo una Linea di Cattura per concludere il tutto, e le informazioni vennero aggiornate.
Il nome del Pokémon era Spinarak, “Gruppo: Coleot. – Poké Tattica: Coleot.- Mossa: Azione 1”, “Attacca sputando seta appiccicosa. Inoltre, tesse ragnatele attorno a sé.”.

In ogni caso nonostante il nuovo amico con sé non c’era effettivamente nulla che potesse aiutarla più di tanto, per questo Sara decise di spostarsi lungo la scalinata, ma nella piccola parte che separava il muro da altre casse notò una forma gigantesca che si muoveva tranquilla.
Nel buio non riusciva a capire di cosa si trattava, ma come si avvicinò le fu chiaro si trattasse di un gigantesco Pokémon simile ad un gatto dalla pelliccia viola, in ogni caso quei pochi secondi che s’era preso per osservarlo bastarono all’altro per raggiungerlo ed iniziare la cattura.
Subito il morbido Pokémon tirò fuori gli artigli socchiudendo gli occhi, come se stesse raggruppando a sé dell’energia, questa poi come miagolò creò una gigantesca onda d’urto attorno a lui, che fece saltare la ragazza nonostante fosse distante.
Sara tentò poi di sfruttare i pochi secondi successivi, ma la barra che segnava il raggiungimento del sentimento d’amicizia di muoveva lentamente, e il Pokémon attaccò per ben altre due volte nello stesso modo precedente, questa stessa scena andò a ripetersi a lungo, almeno fino a quando la cattura non si concluse fortunatamente senza danni.
Il suo nome era Purugly, “Gruppo: Normale- Poké Tattica: Normale- Mossa: Azione 2”, “Attacca emettendo onde d’urto.”, purtroppo con il suo arrivo però si era arrivati a cinque Pokémon, e Sara dovette scegliere di liberare Hastrodon e Houndour.

Ora comunque non aveva veramente niente a trattenerla dal salire la piccola scala in ferro, osservando così da vicino uno stendardo appeso alla parete del Team Pesto Buio, i colori naturalmente stavano sul nero mentre v’era uno strano simbolo a V  viola al centro, superandolo però arrivò davanti a due porte, una chiusa davanti a sé mentre l’altra alla sua destra aperta, e per il momento fu questa che scelse.
La stanza era spoglia, senza casse o altro, soltanto un’altra porticina che però si trovava non molto distante da un uomo del Team Pesto Buio, impegnato al momento ad infastidire un povero piccolo Pokémon dal corpicino viola e con una strana testa blu a punta.
-Ehehe, non pensavo di trovare un Mime Jr. in Caldonia. Proprio un bel colpo beccarti qui! Spero che il capitano ne sarà felice.
-Mime! Mime!-
Era evidente quanto quella piccola creatura stesse soffrendo, oltretutto alla mente della ragazza tornarono le parole dell’anziano del villaggio, che aveva parlato di un Mime Jr. scomparso, poteva trattarsi di quello!
-Lascialo stare!-
Fu più forte di lei, non importava la situazione, urlò a pieni polmoni correndo immediatamente al termine della scalinata su cui si trovava per raggiungere i due, facendo così sobbalzare dalla sorpresa l’uomo.
-Co-co-cosa ci fai qui? Chi ti ha fatto salire?!-
-Sono salita da sola, ed ora lascia stare quel Pokémon!-
-Tsk, non penso proprio, anzi, ti mostrerò la potenza delle Miniremo! Ehi, Mime Jr.! Butta questi clandestini fuori bordo! Shift, Attacca e Invio!-
-Non ci riuscirai!-
Rispose Sara mentre il Pokémon saltandole addosso diede inizio alla cattura, non aspettò poi certo molto tempo per attaccare perché subito produsse una grande sfera azzurra produttrice d’elettricità che scagliò a terra, il solo esserle vicina fece drizzare i capelli della ragazza ma sapeva sarebbe bastato solo starle lontano.
La barra rappresentante l’aumento della condivisione del sentimento d’amicizia era ormai a metà quando Mime Jr. fece un secondo attacco, dal nulla si creò una piccola sfera violacea di materia oscura che iniziò a fluttuare attorno al Pokémon mentre questo si muoveva.
In un primo momento Sara rimase immobile pensando non sarebbe rimasta a lungo, ma a giudicare dall’energia che diminuiva non aveva assolutamente il tempo d’aspettare.
