Cos'è stato.

Un tuono? Un fulmine? Qualcosa ha ceduto.

 

Le mie gambe hanno perso la forza, credo di star per svenire.

 

Le sue mani avvolgono le mie guance. Come..cosa..perchè non mi sto ribellando.

Mi sta toccando, accidenti. Gli avevo detto di starmi lontano. Di smetterla di parlarmi, di guardarmi. E allora perché siamo insieme stasera?

Perché sono vicino a lui, e mi piace? Accidenti se mi piace.

Non ho mai sentito un tocco più gentile, pur se da delle mani così poco delicate. Delle mani da uomo. Ma soprattutto delle mani da chitarrista.

 

Sta sorridendo. Io non sto dicendo nulla. Non riesco a dire nulla.

Non è uno sguardo sicuro, beffardo, atteggiato, come quello degli altri ragazzi.

Non è lo sguardo di chi riesce ad incantare una donna,  e subito pensa

"È fatta, anche oggi si mangia"

Sembrava uno sguardo sognante, a sua volta rapito, ma all'improvviso un pò imbarazzato ed agitato. Lasciò andare il mio viso.

"Mi perdoni, señorita. Forse non dovevo.." mi disse, mortificato.

Io lo guardai raggomitolarsi nella sua insicurezza per qualche secondo.

Era la cosa più adorabile che avessi mai visto.

"Chaval" gli mormorai, prendendo coraggio. Stavo cercando di riprendere il controllo di me.

Mi avvicinai a lui, con l'intento di sbattergli in faccia tutto il mio sdegno.

Anzi, la suola della mia scarpa.

Stavo per abbassarmi per prenderla, quando lui, divenuto tutto d'un tratto rojo, si morse il labbro e mi afferrò la mani.

"Señorita, mi consentirebbe l'onore di un ballo?"mi chiese.

Mi guardò negli occhi e io mi persi nei suoi, ci affogai, e non capì più niente. Assolutamente niente.

"Sì"risposi di getto.

Cosa??!

"Cioè, io...!"tentati di correggermi, ma ormai mi aveva già trascinato in pista.

Tentò di prendere in mano la situazione, guidandomi lui. Facendo il belloccio.

Ma io sapevo di essere più brava a ballare, e allora tirai fuori il mio repertorio migliore.

Non per vantarmi, ma avevo il corpo perfetto per una ballerina.

Mi guardava incantato ed era quello che avevo sempre voluto, in un uomo.

Non che mi guardasse come una volpe guarda una gallina.

Ma come..come..oh, era davvero indescrivibile.

Sentirsi speciale per qualcuno di speciale per noi.

Tutto combaciava. La mia felicità, la sua felicità.

La perfezione era quasi troppa, quasi te lo aspettavi che qualcosa sarebbe andato storto, che qualcosa avrebbe prima o poi rovinato tutto.

 

Ma non quella sera, no.

Quella sera era per me e lui. E allora perché non baciarlo, Imelda?

Bacia il tuo mariachi.

Bacialo e fallo sognare. Bacialo e sogna.

Baciatevi, sognate insieme.

Diventate quella cosa sola per cui siete nati, quella unica cosa per cui avete ragione di esistere.

L'amore. Lui.

 

Amalo, Imelda. Qualunque cosa accada.