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Autore: Mayfly    14/12/2018    2 recensioni
"Hey Dean, sono io sono- sono Sam. Ti lascio questo messaggio solo per farti sapere che tra qualche minuto mi ucciderò."
Nella dolorosa quinta stagione di Supernatural i nostri fratelli preferiti si dividono. Cosa succederebbe se Sam avesse visto il futuro sé del 2014 e non Dean?
Taaanto Angst
Genere: Angst, Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Dean sta bevendo in un bar, flirta con una cameriera niente male: tette grandi e bel sorriso, lei continua ad ammiccare nella sua direzione e lui continua a bere, sorso dopo sorso, i suoi già innumerevoli drink.

Niente di anomalo, sembrerebbe la solita nottata post-caccia, con Sam che lo aspetta al motel con il naso dentro a un vecchio libro o a fare ricerche, e lui che ci da dentro con l'alcol alla ricerca di un'avventura di una notte. Solo che non è la solita nottata, non c'è nessuna caccia e nessun Sam ad aspettarlo: sono le due del mattino di uno squallido giovedì, e Dean non vede suo fratello da tre settimane e tre giorni.

 

«Sam, tu eri quello su cui contavo di più, mio fratello, e mi hai deluso in un modo che- che , sto solo- faccio fatica a perdonare e dimenticare e non posso più  fidarmi di te.»

 

Aveva rigettato suo fratello e sputato addosso parole di cui onestamente si era sorpreso ma, diavolo! Sam aveva lasciato libero il diavolo in persona fidandosi di un dannato demone! Che cosa doveva fare? Abbracciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene? Che non era arrabbiato con lui? Che si sarebbe tutto sistemato? Niente si sarebbe sistemato e il mondo stava finendo! E di chi era la colpa? Dean, non è di Sam la colpa, tu hai rotto il primo sigillo testa di cazzo, tu hai iniziato tutto questo, torturato anime, ma no la colpa è solo di Sam. Tu eri morto e a lui cosa era rimasto se non il senso di colpa? 

Dean era sull'orlo di una crisi e l'alcol non faceva che annebbiargli i pensieri. La colpa era di entrambi, e allora perché aveva perché aveva detto quelle cose a sam? Ovvio bere il sangue di un dannato demone e andarci a letto non è esattamente esempio di virtù, ma quel cretino di suo fratello pensava veramente di star salvando il mondo, di poter battere Lilith e prendersi anche una piccola vendetta personale nei suoi confronti. Tutto dentro di lui gli gridava che avrebbe dovuto rimanere e aiutarlo a disintossicarsi e poi salvare il mondo insieme, ma la sua superbia e negazione glielo avevano impedito. 

 

«Hai scelto un demone invece che tuo fratello, Sam!» 

 

Che cosa doveva fare eh? Tu eri morto brutta testa di cazzo. 

Dean si odiava. Si odiava per aver detto a Sam che separati erano più forti, che non avrebbe mai più potuto fidarsi di lui, e che se non l'avesse conosciuto lo avrebbe cacciato. Quale essere degno di essere chiamato umano, parla così? È così che proteggi il tuo amato fratellino Dean? Lo cacci via? Come ha fatto papà? Non ti riconosco più Dean. Chi diavolo sei? Che cosa sei diventato laggiù all'inferno?

Eppure non riusciva a prendere il telefono e fare una telefonata. Per tutta la sera aveva sentito vibrare quell'aggeggio, chiamate di Sam e poi messaggi in segreteria. Sapeva che avrebbe dovuto rispondere e parlare con lui, fare pace e salvare questo dannato cestino della spazzatura di mondo. Ma non ce l'aveva fatta. Troppo orgoglio e troppo alcol.

Così ordina un altro scotch mentre si crogiola in questi sentimenti e pensieri contrastanti, Dean, e domani si rimetterà in viaggio, chiamerà Castiel, risolveranno un caso e cercheranno buone nuove su Lucifero. Sa che non chiamerà Sam. Il suo cuore fa male mentre lo pensa, ma ora non crede neanche di volerlo vedere. Non può e non sa cosa dovrebbe provare, non sa se sia giusto averlo perdonato nel giro di un secondo ma allo stesso tempo odiarlo perché lo ama troppo. Un amore bruciante per quel fratellino che ha cresciuto come un figlio, e maledizione venderebbe la sua anima altre cento volte per salvargli il culo, e comunque sarebbe più facile che rispondergli al telefono e chiarire.

