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Autore: STACY    15/12/2018    0 recensioni
Questo fandom mi ha preso tantissimo e dopo aver letto praticamente tutto quello che trovavo su internet ho deciso di dare anche io il mio personale contributo. Adrien e Marinette cominciano a mettere in dubbio la solidità dei loro sentimenti mentre la lotta contro gli akuma continua e diventa sempre più difficile far conciliare le loro doppie identità. Aggiornamento due volte a settimana. Enjoy it!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adrien stava raggiungendo i suoi amici al parco, nei panni di Chat Noir ovviamente. 

Appena arrivato a casa aveva inventato una scusa con Natalie ( mal di pancia , nausea troppo male mi dispiace oggi starò a letto ) e si era rinchiuso nella sua stanza senza voglia di fare nulla. 

Non voleva neanche chiacchierare con Plagg ma se la prese lo stesso perché il suo kwami l'aveva raggiunto ben dieci minuti dopo e probabilmente sei era fatto un giro tranquillo mentre lui era depresso. E non andava bene, se lui era depresso dovevano essere di malumore tutti. 

E siccome il suo pensiero non aveva senso era ancora più di malumore. 

Poi era successo qualcosa che gli aveva cambiato la giornata. 

Marinette l'aveva chiamato. 

O meglio non aveva chiamato Adrien aveva chiamato Chat Noir. 

Si era sentito emozionato come un ragazzino. 

-pronto? - 

- ehm Chat Noir ? Sei tu ?- 

- al suo servizio mia principessa - 

- potresti , ecco, sei libero adesso ? Io vorrei o meglio non io, noi, ci sono qui due miei amici, Alya e Nino e vorremmo farti una proposta. Ci puoi aiutare con il nostro piano ? - 

 

E così senza capire molto si erano dati appuntamento al parco in un vicolo isolato lí vicino.

Da quello che aveva capito centrava lui nel famoso piano per far uscire allo scoperto il blogger di cui aveva parlato Alya . 

Adrien era  contententissimo, più di quanto avrebbe dovuto esserlo. 

Poteva partecipare, se non come Adrien almeno come Chat Noir.  

Al suo arrivo c'erano già i suoi tre amici. 

Ebbe un momento di esitazione... come avrebbe dovuto comportarsi con Marinette ? Lei al telefono non si era espressa, non poteva, c'erano anche gli altri. 

Si guardarono per un lungo momento negli occhi. Lui avrebbe voluto abbracciarla... Ma gli altri sapevano? Alya sicuramente, da quello che aveva capito, sapeva , ma Nino ... no. 

Dovevano nasconderlo ? Far finta che tra loro due non ci fosse niente ? Che poi , cosa c'era bene tra loro due ? 

Forse tutti i suoi dubbi si palesarono nei suoi occhi perché Marinette sembrò coglierli al volo e gli rivolse un sorriso dolce e rassicurante. Poté quasi sentirlo sulla pelle come un tocco per quanto era confortante. 

Andava bene così, sorrise e tornó se stesso. 

- allora gente, Chat Noir è qui per il suo pubblico ! Ehh ehh applausi, grazie, grazie. Di cosa hanno bisogno queste due donzelle e il loro giovane accompagnatore ? Alya e Marinette ridacchiarono, Nino alzó gli occhi al cielo divertito . 

E poi Alya prese la parola e si mise a spiegare il piano nei dettagli. 

La spiegazione fu delirate e imbarazzante allo stesso tempo. 

Lui e Marinette dovevano fingere di essersi incontrati al parco per un appuntamento, fingere di passeggiare mano nella mano come una coppietta, fingere di godersi un po' di relax su una panchina del parco... ogni volta che Alya pronunciava la parola fingere li fissava con sguardo divertito e malizioso e lui si sentiva terribilmente in imbarazzo. Marinette non era messa meglio. Probabilmente la rossa si stava divertendo un mondo. 

Lei poi avrebbe finto di passare per caso dal parco e di trovarli lì e li avrebbe ripreso di nascosto ( si fa per dire ) trasmettendo il loro appuntamento in diretta sul blog. 

Se il suo avversario fosse stato davvero un fan si sarebbe precipitato subito al parco e avrebbe cercato di riprendere anche lui  la scena. Nino di nascosto avrebbe ripreso i curiosi e soprattutto quelli con un cellulare in mano. 

Se fossero stati fortunati entro la sera avrebbero saputo l'identità del blogger. 

Tra le risate di Alya e l'imbarazzo di Nino decisero di mettere in atto il piano romantico. 

 

*****************************************

Dire che la passeggiata romantica era stata un disastro era dire poco. 

