Nella corsia accanto, sempre
atto I:
acqua, per conoscere
Era solo un bambino, allora, Haruka Nanase. Nuotava con la naturalezza con cui respirava, guardava estasiato il mondo che cambiava forma e colore; non finiva mai di stupirsi dell'aspetto che le cose assumevano lì, sotto la superficie.
Non si stupì neanche quando, per la prima volta, trovò al suo fianco una sagoma. La colse di sfuggita, un insieme di riflessi che non subito catturò la sua attenzione, almeno fin quando la presenza silenziosa non lo superò.
Era una figura concreta e sfuggente, eppure viva. Era solo e soltanto acqua, eppure aveva la forma e le movenze di un essere umano - un essere umano che nuotava, come lui.
In stile libero.
{parole: 110}
note: Questo
è un letterale tuffo (ah-ah) nel passato, per me, che nel
mio periodo di "silenzio" scrittura ho scritto tantissimo sulla RinHaru
che rimane, ad oggi, una delle mie OTPilastro, approfittando un po'
delle parole. Quando ho deciso di uscire un po' da quella che
è la mia comfort zone ed iscrivermi a questo contest, avevo
inizialmente puntato ad altro ma, in effetti, visto che questa
è una soulmate!AU, non poteva che ricadere su di loro la mia
scelta.
La composizione di questa raccolta sarà un po' peculiare; a
questo primo brevissimo capitolo seguiranno una flashfic e due
one-shot, che andranno un po' a ripercorrere non solo la soulmate!AU,
ma anche i punti "salienti" della relazione di Rin e Haruka (o, almeno,
questo è il mio obiettivo... speriamo di riuscire!)
Il prompt da cui ho preso spunto è il seguente: "I
soulmate possono comunicare l’un l’altro con un
linguaggio che
solo loro capiscono".
Non posso che, a questo punto, sperare che vi sia piaciuto questo breve
incipit!