 

Deciso di essere Ubriaco abbastanza Dean lascia quel dannato bar. Non sorride più alla cameriera, non gli interessa, vuole solo sprofondare in un letto e mandare via questi pensieri che gli stanno scavando il petto. Mai come ora aveva sentito il peso di tutto il mondo sulle sue spalle. Dannato Atlante! Riprenditi il tuo compito io non lo voglio figlio di puttana.

Cammina a passo lento verso l'Impala, facendo tintinnare le chiavi tra loro nella tasca, la mente offuscata dai pensieri che lo fanno stare male, se avesse un po' meno di autocontrollo è sicuro che vomiterebbe anche il suo stomaco. Dove sei Sammy? Chissà se sei ubriaco in qualche bettola anche tu. 

Una volta raggiunta la sua Baby sente il cellulare vibrare di nuovo. Sam non ascolterò i tuoi messaggi ho già abbastanza sensi di colpa per oggi. Lo tira fuori dalla tasca e guarda lo schermo illuminarsi: 5 messaggi in segreteria, tutti di Sam. Preme il tasto rosso.

 

Sicuro di voler eliminare il contenuto della segreteria? 

 

Rimane qualche minuto in sospeso a fissare la domanda. Già Dean, sei sicuro? Tuo fratello potrebbe essere in pericolo.

«Figlio Di puttana!» esclama, prima di premere play e ascoltare il primo messaggio.

 

"Hey Dean, sono io sono- sono Sam. Ti lascio questo messaggio solo per farti sapere che tra qualche minuto mi ucciderò." 

 

«Sammy..» Le sue gambe si fanno deboli, sente un dolore espandersi dal suo ventre a tutto il resto del corpo e la testa pulsare. Il messaggio era stato mandato alle 11.07 e ora sono le tre. Sam è morto. Sam è morto. Sam è morto. Sam è morto. Sam è morto. Le gambe di Dean cedono finché non riesce più a tenersi in piedi neanche poggiandosi alla sua auto, così si lascia cadere accasciandosi all'impala mentre le lacrime cominciano a bagnargli il viso. Sam è morto. Sam è morto. Il tuo Sammy è morto. Dean aspetta un attimo prima di premere play di nuovo, continuare a sentire vuol dire renderlo reale e lui vuole solo fare finta di niente per ancora qualche minuto.

 

«Non so bene come spiegarlo senza sembrare matto, non che faccia differenza visto che sono mostro, ma er- Zaccaria mi ha trovato, in qualche modo, mi ha- mi ha mostrato il futuro e io dico di sì Dean, sono il tramite di Lucifero e dico si. Perciò ho deciso che- che se il mio corpo non può essere mio, non sarà neanche suo. Io- io non so bene come dire addio, mi odi quindi forse non ti interessa ma er- mi dispiace De- BEEP. Per cancellare il messaggio premere 1. Per riascoltare premere 2...»

 

È bloccato. Le lacrime lo stanno opprimendo. Si è ucciso. Lui lo ha abbandonato e lui si è ucciso. La sua voce rotta, la disperazione... lui conosce suo fratello, meglio di chiunque altro al mondo, e sa che non avrebbe mai detto di si. Che non avrebbe mai scelto Lucifero nonostante tutto, non che abbia importanza, ormai. 

Il suo schermo si illumina di nuovo, altri 4 messaggi in segreteria, ancora prima che il suo cervello processi ha già premuto play, se suo fratello ha registrato altri 4 messaggi vuol dire che forse è vivo che forse- forse ha una speranza che forse può riuscire a salvarlo.

 

«Hey Dean, sono io. Di nuovo. Mi sono ucciso poco fa, due volte in realtà ma beh non ha funzionato, sono rimasto morto per- per cinque minuti. Me lo ha detto sai? Lucifero. Lui- lui ha detto che avrebbe continuato a riportarmi in vita che non avrebbe lasciato che mi uccidessi ma hey, non mi do per vinto io- ora lo faccio di nuovo ci riprovo e penso che lo farò per tutta la notte io... 

sono una delusione Dean, un mostro, ma questa volta no, non- non lascerò che altra gente muoia per colpa mia Jess, mamma, papà, te... niente me niente problemi giusto? Avresti dovuto uccidermi De' quanto papà te lo ha detto anni fa. Sono sempre stato un mostro- BEEP...»

