C'è stato un tempo in cui in tutte le case
non si parlava d’altro a Natale,
ci si riuniva in salotto, le porte ben chiuse,
ascoltavano tutti in silenzio tombale.
Il papà subito accendeva il camino,
un calore piacevole riempiva la stanza,
poi la mamma si sedeva vicino,
c’erano sempre dolci in abbondanza.
Allora finalmente la nonna prendeva parola,
aspettavamo tutti con ansia il racconto
e lei come sempre: “C’era una volta, tutta sola,
una bambina che viveva in uno strano mondo

dove la neve non si scioglie mai.

D’inverno e d’estate la bambina giocava,
a volte il tempo sembrava volare
altre volte la giornata neanche iniziava.
Giocava in montagna, non conosceva il mare.
Per lei il cielo era sempre argentato
e i tetti e le strade coperte di bianco,
c’era un’unica casa, col letto sfasciato
e di notte dormiva sempre su un fianco.
Nessuno mai bussava alla sua porta,
non conosceva l’affetto di un amico,
non aveva mai mangiato una torta,
era sempre da sola, nel suo piccolo vico.

Ma credetemi, mai da lei avreste sentito dei pianti,
agli umani non manca ciò di cui non hanno esperienza,
la bambina non sentiva la mancanza degli abitanti
e in quel suo piccolo mondo viveva tanto bene senza.
La neve di quel posto, come già detto, era speciale:
non c’era calore che potesse scioglierla,
non quella primaverile, né estiva, né autunnale.
E’ difficile crederci senza vederla,
ma era rimasta da sempre immutata,
brillava alla luce come fosse un diamante
e la bambina ormai si era tanto abituata
da non sembrarle più neanche tanto abbagliante.

Così, un giorno, annoiata dalla monotonia
lasciò la sua casa e il solito sentiero
per entrare nella foresta su una nuova via
e percorse in poco tempo il mondo intero.
Scoprì cose che oggi non è possibile raccontare
perché di quella conoscenza non è rimasta traccia,
certo è che la bambina non fu felice di tornare
e scomparve il sorriso dalla sua faccia.
Solo crescendo comprese a pieno la verità,
ritrovò piano piano il suo sorriso
e decise di non lasciare mai più la sua città,
che quello per lei era già un paradiso”.

Nessuno sapeva davvero cosa le fosse successo,
e ho viaggiato a lungo in cerca di risposte
sulla verità di quel mondo complesso
e scoprii tante cose che mi erano nascoste.
Da quando sentii la storia di anni ne sono passati tanti
e ho capito finalmente che la bambina doveva aver fatto un passo indietro
dopo essere giunta così tanto avanti
per capire che fino a quel momento aveva vissuto… in una pallina di vetro.