-O la va o la spacca.-
Sperando di non fare errori la ragazza iniziò a muovere la linea di cattura attorno al piccolino cercando di rimanere quanto più distante da quella dannata sfera, non era molto semplice ma l’idea funzionò perfettamente, tanto che concluse la cattura senza danni.
Ora che le sue informazioni erano aggiornate lesse “Gruppo: Psico- Poké Tattica: Psico- Mossa: /-“, “Attacca lanciando sfere misteriose. Si protegge con una barriera psichica.”, e come ciliegina sulla torta riuscì anche a far aumentare il livello dello Styler da 15 a 16, la potenza e l’energia aumentarono di due ed arrivò a 40/40.

La Miniremo esplose così subito dopo nella frustrazione del proprietario, mentre il Pokémon ancora leggermente confuso si stropicciò gli occhi.
-Urrrrrgggh…Allarme intruso! Allarme intruso!-
Scappando l’uomo continuò ad urlare questa frase, superando così una porta e lasciando la ragazza sola.
-Di bene in meglio…ma almeno adesso tu sei salvo Mime Jr.-
Disse comunque Sara soddisfatta al Pokémon.
-Mime! Mime!-
Inaspettatamente questo dopo aver fatto un paio di giravolte su se stesso corse subito in direzione della porta, come a voler seguire l’uomo.
-Aspetta!-
Non poteva certo lasciarlo andar da solo, e così a sua volta Sara si precipitò da quella parte ritrovandosi in un’altra stanza, quasi identica alla precedente ma solo molto più grande e con delle pedane mobili in alcuni punti tra le casse verdi.
Mime Jr. non era molto distante, si trovava infatti quasi ai piedi di una scalinata e continuava a roteare.
-Mime! Mime!-
Era evidente che tentasse di attirare la sua attenzione, ma per quale motivo?
Visto subito dopo scappò non poté certo chiederglielo, fece però un percorso specifico che lo condusse fino all’altra porta nella stanza, aspettandola davanti ad essa.
-Mime! Mime!-
-Aspettami lì, controllo in giro e ti raggiungo subito!-
Come prima cosa decise di controllare quella piccola zona rialzata raggiungibile per le scale, che quantomeno le diede modo di guardare con più chiarezza attorno a sé, c’erano vari Pokémon oltretutto nella stanza, quindi avrebbe dovuto fare attenzione, ma proprio questa le mancò quando dal nulla comparve uno di questi, simile ad un fantasmino con un cappello verde, che cadendole vicino iniziò involontariamente una cattura.
L’incidente però doveva averlo spaventato perché come prima cosa l’attaccò lanciandole addosso ben due sfere d’energia violacea, che la ragazza riuscì però ad evitare con un alto salto atterrando alla sinistra del Pokémon, questo produsse poi un debole suono e svanì dalla sua vista per un secondo buono, prima di riapparire altrove.
Nonostante la sorpresa di ciò Sara iniziò subito a muovere la Linea di cattura, tentando nei momenti in cui l’altro svaniva di non smettere sperando che in questo modo contasse sempre come una, ed in effetti funzionò bene. Un pizzico di fortuna serviva ad intuire dove sarebbe ricomparso ed a continuare il tutto, fino a quando la cattura non si concluse.
Il suo nome era Ralts, “Gruppo: Psico- Poké Tattica: Psico- Mossa: Azione 1”, “Si sposta con il teletrasporto e attacca lanciando sfere misteriose.”.

-Caspita, mi hai proprio presa alla sprovvist…-
Prima di poter terminare la frase una nuova sorpresa la fermò, un altro Pokémon la raggiunse infatti, questo era simile ad un piccolo leoncino azzurro con una stella sulla punta della coda, le arrivava quasi alla testa oltretutto ed aveva un buffo ciuffo all’insù sulla testa.
Fin da subito il Pokémon mostrò un atteggiamento aggressivo, tentando di colpirla infatti con una scarica d’elettricità che tuttavia la ragazza fortunatamente riuscì ad evitare sistemandosi in un punto adeguato, quando poi lei iniziò a muovere la Linea di cattura il Pokémon tentò di saltare in ogni dove correndo rapidamente. Solo quando si rese conto fosse tutto inutile provò con una nuova mossa, simile a quella usata da Ralts, creò infatti nel terreno una sfera d’elettricità che però non servì a molto visto era sufficiente non toccarla. Come ultimo attacco infine il Pokémon ripeté il primo, ma anche stavolta le scariche elettriche non la raggiunsero e Sara concluse degnamente la cattura.