Sia Chat Noir che Marinette erano ingessati e sembravano dei robot, non certo una coppia. Alya più volte era corsa da loro a cercare di sciorglieli e farli rilassare. 

 

Dopo l'ennesimo tentativo Marinette sospiro stanca e fissó veramente dispiaciuta Chat Noir.

- scusa-  

Chat sorrise, leggermente provato pure lui 

-E di cosa ? -

-Per Alya , per questo , per... la giornata in generale. Scusami -

- Non preoccuparti principessa, io sono felicissimo di esserti d'aiuto -

- Scusa anche perché ho dovuto dirlo ad Alya. Sul serio. Mi ha veramente tormentato e crerimi, è difficile tenerle segreto qualcosa ! e poi ... beh, poi lei è la mia migliore amica ed è importante. Non si dovrebbe mentire agli amici - disse sovrapensiero pensando a quanto invece stesse ancora mentendo per il fatto di non poter dire a nessuno di essere Ladybug. Ne soffriva tantissimo. 

- non si deve mentire agli amici - disse più risoluta - a meno che non si è costretti per proteggerli - fece rivolta decisamente a se stessa e non più al ragazzo. 

- ma comunque ti chiedo scusa , avrei dovuto chiedertelo e parlartene. Magari non eri d'accordo. Ma l'ho detto solo a lei,  giuro. -

Chat non parló.

Sentiva di nuovo quella sensazione sgradevole allo stomaco. Perché doveva essere sempre così giusta ? Così onesta ? Ogni parola che diceva lo faceva sentire male ... inferiore ....

Ogni volta che lei gli sorrideva timidamente o apertamente con quel suo bellissimo sorriso caldo lui si sentiva sempre un po' meno all'altezza. 

Cerco di non far prendere il sopravventò a questo pensiero. 

- non preoccuparti sono sicuro che hai fatto la scelta giusta - disse tanto per dare una risposta non perché veramente volesse dire qualcosa. 

- credo che sia giunto il momento di offrirti un gelato, a che gusto lo preferisci ? - 

Lei sorrise e mise da parte i suoi pensieri. 

-Menta e vaniglia - disse lei.

-Io credo che lo prenderò fragola e mirtillo , * vado e torno !  - Disse salutando e dirigendosi verso il chioschetto dei gelati. 

******************

Ormai era quasi sera. Dopo il gelato la situazione si era un po' sciolta ma era anche peggiorata drasticamente. 

Loro potevano sembrare ad un vero finto appuntamento ma la gente attorno a loro aveva notato che c'era Chat Noir che girovagava per il parco e un bel po' di curiosi avevano  cominciato ad affollarsi. 

Quando Alya aveva pubblicato la notizia sul blog  il numero dei curiosi era aumentato esponenzialmente. Il loro piano sembrava procedere per  meglio se non fosse per due piccoli grandi problemi: il primo problema erano i fan, gente che chiedeva foto, che faceva proposte a Chat noir o che cercava di insultare Marinette non capendo cosa ci facesse una semplice ragazza lì con lui. Sapevano di correre questo rischio ma avevano decisamente sbagliato a valutarne l'entità. 

Il secondo problema era la troppa gente. Gente che riprendeva, gente che guardava, gente che fotografa, gente che aveva un aria corrucciata e sospetta , il blogger sembrava non esssere nessuno o forse potevano essere tutti . 

Nino si avvicinò ad Alya scuotendo la testa in segno negativo quando non riuscì più a controllare il flusso di gente e le riprese . Alya capí il  problema e intuì di dover mettere al sicuro al più presto la sua amica. Sospirando, spense il telefonino interrompendo la diretta e fece segno alla sua amica : "basta così piano saltato. Interrompere e scappare."

Anche Chat Noir intercettò il messaggio e prendendo Marinette per un braccio si defiló dal parco.

 

Senza neanche mettersi d'accordo si ritrovarono a casa di Marinette a fare  punto della situazione.

Una situazione decisamente non concludente. 

Alya aveva fatto il resoconto informandoli che aveva visionato le riprese fatte da Nino sommariamente ma non aveva individuato nessuno di sospetto. Anche sul blog il countdown continuava a scorrere imperioso. Avrebbe passato la notte a riguardare le immagini delle riprese della folla e a cercare indizi. Si scusò con tutti per la confusione che aveva creato. Quando Nino disse che il problema maggiore lo avrebbe avuto l'indomani Marinette per il suo "appuntamento con-Chat noir " la rossa guardò l'amica veramente dispiaciuta ma lei si limitò a scuotere la testa e a rassicurarla. 

