Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: scoiattolo17    11/12/2018    5 recensioni
"Un sorrisetto si formò sul volto dell’uomo ancora in auto; all’inizio era l’ultima persona che avrebbe voluto al fianco. Quando gliela presentarono era una novellina giovane ed inesperta. Adesso invece… Adesso che le aveva insegnato il lavoro, il loro legame era diventato praticamente inscindibile… Adesso si sarebbe opposto con tutte le sue forze prima di essere diviso da lei.
Purtroppo la cosa non avrebbe tardato".
Ciao a tutte! Eccomi di nuovo tra voi :)
La mia nuova storia ha come protagonisti i nostri amati Ryo e Kaori in versione poliziotti.
Cinque omicidi, avvenuti in una sola notte, impegneranno i nostri due agenti alla risoluzione del caso. Buona lettura! S.
:)
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hideyuki Makimura, Kaori Makimura, Mick Angel, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il portone del palazzo Blu sbatté forte poco dopo che Kaori vi si fu catapultata dentro.
Il poliziotto di guardia all’interno le intimò l’alt ma lei infilò le scale di corsa senza neanche considerarlo.
Arrivata alla porta di Eriko notò con sgomento che era chiusa a chiave, subito iniziò a sbattere la mano sull’uscio e a chiamarla.
Nel frattempo Ryo e la guardia l’avevano raggiunta sul pianerottolo, quest’ultima intervenì cercando di fermare Kaori:
-Si calmi signorina, qual è il problema?-
-Apra subito questa stramaledetta porta!!!- il tono e lo sguardo della ragazza non ammettevano repliche e la guardia si vide costretta a tirare fuori la chiave universale che apriva le porte del palazzo blu.
La chiave non fece neanche in tempo a girare del tutto nella toppa che Kaori e Ryo furono dentro.
Tutto era dannatamente silenzioso. Qualcosa non quadrava. Entrambi i poliziotti estrassero le pistole. Con uno sguardo d’intesa Kaori imboccò il corridoio, seguita a pochi passi da Ryo.
La camera da letto era vuota.
Continuarono verso la porta del bagno da cui usciva uno spiraglio di luce.
Aprendola del tutto Kaori rimase senza fiato. Fu come se qualcuno le avesse scaricato un mitra addosso, anzi, fu peggio.
Gettando la pistola a terra cadde in ginocchio.
Solo allora Ryo riuscì a vedere.
Una ragazza giaceva a terra in una pozza di sangue. I polsi tagliati e una miriade di cristalli di specchio rilucevano attorno a lei, incorniciandola in un macabro quadro dove la morte era appena passata silenziosa, lenta e calma raggelando tutto poi, come il sangue attraverso le sue vene.
Ryo si avvicinò al corpo cercando invano di sentirne il battito attraverso il collo. Niente. Non avrebbero potuto fare più nulla per lei.
Il suo sguardo poi incrociò quello della collega.
Impassibile guardava il cadavere. Lo sguardo freddo e cinico di chi, ancora una volta, ha perso. Non faceva trapelare nessun sentimento e ciò era dannatamente strano per lui che riusciva a comprenderla anche solo attraverso un’occhiata.
Ma lui sapeva che, nonostante le apparenze, lei, dentro, stava bruciando.
-Kaori…- sussurrò, ma non riuscì ad aggiungere altro che diversi poliziotti invasero la scena.
 
………………………………………………………………………………………………….
 
 
-Kaori, tutto bene?- chiese Mick Angel, anche lui giunto poco dopo nell’appartamento.
La ragazza si limitò ad annuire con un breve cenno del capo. Mick si accorse subito dagli occhi della donna che quella perdita, per Kaori, sarebbe stata difficile da superare.
Ryo aveva da poco finito le formalità con i colleghi che a Kaori squillò il telefono.
-Chi è?- chiese Mick che, vicino a lei, notò l’incertezza della ragazza nel rispondere
-La Nogami- replicò lei senza aggiungere altro.
-Non rispondi?-
-No-
-Forse dovresti…-
-Fatti gli affari tuoi Mick- ringhiò la ragazza
Mick rimase spiazzato dalla risposta. Non che non se la fosse meritata ma non se la sarebbe mai aspettata da una come lei.
-Kaori calmati- intervenne Ryo -Ricordati che Mick e la Nogami sono tuoi superiori-
La ragazza serrò la mascella.
Non riusciva più a stare dentro quell’appartamento. Voleva solo andarsene. Da sola, il più lontano possibile da quello schifo di posto. Aveva bisogno di aria fresca. Sentiva che qualcosa dentro si era rotto e che rischiava di fare o dire qualche cazzata se fosse rimasta ancora lì per molto.
Veloce scattò fuori dalla porta.
-Kaori aspetta!- la chiamò Mick.
-Ti conviene sbrigarti agente CIA se la vuoi fermare- lo incalzò Ryo con voce atona – Kaori ha le chiavi della Nissan GTR, non riuscirai più a raggiungerla se monta in auto-
Mick guardò Ryo negli occhi. Anche lui l’amava. Perché allora gliela stava cedendo così?
 
……………………………………………………………………
La Nissan GT-R sfrecciava sulla tangenziale est di Shinjuku.
Sfogare la rabbia sull’acceleratore dell’auto l’aiutava a non pensare a niente. Il rombo del motore e la radio erano così forti che non c’era posto per nient’altro, neanche per i pensieri.
Sapeva che era un gioco pericoloso. Ma era l’unico modo per evitare la triste realtà dei fatti.
Poco lontano da lei la Camaro rossa di Mick le stava dietro.
‘Calmati Kaori’ pensava Mick che a stento riusciva a non perderla di vista.
Ad un tratto la vide rallentare ed uscire dalla tangenziale. Seguendola arrivò al grande parcheggio di un centro commerciale ormai vuoto.
Kaori scese dall’auto e fu quasi sorpresa di veder arrivare Mick.
-Cosa vuoi ancora?- gli chiese con rabbia
-Voglio parlare, capisco cosa prov…-
-No, non capisci!- lo interruppe lei -Lasciami stare ok? Voglio stare da sola!- esordì
-Kaori ascolta, ci sono passato anch’io. So cosa vuol dire perdere qualcuno… tu non…-
-PERDERE QUALCUNO MICK?!- urlò lei -Qua non si tratta di aver perso qualcuno! Qua si tratta di averla uccisa, Mick! L’HO UCCISA IO!!! LO CAPISCI?? Non dovevo farla testimoniare! Avrei dovuto agire diversamente!!-
La voce rotta nel dirgli quelle cose fece trapelare ciò che Kaori stava provando e Mick fu scosso da un brivido.
-Kaori devi calmarti, non sei lucida… Non è stata colpa tua. È colpa dell’Unione, lo sai bene…- disse Mick, cercando di avvicinarla.
-Mick… Ho sbagliato tutto…- sussurrò cedendo allo sconforto.
-Non hai sbagliato niente, Kaori. E’ solo andata a finire male, ma tu non hai sbagliato niente-
Kaori alzò gli occhi, guardandolo.
E quegli occhi trafissero Mick più che qualunque lama avesse mai potuto fare.
Vide la rabbia e la fragilità che contraddistinguevano quella ragazza. Vide la sincerità in quegli occhi lucidi e pieni di odio. Forse vi vide pure la sua anima. E fu quella a fregarlo.
Avvicinandosi prepotentemente accostò il suo volto a quello di lei, baciandola.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: scoiattolo17