Il suo nome era Luxio, “Gruppo: Elettro- Poké Tattica: Elettro- Mossa: Elettricità 2”, “Lancia sfere elettrificate ed emette scariche elettriche da tutto il corpo.”, purtroppo però con il suo arrivo servì liberare qualcun altro, e toccò a Spinarak e Ralts, visto entrambi  avevano una mossa d’Azione 1.

-D’accordo…penso che adesso possiamo proseguire, no?-
Scendendo lungo le scale la ragazza si guardò attorno, v’erano tre punti mobili, uno direttamente a sinistra della porta dalla quale era entrata, uno direttamente sopra ma che l’avrebbe spinta indietro, ed un ultima tra la parete del punto sollevato dove si trovava precedentemente lei ed una cassa di ferro, fu da quest’ultima che decise di salire, principalmente perché aveva notato un Makuhita , e vista la sua stazza forse avrebbe potuto aiutarla in determinate situazioni.
Il Pokémon in un primo momento si mostrò calmo, limitandosi a camminare e lasciandole creare dei cerchi attorno a lui, all’improvviso però si voltò con uno scatto tentando di colpirla con un pugno ben assestato, la ragazza riuscì a spingersi al lato per evitarlo ma riuscì comunque ad avvertire la potenza del colpo.
Come secondo attacco poi lui tentò perfino di caricarla, ed a quel punto naturalmente Sara corse quanto più velocemente possibile fino a quando il Makuhita non si stancò fermandosi, e da lì bastò poco per concludere la cattura aggiornando lo Styler. Era di “Gruppo: Lotta- Poké Tattica: Lotta- Mossa: Distruzione 2”, “Attacca sferrando pugni e lanciandosi alla carica.”.

Ora comunque c’era solo una possibile strada da seguire, ovvero una pedana mobile alla sua sinistra, tuttavia come la ragazza ci passò sopra finì direttamente addosso ad un Machoke, che stava passando per puro caso da lì ma che come la vide la raggiunse con facilità.
Naturalmente la cattura iniziò subito, non importava se lei era caduta a terra a causa dell’urto, il Pokémon subito cercò di colpirla con un pugno ma lei rotolando lo evitò, risollevandosi ed iniziando con il creare le linee con lo Styler. Successivamente lui incanalò la propria energia creando attorno a sé un’onda d’urto, che però non scalfì la ragazza ben lontana. La lotta non fu complessa, s’alternarono solo in sequenza per un’altra volta questi due attacchi prima che andasse a concludersi, ma con il suo arrivo fu costretta a mandar via qualcuno, e scelse Makuhita e Purugly. Mentre i due tornavano indietro Sara nel frattempo diede un’occhiata attorno, c’era una lunga file di pedane in successione che però erano poste in modo tale da farla ritornare direttamente al punto iniziale, quindi non era il caso salirvi sopra a meno che non avesse completamente sbagliato strada. C’era oltretutto una scala di ferro su una delle verdi casse, e visto era l’unica strada fu proprio su questa che salì, lasciando che Pachirisu si aggrappasse alla sua schiena.
Arrivata in cima fu quindi su un nuovo sentiero composto da queste notò che v’erano ben due Spinarak che camminavano tranquillamente, tentò quindi di dirigersi verso sinistra senza infastidirli, superando il primo e facendosi sempre più vicina a Mime Jr., che era esattamente sopra di lei in un punto rialzato.
La scalinata dalla quale poteva raggiungerlo era proprio sotto un’altra scala di ferro che lei utilizzò per scendere. Ma notò qualcosa di strano oltre le varie fila di casse.
Dall’altra parte della stanza c’era infatti un grande Pokémon simile ad un formichiere, con solo il muso più schiacciato e corto, che si muoveva in maniera strana.
-Che sta succedendo là…-
Nonostante le sarebbe bastato solo salire per continuare non intendeva andarsene senza aver controllato la situazione, per questo salì sulla serie di pedane che l’avrebbero portata indietro andando stavolta verso quella più vicina alla porta dalla quale era entrata, e da lì ovviamente non ci volle nulla per raggiungere il Pokémon.
