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Autore: pokepony10    17/12/2018    0 recensioni
ATTENZIONE! QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "AMORE DIVINO"!
Dopo aver superato rischi immensi, Alexey si trova di fronte la prova più grande: chiedere scusa.
Il perdono è un beneficio di cui non tutti possono godere, Alexey non è l'unico cambiato, Morte Bianca è andata oltre quella notte, oltre le ferite, oltre quel amore non corrisposto.
Sono bastati solo un paio di banconote, qualche lavoretto illegale e una volante della polizia per fare della maschera da dura di Morte Bianca la sua natura, ma lei non è il pericolo principale; un demone potente ed ambizioso è arrivato dall'Ade per strappare le anime di Alexey e Morte Bianca, come potranno difendersi dal volere degli dei? come potranno restare uniti se le loro vite oramai sono segnate per sempre da quel dannato incidente?
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Alexey
 
Ero molto stanco, ma allo stesso tempo ero pieno di energia, pieno di quella voglia di vivere che avevo perso col tempo, ma che dopo quella disavventura ho imparato ad apprezzare. Ero al caldo tra le coperte quando sentì la porta aprirsi ed un'infermiera entrare -come ti senti?- chiese
-bene, quando posso andarmene ?- chiesi
-tra qualche giorno, dobbiamo fare le analisi e la riabilitazione per il corpo, un mese a letto paralizza i muscoli- disse
-un mese? È passato davvero così tanto tempo?- chiesi
-già, dai che devo fare un'estrazione del sangue- disse avvicinandosi con una siringa
-tenga lontano da me quella bestia!- urlai saltando dal letto, ero in piedi terrorizzato, era incredibile che dopo aver visto l'inferno avessi ancora paura degli aghi.
-c…cammini?- si chiese incredula
-già, sto bene, la prego mi lasci in pace- supplicai
-bhe potrei anche evitare… in fin dei conti le tue ultime analisi vanno bene… ma ho bisogno comunque che qualcuno si occupi di te fuori di qui, nel caso non ti dovessi sentir bene- disse uscendo.
 
Mi rimisi preoccupato a letto e poco dopo entrò in stanza Morte Bianca -hey, sei tornata?- le chiesi notando solo dopo la valigia dietro di lei
-s… stai partendo?- chiesi dispiaciuto
-no, ti sono venuta a prendere, ho firmato i documenti come tuo tutore ed ora mi occupo io della tua salute-
-come un'infermiera?- chiesi immaginandola gia con un completo da ospedale, uno di quelli blu, tipo pigiami
-evita di farti strani pensieri, ho accettato solo perché dobbiamo partire subito-
-partire? Per dove?-
-una città più a sud, non è male, ci sono le fritture, il mare e una casa gratis, quindi alza il culo ed aiutami a fare la tua valigia- disse guardandomi severa, sembrava un'altra persona, come se fosse cambiata nell'arco di mezz'ora.
 
Mi alzai e mi misi alcuni vestiti che mi aveva portato -da dove li hai presi?-
-furto con scasso a casa tua-
-che cosa?!-
-sto scherzando, sono quelli che avevi sul tetto, te li ho lavati e aggiustai un pochino- disse aprendo la valigia per mettere diverse cose che erano nella stanza, notai soprattutto un orsetto bianco e blu che lei gettò con indifferenza nella valigia dopo averlo fissato per un secondo -da dove vengono alcune di queste cose?- chiesi
-visite, di solito di tua madre che passava il tempo a piangere o ad urlare al telefono- rispose la ragaza chiudendo la valigia ed uscendo dalla stanza.
 
Non si degnò nemmeno di essere di supporto nel caso non fossi molto abituato a camminare, e tanto meno fu gentile con le infermiere ed il tassista che era venuto fuori all'ospedale -Alex muoviti, non ho tempo da perdere, Sali sul taxi e rilassati- disse morte bianca sedendosi dopo aver posato delle valige.
 
Mi sedetti dietro, vicino a lei, guardavo fuori dal finestrino confuso, tutto era vivo. L'ultima volta che avevo visto la città era coperta da morte e distruzione, ora invece brillava di nuova luce -dove andiamo?- chiesi preoccupato
-una nuova città, sarò il tuo tutore per un po’ di tempo, il necessario per assicurare che puoi studiare e fare le tue attività in autonomia- rispose morte bianca guardando fuori dal finestrino
-nuova città? I miei amici? Le mie cose? Mia mamma?- iniziai agitato
-avranno il nostro indirizzo, ti porteranno le tue cose e avrai le visite dagli amici, ovviamente ci saranno delle regole, per rendere la nostra convivenza il meno dolorosa possibile, avremo degli orari e dei compiti, prendilo come il mio ultimo favore nei tuoi confronti- mise in chiaro lei.
 
Il taxi arrivò vicino una stazione ferroviaria e ci fece scendere -usiamo il treno?-
-certo che no, pensi spenderei così i miei soldi? Per farti fare il viaggio comodo e il resto? Andiamo in pullman, un paio di soste durante il viaggio, se vuoi qualcosa e devi andare in bagno fallo ora- disse morte bianca avviandosi col suo bagaglio. Sembrava molto distaccata, seria e concentrata, non l'avevo mai vista così.
 
Salimmo sul pullman, lei mise i bagagli sopra i nostri posti e si sedette vicino al finestrino, non smise di guardare fuori da quando il pullman iniziò a muoversi -a cosa pensi?-
-che sarà difficile gestire tutto, la casa, le spese e te. Ma ho già organizzato tutto, ho trovato una scuola che potrai frequentare, vicino casa e con un'ottima reputazione- rispose smettendo del tutto di parlare.
 
