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Autore: Starlow632    11/12/2018    0 recensioni
Come ha avuto origine il mondo di Deltarune? Un mondo nuovo che sembra aver dimenticato quello che c'era prima. Come andrà a finire? Davvero tutti hanno dimenticato? SPOILER SU DELTARUNE
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Chara
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era di nuovo buio, Chara sentì nuovamente se stessa come fluttuante in un abisso infinito. Pareva che la situazione fosse tornata silenziosa e pacata come prima.

 "...Sembra che sia tornato tutto normale. L’uccisione di Frisk deve aver portato alla destabilizzazione della timeline corrente. In fondo era un evento non programmato, non è strano che possa aver condotto ad un’anomalia.

Per assicurarsi che effettivamente tutto fosse finalmente tornato alla normalità, l’umana provò a raggiungere il suo file dei salvataggi. Di positivo c’era che non glitchava più e non perdeva pezzi, di negativo c’era…che era privo di scritte eccetto che per una sola in lettere capitali: “VUOTO”. A quel punto Chara capì che non era ancora finita e si ricordò della voce metallica che udì di scorcio un momento prima.

Ma…c’è qualcuno qui?” Si chiese la bambina a bassa voce guardandosi intorno titubante, quasi per paura di essere vista.

SEI LI’?
SIAMO CONNESSI?
L’umana sussultò nel riascoltare quell’inquetante voce. Chara, solitamente spavalda e sprezzante di ogni pericolo (anche di morte), per la prima volta parve intimorita al punto che un brivido le attraversò la schiena. Semplicemente non capiva più cosa stesse capitando, stavano frullando  moltissime domande nella sua testolina, prima tra le quali: “di chi è questa voce in mezzo al vuoto?”. Non ebbe il coraggio di chiedere al diretto interessato chi fosse, semplicemente accennò un timido “sì” per rispondere alla sua domanda. A quel punto l’anima dell’umana si illuminò nell’oscurità emettendo raggi rossastri così luminosi da sembrare una stella.

ECCELLENTE.
SEMPLICEMENTE ECCELLENTE.
ORA.
POSSIAMO COMINCIARE.

Prima che riuscisse a porsi ulteriori domande, Chara fu sospinta in avanti da una forza misteriosa e lo spazio intorno a lei cambiò: adesso sembrava un cielo in tempesta in cui le nuvole si fondevano e si sfaldavano continuamente, illuminandosi come se venissero colpite da fulmini.

Finalmente uno scenario rilassante.” Esclamò la bambina sfoggiando un sorriso soddisfatto mentre osservava lo spazio intorno a lei (il quale era tutt’altro che rilassante) finchè risentì gli echi della voce metallica.

PER PRIMA COSA.
DOBBIAMO CREARE UNA FORMA.

A quel punto Chara comprese tutto.
Adesso è chiaro. Sono sulla strada giusta. In effetti, la mia anima non può essere portata in un'altra timeline senza una nuova forma, essendo Frisk morto.” Riflettè l’umana tutta sorridente.
Beh. Direi di cominc-

SELEZIONA LA TESTA CHE PREFERISCI.

Ma cosa. Osi parlarmi da sopra?

Non rispose ma, in quell’esatto momento, a Chara vennero mostrate delle sagome di visi molto simili al suo…eccetto che per il taglio di capelli. La bambina cominciò ad osservarle una ad una attentamente, a guardarla da lontano sembrava si stesse accordando dalla parrucchiera per un nuovo taglio di capelli. Ovviamente non potevano mancare i commenti.

No. Non esiste proprio. Ci manca pure che devo farmi pelata adesso. Già rischiai grosso quella volta per quel gatto demente che mi saltò addosso per la strada strappandomi mezza testa. Da allora i capelli non mi crebbero più di metà spalla. E pensare che Asriel si lamentava della sua peluria folta al punto giusto, era così viziato da preoccuparsi pure per sciocchezze inutili, che deficiente.

Detto ciò, Chara, passò avanti con fare disgustato. Le comparvero altre sagome, anche queste molto simili a lei, ma nessuna sembrava convincerla.

No. Quella frangetta disordinata no.
Questa non è male, però i capelli sono troppo lunghi.
Qui sembra che una parrucchiera si sia messa a tagliare dopo una bevuta. Squallido.
Non male, ma quel ciuffone sulla fronte mi entrerebbe continuamente negli occhi, come quando la mia matrigna provò a farmi i capelli per il giorno della comunione. Per fortuna, poi ci pensai io.” Per qualche strano motivo, Chara rabbrividì al solo ricordo, nonostante si trattasse di un semplice taglio di capelli.
Le due sagome che seguirono la fecero sussultare. Le erano molto familiari.
Ma…questi sono...
 …
 …
 Lasciamo perdere.