Questo non stava facendo però nient’altro che muovere un anello facendolo dondolare da un filo, quindi s’era preoccupata per nulla, ma almeno era stata certa di questo.
Tuttavia l’altro non la fece certamente allontanare, infatti la raggiunse subito iniziando una cattura.
Il Pokémon la guardò un paio di secondi prima di far il suo primo attaccò sollevò le braccia nella sua direzione e queste vennero avvolte da delle strane aureole gialle, Sara rimase immobile confusa su cosa stesse per fare, ma quando si vide arrivare contro una serie di sfere oscure si piegò subito in avanti abbassandosi quel tanto che bastava per evitarle.
-Cavolo!-
Urlò colta alla sprovvista, preferiva non ripetere quella situazione e per questo si impegnò al massimo per concludere il tutto prima del nuovo attacco, riuscendoci con un po’ di fortuna.
Il nome dell’avversario era Drowzee, “Gruppo: Psico- Poké Tattica: Psico- Mossa: Distruzione 2”, “ Attacca lanciando sfere misteriose dai palmi delle mani.”.

Riprendendo fiato la ragazza si concesse qualche secondo per recuperare le energia, prima di risalire nuovamente sulle pedane che la portarono al punto di partenza, ripercorrendo la precedente strada, sbalorditivamente senza iniziare nessun’altra cattura, ed arrivando finalmente da Mime Jr.
Il piccolino per tutto il tempo non aveva fatto altro che roteare su se stesso ma si fermò come la vide arrivare.
-Grazie per avermi aspettato, ma sarebbe meglio tu restassi al sicuro.-
-Mime!-
-Ascolta, so che quegli uomini sono delle cattive persone, ma non voglio ti ricatturino…-
Tentò ancora di spiegare lei, ma il Pokémon fu irremovibile, tanto che alla fine fu lei a doversi rassegnare.
-E va bene se vuoi continuare, ma stai attento.-
-Mime! Mime!-
Superando la porta tuttavia le orecchie di Sara vennero invase da un suono insopportabile e familiare, attorno a lei c’era una pesante aurea violacea ed intere file di Pokémon innocenti erano stipati nella piccola stanza in cui aveva solo messo la testa, fermi davanti ad una Gigaremo.
-Mime! Mime!-
-Oh no, ecco allora perché mi hai portata qui. Se entrassi…-
Voleva l’aiutasse, era una richiesta chiara a cui lei non avrebbe mancato di rispondere.
-Lascia fare a me.-
Disse infatti accarezzando la testa del Pokémon, come prima cosa però aveva bisogno di capire con che tipo di Pokémon distruggere la Gigaremo, entrando nella stanza percorse il sentiero rialzato raggiungibile tramite la porta, trovando un Punto di Salvataggio vicino alla scala per scendere e raggiungere i Pokémon, ma non lo usò stavolta.
Era una scena quasi macabra osservare tutti quei poveri Pokémon in fila come zombie senza volontà, con al centro quel macchinario blu.
L’avrebbe distrutto quanto prima possibile, e con un grande sorriso poté vedere non vi avrebbe impiegato molto, serviva solo una mossa elettricità 2, e lei aveva Luxio con sé.
-Luxio, per favore, distruggi la Gigaremo!-
Il Pokémon non aspettò a lungo, colpì il macchinario con una sfera d’energia elettrica che la fece andare in corto circuito ed esplodere.
Tutti i Pokémon riacquisirono lucidità ed a poco a poco s’allontanarono tutti nella stanza precedente, solo Mime Jr. entrò raggiungendola, iniziando a fare un cerchio attorno alla ragazza, che sorrise divertita, sembrava molto felice, ma non era certo finita lì.
C’era infatti un’altra porta da cui procedere, ma stavolta solo per pura sicurezza Sara utilizzò il Punto di Salvataggio, in modo da non perdere i dati dello Styler, dopo di che proseguì nella nuova stanza.
Anche stavolta la sorpresa però non fu piacevole, a dargli le spalle infatti v’era un uomo del Team Pesto Buio, che subito s’accorse di lei.
-Ah! Ecco perché hanno dato l’allarme! Ma…?! Sei un Ranger?! E ora cosa faccio? Che cosa faccio?!-
-Arrenderti forse?-
Tentò lei sperando s’allontanasse, ma l’uomo rimase dove si trovava, anche se leggermente agitato.