" fa niente Alya me la caverò ho vissuto situazioni peggiori credimi "

Era davvero l'ora di ritornare ognuno nella propria casa e un po' riluttanti tutti si congedarono e salutarono Marinette 

Alya chiuse la porta dell sua stanza con un sorriso.

-Siamo stati un bel gruppo, grazie ragazzi - disse prima di congedarsi.

Adrien, nei panni di Chat Noir ,non aveva parlato.

Siamo stati un bel gruppo ...

Quante volte aveva sognato di fare parte di un gruppo ? Perché come Adrien proprio non ci riusciva, non era parte di un gruppo, non era parte di una famiglia, non era parte di niente ? 

 

Rimase solo con Marinette, indeciso su cosa fare, indeciso su cosa stava provando in quel momento. Si sentiva invaso da un mare si sensazioni negative. Non si sarebbe sorpreso se un Akuma avesse deciso di materializzarsi in quel momento e prendere possesso della sua testa. 

Vide la ragazza guardarlo con aria incerta. 

Avrebbe voluto parlarle  ma non era proprio il momento di parlare,  si sentiva troppo insicuro di tutto. Come avrebbe fatto a formulare delle intere frasi coerenti se non lo erano nemmeno i suoi pensieri? 

Il viso di Marinette passó da insicuro a dispiaciuto. 

Fu lei a parlare. 

-scusami se ho mentito di fronte ad Alya, bhe a tutti. Scusami se ne ho parlato con Alya . Scusami Se devi aver pensato che ho tradito la tua fiducia.  Io non voglio offenderti in nessun modo ne voglio che tu sia costretto a mentire per me - 

 

Adrien si sentiva davvero avvolto in un turbine di emozioni oscure e peggiorava ad ogni parola della ragazza. 

Lui era quello che le stava mentendo, lui doveva scusarsi perché lo stava facendo lei ? Voleva che stesse zitta. 

Cosa sarebbe successo se avesse scoperto la verità ? Lo avrebbe lasciato .... lo avrebbe insultato ? 

L'avrebbe persa per sempre ? 

Lei non voleva mentirgli e lui lo stava facendo. 

Zitta. Doveva stare zitta e smetterla di farlo sentire peggio. 

Lo avrebbe abbandonato anche lei ? 

Non sapeva come dirglielo, come chiederglielo , come esprimersi . Non sapeva pensare.... voleva fare qualcosa. 

La bació. Irruento e violento. 

Troppo pura. Marinette era troppo pura. 

Troppo Bella, troppo onesta, troppo buona . Troppo per lui come poteva stare con lui ? 

Vagamente sentiva la ragazza protestare per i suoi modo ma lui non le diede retta. 

Doveva farle capire che lui aveva bisogno di lei. Non riusciva ad esprimersi ma lui doveva farglielo capire per forza. 

Le bloccò i polsi e la sentí irrigidirsi . 

In questo momento  sapeva esprimersi solo così, in questo modo fisico,  autodistruttivo. Lui in fondo era il portatore del potere della distruzione e non faceva altro che proiettarlo su se stesso. 

Nella sua irruenza aveva costretto la ragazza contro il muro . Istintivamente le morse un labbro e poi passo a succhiarle il collo, inspirando forte il suo odore. Aveva la testa ovattata, le orecchie otturate dal suono del battito disperato del suo cuore. 

Aveva bisogno di quell'odore, non poteva farne più a meno .

Lasció i polsi e infiló le mani tra i suoi capelli strattonandoli e prese a leccare il collo le guance la salate ... 

 

 

salate ? 

 

...

 

Spalancò gli occhi e si rese conto che due lacrime solcavano le guance di Marinette.

Si staccò da lei terrorizzato.

Cosa ...? 

- ti ho chiamato , ti ho detto di fermati ma tu non lo facevi ... non ti fermavi ... - fece con voce tremante Marinette. 

 

Chat noir si senti pietrificare. Fu come se il sangue avesse ripreso a scorrere e l'aria ad entrare nei polmoni,  come se la nebbia onnipresente e fastidiosa che aveva circondato il suo cervello fino a quel momento si fosse per un attimo diradata 

Tornó lucido. Si sentì orribile. 

Peggio di prima. Cosa avrebbe dovuto fare ? Come aveva potuto ... 

non poteva stare lì. 

Non ragionava lucidamente. 

Disperato si giró e uscì dalla finestra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuro che l'ondata di capitoli negativo finirà prima o poi. Ma è difficile risollevarsi prima di arrivare proprio in fondo. 

Ho finito tutti i capitoli di questa storia . Ora posso aggiornare ogni due giorni ! Vi voglio bene . 

   
 
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