L’ultima forma era in assoluto quella che l’assomigliava maggiormente. La bambina finalmente sembrava soddisfatta.

Ebbene. Squadra che vince non si cambia.

Detto ciò, Chara toccò il volto prescelto ritrovandosi questa volta a dover selezionare un busto. Erano praticamente quasi tutti uguali tra loro, eccetto per dettagli minori come la presenza della cerniera o la lunghezza delle maniche.


Fosse cambiato il numero delle fasce, almeno. Ma scherziamo.

Ad ogni modo non c’è niente di meglio di una maglietta semplice e leggera. Le altre cose sono futili dettagli.

Senza indugiare, l’umana toccò il primo torso. Ora non le restava che scegliere le gambe. Se nella precedente scelta si doveva strizzare l’occhio per individuare le differenze tra una sagoma e l’altra, questa volta esprimere una preferenza sarebbe stato praticamente impossibile. Erano quasi tutte uguali.

Ma mi stai prendendo per i fondelli?!” Esclamò Chara, la quale, appunto, non notando alcuna differenza tra le varie sagome si sentì presa in giro.

Nessuna risposta, eccetto un rumore statico.
La bambina indispettita toccò una sagoma a caso e andò avanti.
 
QUESTO E’ IL TUO CORPO.
 LO ACCETTI?

 
"Sì. Anche se è diversamente bello.” Rispose con un pizzico d’indecisione l’umana schiacciando il tasto “sì” anche se la nuova forma creata, nel suo complesso, era praticamente uguale al suo corpo quando era in vita, quindi non doveva farle tanto schifo (di regola).
 
ECCELLENTE.
HAI CREATO UNA FORMA MERAVIGLIOSA.
Certo, certo. Un’altra presa in giro e farò in modo che la tua insulsa voce venga soppressa.

Le minacce di Chara vennero interrotte da un ulteriore rimbombo. Il suo interlocutore, chiunque fosse, di certo non diede ascolto alle sue minacce. La bambina così si convinse di sopportare quella situazione fino a quando sarebbe durata. In fondo alla fine di tutto avrebbe avuto una nuova forma per entrare in una nuova timeline, conveniva avere pazienza.

ADESSO.
E’ IL MOMENTO DI FORMARE LA SUA MENTE, COME SE FOSSE LA TUA.


Ottimo, posso scegliere. Almeno  potrei non farlo imbecille come Frisk…

 “QUAL E’ IL SUO CIBO PREFERITO?

Davanti a Chara comparve così una breve lista comprendente non dei piatti specifici ma delle inclinazioni di gusto: “dolce”, “delicato”, “amaro”, “salato”, “dolore” e ”freddo”.

Va bene, questa è ufficialmente una colossale presa per i fondelli. Cosa c’entri il cibo preferito con i tratti della personalità e con la lista sotto non lo capisco.

 Scorrendo tra la lista lesse infine la parola “dolore”. La bambina scoppiò a ridere.

Se per dolore intendi il bruciore alla lingua che si sente quando mangi il rosti condito con quintali di peperoncino preparato dalla matrigna, allora mi rappresenta in pieno.

Senza esitare, Chara premette il tasto “dolore”, il quale scomparve subito dopo. La voce metallica a quel punto rimbombò “GRUPPO SANGUIGNO PREFERITO?” mostrando una lista contenente tre gruppi sanguigni più “C” e “D”. L’umana si indignò nuovamente dopo aver letto le opzioni.

Secondo te io non saprei quali siano i gruppi sanguigni? Inoltre, io sono 0 negativo e non è presente nella lista.

Chara premette il tasto D.

Bene. In fondo D è abbastanza vicino a 0 per il modo in cui si scrive.” Affermò la piccola psicopatica con tono sarcastico.

QUAL E’ IL SUO COLORE PREFERITO?” fu la nuova domanda, e la lista comprendeva questa volta delle alternative sensate: “rosso”, “blu”, “verde” e “ciano”.

Ha deciso di fare seriamente questa volta? Bene. Comunque verde. Senza alcun dubbio.” L’umana schiacciò il tasto senza alcuna esitazione. Ha sempre amato quel colore per qualche strano motivo, persino tutti i suoi vestiti dovevano avere almeno un elemento sulle sfumature del verde.

PER FAVORE, DAGLI UN DONO.

Questa volta era indecisa tra due opzioni: “mente” e “ambizione” e ci pensò per diverso tempo.

