Serie TV > NCIS L.A.
Segui la storia  |       
Autore: Helly_    09/12/2018    1 recensioni
“Ho lavorato come agente di collegamento tra LAPD e NCIS e la nostra collaborazione è durata tre anni.”
“E poi? LAPD sentiva la tua mancanza?", Talia ride, senza immaginare quello in cui potrebbe andare a invischiarsi.
“Poi…poi per me è stato meglio tornare in LAPD…diciamo che non c’era più la condizione adatta alla collaborazione…”
A queste parole Kensi sente un morso allo stomaco. (Tratto dal cap.IV)
Cosa sarebbe successo se Deeks e Kensi, dopo la notte passata insieme, avessero avuto un litigio talmente pesante da comportare un allontanamento apparentemente definitivo del detective?
Full of Densi moments, piano piano...non vi resta che scoprirlo.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G Callen, Kensi Blye, Marty Deeks, Sam Hanna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono passate da poco le tre della mattina quando Eric e Nell varcano la soglia della casa galleggiante con l’attrezzatura indispensabile per tracciare i telefoni dei sospettati. 

Kensi è stesa sul divano riposandosi un pò quando Nell lancia un urlo. Tutti i presenti saltano sul posto, “DEEKS! OMMIODDIO DEEKS!”

“Ciao Velma”, ride il detective quando la piccola donna si lancia tra le sue braccia, “Madonna Deeks è bellissimo rivederti!”

Lui le sorride con affetto e schiaffa un cinque sul palmo teso di Eric, “Ciao fratello, sempre bello rivederti.”

“No aspettate, Eric perché hai detto rivederti? Perché non eri così sorpreso di vederlo?”, gli chiede Callen socchiudendo gli occhi. Eric si gratta la testa sapendo benissimo di non poter scappare da questo interrogatorio, “Beh noi ogni tanto ci siamo visti…”

“Che cosa?!”, Kensi si alza e si ferma con le mani sui fianchi. 

“Sì, siamo andati a fare surf insieme qualche mattina. Non abbiamo mai parlato di voi, e voi non mi avete mai chiesto di lui…”

“In realtà noi…”

“No, voi mi avete chiesto di scoprire qualcosa se Hetty me l’avesse permesso”, il tecnico interrompe Sam, “Hetty non me l’ha permesso, ma questo non cambiava il fatto che io potessi frequentarlo anche fuori. E non fare quella faccia Kensi, non dovevo chiedere il permesso a nessuno…”

Rimangono tutti allibiti dalla presa di coraggio di Eric, ma per la salute mentale dei presenti, un Agente Del Campo totalmente ignaro delle vicende decide bene di schiarirsi la voce. Il gelo che si era posato nella stanza lascia il posto a un certo imbarazzo. Prontamente Nell interviene e con il suo solito atteggiamento fa muovere Eric per mettersi entrambi al lavoro. 

Kensi torna sul divanetto sotto la scala cercando di capire perché mai le cose siano dovute andare così. Sente gli altri tornare alle loro postazioni e lentamente cade in un leggero sonno agitato. 

Nell la risveglia all’alba per poter dare il cambio a Callen e Sam che vanno a riposare. Si siede accanto ai due tecnici pronta a controllare le telefonate. 

“Eric scusami, per prima…”, gli dice sottovoce, “non volevo accusarti…è stata una nottata difficile.”

“Nessun problema Kens, ma volevo chiarire che non mi sento in colpa per come mi sono comportato, è mio amico e ho voluto continuare a frequentarlo”, le dice il ragazzo grattandosi la nuca. Lei gli rivolge un sorriso imbarazzato e si concentra sui tabulati. Con la coda dell’occhio vede Deeks seduto al tavolo con gli occhi chiusi, probabilmente cercando di riposare. 


Un paio d’ore più tardi, Callen e Talia decidono di provare ad interrogare altri due uomini del cartello dopo averli portati alla casa galleggiante; Kensi si sta versando l’ennesima tazza di caffè della notte, dopo essere andata a rinfrescarsi, quando le suona il cellulare. Appena vede chi è, un brivido freddo le scorre lungo la spina dorsale.

