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Autore: heliodor    13/12/2018    2 recensioni
Joyce è nata senza poteri in un mondo dove la stregoneria regna sovrana. Figlia di potenti stregoni, è cresciuta al riparo dai pericoli del mondo esterno, sognando l'avventura della sua vita tra principi valorosi e duelli magici.
Quando scoppia la guerra contro l'arcistregone Malag, Joyce prende una decisione: imparerà la magia proibita per seguire il suo destino, anche se questo potrebbe costarle la vita...
Tra guerre, tradimenti, amori cortesi e duelli magici Joyce forgerà il suo destino e quello di un intero mondo.
Fate un bel respiro, rilassatevi e gettatevi a capofitto nell'avventura più fitta. Joyce vi terrà compagnia a lungo su queste pagine.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
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Il risveglio da un lungo sonno

 
Oren allungò la mano. Nel buio, poteva solo sentire al tatto. Qualcuno gliela afferrò e la strinse.
"Sono qui" disse una voce distante. "Non preoccuparti."
Oren provò la sensazione di annaspare nel vuoto e poi di precipitare. Quando era certo che avrebbe toccato il fondo sfracellandosi, spalancò gli occhi.
Il viso accigliato di una ragazza incombeva sul suo. Dietro di lei, un soffitto decorato con scene di caccia tra guerrieri nudi e armati di lancia e animali esotici.
Trasse un profondo respiro. "Dove?"
"Sei tra amici" disse la ragazza.
Oren mise a fuoco il suo viso. I capelli neri, il viso ovale, il naso un po' schiacciato e gli occhi allungati gli erano familiari. "Shani?" domandò.
"Finalmente mi riconosci" rispose la ragazza con tono un po' seccato.
Oren cercò di raddrizzarsi, ma non ne ebbe la forza e ricadde sulla schiena. Affondò tra morbidi cuscini di seta freschi al tatto. "Che posto è questo?" domandò facendo vagare gli occhi.
La stanza era vuota, fatta eccezione per un baule chiuso in un angolo e Shani stessa. La luce entrava da un'ampia finestra ovale protetta da tende decorate con motivi floreali.
"Mar Qwara" disse Shani.
"Come ci sono arrivato qui?"
"Con una carovana. Ti ci ho messo io sopra, quando ti sei sentito male" spiegò Shani. "Perché non mi hai detto che eri stato maledetto? Avrei potuto aiutarti."
Oren tossì. "La maledizione?"
"Sparita" disse la ragazza. "Così, all'improvviso."
"Come?"
"La persona che ti ha maledetto deve essere morta. O ha rimosso la maledizione."
"Spero che sia la prima che hai detto" disse una voce maschile con tono gioviale.
Oren sollevò la testa e vide due figure venire verso di loro.
Una era quella di un uomo sui venticinque anni dalla pelle scura come l'ebano e i capelli folti e ondulati.
L'altra era una donna di un pallore innaturale. Anche i suoi capelli erano bianchi come il latte. Lo sguardo però era fiero e sereno.
I due si avvicinarono al giaciglio dove era disteso.
"Come sta?" chiese la donna.
"Bene" rispose Shani. "Si sta riprendendo."
"Ottimo" fece l'uomo. "Per qualche giorno abbiamo temuto di perderti, Oren."
"Chi siete voi?" domandò con voce incerta.
"Io sono Darran, principe ereditario di Mar Qwara" disse l'uomo. "E lei è Chare, membra anziana del circolo locale di stregoneria."
"Vostra altezza. Vostra grazia" disse Oren con un inchino appena accennato. "Grazie per avermi aiutato, anche se non so perché l'avete fatto."
Darran sorrise. "Lascia stare le formalità, Oren. Sei amico di Sibyl e tanto ci basta."
"Sibyl" esclamò Oren. "Anche lei è qui?" tentò di alzarsi, ma le forze lo abbandonarono di nuovo e ricadde sui cuscini.
"Piano, piano" disse Darran. "Prima devi riprenderti."
"Ma lei è qui? Voglio vederla" disse Oren. "Ti prego."
"Era qui" disse Chare. "Ma è partita poco dopo che sei arrivato, quando stavi molto male."