Ebbene. Se avesse intelligenza, non sarebbe un imbecille, di conseguenza non dovrei stare ogni cinque minuti a dirgli cosa deve fare e non dovrei sistemare ogni guaio che combinerebbe. D’altro canto, se non fosse ambizioso, non avrebbe alcuno stimolo ad aumentare le sue statistiche, quindi…


Al bando i deficienti, scelgo mente.


Chara premette quasi con violenza il tasto “mente”.

COSA PROVI VERSO LA TUA CREAZIONE? (NON SENTIRA’)”.

Le opzioni questa volta furono: “amore”, “speranza”, “disgusto” e “paura”. Chara era abbastanza perplessa.

Che senso ha questa domanda, specialmente se la creazione non può sentire? Ci perdi tutto il gusto.” Borbottò la bambina.

Disgusto.

HAI RISPOSTO ONESTAMENTE?” (Chiaramente era una domanda a cui potevi rispondere solo sì o no)

Ma cosa te ne importa?

Nessuna risposta.

Hmpf, sì.” Rispose Chara ormai seccata di quel giochetto ridicolo.

ACCETTI LA POSSIBILITA’ CHE VENGA ATTACCATO O CHE SI FACCIA MALE?
“…
Come no. In fondo così funziona questo mondo, non ci puoi fare niente comunque.” Replicò la bambina premendo sì con tono deciso ma al contempo rassegnato.

CAPITO.
DAI UN NOME AL NUOVO ENTE.

Finalmente passiamo alle cose serie.

L’umana si ritrovò davanti ad una piccola tastiera su cui sarebbe stato possibile digitare il nome. Non ci pensò nemmeno per un secondo.

 “Perché non chiamarlo come me?” Si chiese mentre digitò il suo nome.
L’ABBIAMO CHIAMATO ‘CHARA’.
Veramente il nome l’ho deciso io, togli quell’ “abbiamo”.” Esclamò la bambina irritata.
E IL CREATORE INVECE?
Trovatasi nuovamente di fronte alla stessa tastiera, Chara riscrisse il proprio nome.
CERTAMENTE.
 CERTAMENTE.
 OVVIAMENTE SONO LA STESSA PERSONA.


Improvvisamente, il volto di Chara si incupì e nella sua mente apparve una figura dall’aspetto umano oscurata, in un mondo a tre dimensioni. La figura era seduta su una sedia con ampio schienale in quella che sembrava una camera da letto. Non si riusciva a vedere oltre.

CHARA.
GRAZIE PER IL TUO TEMPO.
LE TUE RISPOSTE.
LA TUA MERAVIGLIOSA CREAZIONE…

La bambina, ripresa dalla distrazione, prestò nuovamente attenzione alle parole pronunciate dalla voce metallica.

Sarà adesso scartata.

La stravagante ambientazione si oscurì, facendo tornare il buio pesto.

"Un momento. Cosa significa tutto questo? Non ho risposto a tutte quelle domande deficienti per niente.” Ribattè la bambina quasi urlando contro la stramba voce."

Nessuno può scegliere chi essere in questo mondo.

Il
Tuo
Nome
E’…

COSA. NO. TI RIDUCO IN BRANDELLI DI CARNE. FATTI PRENDER-” Gridò Chara mentre venne inghiottita da un’intensa luce.
 



 
 
Era una bellissima giornata fuori, gli uccelli cinguettavano e il sole entrava in una camera con le pareti dipinte di arancio con affissi degli oggetti a forma di luna e stelle. Vi erano due letti con dei ripiani in alto. Gli uni ricco di trofei e riconoscimenti e gli altri completamente spogli e impolverati. Sul pavimento vi era un enorme tappeto con il simbolo del Delta Rune, molto suggestivo.
Un bambino aprì gli occhi e vide il volto sorridente di un certo boss monster molto famigliare di fronte a lui.

“KRIS.
ALZATI ADESSO O FARAI TARDI A SCUOLA.” Esclamò a gran voce Toriel Dreemurr.
 
 

ANGOLO DELL’AUTRICE

Scusate per il mesetto che ci è voluto per questo capitolo ma avevo tanti compiti in classe (rip) e volevo pensarlo bene perché stiamo entrando parecchio nel merito con questo.
Anche qui alcune cose non posso essere totalmente chiare tipo, come sono collegati il giocatore (noi), Chara e il “vessel” e alcune cose della backstory della nostra pazzerella.
Chara è assolutamente poco sarcastica, vuole bene a tuttiii (specialmente ad Asriel e Frisk) e non ha un’indole violenta (tutto ironico, ovviamente hhihi).
Ci vediamo al prossimo capitolo, alla prossima <3
Starlow632
  
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