 

Dean aveva smesso di respirare. Lo aveva distrutto era solo colpa sua. Sammy si era tolto la vita due volte quella notte mentre lui flirtava al bar. Due volte. E non era morto e poi ci aveva riprovato. Ore fa. E chissà quante altre volte, gli veniva da vomitare, sei uno stupito sei un dannato stupido cosa stai facendo eh Dean? Tuo fratello si toglie la vita e tu stai qui a piangere e commiserarti. Corri a cercarlo brutto testa di cazzo.

Riesce ad alzarsi con fatica mentre preme play di nuovo. Apre la portiera e parte, non sa dove sia Sam, dove dovrebbe andare, cosa diamine dovrebbe fare, ma per ora parte ascolta le parole del suo fratellino con voce spezzata e tremante. Chissà con cosa lo hai fatto Sammy. 

Giuro che quando ti trovo se sei morto ti riporto in vita solo per ucciderti con le mie mani. Non puoi farti questo. Non puoi farmi questo. Fa che tu sia vivo ti prego.

 

«Dean. Sono Sam. Non dovrei continuare a chiamarti er- so che non ti importa più di me, ma... l'ho fatto di nuovo e visto che né dissanguarsi né riempirsi di pillole né affogare ha funzionato voglio- voglio solo morire Dean. Sparire. Io... eh ho riso per parecchio tempo prima, dovresti vedermi davvero, sono patetico, non riesco neanche a morire. Mi dispiace Dean, di essere stato un peso, vorrei solo- mi dispiace. Spero che questa volta funzioni Dean, se troverete mai il mio corpo distruggetelo. Eer- addio credo- BEEP...»

 

La sua voce stremata, disperata non fa che accrescere la rabbia di Dean. Vorrebbe prendere a calci quel bastardo di Lucifero, gli angeli, i demoni, suo fratello e poi se stesso. Quando aveva permesso che le cose andassero così huh? Quando aveva permesso a sam di sentirsi così miserabile? Lui avrebbe dovuto impedirlo e proteggerlo dannazione! E ora non sapeva neanche dove stesse andando. Sam poteva essere morto e stare per uccidersi per chissà che numero di volte al momento e lui? Lui si stava facendo un giro in macchina nel mezzo del nulla! E quello stronzetto di suo fratello aveva anche spento il GPS. Cristo. 

Altri 2 messaggi, pieni di disperazione e morte, Dean non è sicuro di voler sentire ma ormai la resa non è un opzione. Così preme play e ascolta, se non gli verrà un infarto questa notte allora potrà considerarsi immortale. Davvero Dean? Ora fai battute brutto testa di cazzo?

 

«Hey eer sono- sono io- io non- non ha funzionato. Sono un ha- ha- un- miserabile Dean io- ho preso la pistola e sto uscendo dalla camera di motel. Non posso spararmi qui chiamerebbero la polizia. Vado nel bosco e- e se la pistola non dovesse funzionare beh- proverò qualcos'altro. Ormai non lo so più, non so più niente. Sono coperto di sangue, tagli... ahh dovrei essere morto.  

Mi dispiace- per Stamford. Ho deluso papà e ho lasciato te e- e non è stato facile. In più ho ucciso Jessica, io l'amavo Dean, ma chiaramente la felicità non fa per me. Vorrei solo che tu sapessi che ti voglio bene De' e non ho scelto Ruby al posto tuo... è solo che tu- tu non avresti capito e io stavo solo cercando di impedire tutto questo, ma dovevo capirlo che- che mi stavo trasformando in un mostro. Avevi ragione anche io mi caccerei.- BEEP»

 

Cristo, Dean sta per esplodere per le troppe emozioni. Davvero Sam pensava tutto quello? Lui non aveva ucciso Jess, nè la mamma, diavolo non era colpa sua! E tutto ciò che Dean gli aveva detto si era così radicato nella sua testa che- che lui...

Lui deve sapere dove trovare Sammy. Deve salvarlo. 

