Crepe
 

Negli anni di frequentazione forzata c’erano stati giorni in cui avevi desiderato che fosse un estraneo. Poi era arrivato l’inverno di Grimmauld Place – il gelo la paura il dolore – e tutto era cambiato.

“Cosa vuoi, Hermione?”
“Solo parlare.”
“Di cosa?”
“Suggerimenti?!”

Tra quelle mura inospitali avevi cercato di essergli simpatica, ma avevi dovuto soccombere dinanzi a occhi rabbuiati, labbra mute, passi che s’allontanavano. Sembrava non esserci modo di fracassare la barriera invisibile che Fred Weasley s’era costruito attorno.

“Ti va una tazza di latte?”
“Mi hai preso per un poppante, Granger?”
“Più o meno, Weasley.”

Alle volte riuscivi a strappargli un sorriso e una breve chiacchierata. Erano quei momenti a nutrire il tuo interesse – suadente martellante irreversibile –, momenti dove Fred metteva via la maschera e parlava con una schiettezza e un’arguzia che trovavi ammalianti.

“Perché passi il tempo con me?”
“Siamo chiusi qui, Fred.”
“Non da soli, però.”
“Se non vuoi parlare con me, sta’ zitto e basta.”

Riusciva a irritarti con estrema facilità. Erano sufficienti allusioni o mezze parole perché ti immusonissi e orientassi altrove le tue attenzioni.
Lui non ti seguiva mai – mai.
Né soffriva la tua assenza.
Tu, al contrario, la soffrivi eccome – e s’acuiva di minuto in minuto.

“Mio padre sta meglio.”
“È fantastico!”
“È quasi morto.”
“È vivo, Fred, devi pensare solo questo.”

Era una mattina qualsiasi quando s’era confidato con te. Solo poche parole, solo un dubbio insistente: e se il prezzo di questa guerra fosse troppo alto, t’aveva chiesto.
Eri rimasta immobile, ghiacciata dallo stupore di non avere una risposta.
Lui allora aveva sorriso compiaciuto e aveva baciato le tue labbra – esigente.
Avevi reagito d’istinto, vivendo quel bacio come se fosse stato l’ultimo di tutta la vita.

“Perché mi hai baciata?”
“Era quello che volevi.”
“Solo per questo?”
“Ne avevo voglia.”

Fred sapeva essere crudele, più di quanto credessi. E insensibile. E ne era consapevole, perché t’aveva ripetutamente avvertita di non legarti a lui – di non crederti diversa dalle altre.
Avevi ignorato ognuno di quegli ammonimenti, e nelle ore di vicinanza regalate dalla forzata permanenza nel Quartier Generale avevi scacciato il gelo con gli abbracci, la paura con la speranza, il dolore con le labbra.

“Puoi fidarti di me, Fred.”
“Lo so, quello che ho detto a te lo sa solo George.”
“Neanche questo mi rende diversa?”
“Non oggi.”

L’avevi capito solo il giorno della partenza, che l’aggressione ad Arthur aveva rotto Fred. S’era sentito vulnerabile – alla morte inaccettabile – e debole – impazzito di terrore –, e dentro di sé s’era indurito nella ricerca di una soluzione a tutto quel male sconosciuto.
In apparenza tutti i pezzi erano al loro posto.
Ma il tuo sguardo vedeva oltre.

“Fred, oggi… domani… che senso ha?”
“Nella mia vita niente ha mai avuto senso... non nel senso che dici tu!”
“Non scherzare.”
“Le vacanze sono finite, Hermione. Ci becchiamo a Hogwarts.”

L’avevi capito troppo tardi che ogni giorno era un oggi per Fred.
L’avevi capito quando ormai t’eri un po’ rotta anche tu.
Rotta – da lui.







 

Note dell’autrice: la storia è stata scritta per il “All Together Contest 2.0 – VI edizione” indetto da Mary Black. Il pacchetto su cui si basa, ideato dalla stessa Mary Black, è il seguente: 2) Coppia: Fred Weasley/Hermione Granger.
Indicazione: Hermione è una delle poche ragazze in tutta Hogwarts a non impazzire per Fred Weasley. Non lo trova simpatico, non lo trova brillante, non lo trova nemmeno poi così carino. Per lei altro non è che un incosciente senza il minimo senso della decenza.
Certo non si sarebbe mai aspettata di arrivare a conoscerlo meglio, durante l’esilio a Grimmauld Place. Certo non si sarebbe aspettata di desiderare di saperne di più – di più di quelle spalle aguzze e il sorriso franco, di più del dolore che gli taglia il volto quando suo padre rischia la vita per il morso di un serpente.
Hermione ne vuole di più, sempre di più, ma Fred non è mai stato un ingenuo – e a giocare con i gatti non ti puoi lamentare se poi finisci graffiato.
Non è stato semplice sviluppare questo pacchetto in sole cinquecento parole, fuori dal genere “commedia”, Fred e Hermione esigono sempre molte parole da me! A fine scrittura mi sono accorta che il Fred di questa storia fa eco a quello di Terriccio e sangue e di Lividi di vita, forse chi mi segue da un po’ potrà rintracciare gli stessi atteggiamenti e pensieri che ho rintracciato io, quelli che tentano di indagare oltre la maschera e mettere Fred di fronte a paure e verità scomode, e Hermione assieme a lui.
Non escludo che possa tornarci sul rapporto delineato in questa flashfic, magari con una raccolta a parte in cui approfondire i vari momenti. Nel mentre vi saluto, spero che la storia abbia meritato il vostro tempo.
Alla prossima! ‌♥