La fissavo preoccupato quando mi accorsi che vicino al pullman vi era una volante della polizia -perché sembra che ci seguano?- pensai.
 
 
POV Morte Bianca
 
Chiusa la telefonata con Simon ripensai alla sua proposta, spostarmi in una nuova, per me vecchia, città del paese. Uscì e tornai a casa, presi due valige, una nera ed una rossa, la nera la riempì con tutto ciò che ritenevo di prima necessità, qualche panno di ricambio, medicine, intimo e pulizia personale. Misi poi giusto una pentola e chiusi la valigia.
 
Non avevo detto nulla a papà, e tanto meno a mamma, ma se ricevevo quei soldi da Simon potevo aiutarli entrambi, pagare un avvocato a mamma e una cura a papà, loro avevano solo me da quando anche Ombra era scomparso dalla nostra vita, non li avrei delusi.
 
Misi nella valigia rossa i vestiti che erano stati tolti ad Alex prima di finire in ospedale, li lavai e gli cucì gli strappi, avevo solo quei vestiti e non potevamo partire la tuta di carta degli ospedali, sarebbe stato allarmante.
 
Tornai in ospedale e chiamai subito un taxi, entrai di corsa nella stanza di Alex e fatta la valigia lo trascinai fuori, lo buttai nel taxi e diedi come indicazione la stazione dei treni.
 
Arrivammo in orario, avevo comprato i biglietti in digitale durante il tragitto e per fortuna bastarono per iniziare il viaggio in un'altra città. Salimmo ed io rimasi ad osservare la strada scorrere sotto le ruote del veicolo, non riuscivo a credere che davvero stavo tornando a Lipona, una citta meravigliosa di mare e tradizioni, non avrei mai creduto di tornarci.
 
Fissavo commossa la strada quando la voce di Alex distrusse le mie fantasie, voleva sapere come stavo e speravo davvero di non dover rispondere. Come credeva che mi sentivo? Avevo un accordo con la polizia per incastrare la mia unica amica dopo quel dannato incidente sul tetto, dovevo fare da babysitter ad un ragazzo che era persino più grande di me ed in più dovevo affrontare tante spese e tante questioni delicate. Lo stress era alle stelle, ma sapere che tornavo nella mia città mi rendeva davvero felice e nulla avrebbe rovinato i miei piani.
 
Ero sicura di me, speranzosa e libera dallo sguardo attento di Simon, almeno finchè non lo incrociai di nuovo. La sua auto viaggiava vicino al pullman e sentivo il suo guardo scrutarmi nella mente. Presi il cellulare e gli mandai un messaggio -Alex guarda, prima che si preoccupi cerchi di stare in disparte capo-  gli mandai, Simon lesse e passò a seguire il pullman da dietro. Prima di spegnere il telefono guardai l'orario -è ora di pranzo- dissi prendendo dalla borsa dei panini, era il mio pranzo, ma se non volevo che morisse di fame dovevo dargli da mangiare -con cos'è?- chiese prendendo il panino
-salame e  formaggio-
-salame piccante?- chiese assaggiando
-già- risposi mangiando anche io.
 
Il viaggio fu tranquillo, un paio di soste per bere un caffe e qualche snack e finalmente arrivammo a Lipona. Le strade trafficate e i mercatini che circondavano la stazione, mi mancava quell'atmosfera così familiare, presa dall'entusiasmo mi strinsi ad Alex -c… che c'è morte bianca? P… perché sorridi così tanto?- chiese rosso in faccia, mi allontanai subito e tornai in me -nulla, non farti strane idee, solo perché esprimo emozioni di gioia ed entusiasmo non significa che ne sia tu la causa, anzi, tu mi porti solo guai- chiarì avviandomi allo stazionamento dei taxi.
 
Aspettammo in silenzio la macchina e con lo stesso silenzio arrivammo fino alla nostra futura abitazione. Era un palazzo grigio e dalle facciate un po’ rovinate, ma l'interno era una meraviglia, accogliente con stucco bianco che creava delle splendide decorazioni eleganti, aprì la seconda porta del primo piano ed entrai trascinando la valigia.
 
La casa era avvolta nel silenzio, un silenzio così sacro che rispettai camminando lentamente tra le stanze. Riattaccai la corrente, gas e luce, potevo tornarci a vivere.
 
Guardavo affascinata ogni angolo e mille ricordi riaffioravano nella mente, dalle crepe nel muro causate per la furia alle poche stoviglie della cucina, vi erano stanze vuote che un tempo accoglievano amici e parenti ed ora erano vuote e desolate.
 
Gli ultimi proprietari furono i miei prozii, portarono nella loro villa di Capri quasi tutto, rimase solo il piano cottura, un divano letto e il bagno, non potevo desiderare di più.
 
Posai le valige in una stanza vuota, vi erano solo due librerie e sarebbe diventato presto il mio studio personale -vecchia casa, vecchio amore e nuova vita…- pensai sospirando mentre accarezzavo le librerie polverose.
 

ANGOLO DELLO SCRITTORE
 

Buonsalve gente, qui è pokepony10 che scrive e vi do il benvenuto in un nuovo angolo dello scrittore.

Ammetto che forse non ho mantenuto la promessa di finire prima qualcos'altro e poi continuare con challenge, ma sono davvero ispirata da questa storia e non vedevo l'ora di farvi leggere questo capitolo.

Ho inserito un'informazione particolare in questo capito che dovrebbe essere un tassello di unione tra i protagonisti della scorsa storia della serie con la nostra amata Morte Bianca.

Spero di avervi incuriositi? Secondo voi Lipona che città è nella vita reale? Sono curiosa di sapere chi ci arriva ;D

Alla prossima!

 

Pokepony10

   
 
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