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Autore: Misaki99    09/12/2018    0 recensioni
Salve a tutti mi chiamo Isabella Cullen e voglio parlarvi della mia storia.La storia di un segreto che ha portato alla rovina una famiglia!
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Dodicesimo capitolo
 
Potrei davvero dargli una seconda chanche?

Questa è la domanda che mi perseguita da tre giorni a questa parte, in casa l’aria è tesissima da quando c’è stato la rissa tra Edward e Jonas. Mio padre è arrabbiato con me, i miei fratelli cercano ancora di farsi perdonare e Edward…beh lui mi preoccupa non sembra neanche più lui, vaga per la casa come un’anima in pena non sorride più, non esce più e tutto ciò non fa che preoccupare nostra madre, infatti la trovo che piange in soggiorno e stringe al petto una fotografia.

« Mamma perché stai piangendo? E’ successo qualcosa? »

«Oh tesoro mio non è niente adesso passa, stavo solo vedendo le foto di qualche anno fa e…mi manca davvero tanto vedere la mia famiglia unita. Mi sento tanto una pessima madre, mi sento così in colpa per non essermi resa conto prima di quello che stava accadendo a questa famiglia, ma soprattutto a te piccola mia. Quanto male hai dovuto subire? E noi che come famiglia ti abbiamo abbandonata, non ti abbiamo capita e ti abbiamo lasciata affogare in quello che ti stava accadendo. E adesso vedo che anche Edward si sta lasciando andare e mi preoccupa, lui ti ama così tanto e vorrebbe che tu lo perdonassi, ma capisco anche te non è facile perdonare tutto ciò che ti è stato fatto. Ma il mio bambino non è come te Bells, lui anche se non sembra è molto più fragile di te, e mi sento così impotente nel vedere la mia famiglia che sta crollando e non poter fare niente. » Singhiozza fra le mie braccia e non so cosa dire o fare, perché l’unica persona che non mi ha abbandonata è stata proprio lei, vederla adesso soffrire a causa di questa situazione mi spacca il cuore. E’ vero non dimenticherò mai tutto quello che mi è stato fatto, ma voglio andare avanti e smetterla di vivere nel passato.

« Mamma non piangere, anche io voglio di nuovo la famiglia unita, ma ho bisogno di tempo per perdonare e per andare avanti, ma voi siete la mia unica famiglia e nonostante tutto io vi amo da morire. Se può farti stare meglio posso parlare con Edward, raggiungere una tregua tra di noi, ma non posso tornare con lui, ora come ora non ci riesco, lo amo è vero ma delle volte l’amore non basta»

«Oh tesoro faresti davvero questo per me? Però non voglio forzarti, voglio solo che tu stia bene e che possa finalmente lasciarti alle spalle quello che ti ha fatto quel mostro e quello che ti abbiamo fatto noi come famiglia » Sussurra tenendo il capo rivolto verso il basso.

« Mamma non lo faccio per te, lo faccio per me sono stanca di vivere nell’odio nel rancore, voglio andare avanti è vero non dimenticherò mai quello che quella bestia mi ha fatto, ma voglio vivere ho messo in pausa la mia vita per troppo tempo. La vita è così breve, abbiamo così poco tempo per poter fare quello che amiamo, non ho intenzione di sprecare altro tempo»

Detto ciò mi alzo e mi dirigo nella camera di Edward, devo parlargli non voglio ne che la mamma stia male, ma neanche che lui stia male. Entro in camera senza prendermi la briga di bussare, la stanza è al buio, le tende sono chiuse e luce è spenta, cioè sembra di essere nel film  di Dracula, peccato che fuori ci sia un bel sole ed ho tutta l’intenzione di far entrare un po’ di luce in questa camera.  Con passo spedito, senza badare il mio fratellastro raggomitolato sul letto, con la faccia premuta nel cuscino che stringe al petto una cornice, mi dirigo verso la finestra spalancando sia le tende che le finestre, facendo così entrare la luce.

«Mamma non si usa più bussare? E chiudi quelle tende che la luce mi da fastidio» Afferma con voce roca, sembra che stia piangendo? Infatti in tutto ciò non ha mai alzato la testa dal cuscino.

«Non sono la mamma, ma preferisco averti visto io così che lei, sembri un vampiro ti vuoi alzare da quel letto? Neanche oggi sei andato a scuola, nostra madre è preoccupata e sta male nel vederti così» Affermo appoggiandomi al muro con le braccia e le gambe incrociate, al suono della mia voce alza di scatto la testa guardandomi con gli occhi gonfi e rossi di pianto.

«Cosa ci fai tu qua? Se ti manda nostra madre, te ne puoi anche andare non ho bisogno della tua compassione, tornatene dal tuo Jonas! » Cristo! Sia con le lacrime agli occhi che incazzato nero, resta sempre sexy da morire, con quei capelli spettinati e a torso nudo. Mi devo riprendere, fra  poco se lo fisso ancora inizierò a sbavare.

«Senti abbassa i toni, non mi manda nostra madre, ma non mi piace vederla stare male e visto che il responsabile delle sue lacrime sei tu, sono venuta a parlarti. E poi non ti deve interessare di Jonas, non dopo lo spettacolo di qualche giorno fa! » I miei buoi propositi stanno lentamente andando a farsi benedire. In pochi secondi mi ritrovo intrappolata al muro, con Edward a due centimetri dalla mia faccia, mayday mayday i miei poveri ormoni stanno cercando aiuto da questa visione altamente erotica che ho davanti.

«Cristo Isabella tu non capisci, io non posso vederti con quel damerino da strapazzo, io ti amo da morire e mi pento ogni singolo giorno della mia vita per non aver compreso i tuoi silenzi, per non averti chiesto cosa fosse successo realmente in quel viaggio, tutte le volte che ti trattavo male avrei voluto solo abbracciarti e annegare nei tuoi stupendi occhi, ma l’orgoglio mi uccideva ogni volta. Non riuscivo a capire perché mi avessi tradito, mi chiedevo cosa ci fosse di sbagliato in me, forse non mi amavi abbastanza o non ti attraevo in quel senso, non avrei mai potuto lontanamente immaginare qual’era la realtà. E’ quando ho saputo la verità, mi sono sentito morire dentro, qualcuno aveva osato toccarti contro la tua volontà, ti aveva fatto del male, anche adesso solo a pronunciare queste parole, mi si apre una voragine al centro del petto, Vorrei solo che tu mi perdonassi, ma so che non puoi e tutto ciò mi far rabbia, perché dovrei essere io a baciarti, accarezzarti e amarti non uno qualsiasi, e dio mi pento così tanto del male che ti ho fatto. Mia piccola Bells se puoi perdonami tu, perché io non riuscirò mai più a guardarmi nello specchio» Mi guarda negli occhi e piange, stringendomi il viso fra le mani, vorrei perdonarlo e tornare ad essere sua, ma è così maledettamente difficile, voglio liberarmi di tutto il peso che opprime il mio cuore e poi forse…potremmo sperare in un noi.

«Edward ora voglio raccontarti come mi sono sentita…»

Continua….
 
 
   
 
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