“Ciao Kensi, scusa se ti disturbo. So che state lavorando ad un caso ma volevo sapere come fare con Grace… Stamattina devo fare delle commissioni e non riesco a tenerla…”

“Scusa Michelle, hai già fatto anche troppo per me! Potresti portarla alla casa galleggiante? Poi ci penso io!”. Kensi sa benissimo che la sua idea è la peggiore che potesse avere, ma non saprebbe in quale altro modo organizzarsi, nessun’altra ipotesi. E poi, sinceramente, al diavolo tutto e tutti, aveva un dannato bisogno di abbracciare sua figlia!

Non appena ripone il telefono, vede Nell guardarla con gli occhi sgranati, “Non lo so, Nell, non lo so. Sto improvvisando.” Un’improvvisa risata nervosa le scuote il petto, si massaggia il braccio dolorante battendo il piede a terra con ritmo snervante. 

“Kensi, per favore. Fermati.”, sobbalza quando sente Deeks pronunciare il suo nome.

“Sì sì certo, scusa se ti ho svegliato…”

“Non stavo dormendo, ma quel rumore fa saltare i nervi a chiunque.” 

“Va bene ragazzi, io andrei a prendere la colazione per tutti, se siete d’accordo.”

“Prendi qualcosa anche a Grace, ci sta raggiungendo…”, Sam, dopo aver sentito le parole di Nell, si gira di scatto verso Kensi, “Sei sicura?”

“Sì, Sam, sono piuttosto sicura ci stia raggiungendo”, borbotta la giovane donna, ovviamente non rispondendo alla vera domanda dell’amico. 
 



“MAMMINAAAA!”, la pace che regnava nella stanza fino a pochi momenti prima è destinata a svanire in pochi secondi. E anche la salute mentale di Kensi, già messa a dura prova dalla sera precedente, è destinata a peggiorare troppo in fretta. 

“Ciao amore mio, mi sei mancata!”, dice la ragazza prendendo in braccio il piccolo tornado, “Grazie Michelle, come sempre. Spero che la peste sia stata brava…”

“Un angelo, come sempre… Abbiamo fatto un pigiama party insieme a Kamran: castelli di cuscini e mashmallow! Ce la siamo passata alla grande, vero zuccherino?”, strizza l’occhio alla bambina carezzandole i capelli, “Sam?”

“E’ andato a comprarci la colazione!”, urla Nell dal piano di sopra. 

“Salvatore della patria!”, conclude Eric sospirando in maniera teatrale. 

Dopo che la donna si è allontanata, Kensi si sposta sul divano per coccolare sua figlia. “Allora amore, cosa avete fatto stanotte?”. La tiene stretta a sé e per pochi secondi dimentica tutto quello che è successo fino a quel momento. Accarezza i capelli di sua figlia, stranamente legati: Michelle deve essersi impegnata molto se è riuscita a farle addirittura due trecce. Kensi ridacchia al pensiero della sua povera amica che rincorre la bambina per cercare di farla stare ferma. Gli occhi di Grace si fissano nei suoi e lei sorride, è così perfetta. 

“Ci siamo divertite tanto mammina!”, ridacchia eccitata la bambina carezzando le guance della madre, "Abbiamo mangiato e poi giocato e dopo ancora mangiato. È stato super divertente! Però io ho fame adesso, mammina…”

“Perchè non mi stupisce che tua figlia abbia sempre fame?”, li interrompe Sam entrando con due sacchetti di carta nelle mani.

“Zio Sam!! Colazione!!”

“Ciao fiorellino, dammi un bacio!”

“Hei Sam, stai per caso cercando di rubarmi la donna della mia vita?”

“ZIO G!! Che belloooo! Mangiamo??”

“Sì pulcino, mangiamo”, ride l’agente prendendola in braccio. 

“E’ bello portare un figlio in grembo, farlo nascere, crescerlo e vederlo snobbarti così, vero Kens?”