L'ultimo messaggio. Il momento della verità. Spera davvero con tutta la sua anima dannata che Sam abbia incluso un indicazione dove trovarlo, se non lui almeno- almeno il suo corpo... No Dean. Non piangerai tuo fratello di nuovo che tu sia dannato per la seconda volta premi play testa di cazzo.

 

«Hey. Dean. Fa freddo qui er- sono ancora bagnato e- e non ho preso né la giacca né le chiavi io... io spero solo di morire qui, sono un po' a corto di idee ho- ho provato di tutto io... 

questo sarà l'ultimo messaggio De'. Se vorrai- vorrai venire a distruggere il mio corpo e ti prego di farlo Dean. Un ultimo favore, io- io sono a Sioux Falls err... non ti ho ancora detto cosa mi ha fatto vedere Zaccaria, io- io dico di sì e Lucifero attacca la terra con il Croatoan Dean, non posso permetterlo. Un sacco di gente morirà e.. ed è colpa mia io... ti uccido De' e- e- non posso smettere di piangere e tremare di Dean. Mi dispiace mi dispiace per tutto. Spero che un giorno potrai perdonarmi io- non credo neanche che ascolterai tutto questo ma- ti voglio bene. Posso dire di essere stato il fratello minore più fortunato del mondo ad avere- ad avere te a prenderti cura di me, non è colpa tua Dean. Sono sempre stato una causa persa, non- non piangermi, non che lo farai ma, insomma io- Addio per sempre Dean. Spero di non rivederti presto di là -o affatto perché andrò- andró all'inferno- quando riuscirò finalmente a uccidermi- io- vorrei solo dirti che- BEEP» 

 

«DANNAZIONE SAMMY!» Dean fa inversione a "U" e preme sull'acceleratore, sa dov'è, sa dove cercarlo, spera solo di trovarlo vivo. L'ultimo messaggio è stato mandato due ore fa, poi silenzio radio. Le lacrime sgorgano libere sulle guance del maggiore che non riesce a trattenersi da un pianto disperato. Sam è ridotto uno straccio e anche se dovesse farcela e trovarlo vivo cosa gli dirà? Scusami mi dispiace torniamo a essere fratelli e dimentichiamo tutto? Sam ha appena passato una notte cercando di uccidersi e si Dean ne è responsabile almeno all'80%. Ah se suo padre potesse vederlo lo prenderebbe a calci nel sedere fino a farlo girare intorno al globo due volte.

 

103km a Sioux Falls. 103 km a  suo fratello. Ignorando qualsiasi limite di velocità si lancia in strada pregando qualsiasi cosa purché riesca trovarlo vivo, purché riesca a farlo tornare quel bambino sorridente e acceso che lui ha cresciuto con tanto amore.

Ti voglio bene anch'io Sammy e ora ti vengo a prendere.

 

Arriva a Destinazione allo strenuo delle sue forze: il mal di testa gli sta bucando il cervello, il suo petto sembra essere infuocato e le lacrime che ha continuato a versare per tutta la notte solitarie e silenziose gli fanno tirare la pelle di tutto il viso. Vuole solo trovare Sammy abbracciarlo e portarlo con sé. 

Dean sa che se Sam è morto allora lui non avrà più niente per cui lottare, niente per cui valga davvero la pena lottare. Non gli importa del mondo se il suo mondo non c'è più. No Dean, non può morire ricordi? È vivo e ora accelera testa di cazzo e vai a recuperare quella puttana di tuo fratello e non lasciarlo mai più.

Scende dall'auto e raggiunge il bosco in 0,3 secondi netti, corre e corre a perdifiato urlando il suo nome, non sa bene dove dirigersi don quando non trova una traccia di sangue incrostato, tantissimo sangue. 

«Sammy..» la sua voce è quasi un sussurro mentre si china per toccare la traccia «Dannazione Sammy,» si alza e incomincia a guardarsi intorno, in silenzio per assorbire ogni possibile rumore indicante la possibile posizione del minore. «sto arrivando, non ti preoccupare ci sono io.»

Si mette in marcia, segue il sangue fino a un albero, dove la sagoma di una mano insanguinata lo fa rabbrividire. Lui sta bene. Deve stare bene. ora trovalo. TROVALO!