È andata via abbandonandomi? Si domandò Oren. Questo non era da lei. Doveva esserci una spiegazione.
Chare dovette capire qualcosa dal suo sguardo, poiché aggiunse: "Se ne andò dicendo che avrebbe trovato il modo di rimuovere la tua maledizione. E credo che ci sia riuscita, in qualche modo."
Era stato Rancey a maledirlo, quindi Sibyl doveva aver trovato lo stregone e lo aveva ucciso o costretto a rimuovere l'incantesimo. Non c'era altra spiegazione.
"Dov'è andata?" chiese.
Darran scosse la testa. "Non ce l'ha detto. Ci ha solo chiesto di prenderci cura di te fino a che lei non avesse trovato il modo di salvarti."
Oren era deluso e al tempo stesso sollevato. Sibyl non lo aveva abbandonato e, se era riuscita davvero a uccidere un osso duro come Rancey, era probabile che fosse ancora viva, da qualche parte.
Si sforzò di sorridere. "Vi ringrazio. Di tutto."
Darran scrollò le spalle. "Di niente. Abbiamo fatto veramente poco."
"Ora lasciamolo riposare" disse Chare.
I due si allontanarono, lasciandolo solo con Shani. La ragazza non sembrava ancora disposta ad abbandonarlo.
"Cos'è successo con Antigo?" le chiese Oren.
"È sparito poco dopo che sei crollato" raccontò la ragazza. "Non sapendo che fare, ti ho messo su di una carovana per Mar Qwara pregando che qualcuno riuscisse ad aiutarti. Non avevo idea di come si rimuovesse una maledizione."
"Mirka?"
"Ho seguito le sue tracce nel deserto, ma dopo alcune miglia le ho perse."
"Peccato."
"Non mi dispererei troppo" disse Shani sicura. "Non ha ancora ricomposto lo scheletro di Adrax e mi assicurerò che non ci riesca."
"Come?"
Lei sorrise. "Ho un piano."
"Ti ascolto."
"No, no" fece lei. "Piuttosto, dimmi chi è questa Sibyl. Da queste parti sembra piuttosto famosa."
Oren le rivolse un'occhiata dubbiosa.
"Sembra che abbia impedito a degli albini di rovesciare il trono e prendere il potere" spiegò Shani. "Dicono che abbia evocato un gigante di metallo e con quello abbia affrontato un altro gigante."
"Impossibile."
"Ho visto i resti con i miei occhi. E le case fatte a pezzi" disse Shani scuotendo la testa.
"Sibyl ha fatto questo?"
"La chiamano la strega rossa."
"Strega rossa?"
Shani annuì decisa.
Oren sospirò.
"C'è un'atra cosa che vorrei chiederti."
"Fai pure."
"Nel sonno hai pronunciato più volte un nome."
"Quale?"
"Joyce."
Oren la fissò stupito. "Sul serio?"
Shani annuì. "È la tua seconda fidanzata oltre alla strega rossa? Sei quel tipo di persona che fa una conquista in ogni porto?"
"Calma, aspetta un attimo" disse Oren. "Non è come pensi."
Shani incrociò le braccia sul petto e rimase come in attesa.
Oren trasse un sospiro. "Joyce è la figlia del re di Valonde."
"Una principessa" esclamò Shani meravigliata. "Come ha potuto uno come te..."
"Fammi finire" disse lui.
"Continua."
"Io sono la sua guardia del corpo. O meglio, lo ero fino al giorno in cui non è stata rapita."
"Da chi?"
"Da Rancey, credo. Tutti eravamo sicuri che fosse stato lui."
"Rancey non è quello stregone che ti ha maledetto?"
Oren annuì. "È uno dei servitori di Malag. Non so se l'hai sentito dire in giro, ma lui e la strega bianca attaccarono Valonde il giorno delle nozze della principessa Joyce."
Shani spalancò li occhi. "Il giorno delle vostre nozze?"
"No" disse Oren esasperato. "Perché fate tutte finta di non capire? Joyce, la principessa, stava per sposare il suo promesso sposo, Vyncent."