“Cosa vuoi che ti dica Sam…ormai ci ho fatto l’abitudine”, ridacchia a disagio la donna. Si muove nella stanza cercando di evitare lo sguardo del detective: sente perfettamente i suoi occhi piantati nella schiena. Ha assistito a tutta la scena, quindi Kensi può solo immaginare la quantità di domande che ha da farle, ma in questo momento l’ultima cosa che vuole è subire un altro interrogatorio. Mangia in silenzio la sua colazione mentre gli altri chiacchierano con Grace, che come suo solito non sta mai zitta. Vede Talia che fissa alternativamente Deeks e Grace con uno sguardo totalmente smarrito ma lui non le presta attenzione, è completamente rapito dalla bambina che saltella tra tutti loro ridendo e parlando. Kensi sta cercando di concentrarsi su un fascicolo quando la bambina attira la sua attenzione abbracciando una sua gamba, “Mammi, non li conosco loro…”

“Sono due nostri amici…ci aiutano a lavorare, tesoro…”, si morde l’interno della guancia per trattenere l’impulso di prendere sua figlia in braccio e scappare. 

“Dai Gracy vieni, ti accompagno a conoscerli!”, interviene Nell, “Lei si chiama Talia, è forte quasi come la tua mamma, sai?”. Grace sorride di gusto alle parole della ‘zia’, con una mano la saluta e con l’altra si spazzola i capelli biondi con un gesto che Kensi conosce anche troppo bene e che le fa stringere il cuore in una morsa.  

“E lui si chiama Marty, è un nostro vecchio amico…”, quando la bambina allunga la sua manina per stringere quella del detective, Kensi sente le lacrime che minacciano il suo autocontrollo. 

“Va bene, ok, Gracy…GRACE! Vieni qui, basta. Andiamo! Ti porto dalla nonna, forza! Ragazzi ci vediamo fra qualche ora. Se vi spostate alla base fatemelo sapere, che vi raggiungo lì.”. Con queste parole Kensi si avvicina a Deeks e Grace, la prende in braccio e veloce come un fulmine si volta verso la porta. Ha bisogno di un caffè, di una doccia e di una corsa. Non necessariamente in quest’ordine. 

“Scusa Kens, non vorrei essere invadente ma…ecco, io abito dalla parte opposta della città…non è che potrei venire a fare una doccia da te?”

“Sì certo Talia, nessun problema. Ma prima devo fare un paio di giri!”, le sorride la giovane donna.

“Mamma, allora dopo la tua amica può giocare con i miei pupazzi?”

“Non oggi tesoro, adesso andiamo dalla nonna, ma sono sicura che Talia sarà contentissima di giocare con te un’altra volta!”, ride Kensi scuotendo la testa uscendo dalla porta. 


Dopo aver lasciato Grace da Julia, le due donne fanno un salto in ospedale per salutare Frank e parlare con i medici. Kensi chiama poi Callen per comunicargli le sue condizioni, “Hey G. Sono in ospedale, Frank dorme ancora ma i medici hanno detto che è fuori pericolo; ci vorrà del tempo per riprendersi perché un proiettile ha leso la muscolatura della coscia destra e un altro si è conficcato nel ginocchio. Però dicono che starà bene. Sì, ci vediamo tra un paio d’ore.”

Mentre Talia è sotto la doccia, Kensi decide di sciogliere i muscoli correndo lungo la spiaggia. Tornata a casa, si infila velocemente sotto la doccia. Qui non può impedire alla sua mente di vagare verso orizzonti che erano rimasti inesplorati per tanto tempo. Rivedere Deeks dopo quattro anni l’ha lasciata con il batticuore e i pensieri offuscati; nei primi mesi dal suo abbandono aveva spesso immaginato come sarebbe potuta andare se non avessero avuto quel litigio, se lei non si fosse fatta prendere dal panico, se non gli avesse detto tutto quello che gli aveva detto. Lui era stato il partner migliore che avesse avuto, era certa che gli avrebbe sempre controllato le spalle, in ogni situazione. E in un attimo, a causa del suo stupido terrore delle relazioni, era riuscita a spezzare tutto, a spezzare lui e a spezzare se stessa. 