-Ah già, giusto! Accendo la Gigaremo!-
Gigaremo?
Non Minir…oh no…
Correndo rapidamente l’uomo raggiunse una grande Gigaremo gialla posta in un punto rialzato della stanza, fermandosi davanti ad essa.
-L’indicatore è su “In riga”. Aspetta, no, non va bene! Meglio metterlo su “Colpisci”. Giro la manopola, ecco qua, taaak!-
L’aura violacea della Gigaremo presto riempì la stanza, e prima di potersene rendere conto Sara fu circondata da una serie di Pokémon che tentarono di fermarla, uno di questi, un Drowzee, fu il primo ad iniziare una cattura, tentando come prima mossa di colpirla con delle sfere violacee, che tuttavia lei evitò.
Come per la prima volta con un Pokémon simile anche ora non gli permise di  compiere altri attacchi, ma naturalmente i suoi sentimenti d’amicizia non           lo raggiunsero e fu costretta a vederlo scappare via.
Non aveva comunque temo per fermarsi visto anche un le era alle calcagna, quindi la ragazza subito salì le scale che conducevano alla Gigaremo, come la raggiunse però venne fermata da un Drowzee, sembrava che questo fosse lo stesso di prima e non aveva intenzione di lasciarla andare.
La scena però si ripeté e senza danni, ma a cattura conclusa un nuovo Drowzee la fermò nuovamente.
-Sto iniziando a stancarmi!-
Disse la ragazza concludendo la cattura ancor più rapidamente, e finalmente  poté vedere che per fermare il macchinario serviva una mossa Distruzione 2.
-Perfetto! Muk ti prego distruggi la Gigaremo!-
Fortunatamente lei tendeva sempre a portare dei Pokémon differenti con sé, e questo le risparmiava il dover andare a cercare quelli adatti, in questo modo risparmiava molto tempo e quel macchinario venne subito distrutto dal Muk che lo colpì lanciandogli addosso una viscida sfera viola, che lo corrose distruggendo i componenti interni innescando così un’esplosione.
Ora non doveva più preoccuparsi di venir attaccata con tale violenza.
-Fiuu…menomale…-
I Pokémon erano tornati tutti normali, e da lassù Sara ebbe una visuale perfetta per notare un Machoke proprio sotto le scale dove si trovava, superando quel punto quindi lo raggiunse, visto poteva sempre tornare utile.
La cattura si rivelò più leggera rispetto alle precedenti, e senza nemmeno un danno.
Poteva dire di starsela cavando bene, fino ad ora l’energia era rimasta al massimo, ora stando alla mappa non doveva far altro che raggiungere la seconda porta nella stanza per proseguire.
Nel punto in cui aveva catturato il Machoke c’era una scala che conduceva sopra ad una fila di casse, ma salendovi si rese conto sarebbe stato inutile visto quelle che doveva raggiungere per proseguire erano troppo distanti.
-Accidenti…e ora come faccio…uhm?-
-Pachi!-
Pachirisu mentre lei stava parlando aveva notato una cosa strana a terra, oltre le casse in un punto a lei non raggiungibile c’era una sottospecie di leva verde, che a quando diceva lo Styler era un ostacolo su cui si poteva utilizzare la mossa Azione 2.
-Chissà a cosa serve…-
Infondo, lei aveva qualcuno che poteva aiutarla, ma non poteva comunque chiedere loro aiuto visto era troppo in alto.
-Forse ho tralasciato qualcosa più indietro…-
Scendendo le scale tornò accanto alla porta guardandosi attorno con più attenzione, e notò finalmente alla sua sinistra un’altra leva, però di colore giallo. Avvicinandosi vide che in ogni caso serviva sempre e comunque un Pokémon con una mossa Azione 2, e stavolta nulla le impediva di tentare.
-Machoke, per favore usa azione.-
Il Pokémon subito agì, colpendo la leva con una scarica di pugni che la spinsero nella direzione opposta, ci fu poi un forte rumore che portò Sara quasi a tapparsi le orecchie, ma quando cessò ed andò a vedere di cosa si trattava si rese conto che le casse su cui era stata prima s’erano mosse ed ora poteva passare.