"Che storia romantica" disse Shani. "Ma stento a crederci."
"È andata così" disse Oren.
"Perciò Rancey ti ha maledetto e ha rapito la principessa."
Annuì.
"E tu sei partito per salvarla."
"Sono la sua guardia del corpo."
"E com'è che ti sei ritrovato nel deserto?"
Oren scrollò le spalle. "Verso la fine del viaggio, mi sono reso conto che ero stato maledetto. Una guaritrice mi disse di andare a Mar Sinti per provare a farmi curare, ma ho incontrato Antigo e Mirka sulla via."
"E ora che sei guarito che cosa vuoi fare?"
"Riprenderò la ricerca della principessa Joyce."
"Perché?"
"È mio dovere."
"Ma se Malag l'ha rapita, a quest'ora sarà quasi di sicuro morta" disse Shani.
Oren la fissò severo.
"Scusa, ma la penso così" disse la ragazza. "Il tuo è un viaggio inutile."
"Lo scoprirò solo dopo aver trovato la principessa."
"E se fosse davvero morta? Ti rassegneresti?
"In quel caso darei la caccia a Malag per fargliela pagare."
Shani lo guardò stupita. "Per quale motivo?"
"È il mio dovere."
"È pura follia" protestò lei. "Non hai la forza né la capacità di affrontare Malag. Non riusciresti nemmeno ad avvicinarti al suo nascondiglio, se per pura fortuna scoprissi dove si nasconde."
"Non ha importanza" disse Oren.
"Morirai."
"Sono pronto."
Lo sono davvero? Si chiese.
"Se muori non rivedrai mai più quella Sibyl" disse Shani. "Pensaci bene prima di prendere una decisione."
"Tu che cosa mi consigli di fare?" le chiese.
"Vieni con me" rispose lei.
"Dove?"
"A Malinor."
Oren si accigliò. "A fare cosa?"
"Lì c'è mio zio Tabei. Devo avvertirlo di cosa sta accadendo e metterlo in guardia contro Mirka."
"Perché?" chiese Oren allarmato.
"Mio zio custodisce l'ultimo frammento delle ossa di Adrax. Se Mirka riuscisse a prenderlo, potrebbe resuscitare il drago."
 
Non appena si sentì in forze, Oren volle uscire a dare un'occhiata in giro. Voleva percorrere le strade percorse da Sibyl e osservare i panorami che lei aveva ammirato. Solo così sperava di resistere alla terribile angoscia che sentiva dentro di sé.
Shani e Chare lo accompagnarono in quel giro della città. Come gli era stato detto, c'erano i segni di una battaglia recente.
Intere case distrutte, schiacciate come se un piede gigantesco fosse calato dall'alto per calpestarle.
Ed era successo proprio quello.
Le carcasse dei due titani d'acciaio giacevano ancora nella polvere.
"Non siamo ancora riusciti a rimetterli in piedi" disse Chare. "Né a spostarli. In verità non sappiamo nemmeno come facessero a muoversi. Antica magia dei maghi supremi."
"Impressionante" fece Shani passando le dita sul metallo cotto dal sole.
"Sibyl c'è riuscita" disse Oren.
"Peccato non abbia voluto dirci come" disse Chare. "Ma forse è un bene. Sapere troppo di magia proibita è rischioso."
Quando tornarono al palazzo, Darran offrì loro da mangiare e ospitalità. "Qui siete i benvenuti" disse il principe di Mar Qwara. "Potete restare quanto volete."
"Ti ringrazio" disse Oren. "Ma intendo ripartire non appena le forze me lo consentiranno."
Chare annuì. "Vai a cercare Sibyl?"
"Sì" ammise lui.
"Vi metterò a disposizione i migliori cavalli e vi farò scortare fino a Mar Sinti" disse Darran. "Ma da lì in poi dovrete vedervela da soli."
"Ce la farò" rispose Oren.
"Ce la faremo" disse Shani.
Lui la guardò stupito. "Non dovevi andare a Malinor da tuo zio?"
La ragazza scrollò le spalle. "Può aspettare. In fondo non è detto che Mirka sappia dove si trova l'ultimo frammento dello scheletro di Adrax."

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