E vedere Grace e Deeks insieme, nella stessa stanza, ad un passo l’uno dall’altra, l’ha lasciata tramortita. Cosa avrebbe dovuto fare? Cosa avrebbe potuto dire? Come spiegare questi quattro anni? Aveva veramente bisogno di spiegare a lui? Sì…no, forse, non lo sa. Ma soprattutto, come poteva lui essere ancora interessato a lei e alla sua storia dopo quello che era successo? Per quello che Kensi sapeva, in questi quattro anni potrebbe essere successo di tutto a Marty Deeks. 

Fino a ieri Kensi era così sicura della sua vita. Non sentiva di aver bisogno di nulla e di nessun cambiamento. Ma in queste ore, aveva Deeks a pochi metri da lei, poteva sentirlo respirare. Le sarebbe bastato allungare una mano e accarezzargli i capelli biondi. Poteva finalmente vedere i suoi occhi blu, dopo quattro anni di buio completo. A questi ricordi, i dubbi riguardo a quello che sarebbe potuto essere hanno iniziato ad invaderla lasciandola senza fiato. 

“Hei Kens, tutto bene? Voglio dire…hmm, sei lì sotto da un pò…”

“Sì scusa, esco subito! Prepara il caffè se non ti scoccia!”

Arriva in cucina con i capelli ancora bagnati lasciati liberi sulle spalle. Aspira il profumo del caffè e ringrazia Talia con uno sguardo. Dopo aver tirato fuori un pacchetto di biscotti si accascia sulla sedia: dopo la corsa e la doccia si sente rigenerata. 

“Allora Agente Blye, che mi dici della tua bambina?”

Kensi sapeva che, nel bene o nel male, questo momento sarebbe arrivato, “Cosa vuoi sapere?”, ride nascondendo il nervosismo nella tazza di caffè. 

“E’ una bambina veramente molto bella; ha completamente il tuo naso e le tue labbra, però per il resto non ti somiglia tantissimo…”

“E in tutto questo qual’è la domanda?”

“Non andare subito sulla difensiva, Kensi! Stiamo solo chiacchierando…”

“Non sono sulla difensiva, ma so già cosa mi stai chiedendo, Talia. E non sono sicura di volerne parlare…”, Kensi sente il cuore battere all’impazzata, come può essere possibile che una semi estranea abbia già capito? Ma poi chi vuole prendere in giro, sarebbe impossibile non capire, è troppo evidente. 

“Kensi…lui lo sa?”

“No, assolutamente no. E ti prego, non parlarne con lui…ti prego.”

Talia stringe una mano dell’altra donna e socchiude gli occhi, “Glielo dirai?”

L’agente osserva attentamente il caffè rimasto nella tazza e si arrotola nervosamente una ciocca di capelli intorno a un dito. Glielo dirà? Può non dirglielo ora che è qui? Ora che l’ha conosciuta? 

“Io…io non so cosa sia successo tra voi, ma Marty è una brava persona, forse..beh forse meriterebbe di saperlo… Ma per il resto, a prescindere dalla tua decisione, puoi fidarti di me, Agente Blye; Se hai bisogno puoi sempre chiamarmi.” Kensi le sorride gentilmente e in silenzio  finiscono il loro caffè. È veramente colpita dalla dolcezza e dalla comprensione che questa donna, quasi una sconosciuta, le sta dimostrando. Ed è anche a disagio per la presenza di questi pensieri: è altamente insolito per lei essere così sentimentale. 

Si riscuote dai suoi pensieri all’improvviso, “Quindi ammettilo, hai usato la scusa della doccia solo per questo, vero?”, sghignazza. 

“Dici che non ho fatto un buon lavoro sotto copertura?”, risponde l’altra fingendo vergogna mentre posa la tazza nel lavandino.








Capitolo lunghino, ma la parte più bella deve ancora arrivare :)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS L.A. / Vai alla pagina dell'autore: Helly_