Gli sguardi sfuggevoli gli scivolano addosso, ma non ha le forze di curarsi anche dell’opinione degli altri. Le ferite di guerra sono ancora fresche… le perdite in battaglia sono dannatamente troppo fresche.

Sono tornati a New York, ma nessuno parla.

Da giorni l’unico rumore assordante che percepisce è il silenzio, nessuna voce che si levi, nessun urlo che risuona fino al soffitto… vorrebbe poter sentire un suono diverso dal ronzio del monitor che continua a mostrare i volti delle persone scomparse, vorrebbe essere il primo a sovrastare il silenzio, ma ha come l’impressione che le sue corde vocali siano state recise.

Così sta lì seduto in un angolo, in silenzio, ignorando gli sguardi dei compagni superstiti che incappano casualmente nei suoi stessi spazi. Li avverte tutti, dal primo all’ultimo… Thor li capisce, poteva mirare alla testa invece di consumare la sua vendetta, ma quando trova il coraggio di levare lo sguardo si scopre sorpreso di incontrare sguardi spenti e tristi che non lo incolpano… lo compatiscono.

Lui è quello che ha perso più di tutti, è un dato di fatto, ma è l’unico all’interno del Quartier Generale a non aver versato nemmeno una lacrima.

Non conosce il motivo, ha addirittura smesso di cercarlo… si convince che dopo 1500 anni deve aver accettato l’idea di sopravvivere a tutto e che, alla fine, il fato ha seriamente altri piani per lui.

Continua a rivedere mentalmente il cadavere di suo fratello, l’ha visto, l’ha stretto tra le braccia mentre naufragava alla deriva nello spazio… ma non vuole crederci, se ne sta lì seduto in silenzio ad osservare il vuoto, mentre aspetta che Loki varchi la soglia rifilandogli uno sguardo divertito.

Ogni volta che il pensiero gli sfiora la mente si illude, ci spera e poi viene puntualmente deluso.

Ogni volta quel tarlo fastidioso si insinua tra i suoi pensieri, il suono dolce di una promessa infranta dal rumore agghiacciante del collo spezzato, l’ultimo inganno di Loki tramutato in terribile realtà.

Continua a fissarsi le punte delle scarpe ragionando… il fratello gli aveva assicurato che il sole sarebbe tornato a brillare su di loro.

È quando alza lo sguardo, per osservare i timidi raggi di sole che avanzano colorando il pavimento che lo realizza… nessuna parola di Loki viene detta a caso e dietro ogni sospiro, ogni pausa, ogni inflessione della voce c’è uno studio attento.

Il fato ha un piano per tutti loro, deve averlo… se ne convince mente osserva il sole accecante che illumina le vetrate.

Quella che vede è un’alba infuocata, più luminosa di Nidavellir… ed è semplicemente meravigliosa.

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Commento dalla regia:

Semplicemente, dopo aver visto il trailer di “Avengers - Endgame” un’infinità di volte fino ad imprimermi a fuoco ogni singolo fotogramma, il campanello d’allarme è suonato quando il fotogramma di quell’alba mozzafiato è stato montato subito dopo il fotogramma che mostra Thor intento a fissare il vuoto stranamente calmo e affranto.

Spero che il mio delirio mentale sia riuscito ad instillare almeno una briciola di speranza,

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