Come scese le scale poi notò un altro Machoke e subito si avvicinò iniziando una rapida cattura, a conclusione di questa poi si precipitò subito verso la leva verde nella stanza, distante solo pochi metri, e chiese allo stesso Pokémon di spingerla. Come era successo prima un forte rumore riempì la stanza, ed una delle casse si mosse così da lasciarla passare.
Subito la Ranger s’arrampicò sulla scala dalla quale era scesa e proseguì nel percorso facendo attenzione a dei Voltorb che come la vide si fecero auto-esplodere, senza comunque subire danni, ma per lei non fu un problema in quanto le bastò aspettare la fine dello scoppio. Arrivò così al termine di quel sentiero dove le bastò scendere da un’altra scala di ferro arrivando così in prossimità di una scalinata che l’avrebbe condotta ad una porta.
Solo un piccolo ostacolo però si mise in mezzo, ovvero un Pokémon simile ad una scimmia arancione dalla coda in fiamme, che con un balzò la raggiunse in meno di un secondo dando inizio ad una cattura.
Anche all’inizio di questa non tardò a mostrare la sua esuberanza, si portò infatti al centro del perimetro di cattura ed iniziando a rotolare su se stesso generò delle fiamme che rischiarono di colpire la ragazza, ma lei portandosi in un punto cieco le evitò.
-Caspita!-
Quasi in seguito poi non riuscì nemmeno a fare un solo giro dello Styler che il Pokémon sbatté le mani a terra urlando, sputando dalla bocca delle fiamme che arrivando a terra generarono una fiammata altissima che rimase presente per un po’.
Resasi conto di non poter aspettare lei tentò nuovamente d’agire ma il Pokémon ripeté il primo attacco, ancora senza risultati. Le fiammate si spensero e mentre lui saltellava ovunque Sara accumulava punti, gli attacchi in ogni caso non cambiarono anche se ci furono alcune finte da parte del Pokémon, ma alla fine lei vinse.
Il suo nome era Monferno, “Gruppo: Fuoco- Poké Tattica: Fuoco- Mossa: Fuoco 2”, “Attacca sputando tizzoni incandescenti e palle di fuoco.”
-Niente male, eri veramente scatenato.-

Disse Sara riprendendo fiato mentre Monferno gonfiava il petto con orgoglio, in ogni caso ora poté proseguire e salendo la rampa di scale arrivò fino alla porta, trovando però un piccolo problema.
Era in ferro e molto più spessa delle altre, con un cerchio al centro diviso in due metà, rossa e blu, e continuavano a luccicare. Toccandola si rese poi conto che era un ostacolo, una porta elettrica distruggibile solo con una mossa d’elettricità 1.
-Questa non me l’aspettavo, forse è perché mi hanno scoperta…fortunatamente ho visto dei Voltorb poco fa, tornerò qui in un battibaleno.-
Correndo nuovamente sulle casse di ferro la ragazza raggiunse uno dei due Pokémon, e dopo averlo lasciato esplodere una prima volta iniziò subito la cattura avvicinandosi. Questa fu molto semplice e come aveva infatti detto in poco meno di cinque minuti era già tornata davanti a quello strano portone.
-Voltorb, per favore occupatene tu.-
Il Pokémon iniziò ad illuminarsi a ripetizione, emettendo uno strano suono, infine attaccò generando un fulmine che colpì in pieno l’ostacolo disattivandolo.
-Grazie!-
Come il suo amico s’allontanava anche lei fece lo stesso, proseguendo nel suo cammino oltre la porta.
-Certo che questa nave è veramente enorme, chissà quando finirà…-
Questa domanda però si perse rapidamente quando Sara si ritrovò in una minuscola stanza separata da un alto muro di vetro, dalla qui altra parte v’erano ben due Pokémon imprigionati e costretti a muoversi su delle ruote di ferro, che a quanto pare fornivano energia ai macchinari attorno.
-Oh no!-
Subito lei s’avvicinò tentando di capire come aiutarli, ma l’unico modo sembrava essere distruggere una rete verde metallica con una mossa taglio 2, ma nessuno dei Pokémon che aveva trovato faceva al caso suo.
L’unica cosa che le rimaneva da fare era proseguire lungo l’altra porta nella stanza e sperare di trovare qualcuno che potesse aiutarla, ma suo malgrado doveva lasciare quei due ancora per un po’ in quel modo.
-Tornerò presto, ve lo prometto.-
   
 
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