 

Finalmente, dopo quasi un'ora di ricerca, riconosce la sagoma di un uomo accasciato a terra in una piccola radura. In quel momento Dean pensa che avrebbe preferito non trovarlo così. «SAMMY! Hey fratello, HEY»

Corre verso il corpo di Sam mentre si sente assalire dal panico sempre di più, non saranno più di 200 metri, ma sembrano chilometri e la sua giacca sembra pesare quintali sulle sue spalle provate. 

 

«Sam, Hey Hey Hey, fratellino sono qui, sono qui sono io.» posiziona due dita sul collo di Sam e trattiene il respiro. Niente polso. Niente polso. Niente polso. Niente polso. È morto. È morto. Morto. Mor- «UN BATTITO OH GRAZIE!» finalmente può respirare di nuovo, si inginocchia a fianco del fratello e gli prende la testa fra le mani. «Hey Sammy svegliati forza, fallo per me, sono io, sono Dean,» il maggiore con le mani da due colpetti alle guance dell'altro e lo scrolla. Dannazione Sammy svegliati andiamo. «Sam su sono io sono qui e ti voglio bene. Io- mi dispiace non avrei dovuto lasciarti, cristo Sammy sei pieno di sangue e-» 

 

«De' sono morto?»

 

La sua voce, la sua voce è così stanca ma è la sua voce e lui è vivo. «Dio sam, no no no sei vivo sei vivo e io sono qui e non me ne vado fratellino, che diavolo ti è saltato in mente stavo per avere un infarto...»

 

«Sei venuto a prendermi...» 

 

Ormai Dean si era sistemato con il fratello in grembo, cercando di metterlo comodo e lo aveva controllato per vedere se avesse ferite in giro per il corpo: a quanto pare Lucifero lo aveva guarito perché non ne aveva neanche una, nonostante tutto quel sangue.

 

«Certo idiota di un fratello che sono venuto a prenderti. Mi dispiace tanto. Non avrei mai dovuto dirti quelle cose Sammy io-»

 

«Portami via De'.»

 

«Si ti porto via fratellino. Ti porto via. Andrà tutto bene, ci sono io al tuo fianco e ci sarò per Sempre, non ti accadrà nulla lo prometto.»

 

Detto ciò Dean aiuta Sam ad alzarsi e lo porta all'impala deciso a portarlo da Bobby. Devono chiarire ancora tante cose e riprendersi ma ce la faranno perché loro sono i Winchester, sono la famiglia e insieme sono i più forti e riusciranno a superare qualsiasi apocalisse, e forse, proprio grazie al loro profondo amore riusciranno a sconfiggere Lucifero, e rispedirlo a marcire nella sua gabbia.

 

In viaggio verso Bobby -in quei pochi chilometri che li separano da casa- i due fratelli rimangono in silenzio, incerti su cosa dire. Dean da un'occhiata a Sammy di tanto in tanto: se ne sta con la testa poggiata al finestrino avvolto nella coperta che lui gli ha dato, è stremato ma lui sistemerà anche questo. Oggi è stato a davvero pochissimo dal perderlo di nuovo e per sempre, ha sentito il vuoto inghiottirlo in modo prorompente e al diavolo, non permetterà che il suo fratellino soffra ancora, ha bisogno di farlo felice e tenerlo stretto a se, e lo farà, perché è questo che fanno i fratelli maggiori: proteggono.

 

Arrivati al garage di Bobby Dean ferma la macchina, posa la sua mano sulla spalla di Sam e guardandolo con gli occhi lucidi gli dice:

«Hey Bitch.»

 

«Hey Jerk.»

Angolo dell’autrice

Salve salvino! Era un secolo che non postavo qui e devo dire che aah finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa di decente *credo*, INNANZITUTTO mi dispiace! io ho pianto scrivendo dei messaggi in segreteria e spero che anche voi, leggendo, vi siate emozionati: se si ho fatto bene il mio lavoro. POOOI sono kinda new nel fandom Di spn: ho iniziato la serie a ottobre e devo iniziare la 14esima stagione (ops) E NIENTE SONO COMPLETAMENTE OSSESSIONATA CIAO. cooooomunque grazie di aver letto fin qui, vi voglio bene, ricordate, le recensioni sono sempre ben accette!❤️❤️ -Mayfly
   
 
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