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Autore: E niente    16/12/2018    2 recensioni
Dopo un incubo ci si sveglia prendendo un grosso respiro di sollievo. Dicono tutti così, almeno; è che sai, a volte capita di fare sogni che ti aprono gli occhi davvero. Il subconscio sa le verità più profonde, e me le sbatte in faccia mentre dormo tranquilla. Sai, non è bello.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La parte più brutta è stata sentire nel petto che non c'eri più
E poi dopo la gente intorno che non si preoccupava
Dispiacere e cordoglio compressi in un attimo
Era la festa del paese
Luci nella piccola piazza e la solita atmosfera
La gioia serena del paese che muore
Le ultime feste per far finta di essere vivi tutti insieme
Come fossimo il paese medievale che eravamo
Siamo un mucchietto di gente con parenti dispersi nel mondo
E mi disperdo anch'io, ma facciamo finta di niente
I bambini corrono e c'è una bella canzone
Dolce e tranquilla, ballerei con te
Solo che con te non ho mai ballato
Stringendoti per mano, e ti volevo bene
Ma non te l'ho mai detto davvero
Lo sapevi comunque vero?

Mi piacciono le feste di paese
Che ti guardi intorno e sorridi senza volere
C'era la nonna seduta sulla gradinata e non era normale
Mia nonna non si sedeva mai su gradini così bassi
Non ha mai avuto i capelli tinti di quel colore orrendo
Mia nonna non mi ha mai visto veramente in faccia
Ma soprattutto mia nonna era morta; tant'è,
era lì e lo ha capito subito cosa avevo in testa
"Luce mia! Ma tu piangi? Oh, piccola!"
E da dire che non avevo ancora iniziato a versare lacrime, eh
Non volevo guastare a nessuno la festa, non è mai festa
Mi sono seduta accanto a lei che mi massaggiava la schiena
Non mi è mai piaciuta mia nonna devo dire
Ed ero arrabbiata perché l'unica a piangere ero io
Ma lei, appena morta, mi stava accarezzando la schiena
E come facevo a dirle di smettere, che volevo che piangesse con me,
che volevo che lei tornasse morta com'era, che tu tornassi viva com'eri
mi piaceva la sua consolazione, ero così sperduta
in frantumi sui gradini e la nonna mi stava raccogliendo piano piano
senza avere la colla per rimettermi in sesto, ma almeno non ha perso
neanche un pezzo di me, mentre guardavo le assurdità dell'universo
studiando disperata i misteri del dolore
e mi chiedevo come, come fosse possibile
vivere amare morire
e scordarsi di dire ti amo
ti vedevo quasi ogni giorno
come si fa a sapere quando dire addio?

Piangere senza pensare a nient'altro se non al pianto stesso
Che non si ha niente da fare se non piangere e continuare a piangere
Questo mi ha fatto l'effetto della tua morte, e il pianto
È stata la prima sensazione fra le lenzuola
Singhiozzavo senza ritegno con un gran fracasso
Mi lavavo e piangevo, mi vestivo e piangevo
Senza vedere il futuro
Non morire giovane, cara sorella
Preferirei schiantarmi adesso sotto il tram che mi porta a lezione



   
 
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