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Autore: ghostmaker    14/12/2018    0 recensioni
La notizia della prigionia di Ace giunse anche ad Amazon Lily e Rufy ne rimase naturalmente sconvolto. Mugiwara ottenne dalla principessa serpente Boa Hancock, innamorata di lui, l’aiuto necessario per raggiungere Impel Down. Il viaggio si prospetta pericoloso per entrambi perché dovranno raggiungere la grande prigione a bordo della nave della marina capitanata dal viceammiraglio Momonga, ma per la principessa pirata ogni sacrificio è giustificato se può stare vicino al suo amato.
[Quarto classificato al contest 'Only daily Life' indetto da 6Misaki sul forum di EFP]
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Boa Hancock, Monkey D. Rufy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LA NAVE DELL’AMORE





Boa Hancock, l’imperatrice pirata di Amazon Lily, era riuscita a nascondere sotto le sue vesti Rufy nonostante il fastidioso piacere che le mani del ragazzo, appoggiate sui suoi fianchi, le facevano provare ogni volta che Mugiwara si muoveva per non cadere a terra. La principessa serpente, minacciando tutti, aveva ottenuto la possibilità di soggiornare in una cabina senza il disturbo di qualche guardia armata sistemata all’interno della sua stanza. Il viaggio per Impel Down era relativamente sicuro ma Boa Hancock e Rufy avrebbero dovuto evitare di insospettire i marinai facendo pochi rumori e soprattutto cercando di parlare a bassa voce per non farsi sentire dal viceammiraglio Momonga che spesso si avvicinava alla porta per origliare. La principessa Kuja però non aveva tenuto conto dell’esuberanza del suo compagno di viaggio e soprattutto della fame smisurata e compulsiva di Rufy, così Boa Hancock convinse il viceammiraglio a farsi consegnare una quantità immensa di cibo nonostante la forma perfetta del suo corpo dimostrasse che fosse molto attenta alla linea.

Due marinai trasportano un carrello stracolmo di leccornie, si fermano davanti alla porta della cabina e uno di loro bussa. Hancock apre leggermente la porta e i due marinai strabuzzano gli occhi vedendo la sua bellezza ma la principessa serpente, come ringraziamento, li pietrifica utilizzando il suo potere: il Mero Mero Mellow.

Portato il carrello dentro la cabina, Boa Hancock indica il cibo a Rufy.
«Ecco qui tutto quello che desideri».
Rufy, mentre si avventa su delle cosce arrostite di qualche enorme animale, risponde sbiascicando le parole: «Fantastico! Mi riempirò la pancia fino a finire l’ultima portata, e tutto soltanto grazie a te Hancock!»
 
Boa Hancock per poco non sviene. Sentirsi chiamare per nome dal ragazzo che ama la mette in agitazione e sfortunatamente non si rende conto che l’urlo di Rufy, esagitato dalla contentezza, diventa un richiamo per chiunque sia appostato dietro la porta. Due altri marinai, che stavano soccorrendo i loro compagni pietrificati in precedenza, non capiscono bene le parole di Rufy ma di certo si accorgono che quella voce che hanno sentito non è di una donna.
«Signora avete detto qualcosa? Le fa male la pancia?» chiede uno dei nuovi arrivati bussando alla porta.
«No e che nessuno entri!» risponde Hancock cercando di imitare una voce maschile.
I due marinai si guardano in faccia cercando di capire che cosa stia succedendo in quella cabina ma nessuno dei due vuole rischiare di finire pietrificato dall’imperatrice pirata com’è accaduto ai loro compagni, così si allontanano in silenzio.

Boa Hancock chiede a Rufy: «Dovresti parlare a bassa voce, potrebbero scoprirti».
«Sì Hancock».
L’imperatrice si siede perché le manca il fiato. Ancora una volta Rufy l’ha chiamata per nome e lei entra in uno stato catatonico iniziando a fantasticare sulla vita che faranno in coppia, ormai convinta che Mugiwara le chiederà presto di vivere insieme.

Rufy si accorge che la donna ha qualcosa di strano.
«Sei ancora ammalata, mi dispiace di avere approfittato della tua cortesia e di averti costretta ad accompagnarmi da mio fratello. Posso contraccambiare in qualche modo il tuo favore, Hancock?»

Tante parole che lei codifica a modo suo perché per la principessa pirata “contraccambiare” equivale a “sposare”, ma soprattutto sente ancora pronunciare il suo nome. Hancock non è più in grado di muoversi in modo normale, salta in piedi allontanandosi dall’uomo che ama, intimorita ma felice, sconvolta ma innamorata, fragile ma forte. Sfortunatamente questo movimento improvviso porta con sé delle conseguenze. Le mani della principessa colpiscono una brocca ricolma d’acqua che si distrugge contro la porta della cabina e il rumore, troppo forte, dello schianto di quell’oggetto è sentito chiaramente da Momonga.

Il viceammiraglio, notata anche l’acqua che sta sfilando sotto la porta verso i suoi piedi, chiede in modo arrogante: «Che cosa sta succedendo lì dentro? Sto per entrare perché devo controllare cosa stai combinando».

La principessa serpente è risvegliata dal suo torpore; Momonga non solo vuole entrare ma l’ha detto sgarbatamente e senza richiedere il permesso, ed è una cosa inconcepibile e inaccettabile. Rufy si nasconde mentre lei, senza esitazione, spalanca la porta trovandosi a faccia a faccia con il viceammiraglio. Lo sguardo dell’imperatrice pirata è determinato, le sue pupille nere sono cosi profonde da presagire una ritorsione così potente da poter distruggere l’intera nave. È irritata ma è anche conscia che una sua azione può vanificare ogni sforzo fatto per raggiungere Impel Down così, con sorpresa di tutti, la sua risposta e relativamente calma.
«Come potete vedere non è successo niente d’importante, ho solo rotto questo insignificante oggetto» dice indicando i cocci della brocca. «Sono soltanto stanca di essere confinata in questa piccola cabina quando potevo benissimo raggiungere la prigione con la mia nave personale!»
«Lo sai che…».
Boa Hancock non permette a Momonga di continuare la frase, chiude la porta sbattendola con forza e con tono determinato e minaccioso, urla: «Lasciatemi in pace e non disturbatemi più per queste sciocchezze».

La porta è chiusa, il pericolo è scampato così Rufy, uscito dal suo nascondiglio, si avvicina alla principessa serpente e le prende le mani tra le sue.
«Ti sei fatta male Hancock?»

L’imperatrice di Amazon Lily inizia ad arrossire, dalla sua fronte scende una goccia di sudore gelido, le sue mani diventano bollenti, il battito del suo cuore accelera tanto che le sembra sia pronto per uscire dal corpo. Lei, in quel momento, non ha compreso le parole del ragazzo perché la sua mente le ha codificate a modo suo e dentro di sé a sentito Rufy mentre le diceva: «Mi vuoi sposare?»

Boa Hancock aveva accettato, come gesto d’amore, di aiutare Rufy nel difficile compito di liberare Ace dalla prigione di Impel Down, ma adesso si era anche convinta che fosse un dovere far scappare il suo futuro cognato. La principessa serpente è innamorata, anche se non comprende bene cosa significhi questo sentimento, e non le importa se stanno nella cabina di una nave della marina, questo per lei è un viaggio su una nave dell’amore.
  
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